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Modelli di Trasferimento Tecnologico

4.TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E COMPLESSITA’

4.2 Modelli di Trasferimento Tecnologico

Nel caso di internazionalizzazione il buon esito di un’operazione di T.T. non dipende solamente dal modo in cui il trasferimento viene attuato, ma dalle condizioni dell’impresa ricevente, non solo interne, quanto anche riferite al contesto industriale e sociale in cui opera. Infatti talvolta si può presentare un gap notevole tra la tecnologia che si vuole trasferire e la reale situazione in cui tale tecnologia dovrà operare. E’ opportuno trasferire le tecnologie che mostrano la deviazione minima tra i bisogni e le capacità del Transferee.

I principali fattori da valutare al proposito sono: • disponibilità di materie prime

• disponibilità di lavorati

• disponibilità di componentistica industriale (eventuale presenza di fornitori di I° livello in grado di fornire gruppi di componenti completi, co-progettando insieme all’azienda madre il prodotto)

• condizioni dei subfornitori

• infrastruttura industriale disponibile

• possibilità di reperire mano d’opera specializzata

Ad oggi non è ancora disponibile un modello univoco di Trasferimento Tecnologico sulla base del quale impostare operazioni di T.T. Sono state comunque proposte diverse soluzioni ed elaborati alcuni software a supporto del management che deve pianificare un T.T.

Si riportano di seguito i modelli più significativi: 1. Moto Browniano (1994) [61]

La tecnologia da trasferire viene assimilata ad una particella sospesa in un mezzo che rappresenta il contesto socioeconomico in cui la tecnologia viene trasferita e sviluppata. Barriere e facilitatori sono rappresentati nel modello dai bombardamenti delle molecole sulla particella come

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rappresentato in figura. Il T.T. diventa significativo quando la particella raggiunge la massa critica il che corrisponde al momento in cui aumentano pertanto gli investimenti e la capacità di assimilazione della tecnologia da parte del Transferee.

Sulla base di questa metodologia sono stati realizzati dei sistemi esperti per valutare l’impatto e l’influenza reciproca degli elementi che concorrono a creare massa, cioè delle barriere e dei facilitatori da cui si possono ottenere importanti indicazioni su come guidare il processo.

2. Copy exactly (1997) [62]

Il trasferimento di tecnologia dalla R&D alla produzione o ad altro stabilimento offre una opportunità unica per introdurre miglioramenti ai macchinari e ai processi, questo però implica rischi connessi alla mancata esperienza.

Obiettivo di questa metodologia è quindi riprodurre semplicemente in modo esatto tutte le condizioni che influiscono sul processo, la nuova installazione deve essere una copia identica della vecchia per evitare sorprese e eventuali miglioramenti verranno affrontati in un secondo tempo.

3. Process Warehouse (2000) [63]

Si tratta di un database contenente sotto forma di una semplice matrice le informazioni sugli aspetti significativi della tecnologia da trasferire. Il database costituisce una guida per lo sviluppo del processo e una fonte di know how tecnico, questa metodologia viene utilizzata in particolare nel settore software.

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4. Modello dinamico Jayaraman, M. Bhatti, H.Saber (2004) [64]

Si tratta di un buon strumento decisionale per pianificare un processo di Technology Transfer utilizzando un modello matematico che descrive la funzione di T.T. fornendo in particolare l’andamento nel tempo della funzione indice di trasferimento tecnologico e consentendo considerazioni quantitative quali la determinazione dei potenziali di T.T.

La velocità di assorbimento di tecnologia di un paese ricevente durante un T.T. consiste secondo il modello di due contributi derivanti da:

• sforzi di sviluppo indigeni del Transferee • T.T. dal paese di origine (Transferor)

E’ quindi definibile una funzione (t) che governa il T.T. la cui velocità è proporzionale al livello di tecnologia esistente nel Transferee al tempo t e al livello di trasferimento tecnologico che resta raggiungibile a lungo termine.

in cui:

f(t) livello di assorbimento di tecnologia esistente in una certa industria/paese al tempo t

F massimo livello di assorbimento di tecnologia raggiungibile nell’industria/paese nel lungo termine

Si definisce Gap di tecnologia la differenza tra il livello tecnologico del Transferor e quello del Transferee che rappresenta le risorse aggiuntive disponibili per il paese ricevente durante il T.T.

Il T.T. si sviluppa attraverso tre fasi: • Fase iniziale:

• - massimo gap

• - limitata capacità di assorbimento del Transferee

- velocità di assorbimento della tecnologia ridotta da parte del Transferee • Fase di apprendimento:

• - sviluppi indigeni indotti dagli sforzi di T.T.

• - velocità di assorbimento del Transferee in crescita in relazione a risorse indigene, risorse esterne disponibili e velocità di T.T.

60 • - gap ridotto

• - risorse indigene del Transferee potenti

- risorse esterne disponibili per il trasferimento ridotte - velocità di T.T. in diminuzione

Fig.4.3 Andamento del T.T. in funzione del tempo rispetto alle capacità indigene e al gap tecnologico [64]. Gap tecnologico Tx(t) » Ty(t) G(t) = 1 Φ(t) = 0 Tx(t) = Ty(t) G(t) = 0 Φ(t) = 0

Fig.4.4 andamento del T.T. in funzione del tempo rispetto alle capacità indigene e al gap tecnologico [64].

Il potenziale trasferimento di tecnologia raggiunge pertanto un massimo in corrispondenza di un valore ottimale del gap e la velocità di T.T. decade esponenzialmente all’aumentare della distanza potenziale tecnologica tra Transferor e Transferee come si evince in fig.4.4.

61 La funzione (t) è esprimibile come:

in cui:

è la potenziale distanza tecnologica tra Transferor e Transferee al tempo t Tx(t) livello tecnologico del Transferor al tempo t

Ty(t) livello tecnologico del Transferee al tempo t

è il gap tecnologico tra Transferor e Transferee

Il livello tecnologico viene misurato in termini di un indice tecnologico calcolato per ogni industria/paese tramite il metodo dell’analisi dei fattori a partire da:

fattori di condizione tecnologica nazionale:

• prodotto interno lordo pro-capite in PPP

• prodotto interno lordo per popolazione economicamente attiva • consumo energetico pro-capite

fattori di condizione tecnologica produttiva:

• valore aggiunto per output nel settore manifatturiero

• valore aggiunto per impiegato nel settore manifatturiero in PPP

fattori di condizione tecnologica della specifica industria:

• valore aggiunto per output nella industria delle macchine utensili

• valore aggiunto per impiegato nella industria delle macchine utensili in PPP

che vengono rilevati attraverso fonti quali l’United Nations Industrial Statistics Year Handbook. Attribuendo un peso a ciascun fattore viene calcolato l’indice tecnologico del settore industriale in ciascun paese selezionato ed è pertanto possibile tramite la funzione (t) prevedere l’andamento del Technology Transfer.