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4.TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E COMPLESSITA’

PRINCIPI CARTESIANI PRINCIPI SISTEMIC

7.3.1 Il sistema ACT

E’ su queste basi che negli anni ’80 - ’90 le metodologie per la valutazione della complessità tecnologica erano in genere basate su approcci di tipo sistemico e sullo sviluppo di sistemi esperti che coinvolgevano un numero molto elevato di fattori. Sulla base di queste considerazioni all’inizio degli anni ’80 si sviluppano alcune metodologie per la misura della complessità tecnologica. Tra queste una delle più interessanti è il sistema esperto ACT (Analyse

de Complexité Tecnologique), attraverso il quale si riescono a definire:

• un indice di complessità tecnologica per ciascun prodotto

• una scala di complessità tecnologica sulla quale posizionare e ordinare i prodotti in base al loro indice.

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Fattori interni:

1. Tecnologia: in declino, matura-stabile, evolutiva, emergente, di base, di differenziazione, di prodotto, di processo e di metodo, nuovi prodotti e processi in studio, combinazione di tecnologie già esistenti

2. Velocità di evoluzione: meno di 5 anni e maggiore di 35

3. Laboratorio: ricerca teorica, ricerca applicata, ricerca applicata per migliorare la qualità, per i prototipi, impianti pilota, per processi

4. Fattori globali: relazione dei prodotti con il tempo, relazioni con il medio ambiente, piano di azione per migliorare la produttività, ore di progetto dei prodotti, relazione tra la cultura dell’impresa e le sue mete

5. Burocrazia: corrente, acquisti, costo industriale, stocks, pianificazione, vendita, comunicazione, sistemi, formazione, progetti

6. Produzione: manuale, semiautomatizzata, totalmente automatizzata, mista, produzione flessibile, sistemi integrati di manifattura, trasporti interni automatici, nuovi processi previsti, nuove tecnologie, FMS

7. Assemblaggio: manuale, semiautomatico, automatico continuo/discontinuo, robotizzato, con controllo dell’imballaggio, FAS

8. Imballaggio: manuale, automatico, robotizzato con controllo di qualità, materiali speciali e processi speciali di imballaggio

9. Qualità: qualità corrente, qualità media, controllo qualità totale interno, fornitori, prodotti con norme di sicurezza speciali di fabbricazione, centro di gestione della qualità, focalizzazione sistemica di misure, qualimetria, misure automatiche nel corso della produzione, misure speciali con registrazione di dati, controllo di qualità dopo il montaggio manuale, controllo di qualità di materie prime, di semilavorati, di terzisti

10. Aspetti speciali: fattori di appoggio alla strategia di impresa

11. Strategia di impresa: aumentare il valore aggiunto, diminuire il valore aggiunto, valore aggiunto stabile, aumento delle varietà dei prodotti finali, diminuzione delle varietà dei prodotti finali, mercato nazionale insufficiente, mercato internazionale, acquisto di tecnologia internazionale, differenziazione gamma di qualità del processo, accordi di cooperazione internazionale tra imprese, joint venture, riduzione del tempo di lancio, analisi di valore, marketing avanzato, vendite in nuovi mercati, prospettive.

12. Obiettivi zero: zero difetti, zero stocks, zero carte, zero fermate, zero incidenti, zero conflitti, zero mancanza di insicurezze, zero calorie, zero germi.

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13. Gestione: risorse tecnologiche, prospettiva tecnologica, burocrazia, produzione, sistema di qualità, concetto di sviluppo dei sistemi informatici, definizione e/o modifica di strategie di impresa, marketing avanzato, ricambio dei gestori.

Fattori esterni:

• Tipologia del prodotto: beni di capitale, beni di consumo durevoli/non durevoli, funzione estetica del prodotto, funzione dinamica, funzione elettronica e informatica, funzione di biotecnologia, funzione chimica, funzione di telecomunicazione, funzione di trasporto, funzione materiale, funzione medio ambiente, funzione energia.

• Crediti specializzati:

1. per piccole e medie imprese 2. per progetti

3. per mini-engineering: macchine e dispositivi per un valore complessivo inferiore ai 20-30 milioni di dollari americani

4. per modernizzazione in generale

5. per importazione di determinati beni di capitale

6. per il finanziamento internazionale per l’importazione dei beni di capitale 7. per il finanziamento per l’esportazione.

