Naturalmente se fio sta in una proposizione infinitiva, tanto il soggetto che il predicato vanno posti all’Accusativo. Es.:
spero Marium futurum esse bonum = spero che Mario diventerà buono, spero te factum iri consulem = spero che sarai fatto console.
Quando fio ha il significato di avvenire, accadere viene costruito impersonalmente, ossia alla 3a persona singolare o all’infinito; un’eventuale proposizione seguente si costruisce con ut (o ut non) e il congiuntivo. Es.:
Frasi da ricordare:
certiorem facio aliquem de aliqua re = informo qualcuno di qualche cosa, certior fio de aliqua re = sono informato di qualche cosa
87 Il verbo coepi, (coeptum), coepisse, = avere incominciato
Modi Tempi Attivo Passivo
Indicativo Perfetto coepi coeptus sum Piucheperfetto coeperam coeptus eram Futuro anteriore coepero coeptus ero Congiuntivo Perfetto coeperim coeptus sim Piucheperfetto coepissem coeptus essem Infinito Perfetto coepisse coeptum esse Futuro coepturum esse ---
Participio Perfetto --- coeptus, a, um Futuro coepturus, a, um --- Questo verbo si coniuga regolarmente, ma ha solo i tempi riportati nel prospetto precedente, derivati dai temi del perfetto e del supino.
Le forme mancanti sono sostituite dal verbo incipio, is, incepi,inceptum,incipere = incominciare, nel prefetto e nei tempi da esso derivati, tenendo però presente che:
---se ik verbo cominciare è usato come verbo servile, cioè è seguito da un infinito, in latino si usa regolarmente coepi;
---se invece il verbo cominciare non è usato come verbo servile, si usa incepi. Es.:
103
puer coepit flere = il fanciullo cominciò a piangere;
hostis incepit bellum = il nemico cominciò la guerra.
88 I verbi memini, meminisse = ricordare e odi, odisse = odiare Modi Tempi Memini, meminisse Odi, odisse Indicativo Perfetto memini ricordo odi odio
Piucheperfetto memineram ricordavo oderam odiavo
Futuro anteriore meminero ricorderò odero odierò
Congiuntivo Perfetto meminerim io ricordi oderim io odii
Piucheperfetto meminissem io ricordassi, odissem io odiassi, io ricorderei io odierei nn
Imperativo Futuro memento ricorda
mementote
Infinito Perfetto meminisse ricordare odisse odiare
Participio Perfetto --- perosus odiando
Futuro osurus cheodierà
Memini e odi hanno solo i tempi derivati dal tema del perfetto, che si coniugano regolarmente.
Sia memini che odi al perfetto hanno il significato del presente, al piucheperfetto il significato dell’imperfetto ed al futuro anteriore il significato del futuro semplice.
Il verbo recordor, aris, recordatus sum, recordari sostituisce memini nei tempi che ad esso mancano. Es.:
recordatus sum tuorum verborum = mi ricordai delle tue parole.
Odium habeo in aliquem ( =ho dell’odio verso qualcuno) sostituisce odi nei tempi che ad esso mancano. Es.:
odium habueram in vos = vi avevo odiato.
Anche il verbo nosco, is, novi, notum, noscere al perfetto novi ha il significato del presente e corrisponde a ho conosciuto, cioè so. All’imperfetto noveram significa avevo conosciuto, cioè sapevo . Il futuro anteriore novero significa avrò conosciuto , cioè saprò
104
89 Il verbo aio, ais = dico, affermo Il verbo aio, ais è usato:
---nelle espressioni incidentali con ut ait= come dice.., ut aiunt..= come dicono ..Es.:
senecttus ipsa, ut ait Cicero, morbum est = la vecchiaia stessa è una malattia ---come introduzione di un discorso indiretto. Es.:
aiebant consulem mortuum esse = dicevano che il console fosse morto,
Indicativo Congiuntivo Participio Presente Imperfetto Perfetto Presente Presente S 1a aio aiebam aiens, entis 2a ais aiebas affermativo 3a ait aiebat ait aiat (aggettivo) P 1a aiebamus
2a - aiebatis 3a aiunt aiebant
90 Il verbo inquam, is = dico, rispondo, soggiungo Il verbo inquam è usato solo nel discorso diretto e mai in principio di frase. Es.:
qui bene vixit, inquam, diu vixit = chi è ben vissuto, affermo, è vissuto a lungo.
