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Impatto e CSR: la situazione in Italia

IV. SEGNALI DI UN CAMBIAMENTO CULTURALE

4.2 Impatto e CSR: la situazione in Italia

Attualmente in Italia gli investimenti ad impatto sociale sono ancora considerati un fenomeno di nicchia, ma le tendenze globali suggeriscono che a breve potrebbero diventare uno strumento mainstream, dato il suo elevato potenziale in grado di favorire lo sviluppo delle imprese e del Terzo Settore. Ma, per poter raggiungere questo obiettivo, l'impact investing deve saper fronteggiare nuove sfide, tenendo sempre presente il suo principale obiettivo: generare un impatto sociale positivo parallelamente a ritorni economici.

I nuovi sviluppi e i recenti cambiamenti dimostrano che anche l'Italia sta compiendo dei passi importanti all'interno di un percorso sostenibile, ormai da considerare su scala mondiale. Nonostante la recente legge italiana sulla Responsabilità Sociale d'Impresa, approvata nel 2018, coinvolga al momento solo le grandi aziende, e malgrado la carenza di linee guida in grado di fornire in maniera sufficientemente adeguata degli standard comuni per la valutazione dell'impatto, molte piccole e medie imprese e organizzazioni locali hanno deciso in maniera autonoma di coalizzarsi e di diventare loro stesse in prima persona le artefici del cambiamento. È da queste spinte associative, e in qualche modo rivoluzionarie, che sono nati, tra gli altri, l'Italian CSR Index e la Social Impact Agenda per l'Italia. Un nuovo modo di dare vita a investimenti che sono prima di tutto sostenibili, ma anche misurabili attraverso precisi indicatori condivisi e in grado di adattarsi e di plasmarsi attorno ai continui mutamenti del nostro tempo. È all'interno di ogni singolo territorio che si realizzano i cambiamenti più importanti e significativi, un territorio che va preservato e valorizzato come luogo fertile per far sì che la sostenibilità diventi un valore condiviso per tutti verso un futuro più responsabile. Infine, proprio per

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dimostrare il ruolo che le imprese giocano nello sviluppo dei territori e nella crescita del benessere per la comunità, viene anche illustrata la ricerca promossa da Fondazione Bracco e Fondazione Sodalitas (e realizzata insieme a Percorsi di secondo welfare) sulle fondazioni di impresa italiane: un fenomeno che sta registrando una crescita costante proprio negli ultimi anni e che è il sintomo di un interesse da parte delle imprese di volersi impegnare in iniziative sostenibili ad alto impatto sociale.

4.2.1 Italian CSR Index

Nel dicembre 2018 l'Osservatorio Socialis, che da oltre 15 anni lavora per promuovere le buone pratiche di CSR e sostenibilità nel nostro territorio, ha annunciato la nascita dell'Italian CSR Index, attraverso il quale è possibile stilare una classifica delle migliori azioni compiute da aziende e organizzazioni nel campo della responsabilità sociale. Questo indica che finalmente la CSR si sta consolidando anche in Italia, portando con sé nuove vedute e nuovi approcci. Secondo i dati riportati nell'VIII Rapporto sull'impegno sociale delle aziende (realizzato da Osservatorio Socialis e Istituto Ixè), emerge che il 47% delle imprese esaminate si è impegnato in favore dell'ambiente, ha modificato l'organizzazione aziendale, i contratti, la struttura e i servizi interni (28%) e ha collaborato con le università (27%), oltre alle classiche forme di CSR come le iniziative di cause related marketing, volontariato aziendale e donazioni. I consumatori sono molto più di attenti di prima alle attività delle aziende, scegliendo infatti di premiare le imprese che dimostrano di aver raggiunto standard elevati di sostenibilità.

"Il marchio di responsabilità sociale nasce da una richiesta di valorizzazione e riconoscimento degli investimenti e dell'impatto prodotto da parte di un numero elevatissimo di aziende ed enti"38.

La misurazione del grado di responsabilità sociale avviene attraverso 6 nuovi macro-indicatori, che corrispondono ad altrettante aree di indagine. Successivamente vengono compiute delle analisi documentali, oltre a delle verifiche sul campo, che permetteranno alle imprese e alle organizzazioni di ottenere un punteggio in relazione alle attività

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svolte e, infine, la certificazione di responsabilità sociale. Nel dettaglio le macro-aree di valutazione riguardano:

1. Formazione e clima interno.

2. Coerenza nelle politiche di responsabilità.

3. Condivisione multilivello, volontariato e welfare. 4. Livello di soddisfazione degli stakeholder. 5. Comunicazione e informazione.

6. Pianificazione, monitoraggio, verifica dei risultati e miglioramento continuo.

Le organizzazioni interessate ad ottenere la certificazione dell'Osservatorio Socialis devono quindi rispettare la seguente procedura:

▪ Presentazione di un rapporto preliminare di autovalutazione. ▪ Esame documentale.

▪ Verifica in loco da parte di un team esterno.

▪ Rilascio di un rapporto di verifica con un punteggio sintetico e il sigillo di certificazione.

