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Il risultato di esercizio a livello regionale

2 Il sistema di finanziamento della Sanità Cristina Giordani

2.4. Il risultato di esercizio a livello regionale

Com’è noto, ogni anno il Ministero della Salute, nel suo Rapporto Sanità pubblicato all’in- terno della Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese, analizza i costi e i ricavi correnti del Servizio Sanitario Nazionale, arrivando a definire un risultato di eserci- zio finale a livello regionale. Si tratta di dati che differiscono dalle assegnazioni presenti nelle Delibere CIPE, sia per le diverse modalità di calcolo, che per le differenze che si riscontrano a consuntivo rispetto a quanto inizialmente previsto e stanziato.

Di seguito si analizza, sulla base dei dati forniti dal Ministero, il risultato di esercizio regi- strato nell’ultimo quinquennio dalle Regioni, come differenza tra costi e ricavi correnti, e comprendendo il saldo di mobilità interregionale11.

Come evidenziato nella tabella 2,7, nel 2008 le sole Regioni che hanno registrato un avanzo sono la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, l’Umbria, e le Marche.

Non sempre le maggiori o minori perdite pro-capite coincidono con quelle in valore asso- luto, in considerazione del fatto che una Regione può registrare una elevata perdita pro-capite (che è indice di inefficienza) a fronte di un basso valore in termini assoluti a causa della scarsità della popolazione, e viceversa. Analizzando i dati pro-capite, si evi- denzia come in tutti gli anni del quinquennio considerato sia il Lazio a registrare il peg- giore risultato di esercizio, con una perdita che risulta molto più alta di quella media nazionale. In particolare, nel 2004 esso registra una perdita pari a€203,78 pro-capite, a fronte di una media Italia di€78,48 pro-capite; nel 2005 il Lazio registra perdite di eser- cizio per€ 322,93 a fronte di un dato nazionale negativo solo leggermente superiore a quello registrato nell’anno precedente (€80,96); nel 2006 i costi superano i ricavi per un totale di € 379,14 pro-capite nel Lazio e mediamente di € 76,02 in Italia. Nel 2007 entrambi i valori subiscono un calo: il Lazio registra una perdita pro-capite pari a € 307,35, mentre il dato medio nazionale, sempre negativo, si attesta però a € 56,94 pro-capite.

Subito dopo il Lazio si posiziona con le sue perdite di esercizio il Molise, negli ultimi tre anni del quinquennio considerato, registrando anch’esso un risultato nettamente peg- giore di quello medio nazionale. Sempre dal 2006 al 2008 la terza posizione nella classi- fica dei maggiori disavanzi pro-capite è diversa per ciascun anno, ed è occupata rispet- tivamente da Sicilia (€167,83 pro-capite), Abruzzo (€114,44) e la Valle d’Aosta (€120,10). Nel 2004 la seconda posizione nella classifica dei meno “virtuosi” spetta alla Liguria (€198,12 pro-capite), seguita dalla Campania (€174,87), che è invece seconda nel 2005 (con€256,13), subito prima del Molise (€220,53).

La Lombardia e il Friuli Venezia Giulia risultano essere tra le Regioni più “virtuose”, aven-

9 Per il calcolo del risultato economico di esercizio della gestione corrente, rispetto ai dati forniti dal Ministero, non si tiene

qui conto della gestione straordinaria mentre si includono costi e ricavi relativi all’intramoenia. Viene poi considerato il saldo della mobilità interregionale, ma non si considera la mobilità internazionale (italiani che vanno a farsi curare all’e- stero e viceversa). Si evidenzia come nei risultati analizzati in questo capitolo il disavanzo sia calcolato considerando la mobilità interregionale dal 2001 al 2008 (stime), anni per cui si dispone di dati confrontabili.

do registrato degli avanzi per ciascuno degli anni considerati. In particolare, in testa alla classifica troviamo la Lombardia nel 2004 (€ 24,77 pro-capite), il Friuli Venezia Giulia dal 2005 al 2007 (rispettivamente € 22,72, € 41,67 e € 28,17) e l’Umbria (€18,85). Quest’ultima Regione ha registrato utili maggiori rispetto alle perdite di eserci- zio solo negli ultimi due anni del quinquennio considerato.

I risultati di esercizio analizzati in questo capitolo, come già detto, non prendono in con- siderazione costi e ricavi straordinari.