• Risorse umane: livello medio, universitario, specializzato (i seguenti fattori sono in particolare riferiti al Brasile, occorre adattarli in funzione del paese di interesse) 1. operai varietà di qualifiche insufficiente

2. operai livello delle qualifiche insufficiente 3. operai recuperati

4. quadri intermedi varietà di qualifiche insufficiente 5. quadri intermedi livello delle qualifiche insufficiente 6. quadri medi recuperati

7. universitari varietà di qualifiche insufficiente 8. universitari livello delle qualifiche insufficiente 9. universitari recuperati

10. nuovi corsi per operai

11. nuove materie per i quadri medi 12. nuove materie per gli universitari 13. nuove scuole per gli operai

142 14. nuove scuole tecniche per i quadri medi 15. convenzioni con scuole straniere per operai

16. convenzioni con istituti di tecnologia stranieri quadri medi 17. corsi e addestramento non esterno, università

18. convenzioni con organizzazione dell’ONU 19. convenzioni con paesi della CEE o della OCDE 20. educazione interdisciplinare sistemica nelle università • Norme nazionali e internazionali:

1. nazionali riferite a oggetti 2. nazionali, alimenti e salute 3. nazionali, medio ambiente 4. internazionali uso interno 5. internazionali uso esportazione • Apporto tecnologico di terzisti

1. materie prime metalliche

2. materie prime plastiche, gomma e similari 3. materie prime composite

4. materie prime strategiche, titanio, acciai speciali di altissima resistenza, silicio ecc. 5. materie prime ceramiche e simili

6. materie prime di legno e composti di legno 7. materie prime agricole e di origine animali 8. materie prime radioattive

9. materie prime chimiche

10. materie prime strategiche e speciali

11. semielaborati di pezzi e materiali metallici, non metallici, legno e compositi di legno

12. componenti meccanici, idraulici, pneumatici, di lubrificazione, elettrici, elettronici, per vapori, gas, di misura, speciali su commessa, aerospaziali

Esperti del settore attribuiscono ad ogni fattore un peso proporzionale alla maggiore o minore intensità con cui interviene sul prodotto stesso, che viene inserito in una struttura matriciale. L’indice di complessità del prodotto viene calcolato attraverso una analisi strutturale (vedi descrizione del metodo in seguito riportata) e come somma dei fattori ritenuti influenti, ciascuno valutato con il loro peso.

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Il Prof. Vidossich crea presso l’Universidade Federal de Santa Catarina de Florianopolis, in Brasile, un gruppo di ricerca che lavora su queste tematiche approfondendo la metodologia alla base dell’ACT e pubblicando diversi lavori correlati [96,97]. Una terza edizione informatizzata dell’ACT viene quindi sviluppata da parte di due suoi collaboratori a cura dei Prof. Neri dos

Santos e J.E.E. Castro Brasile nel 1993. Rispetto alle edizioni precedenti, che si limitavano al

calcolo della complessità di un prodotto elettromeccanico, presenta importanti novità: si determina un indice di complessità del binomio prodotto-impresa in cui vengono tenute in considerazione le risorse umane tecniche necessarie per la realizzazione del prodotto, fattori di grande importanza nell’ambito di azioni di trasferimento tecnologico, in particolare verso paesi in via di sviluppo.

In questa ultima versione del sistema vengono definiti 352 fattori per la determinazione della complessità così suddivisi:

- 9 globali dell’unità di produzione - 5 società e medio ambiente - 7 progetto

- 62 mezzi di produzione di cui 12 macchine per deformazione, 28 macchine per asportazione di truciolo, 22 altre macchine

- 37 supporto all’impresa in termini di lavorazioni per la produzione di semilavorati (16) e eseguite da terzisti (21)

- 25 componenti

per un totale di 145 fattori, già presenti nella seconda edizione, a cui si aggiungono: - 18 funzioni tecniche relative al know-how del prodotto

- 17 funzioni tecniche di preparazione e appoggio alla produzione

- 62 funzioni tecniche relative all’uso di macchine e equipaggiamenti di produzione - 37 funzioni tecniche esterne di infrastruttura o supporto alla produzione

- 8 funzioni tecniche diverse

- 8 funzioni tecniche del management

per un totale di 150 funzioni tecniche, a cui si aggiungono: - 18 risorse umane referenti al prodotto

- 17 risorse umane referenti alla preparazione e appoggio alla produzione - 62 risorse umane inserite nelle attività di produzione dell’impresa - 37 terzisti

144 - 8 risorse umane del management

per un totale di 150 fattori che vengono infine contratti in 57 fattori, in quanto lo stesso profilo professionale può coprire diverse funzioni.

