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Il perdono dei peccati

Per quello che abbiamo detto nel capitolo precedente, essere nella Chiesa è:

- da un lato un impegno di cui anzi sarà chiesto maggiormente conto.

Se conosciamo la Verità, abbiamo maggiore colpa se ce ne allontanassimo. E, paradossalmente, proprio chi non l’ha conosciuta per ragioni oggettive, ‘ci passerà davanti nel regno dei Cieli, se comunque avrà amato come Cristo’ (in questo caso gli ultimi –in conoscenza- saranno i primi).

Coloro cioè che non hanno conosciuto per ragioni oggettive sono –per virtù dello Spirito Santo- che spira dove vuole, nella Comunione dei Santi (che li ‘battezza implicitamente’ –battesimo che avverrebbe se essi conoscessero), più e meglio dei battezzati la cui tiepidezza Dio non ama affatto.

In altre parole: si può infatti essere formalmente battezzati e ‘tiepidi’ nell’amore (e, come detto, Dio aborrisce i tiepidi, per come nell’Apocalisse; un mezzo amore è un non amore: non si può amare a metà);1 e non battezzati e comunque anime pie che amano il prossimo e Dio (per come lo conoscono) –e che quindi amano veramente e pienamente-;

- dall’altro è un impegno agevolato nello spaziotempo per i mezzi di santità che sono dati al cristiano (che sono un aiuto imprescindibile a tanto).

E’ uno solo comunque lo strumento di misura che accomuna tutti [battezzati, infedeli (oggi più che maomettani diremmo meglio musulmani; e comunque gli idolatri, che sono coloro che hanno sostituito Dio con un idolo, come una delle quattro S: sesso, successo, sovranità -cioè potere-, soldi), ebrei, eretici, apostati, scismatici e scomunicati.

Cristo dice: ‘se osservate i miei comandamenti resterete nel mio amore’.2

1 Apocalisse 3,14-16 - Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca’.

2 Gv, 14,15 - Rimanete nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti resterete nel mio amore

Il peccato è l’inosservanza dei suoi comandamenti.

Il peccato è il ‘metro’, l’unità di misura per tutti, affinché non si resti in eterno ‘dannati’.

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L’agevolazione che ha il cristiano è la possibilità di avere tramite la Chiesa rimessi i peccati.

Cristo è infatti il capo della Chiesa; Cristo ha dato questo potere agli apostoli.

Se ci si riflette è un qualcosa di logicamente ineccepibile.

In un rapporto d’amore, io non posso perdonarmi da solo.

C’è una relazione a due.

Prima io devo pentirmi.

Se il pentimento è perfetto, mi viene anzi spontaneo dirlo e chiedere scusa. Non terrei questa cosa per me.

L’altro accetta questo mio cambiamento di vita (questa mia ‘conversione’) e mi perdona.

Ma devo ricevere il perdono comunque dall’altro.

La Chiesa opera nello spaziotempo.

Nello spaziotempo c’è necessariamente un prima e un dopo.

Un vero pentimento (una vera conversione) nello spaziotempo è ora proporsi di non commettere più dopo i peccati commessi prima.

E, correlativamente, è un chiedere perdono ora (e cioè un manifestare all’altro (perché abbiamo detto che amore è relazione e non possiamo autoassolverci: sennò la relazione sarebbe a senso unico: ciò che diremmo noi facciamo e l’altro deve solo prendere atto).3

Gesù ha pertanto dato potere, Lui che ne è il Capo, alla Chiesa, e cioè agli apostoli, che operano nello spaziotempo, proprio di ricevere questa richiesta di perdono, di vagliarla, e pertanto se meritevole di perdonare.

Ciò avviene (a parte con il battesimo e con gli altri sacramenti –come l’unzione degli infermi-) con la confessione dei peccati (il sacramento della penitenza) –ora detto anche della riconciliazione-.

In altre parole, Gesù ha così reso attuale nello spaziotempo il ‘giudizio particolare’ (che è un colloquio amoroso –qui: non mi hai amato: ora mi ami?-, esercizio per il giudizio particolare che avverrà fuori dello spaziotempo).