Di inquam si usano solo le forme del seguente prospetto; quelle mancanti vengono sostituite dai verbi dico, respondeo, ecc.
Indicativo Congiuntivo Presente Imperfetto Futuro Perfetto Presente
S 1 a inquam
2a inquis inquies inquisyi
3a inquit inquiebat inquiet inquit inquiat
P 1a 2a
3a inquiunt
91 Il verbo fari = parlare in modo solenne
Il verbo fari (=parlare solennemente, o anche semplicemente: parlare, dire) è usato in modo prevalente in poesia, nelle voci seguenti:
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Verbo fari = parlare con solennità
Indicativo Congiuntivo Imperativo Gerundio Presente Futuro Perfetto Imperfetto Presente G fandi S 1a fabor farer fare D fando 2a Infinito Gerundivo
3a fatur fabitur fatus est Presente fandus, a, um
P 1a famur fabimur fari Supino
2a fatu
3a fantur fati sunt farentur Participio
Presente Perfetto fans, fantis fatus, a, um
92 Alcune forme isolate
Al § 84 erano già state citate le forme isolate seguenti:
---ave, avete, aveto ( o anche have, havete, haveto) : sono degli imperativi di avere ( o havere) che ha il significato di star bene e vengono usati come saluti : ave, sakve, sta bene, addio, ecc.
---salve, salvete, salveto: sono degli imperativi di salvere, equivalenti alle forme di saluto del punto precedente.
---vale, valete, valeto: anche questi imperativi sono dei saluti con il significati di sta bene, addio usati come saluti di commiato.
---quaeso (prego), quaesumus (preghiamo) vengono usati col significato di: per favore, di grazia, prego. Es.: quaeso, quid est hoc ? = che è questo, per favore ?
---cedo ( pl. cette) ha il doppio significato di: dà qua e dì su . Es.:
cedo librum = dà qua il libro; cedo quid velis = dì su che cosa vuoi.
93 I verbi impersonali
I verbi impersonali sono quelli usati esclusivamente alle 3e persone singolari e all’infinito.
(Eccezionalmente qualcuno viene usato anche alla 3a persona plurale).
Molti di questi verbi vengono usati anche in forma personale con significato simile. Es.:
fulget = lampeggi fulgeo = risplendo --forma impersonale fit = accade --forma personale fio = divento, sono fatto praeterit = sfugge praetereo = tralascio
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E’ opportuno dividere i verbi impersonali nei quattro gruppi seguenti:
---1° verbi indicanti fenomeni meteorologici;
---2° interest e refert;
---3° verbi indicanti sentimenti;
---4° verbi che ammettono anche la 3a persona plurale.
Verbi indicanti fenomeni meteorologici pluit pluit pluere piove
ningit ninxit ningere nevica grandinat grandinare grandina
lapidat lapidavit,
lapidatus sum lapidare piove pietre fulget (fulgurat) fulsit fulgere lampeggia fulminat fulminare fulmina tonat tonuit tonare tuona disserenat disserenavit disserenare si rasserena lucet lucere è giorno lucescit luxit lucescere si fa giorno (in) advesperascit advesperavit advesperascere si fa sera Alcuni di questi verbi possono avere un soggetto, es.:
Iuppiterr tonat = Giove tuona illuxit dies = spuntò il giorno.
Interest e refert
interest interfuit interesse importa refert retulit referre importa
I due verbi suddetti, composti il primo di sum ed il secondo di fero, vogliono al Genitivo la persona a cui importa. Es.:
consulis interest = interessa al console
Interessa a me, a te, a noi, a voi fanno in latino interest mea, tua, nostra, vestra.
Invece importa a lui, a loro, fa interest eius, eorum.
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Verbi indicanti sentimenti
miseret (*) misereri aver compassione paenitet paenituit paenitere pentirsi, essere malcontento piget piguit
pigitum est pigere rincrescre pudet puduit
puditum est pudere vergognarsi taedet pertaesum est taedere annoiarsi La persona che esprime un sentimento va in Accusativo e deve essere sempre indicata (*) Il verbo misereor, eris, miseritus sum, misereri (aver compassione) vuole la persona di cui si ha compassione al Genitivo. Es.:
Deus nostri miseritus est = Dio ha avuto compassione di noi.