L’indice di complessità viene quindi calcolato attraverso l’inserimento dei fattori in matrici e la definizione di equazioni logico-numeriche integrate in motori di inferenza che correlano i fattori dei tre raggruppamenti sopra definiti: fattori base, funzioni tecniche e risorse umane.

Nel 1996 una ricercatrice del gruppo di Vidossich, Silvana Dacaol adatta il modello, concepito per il settore elettromeccanico, al settore delle costruzioni civili individuando nelle diverse aree fattori caratteristici di tale settore, in particolare al fine di creare uno strumento di diagnosi tecnologica applicabile alle piccole e micro imprese. Non si riporta per esteso l’elenco delle aree e dei relativi fattori in quanto non significativo ai fini della presente ricerca.

Nel 1998 il modello viene quindi nuovamente adattato allo scopo di fornire una metodologia di diagnosi tecnologica generica per imprese di piccole dimensioni di qualsiasi settore, necessitando però di alcuni leggeri adattamenti quando applicato ad un settore specifico.

A tale scopo le aree a cui afferiscono i fattori vengono ridefinite come segue. Grandi aree:

A Controllo gestionale

1. Tecnologia di ufficio: gestione del personale, finanziaria, contabile amministrativa. 2. Acquisti: materie prime e altre risorse

3. Costo industriale: costo di produzione 4. Scorte: scorte di magazzino

5. Pianificazione/programma: pianificazione della produzione in relazione alla domanda 6. Vendite: vendite in funzione della domanda

7. Stampa di documenti: operazione di stampe dei documenti interni tramite gli strumenti informatici

8. Formazione e perfezionamento delle risorse umane in informatica e tecniche gestionali 9. Interconnessione con diverse aree: gestione imprenditoriale coerente con tutte le aree

dell’azienda

10. Progetto CAD: utilizzo del CAD per la progettazione del prodotto

11. Progetto CAD/CAM: utilizzo del CAD/CAM per la progettazione del prodotto

12. Gestione della produzione: controllo e qualità della materie prime, mano d’opera, pianificazione della produzione, supervisione ecc.

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13. Gestione del sistema di qualità: servizio post vendita, orientamento, rapidità della risposta, rispetto delle specifiche)

B Produzione

1. Produzione manuale: processo produttivo senza utilizzo di macchine, ma solo piccoli apparecchi e strumenti manuali

2. Produzione parzialmente automatica: utilizzo parziale di processi sviluppati tecnologicamente e processi manuali

3. Produzione totalmente automatica: il processo produttivo è automatizzato (alto livello di sviluppo tecnologico)

4. Produzione CNC (Controllo Numerico): il processo produttivo è accompagnato (controllo numerico della produzione)

5. Flessibilità di produzione: il processo produttivo permette che la produzione sia flessibile alle specifiche e preferenze del mercato.

6. Divisione della produzione in unità: Il processo produttivo permette che la produzione sia realizzata in una o più unità di produzione

C Montaggio

1. Montaggio manuale convenzionale: utilizza modelli tradizionali di montaggio senza innovazioni tecnologiche

2. Parzialmente automatico: utilizza modelli tradizionali e macchine 3. Automatico continuo: montaggio automatico in seire

4. Montaggio con controllo di qualità 5. Montaggio e imballaggio integrati 6. Rimontaggio non locale di utilizzo D Imballaggio

1. Imballaggio manuale senza utilizzo di macchine

2. Imballaggio parzialmente automatico: parte manuale, parte con utilizzo di macchine 3. Imballaggio automatico continuo: imballaggio in serie con tecnologia moderna

4. Imballaggio con controllo di qualità: il processo di imballaggio passa per il controllo di qualità

5. Materiale di imballaggio speciale

6. Processi speciali di imballaggio: per materiali, equipaggiamenti, norme ecc. E Risorse umane

146 2. Perfezionamento dei funzionari

3. Universitari specializzati

4. Perfezionamento degli universitari 5. Convenzioni con universitari

6. Convenzioni con istituti di ricerca, scuole tecniche, università e imprese private F Strategia di impresa

1. Aumentare valore aggiunto 2. Applicazione di analisi del valore

3. Diversificare le varietà dei prodotti finali 4. Interesse nell’aprire filiali

5. Mercato dell’America Latina come linea strategica (il presente fattore é in particolare riferito al Brasile, occorre adattarlo in funzione del paese di interesse)

6. Acquisto di tecnologia internazionale

7. Situazione del mercato che permette di differenziare la gamma dei prodotti 8. Società nazionale e straniera tra imprese e università