135. Che cos'è il peccato?

Il peccato é un'offesa fatta a Dio disobbedendo alla sua legge.

133. Che significa « remissione dei peccati »?

Remissione dei peccati significa che Gesù Cristo ha dato agli Apostoli e ai loro successori la potestà di rimettere nella Chiesa ogni peccato.

134. Nella Chiesa come si rimettono i peccati?

Nella Chiesa i peccati si rimettono principalmente coi sacramenti del Battesimo e della Penitenza, istituiti da Gesù Cristo a questo fine.

3 I protestanti non riconoscono il sacramento della penitenza.

La confessione di aver peccato sarebbe un qualcosa di personale e di diretto rapporto con Dio.

Ma questa è una asimmetria: infatti il pentimento (e la richiesta di perdono rivolta direttamente a Dio) è spaziotemporale; la ‘risposta di Dio’ sarebbe non spaziotemporale (cioè implicita).

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E lo ha reso (a differenza di quello) ripetibile (in quanto siamo ancora nello spaziotempo).4

Perché nello spaziotempo si può rimuovere sempre (questo significa ‘settanta volte sette’) ora il peccato commesso prima, perché eviti la dannazione dopo.

*

Il battesimo elimina il peccato originale (perché riesprime l’amore verso Dio).

Il sacramento della riconciliazione il peccato attuale.

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Del peccato originale di Adamo abbiamo già parlato.

Essendo un peccato dell’umanità, è ‘metro’, unità di misura che accomuna, cristiani, infedeli, ecc. ecc., perché tutti fanno parte dell’umanità.

E, come visto, si può salvare anche chi non sia stato battezzato, per quanto detto sulla sua appartenenza comunque alla Chiesa.

L’Immacolata Concezione di Maria, preservata dal peccato originale, è altrettanto una conseguenza diremmo

‘cristallina’ della logica divina.

Si può senza timore di dire esagerazioni, che Maria è corredentrice dell’umanità per il suo sì che ha detto al progetto divino di salvezza dell’uomo.

Per questa sua missione (svolta pur sempre nella libertà: il suo sì è stato libero), Maria è stata creata con una perfezione nell’amore (‘piena di grazia’).

La perfezione dell’amore di una corredentrice confliggerebbe logicamente con l’imperfezione originaria del peccato (che è appunto nient’altro che un ‘difetto di grazia’;

originario, in quanto sussistente nello spaziotempo ‘dalla nascita’).5

Il peccato originale è il peccato che l'umanità commise in Adamo suo capo; e che da Adamo ogni uomo contrae per natural discendenza. eletta Madre di Dio, fu "piena di grazia" *, e quindi senza peccato fin dal primo istante;

perciò la Chiesa ne celebra l'Immacolata Concezione.

* Lc 1, 28.

139. Come si cancella il peccato originale?

Il peccato originale si cancella col santo Battesimo.

4 La ‘ripetibilità’ nello spaziotempo è in pratica una attuazione della stessa parola di Dio: v. Mt.

21-22 - 21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». 22 E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.

5 Non si può (nello spaziotempo) essere perfetti e imperfetti nello stesso momento [fuori dello spaziotempo sì per il principio dell’et et, cioè per i principii di comprensione e di simmetria che a suo tempo abbiamo visti; ma questo va inteso nel senso che al cospetto di Dio la Madre celeste è pur sempre una creatura; pur corredentrice non è Dio; e pertanto come tutte le creature non ha la perfezione di Dio, ma è chiamata a essere perfetta come Lui, e quindi a raggiungere la perfezione per amore –divinizzandosi- come siamo chiamati a fare tutti noi. A Lei però la perfezione nell’amore è stata già donata, in quanto appunto preservata dal peccato originale. E Lei l’ha mantenuta con le sue scelte di vita di rimessione alla volontà di Dio, anche e soprattutto nei momenti dolorosi di vita, come nella morte del Figlio in croce].

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