Verbi che ammettono la 3a persona plurale Con la persona in Accusativo
(me) decet decuit decere si addice (a me) “ dedecet dedecuit dedecere non si addice (a me) “ fallit fefellit fallere sfugge (a me) “ fugit fugit fugere sfugge (a me) “ praeterit praeteriit praeterire sfugge (a me) “ iuvat iuvit iuvare piace (a me) (ad me) attinet attinuit attinere spetta (a me) “ pertinet pertinuit pertinere riguarda (me) Con la persona in Dativo
expedit expedivit expedire conviene
convenit convenit convenire conviene, si conviene conducit conducere è utile
praestat praestitit praestare è meglio placet placuit
placitum est placere piace libet libuit
libitum est libitum est libere piace
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licet licuit
licitum est licitum est licere è lecito evenit evenit evenire avviene accidit accidit accidere accade contingit contigit contingere tocca, avviene fit factum est fieri accade
accedit accessit accedere si aggiunge (a ciò) constat constitit constare è noto
apparet apparuit apparere è evidente patet patuit patere è manifesto
latet latuit latere è nascosto, non si sa oportet oportuit oportere bisogna
La persona a cui succede, tocca, è evidente, va al Dativo I verbi di avvenimento sono retti da ut e il congiuntivo. Es.:
raro accidit (evenit, fit) ut homines sua sorte contenti sint = di rado succede che gli uomini siano contenti della loro sorte.
Il verbo oportet spesso è costruito con il congiuntivo senza ut. Es.:
oportet Marius veniat = bisogna che Mario venga.
94 L’avverbio
L’avverbio è una parte invariabile del discorso che serve per precisare, modificare, completare il senso:
---di un verbo, es. : acriter pugnsre = combattere accanitamente;
---di un aggettivo, es.: aeque bonus = ugualmente buono;
---di un altro avverbio, es.: satis eloquenter = abbastanza eloquentemente:
95 Formazione degli avverbi
La maggior parte degli avverbi latini si formano:
---dagli aggettivi e dai participi della 2a classe nei quali la desinenza -i del Genitivo si cambia in -e
Aggettivi Avverbi
asper (Genit. asperi) aspro aspere aspramente doctus (docti) dotto docte dottamente longus (longi) lungo longe lungamente
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ornatus (ornati) ornato ornate ornatamente probus (probi) onesto probe onestamente pulcher (pulchri) bello pulchre bellamente
Anomali
bonus buono bene malus cattivo male
durus duro duriter (dure) firmus saldo firmiter (firme)
alius altro aliter altrimenti violentus violento violenter violentemente ----dagli aggettivi e dai participi della 2a classe, in cui la desinenza -is del Genitivo singolare cambia in -iter o semplicemente in -er se l’aggettivo termina in -ans, ---ens, o ens.
celer, eris, ere (Genit. celeris) veloce celeriter velocemente gravis, e (gravis) grave graviter gravemente atrox, ocis (atrocis) atroce atrociter atrocemente constans, antis (constantis) costante constanter costantemente sapiens, entis (sapientis) sapiente sapienter sapientemente sollers, ertis (sollertis) attivo sollerter attivamente Non tutti gli avverbi che derivano da aggettivi seguono le regole di formazione suddette.
Molti hanno delle terminazioni varie e diverse. Es.:
l’avverbio di totus, a, um è tuto sicuramente “ brevis, e “ brevi brevemente “ antiquus, a, um “ antiquitus antiquamente “ bonus, a, um “ bene bene
“ malus, a, um “ male male
“ magnus, a, um “ magnopere grandemente “ parvus, a, um “ paulum poco
“ multus, a, um “ multum molto ---da sostantivi e da pronomi o da composizione. Es.:
dal pronome hic, haec, hoc l’avverbio hic qui “ “ is, ea, id “ eo colà “ sostantivo fors = caso “ forte per caso “ “ pars = parte “ partim in parte
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da videre + licet = si può vedere, l’avverbio videlicet evidentemente da in + loco = in luogo, “ illico immediatamente 96 I gradi dell’avverbio
Anche gli avverbi possono avere il grado comparativo ed il grado superlativo.