9. Definizione di che cosa rivedere nella strategia di impresa 10. Realizzazione della pianificazione strategica

11. Gestione della burocrazia interna

12. Caratteristiche dell’imprenditore: corre rischi, è innovatore, possiede una visione del futuro ecc.

13. Valutazione dell’immagine dell’impresa di fronte ai clienti

14. Realizzazione di ricerca merceologica prima di lanciare il prodotto 15. Massa critica operativa: numero di funzionari in equipe

G Tecnologia

1. Tecnologia in declino 2. Tecnologia matura-stabile

3. Tecnologia evolutiva: la tecnologia ha spazio di crescita e miglioramento

4. Tecnologia emergente: la tecnologia sta incominciando ad essere utilizzata dalla impresa 5. Tecnologia di differenziazione del prodotto: tecnologie che aggiungono valore al prodotto 6. Tecnologia di differenziazione del processo e del metodo: tecniche, metodologie e

conoscenze che aggiungono valore al prodotto

7. Utilizzo di nuove tecnologie e conoscenze previste a lungo termine: dimostra la strategia tecnologica e il futuro tecnologico dell’impresa

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8. Combinazione di tecnologie già esistenti per nuove applicazioni: approfittare delle tecnologie già esistenti nella impresa per aumentare la produzione e creare nuove applicazioni tecnologiche

9. Nuova tecnologia per nuova applicazione: incorporare tecnologia inedita per applicazioni inedite

10. Stessa applicazione con modifiche dei materiali: approfittare della tecnologia esistente, modificando l’utilizzo di nuove risorse per ottenere incrementi

11. Pressione tecnologica senza trasferimento tecnologico: percezione da parte dell’impresa e del mercato di quanto sia necessario innovare e incrementare tecnologicamente in assenza di trasferimento tecnologico

12. Realizzazione di società o consulenze per lo sviluppo tecnologico attraverso Università e altre fonti di tecnologia

H Qualità

1. Norme di qualità che devono essere rispettate

2. TQC (Total Qualità Control Interna): situazione che consente di raggiungere nella impresa livelli di soddisfazione di qualità interna

3. CWQC (Company Wide Quality Control) Interna + Fornitori: esistenza di controllo di qualità interno all’impresa che si estende ai fornitori

4. Controllo di qualità del lavoro commissionato a terzisti: esistenza del controllo di qualità del lavoro di possibili servizi che la impresa commissiona a terzisti

5. Produzione con norme di sicurezza speciali di fabbricazione: la produzione segue norme specifiche di sicurezza durante il processo produttivo

6. Focalizzazione sistemica di misura: la misura dei livelli di qualità visualizza la impresa nella sua totalità

7. Misura automatica nel corso della produzione con registrazione dei dati: tramite macchine e dispositivi integrati nella produzione

8. Controllo di qualità dopo il montaggio

9. Controllo di qualità secondo norme complesse o nuove

10. Controllo di qualità delle materie prime: controllo delle materie prime che vengono utilizzate in produzione

11. Controllo di qualità dei semilavorati/componenti: controllo dei prodotti intermedi che vengono utilizzate in produzione

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12. Relazione del prodotto con il tempo (durabilità del prodotto): realizzazione da parte della impresa di alcune analisi di durabilità dei suoi prodotti

13. Relazione del prodotto con il medio ambiente

14. Qualità nella impresa in termini di aria, ergonomia, illuminazione, conforto: condizioni della impresa per il lavoro

15. Tempo utilizzato per migliorare la produttività 16. Tempo utilizzato per il progetto del prodotto 17. Armonia tra la cultura della impresa e le sue mete 18. Livello di difetti: ricerca dei livelli minimi dei difetti 19. Livello di stock: ricerca dei livelli minimi di stock

20. Livello di ritardo: ricerca dei livelli minimi di ritardo nella consegna dei prodotti 21. Livello di fermata: ricerca dei livelli minimi di fermata nella produzione

22. Clima: ricerca dei livelli minimi di conflitto tra i funzionari

23. Preoccupazione rispetto alla qualità di vita delle persone che vivono in funzione della impresa: esistenza da parte del proprietario di preoccupazione rispetto alla vita dei suoi funzionari espressa con misure/azioni concrete

I Gestione ambientale

1. Livello di carta: livello di accumulo di carta, riutilizzo, riciclaggio ecc. 2. Livello di incidenti: livello di incidenti con danno all’ambiente o all’uomo

3. Livello di consumo di energia: livello di economia di energia da parte della impresa 4. Livello di pulizia: pulizia dell’ambiente di lavoro

5. Livello di rifiuti: la impresa ha come meta la produzione di livelli minimi di rifiuti 6. Riciclaggio: sforzo nel riciclaggio dei residui

7. Trattamento di scarichi solidi, liquidi e gassosi: trattamenti che l’impresa realizza per non generare degrado ambientale.