I costi straordinari sono rappresentati, ad esempio, da minusvalenze, sopravvenienze passive (in cui vengono fatti rientrare anche gli oneri per arretrati dei contratti e delle con- venzioni in caso di insufficienti accantonamenti riferiti agli anni precedenti), insussistenze passive e variazioni delle rimanenze finali. Tra i ricavi straordinari troviamo, invece, plu- svalenze, sopravvenienze attive, insussistenze attive.

In quanto sopra si è, quindi, voluta analizzare la sola gestione corrente ordinaria, fornen- do così un dato di “disavanzo strutturale” più che finanziario, anche se poi alcune voci Tabella 2.7 - Risultati di esercizio regionali - Valori in € – Anni 2004-2008

Regione mln. Pro- mln. Pro- mln. Pro- mln. Pro- mln. Pro-

capite capite capite capite capite

2004 2005 2006 2007 2008 Italia -4.543,02 -78,48 -4.732,88 -80,96 -4.466,36 -76,02 -3.366,95 -56,94 -2.781,53 -46,66 Piemonte -567,50 -132,90 10,24 2,36 -23,57 -5,43 11,26 2,59 -29,86 -6,78 Valle d'Aosta -13,06 -107,04 -12,92 -105,12 -12,67 -102,17 -12,58 -100,77 -15,13 -120,10 Lombardia 229,08 24,77 206,99 22,04 93,84 9,90 75,25 7,88 60,78 6,30 Trentino A.A. 1,57 1,63 16,08 16,50 -10,02 -10,17 -4,12 -4,14 15,30 15,19 Veneto 46,00 9,91 8,53 1,81 64,33 13,58 21,77 4,56 -42,36 -8,77 Friuli Venezia G. 4,14 3,45 27,37 22,72 50,35 41,67 34,16 28,17 7,34 6,01 Liguria -312,53 -198,12 -230,54 -144,79 -97,74 -60,70 -109,71 -68,23 -113,82 -70,70 Emilia Romagna -351,67 -86,18 -8,07 -1,94 -48,16 -11,50 4,14 0,98 -11,14 -2,60 Toscana -157,09 -44,05 -66,01 -18,35 -134,84 -37,25 1,83 0,50 10,75 2,92 Umbria -33,66 -39,69 -10,74 -12,51 -43,68 -50,33 1,90 2,18 16,67 18,85 Marche -150,74 -100,17 -28,84 -18,99 -35,09 -22,95 13,42 8,73 18,31 11,79 Lazio -1.060,68 -203,78 -1.701,83 -322,93 -2.011,27 -379,14 -1.688,36 -307,35 -1.547,68 -278,31 Abruzzo -107,20 -83,36 -181,98 -140,06 -171,22 -131,17 -149,89 -114,44 -69,81 -52,73 Molise -38,48 -119,60 -71,00 -220,53 -59,10 -184,17 -65,40 -204,33 -65,23 -203,30 Campania -1.007,34 -174,87 -1.482,72 -256,13 -687,09 -118,65 -616,36 -106,45 -392,32 -67,51 Puglia 3,34 0,83 -352,33 -86,61 -255,65 -62,79 -233,86 -57,46 -204,41 -50,14 Basilicata -25,10 -42,05 -25,35 -42,49 -20,44 -34,40 -10,88 -18,40 -25,08 -42,44 Calabria -122,43 -60,87 -83,03 -41,32 -104,84 -52,30 -75,83 -37,95 -88,45 -44,05 Sicilia -670,51 -134,01 -542,52 -108,22 -842,05 -167,83 -552,90 -110,21 -295,94 -58,84 Sardegna -209,15 -127,29 -204,20 -123,76 -117,47 -70,95 -10,78 -6,50 -9,46 -5,68

straordinarie sono da considerarsi del tutto strutturali: è il caso di insussistenza passive che a volta dipendono da evidenti sottostime della mobilità passiva ovvero degli oneri futuri dei contratti.

Se nel calcolo dei risultati di esercizio si tiene conto della gestione straordinaria, si può riscontrare come questa incida notevolmente in alcuni casi. Questo fenomeno è dovuto soprattutto alle diverse voci che le varie Regioni fanno rientrare tra i costi ed i ricavi straordinari.