Il comparativo dell’avverbio si fa con il comparativo neutro singolare dell’aggettivo corrispondente. Es.:
facilius = più facilmente celerius = più velocemente
Il superlativo dell’avverbio si fa cambiando in -e la -i del Genitivo singolare del superlativo dell’aggettivo corrispondente. Es.:
facillime = facilissimamente ( da facillimus ) optime = ottimamente. ( da optimus )
Quando non esiste una forma propria di comparativo e di superlativo del corrispondente aggettivo, si fa ricorso a delle perifrasi con magis e maxime. Es.:
dubie = dubbiamente; compar.: magis dubie; superlat.: maxime dubie Il comparativo di magnopere = grandemente, è magis (non maius)
Anche alcuni avverbi non derivanti da aggettivi, hanno comparativo e superlativo. Es.:
diu = a lungo; diutius = più a lungo; diutissime = molto a lungo saepe = spesso; saepius = più spesso; saepissime = spessissimo.
97 Classificazione degli avverbi
Gli avverbi latini possono essere distinti, in base al loro significato, in:
---avverbi di modo o maniera; ---avverbi di luogo;
--- “ “ quantità o misura; --- “ affermativi;
--- “ “ tempo; --- “ interrogativi.
98 Avverbi di modo o maniera
Questi avverbi rispondono alle domande: ut? quomodo? qui? = come? in che modo?
Appartengono a questo gruppo:
---moltissimi avverbi derivanti da aggettivi già visti al § 94;
111
---avverbi vari, come i seguenti:
sic = così alter = altrimenti ita = così forte = per caso
utique = in ogni modo gratis = gratuitamente nequaquam = in nessun modo item = parimenti
frustra = invano sponte = spontaneamente adeo = a tal punto ultro = “
---avverbi che terminano in -im, come:
partim = in parte gradatim = gradatamente privatim = privatamente furtim = furtivamente passim = alla rinfusa paulatim = a poco a poco confestim = immediatamente praesertim = specialmente.
99 Avverbi di quantità e misura
Questi avverbi rispondono alle domande: quam? quantum? quanto? = quanto? In che misura?
I più comuni sono i seguenti:
quam = quanto paulum, paulo = poco
quantum, quanto = “ satis = abbastanza quantopere = “ multum, multo= molto tam = tanto nimis, nimium = troppo
tantum, tanto = “ magnopere = grandemente tantopere = “ magis = più
aliquantum, aliquanto = alquanto minus = meno nihil, nihilo = per niente plus = più
parum = poco plurimum = moltissimo
Gli avverbi in -o : tanto, quanto, aliquanto, ecc. sono usati davanti ai comparativi o altre parole con il significato di paragone. Es.:
Paulus multo melior quam Lucius est = Paolo è molto meglio di Lucio paulo post = poco dopo
Paulus aliquanto praestat Lucio = Paolo è alquanto superiore a Lucio.
100 Avverbi di tempo
Questi avverbi rispondono a varie domande: quando? = quando?; quamdiu? = per quanto tempo?; quamdudum? = da quanto tempo?; quousque? = fino a quando?.
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I più comuni sono i seguenti:
adhuc = fino ad ora deinde = di poi antea = prima denique = infine aliquando = talvolta diu = a lungo cotidie = ogni giorno hodie = oggi iam = già, ormai postea = poi
inde = quindi postridie = il giorno dopo mane = di mattina pridie = il giorno prima modo = ora saepe = spesso
nondum = non ancora semper = sempre numquam = mai statim = subito nunc = ora tum = allora.
101 Avverbi di luogo
Questi avverbi, derivanti da pronomi, si dividono in quattro gruppi che si riferiscono rispettivamente a: stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo, moto per luogo.
