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Capitolo 4 Commento traduttologico ai primi capitoli del romanzo

2. Prototesto e metatesto

2.3 Illustrazione della macrostrategia traduttiva

Il lavoro di traduzione non è un semplice lavoro di copiatura della lingua di partenza, ma la traduzione deve prima di tutto produrre un testo leggibile. Per raggiungere tale obiettivo è obbligatorio stabilire una macrostrategia traduttiva, il che significa chiedersi, prima di tradurre, le finalità del testo di partenza e del testo di arrivo. Osimo definisce la strategia traduttiva come «l’insieme dei procedimenti attuati dal traduttore per convogliare il testo dalla cultura emittente alla cultura ricevente»50. Il traduttore, ogni volta che dovrà fare delle scelte traduttive, applicherà la macrostrategia da lui individuata.

La teoria della traduzione propone diverse dicotomie tra le quali il traduttore può ricercare quella che più si adatta al suo caso. Ad esempio, la professoressa Faini definisce alcune strategie traduttive: l’adattamento, prevede una strategia orientata al pubblico di arrivo e alla completa ricezione degli elementi presenti nel testo di partenza (TP), quest’ultimo, risulta elemento secondario e il traduttore avrà una maggiore libertà espressiva e la possibilità di rielaborare il TP, anche con cambiamenti consistenti rispetto all’originale. La traduzione-calco è un “caso estremo di traduzione letterale”51, che mira

49BRUNO,OSIMO, Propedeutica della traduzione,op. cit., p. 47. 50 BRUNO,OSIMO, Manuale del traduttore,op. cit., p.316.

51J.,DELISLE,H.,LEE-JAHNKE,M.C.,CORMIER, Terminologia della traduzione in Paola, Faini, Tradurre: manuale teorico e

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a preservare il carattere della lingua originale. Infine, nella strategia traduttiva definita “letterale”, il traduttore mira a far cogliere al lettore la presenza di un originale, senza però forzare la struttura grammaticale del testo di arrivo (TA).52

Nel caso di Newmark gli approcci traduttivi vengono ridotti a due metodi:

semantic translation e comunicative translation53. La traduzione semantica tiene in considerazione il livello estetico del testo e mira a rendere l’esatto significato contestuale del TP, rimanendo nell’ambito della cultura originale. La traduzione comunicativa, tramite il trasferimento degli elementi stranieri nella lingua e nella cultura di arrivo, tenta di produrre sul lettore un effetto il più vicino possibile a quello che il testo originale produceva sui lettori empirici, perciò l’attenzione si focalizza sul TA. Solitamente per i testi espressivi si opta per un approccio semantico, mentre per i testi informativi e vocativi per una traduzione comunicativa.

Poiché la scienza della traduzione non è una scienza esatta, nel nostro caso, sebbene si tratti di un testo espressivo, ho scelto un approccio di tipo comunicativo.

[…] the overriding purpose of any translation should be to achieve ‘equivalent effect’, i.e. to produce the same effect […] on the readership of the translation as was obtained on the readership of the original. […] in the communicative translation of vocative texts, equivalent effect is not only desirable, it is essential […] and perhaps popular fiction, is to be assessed.54

Il romanzo in analisi non èun testo antico che fa continuamente riferimento ad un remoto contesto storico-culturale, non vi è una grande difformità cronotopica da colmare, perciò ho optato per una traduzione orientata al pubblico d’arrivo, senza discostarmi troppo però dal TP. Tornando alle strategie proposte dalla Faini, ho optato per l’adattamento. L’obiettivo è una traduzione che risulti accessibile al lettore italiano, i cui riferimenti culturali e i realia siano facilmente comprensibili anche a chi non ha familiarità con la cultura cinese, senza compromettere la scorrevolezza della lettura. Ciò

52PAOLA,FAINI, Tradurre: manuale teorico e pratico, op. cit., p. 13. 53 PETER,NEWMARK, A Textbook of Translation, op. cit., pp. 45-47. 54 Ivi, p. 48.