La certificazione ha una validità di tre anni, durante i quali vengono ugualmente compiute delle verifiche periodiche. Possono candidarsi imprese e organizzazioni di ogni tipo, divise per dimensioni:

▪ Piccole: da 15 a 49 dipendenti. ▪ Medie: da 50 a 249 dipendenti. ▪ Grandi: più di 250 dipendenti. ▪ Top: più di 1000 dipendenti.

4.2.2 Social Impact Agenda per l'Italia (SIA)

Nel 2016 un gruppo di imprese, organizzazioni ed enti non profit si sono riuniti dando vita alla Social Impact Agenda per l'Italia (SIA), con lo scopo di diffondere una nuova idea di economia fondata sull'integrazione tra sostenibilità economica e impatto sociale positivo e dimostrarne l'efficacia. SIA è un'organizzazione inclusiva, sempre pronta ad accogliere nuovi membri che hanno deciso di investire per l'impatto e non solo per il profitto. Attraverso questo gesto, l'Italia vuole dimostrare di essere capace di potersi

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rilanciare non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto in ambito sociale e culturale.

Gli obiettivi che Social Impact Agenda persegue al fine di creare un clima favorevole allo sviluppo degli investimenti sociali sono39:

▪ Alimentare il dialogo e lo scambio di esperienze a livello nazionale e internazionale. ▪ Offrire un contributo al processo di elaborazione delle politiche pubbliche.

▪ Contribuire allo studio e all'approfondimento dei modelli e degli strumenti di finanza ad impatto sociale.

▪ Sviluppare e diffondere la conoscenza del settore degli investimenti ad impatto e dell'imprenditoria sociale.

4.2.3 Le fondazioni di impresa

Una fondazione d'impresa (o corporate foundation) è costituita da una o più imprese italiane o straniere, pubbliche o private, ed ha il fine di promuovere le politiche di responsabilità sociale di determinate imprese o gruppi di aziende. Dieci anni fa, nel 2009, le fondazioni censite in Italia erano 131 ed erano concentrate soprattutto al Nord. I cambiamenti di quest'ultimo decennio però hanno fatto sì che le fondazioni di impresa crescessero sia come numero, sia per la capacità di generare un impatto positivo sul territorio in cui operano. L'indagine, avviata da Percorsi di secondo welfare e condotta in maniera congiunta da Fondazione Bracco e Fondazione Sodalitas, ha permesso di mappare le fondazioni di impresa presenti sul territorio italiano e di misurarne potenzialità, debolezze ed ulteriori prospettive di crescita.

"L'obiettivo è colmare un vero gap di conoscenza, scattando la fotografia aggiornata di un comparto assai dinamico"40.

39Fonte: http://www.socialimpactagenda.it/

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FIGURA 4. 1: LE FONDAZIONI DI IMPRESA IN ITALIA, RAPPORTO 2019

Tre sono le caratteristiche fondamentali che definiscono una fondazione d'impresa41: 1. Deve essere costituita da un'impresa.

2. Deve avere una personalità giuridica distinta dall'impresa fondatrice.

3. Deve avere nell'impresa fondatrice la principale fonte di risorse e/o avere una presenza significativa dell'impresa fondatrice nella governance.

L'obiettivo di queste fondazioni è quello di realizzare e/o finanziare progetti sociali propri o ideati da altri soggetti, come gli enti non profit, le università e i Comuni. I

41Fonte: https://www.secondowelfare.it/terzo-settore/fondazioni/corporate-foundation-ecco-la-fotografia-aggiornata-della-filantropia-sostenuta-dalle-aziende.html

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settori nei quali si concentrano questi progetti al momento sono l'istruzione, la cultura e la ricerca, sia a livello del proprio territorio di riferimento che a livello nazione. Nei dieci anni trascorsi dall'ultima rilevazione non solo sono nate nuove fondazioni, ma queste hanno assunto un ruolo sempre più centrale nelle strategie delle imprese. Attualmente, come è possibile osservare nel dettaglio nella figura 4.1, le fondazioni mappate nel territorio italiano sono 111, contro le 131 rilevate nel 2009. Probabilmente una conseguenza della crisi che il settore ha attraversato in quegli anni, ma dal 2011 ad oggi si è comunque registrata una crescita notevole che segnala una forte propensione al cambiamento da parte delle aziende, nonostante i numeri restino di gran lunga inferiori rispetto ad altri paesi europei. Questi dati riflettono anche il tessuto industriale caratteristico dell'Italia, costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese, le quali trovano difficoltà, soprattutto economiche, nel creare una fondazione di questo tipo e si riscontra anche un forte sbilanciamento tra le regioni del nord e quelle del sud. In ogni caso, si stima che la prospettiva di crescita delle fondazioni di impresa sia molto alta e, affinché ciò avvenga, è necessario che la collaborazione tra le fondazioni stesse e i principali stakeholder pubblici e privati sia sempre più solida, per definire insieme quali sono le aree di intervento da valorizzare per generare un impatto sociale positivo. La filantropia istituzionale è dunque uno strumento importante attraverso il quale le aziende agiscono nel territorio e nella comunità per rispondere ai nuovi bisogni e alle sfide emergenti.