Nella tabella precedente si osservano, nel 2005 e 2006, un paio di casi in cui la gestio- ne straordinaria incide pesantemente sul risultato di esercizio. Nel 2005 la Lombardia risulta in avanzo per oltre€200 mln. Al netto di costi e ricavi straordinari, essa registra un disavanzo se nel calcolo del risultato di esercizio viene considerata la gestione straordinaria.

Tabella 2.8 - Risultati di esercizio regionali (senza e con gestione straordinaria) Valori in € – Anni 2004-2008

Regione senza con senza con senza con senza con senza con

mln. mln. mln. mln. mln. mln. mln. mln. mln. mln. 2004 2005 2006 2007 2008 Italia -4.543,02 -5.789,95 - 4.732,88 -5.734,88 -4.466,36 -4.483,36 -3.366,95 -3.643,69 -2.781,53 -3.202,14 Piemonte -567,50 -671,13 10,24 0,87 -23,57 -7,17 11,26 30,69 -29,86 2,62 Valle d’Aosta -13,06 -13,30 -12,92 -13,91 -12,67 -13,52 -12,58 -13,53 -15,13 -15,37 Lombardia 229,08 131,32 206,99 -14,29 93,84 -4,33 75,25 9,81 60,78 21,18 P.A. Bolzano 22,92 25,21 30,68 28,06 13,00 25,27 22,48 22,40 16,12 15,04 P.A. Trento -21,34 -8,97 -14,59 -2,84 -23,01 -14,07 -26,60 -8,48 -0,82 -2,13 Veneto 46,00 5,68 8,53 -114,10 64,33 71,39 21,77 75,42 -42,36 16,18 F. V. Giulia 4,14 9,36 27,37 27,17 50,35 18,30 34,16 39,48 7,34 7,62 Liguria -312,53 -328,91 -230,54 -253,76 -97,74 -100,12 -109,71 -141,81 -113,82 -109,48 Emilia Romagna -351,67 -380,10 -8,07 -16,30 -48,17 -38,42 4,14 25,93 -11,14 7,19 Toscana -157,10 -240,36 -66,01 -14,99 -134,84 -120,62 1,83 42,24 10,75 39,27 Umbria -33,66 -52,38 -10,74 -8,24 -43,68 -40,65 1,90 6,89 16,67 16,70 Marche -150,74 -162,77 -28,84 -18,30 -35,09 -38,95 13,42 15,02 18,31 18,81 Lazio -1.060,68 -1.669,28 -1.701,83 -1.737,35 -2.011,27 -1.970,86 -1.688,36 -1.613,93 -1.547,68 -1.638,80 Abruzzo -107,20 -103,71 -181,98 -240,92 -171,22 -140,41 -149,89 -151,47 -69,81 -87,80 Molise -38,48 -43,69 -71,00 -139,38 -59,10 -58,79 -65,40 -66,63 -65,23 -73,20 Campania -1.007,34 -1.181,81 -1.482,72 -1.792,59 -687,09 -761,09 -616,37 -863,69 -392,32 -496,63 Puglia 3,34 41,63 -352,33 -411,95 -255,65 -169,90 -233,86 -312,85 -204,41 -414,40 Basilicata -25,10 -31,19 -25,35 -42,76 -20,44 -22,10 -10,88 -17,59 -25,08 -25,80 Calabria -122,43 -128,36 -83,03 -79,11 -104,84 -34,93 -75,83 -125,24 -88,45 -113,59 Sicilia -670,51 -747,69 -542,52 -563,15 -842,05 -932,45 -552,90 -573,88 -295,94 -331,75 Sardegna -209,15 -239,52 -204,21 -327,08 -117,47 -129,93 -10,78 -22,48 -9,46 -37,80

Nello stesso anno, il fenomeno in esame interessa anche il Veneto: poco più di€193 mln. di costi straordinari, a fronte di circa€70 mln. di ricavi straordinari.

Nel 2006, di nuovo in Lombardia si registrano€ 98 mln. di costi straordinari che incido- no pesantemente sul bilancio regionale, a fronte di ricavi straordinari praticamente nulli. Nel 2008, per tre Regioni (Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) si registra il fenomeno inverso, ossia esse risultano in avanzo solo se si conteggia la gestione straordinaria, mentre si osserva un disavanzo nel caso contrario.