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non significa applicare il concetto di «accettabilità» introdotto da Toury55, poiché ho tenuto in costante considerazione la dominante e la sottodominante del testo originale. Mantenere troppa fedeltà al testo di partenza, cioè optare pe una cosiddetta traduzione letterale, avrebbe prodotto un testo difficoltoso da leggere, di certo, ciò che un lettore modello non si aspetta di trovare in un romanzo giallo. Dato che l’obiettivo principale della sottodominante del prototesto è la resa delle emozioni e dei sentimenti dei due personaggi principali, ho adottato, appunto, un tipo di approccio comunicativo, con l’obbiettivo di provocare nel lettore modello lo stesso effetto che l’autore intendeva provocare nel lettore empirico.

Trattandosi di un testo narrativo, parlare di una macrostrategia traduttiva assoluta è praticamente impossibile. Una particolare attenzione va rivolta a modi di dire, idiomatismi, metafore e similitudini non appartenenti alla cultura ricevente, giochi di parole e chengyu nella narrazione, in questi casi occorre adottare delle microstrategie localizzate per risolvere determinate difficoltà. Questi particolari aspetti, analizzati singolarmente nel commento, sono stati affrontati di volta in volta in base al contesto. L’obiettivo principale è stato quello di creare un testo di scorrevole lettura, senza stravolgere il messaggio del TP, allo stesso tempo, mantenendo sia la coesione che la coerenza interne alla narrazione.

Sulla base di lettore modello stabilito e di un ipotetico editore, si è preferito non creare numerose note esplicative, per evitare di creare un testo eccessivamente ridondante.

La scelta d’inserire una nota del traduttore è forse la più immediata, ma è anche quella in genere meno apprezzata dagli editori, soprattutto all’interno di un’opera di fiction senza apparato critico, e meno apprezzata dal lettore di consumo, che non sta centellinando ciò che legge ma lo consuma in velocità per andare a vedere “come va a finire”.56

55 Il principio di “acceptability” (accettabilità), contrapposto al principio di “adequacy” (adeguatezza), è la

distinzione introdotta dallo studioso Gideon Toury. L’ accettabilità ha come obbiettivo la massima fruibilità del testo nella cultura ricevente, il testo originale viene ‘avvicinato’ al lettore e gli elementi della cultura altrui trasformati e assimilati alla cultura propria del lettore. Il principio di adeguatezza prevede che il prototesto sia conservato come espressione di una cultura diversa. Il lettore si rende conto che il testo che ha di fronte non è un’originale ma una traduzione, utilizzando il concetto di “traduzionalità” introdotto da Popovič, si tratta di un testo altamente traduzionale.

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Nei casi specifici si è preferito “esplicitare”, piuttosto che inserire note. Secondo quanto definito da Osimo, l’esplicitazione è una strategia traduttiva consistente nel rendere sistematicamente esplicito nel metatesto ciò che è implicito nel prototesto.57 Per fare un esempio, nel terzo capitolo è presente un caso di ciò che viene definito rimando intertestuale58: il collega di Pu Ke, Peng Dayong, cita una famosa frase del letterato e scrittore Qian Zhongshu (Wuxi, 21 novembre 1910 – Pechino, 19 dicembre 1998), la cui opera più famosa è Weicheng 围城 (La Fortezza Assediata).

怪不得这两年人人都会说钱钟书那句话,什么婚姻就像围城,外面的人都 想闯进去,里面的人都想冲出来 […] (p. 29)

Non mi meraviglio che in questi ultimi due anni tutti citino il famoso defunto scrittore Qian Zhongshu, ‘ Il matrimonio è come una fortezza sotto assedio, la gente che sta fuori desidera irrompere dentro, la gente che sta dentro desidera fuggire fuori’. (p.71)

Un lettore italiano è molto probabile che non abbia mai sentito nominare questo scrittore, perciò nel metatesto ho aggiunto alcuni elementi per chiarire e rendere il più accessibile possibile la lettura, evitando così di aggiungere una nota a piè di pagina.