Fattori esterni – Macroambiente (ambiente esterno all’impresa)

Grandi aree

A Caratterizzazione del prodotto nel mercato

• Beni di capitale finale: il prodotto è destinato alla produzione di altri beni macchine, equipaggiamenti ecc.

• Beni di consumo durevole: il prodotto è per il mercato dei consumatori e può avere una vita utile relativamente lunga: mobili, elettrodomestici ecc.

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• Beni di consumo non durevole: il prodotto è per il mercato dei consumatori e può avere una vita utile relativamente corta: alimenti, indumenti ecc.

• Bene intermedio di capitale: il prodotto è un componente o semilavorato che passerà per altre tappe del processo produttivo. Destinato al mercato della produzione e con vita utile lunga: strumenti, dispositivi ecc.

• Beni intermedi di consumo: il prodotto è un materiale e passerà per altre tappe del processo produttivo. Destinato al mercato della produzione e con vita utile lunga: materiale di consumo utilizzato nella produzione di altri beni.

B Apporto tecnologico di terzisti:

• Materie prime: metalliche, ceramiche, legni, e compositi, agricole e di origine animale, plastiche e simili, radioattive, chimica e simili. La impresa cerca le migliori materie prime insieme a fornitori e fabbricanti

• Materiali diversi: ricerca costante da parte della impresa di materiali diversi utilizzati nel mercato dei fornitori (terzisti)

• Semi-lavorati: ricerca costante da parte della impresa di prodotti e componenti semi- lavorati utilizzati nel mercato dei fornitori (terzisti)

• Equipaggiamento ausiliare per la produzione: una impresa cerca insieme ai terzisti equipaggiamenti ausiliari : dispositivi di fissaggio dei macchinari, strumenti, stampi, matrici ecc.

• Componenti meccanici: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti • Componenti pneumatici: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti • Componenti di lubrificazione la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti • Componenti elettrici: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti

• Componenti elettronici: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti • Componenti a vapore, gas ecc. la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti • Componenti di misura, sensori ecc.: la impresa si modernizza insieme a fornitori e

fabbricanti

• Componenti e strumenti con e senza registrazione di dati: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti

• Componenti specifici per ramo di attività: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti

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• Componenti speciali su commessa: la impresa si modernizza insieme a fornitori e fabbricanti

• Accordi con Istituti di ricerca al fine di ottenere apporto tecnologico. C Norme

• Nazionali riferite a oggetti

• Nazionali riferite ad alimenti e salute • Nazionali riferite all’ambiente

• Internazionali: rispetto all’ambiente interno all’impresa • Internazionali riferite all’esportazione.

D Politiche di valorizzazione delle piccole e medie imprese: (i seguenti fattori sono in particolare riferiti al Brasile, occorre adattarli in funzione del paese di interesse)

• Procedure della Segreteria della Scienza, tecnologia e sviluppo, programma di incentivi finanziari alle piccole e medie imprese

• Modernizzazione dell’apparato burocratico

• Tendenza alla modernizzazione dei sindacati dei lavoratori e patronati • Credito per le micro e piccole imprese

• Finanziamento per le esportazioni

• Politica per migliorare la burocrazia nel segmento delle piccole e medie imprese

• Appoggio istituzionale degli Enti parastatali in termini di gestione, addestramento, incentivo allo sviluppo delle piccole e medie imprese

• Politiche di incentivi fiscali statutari e nazionali • Relazioni tra imprese.

Il sistema esperto “ACT” misurando la complessità di un sistema consente molteplici applicazioni che vanno dalla valutazione della fabbricabilità di un prodotto alla pianificazione di trasferimenti tecnologici tra industrie di paesi diversi.

Come già sottolineato, questa metodologia è stata al momento soppiantata da altre (in particolare il metodo entropico) pur restando significativa ai fini della comprensione della tematica della complessità. Non si conoscono pertanto ulteriori studi o sviluppi del sistema ACT nell’ultimo decennio.

L’analisi strutturale che sta alla base dell’ACT è invece strettamente attuale per quanto