Ecco un elenco dei principali:
Pronome Moto in Moto a Moto da Moto per luogo luogo luogo luogo Vocale Vocali Lettere Vocale caratteristica caratteristiche caratteristiche caratteristica i u o inc nd a quis? ubi? dove? quo? dove? unde? da dove? qua? per dove?
hic hic qui huc qua hinc di qua hac per di qua iste istic costì istuc costà istinc di costà istac per costà ille illic lì illuc là illinc di là illac per di là is ibi ivi eo là inde di là ea per di là idem ibidem nel eodem verso il indidem dal eadem per il medesimo luogo medesimo luogo medesimo luogo medesimo luogo quicumque ubicumque quocumque undecumque quacumque dovunque dovunque da qualunque per dovunque luogo
aliquis alicubi in aliquo a alicunde da aliqua per qualche luogo qualche luogo qualche luogo qualche luogo alius alibi altrove alio altrove aliunde da alia per un altro luogo un altro luogo
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Qualcuno degli avverbi dell’elenco ha anche significato temporale. Es.:
ubi = dove e quando; hic = qui e ora; ecc.
Altri avverbi di luogo, non derivati da pronomi, sono:
prope = vicino; procul = lontano; nusquam = in nessun luogo; ecc.
102 Avverbi affermativi, negativi, dubitativi I più comuni di questi avverbi sono:
ita (est) = si non = non
certe = certamente, si haud = non affatto equidem = in verità minime = niente affatto nimirum = senza dubbio nequaquam = per nulla
profecto = certamente ne..(*)..quidem = neanche, neppure sane = di certo fortasse = forse
(*) Tra ne e quidem si inserisce la parola che si vuole negare.
103 Avverbi interrogativi
Oltre agli avverbi gia visti negli elenchi precedenti, come: quantum?, quando?, ubi?, quo?, ecc., sono da ricordare cur? e quare? = perché?
104 Le preposizioni
La preposizione è una parte invariabile del discorso che ha la funzione di accompagnare un caso: l’Accusativo o l’Ablativo, in modo da determinare un complemento. Es.:
in urbe, per urbem, ad aliquem, ecc.
Molte preposizioni, usate come prefissi, danno luogo a verbi composti, Es.:
induco, educo, conduco, ecc.
Ci sono delle preposizioni usate anche fuori dei composti: come ab, in, sub, ecc., e si chiamano proprie o separabili.
Altre preposizioni, come dis, re, ecc., esistono solo in parole composte e si chiamano improprie o inseparabili o anche prefissi.
Le preposizioni si possono suddividere in tre gruppi:
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---preposizioni che reggono l’Accusativo;
--- “ “ “ l’Ablativo;
--- “ “ “ sia l’Accusativo che l’Ablativo.
Segue un elenco delle più comuni:
105 Preposizioni che reggono l’Accusativo Frequenza alta
ad = a, verso, ecc. (luogo) ad castra redire = tornare all’accampamento = presso (luogo) pugna ad Cannas = la battaglia presso Canne = fino a (tempo) a mane ad vesperum = da mattina a sera
= per (scopo) ad colloquium diem dicere = fissare un giorno per il colloquio ante = davanti a, (luogo) ante castra = davanti all’accampamento
= prima di (tempo) ante lucem = prima dell’alba apud = presso (luogo) apud Germanos = presso i Germani contra = davanti a (luogo) contra Siciliam = davanti alla Sicilia = contro ( luogo) contra hostes = contro i nemici
erga = verso pietas erga Deos = pietà verso gli Dei inter = tra (luogo) inter amicos = tra gli amici
= durante (tempo) inter cenam = durante la cena ob = davanti (luogo) ob oculos = davanti agli occhi
= per (causa) ob merita sua carus est = è caro per i suoi meriti
per = per, attraverso (luogo) per Alpes in Italim venire = venire in Italia attraverso le Alpi
= durante, per (tempo) per quattuor annos = per quattro anni post = dietro, (luogo) post vallum = dietro la trincea
= dopo (tempo) post decem annos = dopo dieci anni praeter = oltre praeter modum = oltre misura
= tranne, eccetto omnes praeter Paulum = tutti tranne Paolo prope = vicino a (luogo) prope castra = vicino all’accampamento
propter = vicino a (luogo) prope templum = vicino al tempio
= a causa di (causa) propter inimicitias = a causa dell’inimicizia Frequenza media
secundum = lungo secundum flumen = lungo il fiume = secondo secundum natura = secondo la natura
