Sempre continuando a parlare di Purgatorio, e volendo usare questa volta l’immagine della figura che si forma unendo i puntini del gioco della rivista enigmistica, una situazione ‘da Purgatorio’
può essere quella di in cui talvolta ci si può essere trovati.
Pensate a una penna biro che non è stata usata da tanto tempo. Magari inizialmente scrive a tratti o comunque lasciando spazi vuoti nei tratti.
Finché magari non si fanno dei ghirigori di prova su un altro foglio di carta e quindi la scrittura esca fluida e continua.
Ebbene: il caso ‘da Purgatorio’ è quello in cui tutti i puntini sono stati collegati dalle linee e la figura è emersa, ma con una penna ancora con scrittura non fluida (e quindi con imperfezioni).
Il Purgatorio serve proprio a ripassare sopra le linee per eliminare le imperfezioni dei piccoli vuoti di linea suddetti.
Il bello è che anche altri aiutano in ciò.
Avete presente un dipinto o un affresco?
Il suo Autore è morto da secoli: ma gruppi di esperti intervengono con un’opera di restauro che preservi l’opera d’arte e la ‘riporti a nuovo splendore’.
Chi restaura non aggiunge nulla di nuovo: vivifica solamente con il suo intervento (attento a rispettare l’opera originaria).
Ebbene: anche altri possono aiutare a eliminare le imperfezioni delle linee non fluide. Non si mettono al posto dell’Autore: lo aiutano solo a vivificare la sua opera
E’ proprio nella comunione dei santi che ciò accade.
Essa è un incessante scambio amoroso:
- di vivi fra di loro (nello spaziotempo) ai fini della salvezza;
- di anime del Purgatorio e del Paradiso fra di loro (fuori dello spaziotempo ma con beneficio del ‘tempo interno’ –e cioè della purificazione- delle anime del Purgatorio: e quindi a vantaggio delle sole prime, per la purificazione, con atto di amore donativo gratuito delle seconde, che è ormai il loro essere);
122. Che significa "
comunione dei santi " ? Comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall'affetto al peccato.
- di vivi e di anime del Purgatorio (a reciproco vantaggio per i primi ai fini della salvezza; per i secondi ai fini della purificazione);
- di vivi e di anime del Paradiso (a vantaggio dei soli primi, per la salvezza, con atto di amore donativo gratuito delle seconde, che è ormai il loro essere).
A questo scambio partecipano anche gli angeli (si pensi al particolare rapporto amoroso con l’angelo custode, equiparabili per il loro modo di amare –carità- alle anime del Paradiso, ma in più a servizio amoroso di Dio).
E tutti, vivi e anime (e angeli), a loro volta sono in incessante scambio amoroso con Cristo (che ama tutti e si è offerto per la salvezza delle anime: sono un solo corpo in Gesù).
E del resto Cristo è in infinito scambio amoroso con il Padre e lo Spirito nella Trinità, che è il modello della comunione dei santi.
E’ una incessante interrelazione amorosa che in quanto soprannaturale è inimmaginabile.
Una pallida idea può essere data da ciò: avete presente un innamoramento? Sì, quello che ‘fa sentire farfalle nello stomaco’, che fa vedere la vita in rosa, ecc. ecc.. Ebbene: moltiplicatelo contemporaneamente per un numero indefinito di anime e angeli e per l’infinità di Dio!!!
Ora come ora un essere umano nello spaziotempo non riuscirebbe a sopportare tutto ciò: impazzirebbe d’amore (uscirebbe fuori di sé, se già rischia di impazzire d’amore per un ben più ‘limitato’ singolo innamoramento terreno).
E’ lo Spirito Santo che (nell’accostarsi alla comunione) gli permette di partecipare alla comunione dei santi.
[Ed è il ‘velo’ dello spaziotempo in cui vive, che non gliene fa avere una piena, immediata percezione, e cioè che permette di non farlo impazzire (a causa delle forze limitate spaziotemporali che ha, che non riuscirebbero a farlo resistere a una ‘valanga’
d’amore ove ‘direttamente’ percepita come tale).]
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Per avere un’ulteriore pallida idea di tutta questa interrelazione amorosa, immaginate internet e un infinito Facebook (quel programma per computer che permette di condividere fatti e idee con coloro a cui si è data amicizia): tutti condividono tutto con tutti e danno aiuto a tutti interessandosi di tutti (in quanto tutti sono ben più che loro ‘amici’, ma sono addirittura amati).
Il ‘postare’ (cioè mettere un contenuto comunicativo a disposizione degli altri in Facebook) nella comunione dei santi equivale a chiedere a Dio di usare particolari potenziali delle vie divine (intercedere) per portare da subito a zero gli esistenziali imperfetti della espressione esistenziale dei vivi; o per congegnarne di tali da agevolare un comportamento dei vivi tale (con la risposta probabile che verrà data alla prova in cui verranno messi) da non gener. esist. imperf.
123. I beati del Paradiso e le anime del purgatorio sono nella comunione dei santi?
I beati del paradiso e le anime del purgatorio sono anch'essi nella comunione dei santi, perché congiunti tra loro e con noi dalla carità, ricevono gli uni le nostre preghiere e le altre i nostri suffragi, e tutti ci ricambiano con la loro intercessione presso Dio.
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I ‘mi piace’ (commenti brevi che possono essere espressi sempre su Facebook a ciò che è ‘postato’ da altri) equivalgono agli atti d’amore ricambiati dell’incessante rapporto amoroso.
Se anzi vogliamo ancor più immaginarci –ma pur sempre pallidamente- cosa sia la comunione dei santi, possiamo ricorrere a questa figura.
Essa rappresenta una serie di punti interrelati fra di loro.
Se questi fossero infiniti si formerebbe al bordo esterno una circonferenza.
Ecco: la comunione dei santi è simile all’interrelazione fra di loro degli infiniti punti di una circonferenza (come nelle linee della figura che uniscono ciascun punto a tutti gli altri).
Se consideriamo i punti essere anime e angeli, ogni linea d’unione rappresenta lo ‘scambievole rapporto amoroso’.
A cosa dovremmo aspirare noi?
A salvarci: e cioè divenire definitivamente punti di questa circonferenza.
Però alla comunione dei santi si partecipa anche da vivi, quando si è in grazia di Dio.
E quindi si può essere ‘punti’ sin d’ora, da subito.
[Ora, quando ascoltate la messa, e dopo la consacrazione sentite pronunciate dal sacerdote le parole “…e lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo”, proprio perché il riferimento è alla nostra partecipazione alla comunione dei santi, potete dopo quanto detto adesso capire meglio di che si sta parlando…]