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5.7.1) Impatti ambientali dirett

“L’impegno di Intesa Sanpaolo per l’ambiente si concretizza in strumenti di autoregolamentazione in materia ambientale ed energetica che definiscono le linee strategiche e operative entro cui il Gruppo realizza le iniziative di salvaguardia ambientale e di riduzione della propria impronta ecologica. Il Gruppo monitora inoltre gli impatti indiretti generati dalle attività di clienti e fornitori, nella consapevolezza che l’erogazione di finanziamenti e le scelte di acquisto sono suscettibili di incentivare comportamenti di responsabilità ambientale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo gestisce attentamente anche i rischi legati ai cambiamenti climatici per promuovere comportamenti adattivi o diretti alla loro mitigazione e per sviluppare allo stesso tempo una cultura incentrata sulla prevenzione”

In ambito di responsabilità ambientale, il Gruppo ha assunto, fin dal 2009, degli Specifici piani d’azione per predisporre obiettivi di medio-lungo termine. Prima del 2017, sono stati predisposti due piani quadriennali (2009 – 2013; 2013 - 2016) di responsabilità ambientale dove, il Gruppo si è posto degli obiettivi in tema di risparmio energetico, di risparmio economico e di abbattimento delle emissioni di CO2. Visto il successo di questi progetti, nel 2017 è stato predisposto un nuovo piano

ambientale – Climate Change Action Plan - da parte del Servizio CSR, con l’ausilio delle Direzioni Centrali Immobiliari e Logistica, Acquisti, Risorse Umane, Sistemi Informativi, Tutela Aziendale e la Divisione International Subsidiary Banks, con obiettivi al 2022 e al 2037. Gli obiettivi di questo piano verterono:

 sulle riduzioni delle emissioni di CO2 legate alle attività del Gruppo (viene

preso come valore di riferimento l’anno 2012, in modo tale da storicizzare i risultati conseguiti);

 l’aumento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, dal 76% di fine 2012 all’81% di fine 2022;

 il mantenimento dei livelli di produzione di energia elettrica da fotovoltaico (pari a oltre 1.000 MWh nel 2016), tenuto conto dei vincoli e delle caratteristiche del patrimonio ambientale.

Il sistema di Gestione Ambientale e dell’Energia adottato da Intesa Sanpaolo in Italia è soggetto a periodiche certificazioni e sorveglianza da parte di un soggetto indipendente che ne attesta periodicamente le procedure gestionali ed operative. Il sistema supervisiona tutte le attività e le operazioni svolte dalle varie funzioni aziendali che hanno, o possono avere, un impatto sull’ambiente circostante ed è sottoposto ad una serie di controlli per valutarne la conformità agli standard delle norme di riferimento e ai principi del continuo miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche. La dirigenza di Intesa è impegnata nello sviluppo e nell’applicazione della SGAE attraverso una pianificazione annuale che abbraccia il riesame di tutti gli aspetti ambientali ed energetici significativi e la definizione degli obiettivi coerenti con le Regole in materia ambientale.

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Nel 2017, con il completamento dell’estensione del perimetro delle certificazioni ad ulteriori 25 unità operative, ogni banca della Divisione Banca dei territori del Gruppo è rappresentata da un numero variabile di unità operative che assicurano la significatività del campione per tipologia impiantistica, dimensioni e caratteristiche organizzative, posizionamento nella zona climatica di appartenenza. Gli obiettivi conseguiti hanno consentito un miglioramento delle performance in termini di rischi ambientali, di contenimento e ottimizzazione dei consumi, sensibilizzazione del personale e coinvolgimento delle strutture interne chiamate al funzionamento del Sistema.

Con l’approvazione del Climate Change Action Plan, la riduzione e il contenimento delle emissioni di CO2 rivestono un ruolo importante nelle politiche del Gruppo: sono

state individuate delle azioni che, nel medio periodo, hanno lo scopo di ridurre l’impronta ambientale e, di conseguenza, le proprie emissioni. Nel 2017 si è registrato un incremento delle emissioni di CO2, dovuto alle più rigide condizioni

climatiche registrate in alcuni mesi. Per lo stesso motivo, anche le emissioni di gas ad effetto serra (Scope 1 + Scope 2) hanno subito un aumento del 3,8%.

In generale le emissioni di gas ad effetto serra del Gruppo Intesa Sanpaolo sono rendicontate in CO2 equivalente in coerenza con lo standard internazionale GHG Protocol (Greenhouse Gas Protocol) sotto forma di:

 emissioni dirette Scope1 riferite all’utilizzo di combustibili per il riscaldamento e la flotta;

 emissioni indirette Scope2 per climatizzazione centralizzata ed energia elettrica;

 emissioni indirette Scope3 rivenienti da attività connesse all’azienda ma non controllate direttamente dalla stessa (carta, rifiuti, macchine d’ufficio, ecc.). “In ottemperanza al piano Pluriennale sono continuate, anche per il 2017, le azioni e gli interventi per la riduzione del consumo di energia elettrica e termica sia in Italia sia all’estero, dove oramai si riscontra una sempre maggiore sensibilità al tema del risparmio energetico. Qui sotto vengono riportate alcune iniziative” (Intesa Sanpaolo, DNF 2017):

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Figura n. 13 Efficienza e ottimizzazione dei consumi energetici

Infine, in coerenza con le Regole di Sostenibilità, la costruzione o la ristrutturazione di filiali viene effettuata tenendo conto dei criteri di miglioramento di efficienza energetica e gestionale.

Un’importante azione per il contrasto all’emissione di CO2 del Gruppo è l’acquisto

e la produzione di energia da fonti rinnovabili: nel 2017 il Gruppo ha consumato per l’82,3% energia proveniente da fonti rinnovabili. Entrando nello specifico, in Italia il consumo di energia da fonte tradizionale si è quasi completamente azzerato, mentre ciò non è stato possibile nelle banche estere a causa di differenti normative nazionali. Infine, in linea con il D.lgs. 28/11, è stata considerata l’energia termica prodotta in Italia attraverso impianti di climatizzazione a pompa di calore che ha permesso di quantificare in circa 2.800 tonnellate le emissioni di CO2 evitate.

Un’importante ambito su cui Intesa Sanpaolo punta è la mobility, che è la funzione dedicata ad agevolare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti con la finalità e di migliorare la qualità e di favorire modalità di trasposto sostenibili. I principali obiettivi: sono la riduzione dell’utilizzo del mezzo di trasposto privato individuale, il miglioramento della sicurezza stradale e la riduzione delle emissioni di CO2.

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