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supra = al di sopra di, sopra quae sunt supra lunam = le cose che sono sopra la luna trans = oltre, al di là di trans Alpes = al di là delle Alpi
Frequenza bassa
adversus, adversum = di fronte a adversus montem = di fronte al monte = contro adversus hostes = contro i nemici
circum, circa = intorno a (luogo) circum insulam = intorno all’isola
circiter = intorno a (tempo) circiter medium noctem = intorno alla mezzanotte cis, citra = al di qua di (luogo) citra Alpes = al di qua delle Alpi
extra = fuori di (luogo) extra moenia = fuori delle mura
infra = sotto, al di sotto di (luogo) quae sunt infra lunam = le cose che sono al di sotto della luna intra = dentro (luogo) intra moenia = dentro le mura
iuxta = accanto a (luogo) iuxta patrem = accanto al padre penes = presso (luogo) penes amicum = presso l’amico = in potere di penes hostes = in potere dei nemici pone = dietro (luogo) pone castra = dietro l’accampamento subter = sotto (luogo) subter moenia = sotto le mura
ultra = oltre, al di là di ultra vires pugnare = combattere al di là delle forze 106 Preposizioni che reggono l’Ablativo
Frequenza alta
a, ab = da (luogo) ab Italia fugere = fuggire dall’Italia cum = con (compagnia) cum amicis = con gli amici = con (modo) cum diligentia = con diligenza
de = da (luogo) de muro se deicere = gettarsi (giù) da un muro
= intorno a (argomento) de amicitia dissere = disputare sull’amicizia e, ex = da, fuori di (luogo) milites e castris educere = far uscire i soldati dall’accampamento = da (origine) e serva natus = nato da una schiava
= fra, di (partitivo) unus ex amicis = uno degli amici = di (materia) anulus ex auro = un anello d’oro
pro = davanti a (luogo) pro castris = davanti all’accampamento per, in favore di pro patria pugnare = combattere per la patria = invece di duo pro uno = due invece di uno
sine = senza sine culpa esse = essere senza colpa
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Frequenza media
coram = alla presenza di coram populo = alla presenza del popolo prae = davanti (luogo) prae se mittere = mandare davanti a sé
= per (causa) prae lacrimis loqui non possum = non posso parlare per le lacrime Frequenza bassa
clam = di nascosto a clam patre = di nascosto al padre tenus (posposto) = fino a Italia tenus = fino all’Italia
107 Preposizioni che reggono l’Accusativo e l’Ablativo Frequenza alta
in+Accusativo = in, verso, ecc (luogo) in Italiam redire = tornare in Italia
= a, per (tempo) differre in posterum diem = rimandare al giorno dopo = contro in hostes impetum facere = fare impeto contro i nemici = verso amor in parentes = l’amore verso i genitori
in+Ablativo = in, su, ecc. (luogo) in Italia esse = essere in Italia
= per (luogo) in foro deambulare = passeggiare per la piazza Frequenza media
sub+Accusativo = sotto (luogo) sub iugum mittere = mandare sotto il giogo = verso (tempo) sub meridiem = verso mezzogiorno
sub+Ablativo = sotto (luogo) sub terra esse = essere sotto terra = verso (tempo) sub luce = verso l’alba
Frequenza bassa
super+Accusativo = sopra ((luogo) super montes milites locare = disporre i soldati sopra i monti super+Ablativo = intorno a (argomento) super hac re disputare = disputare intorno a questa cosa
117
108 Le congiunzioni
Le congiunzioni sono delle parti invariabili del discorso che hanno la funzione di congiungere due proposizioni oppure due parti di una proposizione.
Le congiunzioni possono essere: coordinative o subordinative.
109 Le congiunzioni coordinative
Queste congiunzioni sono usate per unire due parti di una stessa proposizione o due proposizioni dello stesso grado, ossia indipendenti l’una dall’altra.
Possono essere divise nei cinque gruppi seguenti:
---copulative; ---dichiarative;
---disgiuntive; ---conclusive.
---avversative;
Le congiunzioni copulative sono dei semplici legami, come:
et, atque, ac, -que = e, ne que, nec = né, e non.
etiam, quoque = anche,
ac è solo usata davanti a una consonante,
-que, enclitica, si unisce alla parola a cui si riferisce. Es.:
-que, enclitica, si unisce alla parola a cui si riferisce. Es.: