IV. SEGNALI DI UN CAMBIAMENTO CULTURALE
4.3 L'impatto sociale: mito o realtà?
In un periodo storico dove la politica e i governi non sono sempre in grado di guidare adeguatamente le nazioni, le aziende hanno finalmente la loro occasione per prendere le redini dei propri territori. Nella maggior parte dei casi la teoria è chiara a tutti, come agire concretamente un po' meno. Spesso l'enfasi posta per tentare di dare una definizione del concetto di impatto e per studiare attentamente i suoi strumenti di valutazione ha fatto perdere di vista l'importanza di mettere in atto delle azioni concrete con obiettivi specifici. È attraverso il cambiamento generato, visibile e condiviso, che l'impatto cessa di rimanere solo un racconto mitico per trasformarsi in realtà. Nessun tassello che compone il processo di valutazione può essere trascurato, al contrario c'è
84
bisogno di guardare all'impatto con un approccio critico per provare a dare una parziale risposta ai numerosi quesiti rimasti ancora irrisolti.
4.3.1 La misurazione dell'impatto come strumento concreto di cambiamento
Non ci sono regole comuni che disciplinano la misurazione dell'impatto, e forse questo è un bene perché permette di preservare l'unicità dell'operato di ogni impresa e organizzazione. Fino a questo momento però è stata data molta più importanza alla teoria, a discapito della parte applicativa. I dibattiti e gli approfondimenti sui temi di impatto sociale sono sempre più numerosi e diffusi, mentre dall'altro lato si trovano molti meno esempi pratici. Per verificare l'effettiva utilità dei metodi di misurazione e di analisi è necessario tradurre la teoria in atti concreti; è un passaggio imprescindibile che non andrebbe assolutamente trascurato. Qualsiasi organizzazione potrebbe essere in grado di elaborare una propria teoria fondata sull'impatto e sugli investimenti sostenibili, ma le parole hanno sempre bisogno di essere supportate dai fatti: solo questo è ciò di cui la comunità si accorge. Se un'impresa rimane sempre distante dal suo territorio senza mai realmente integrarsi, nessuno noterà mai un vero cambiamento; quando gli eventi non ci toccano da vicino, continuiamo a percepirli sempre come un qualcosa che non ci appartiene. Quando però arriva qualcosa in grado di coinvolgerci in maniera totale, ecco che il cambiamento viene percepito e interiorizzato. È così che deve agire l'impatto se vuole davvero continuare ad essere uno strumento innovativo in un'epoca dominata da costanti incertezze e rinascite.
Affinché la valutazione dell'impatto mostri i segni di un cambiamento concreto e tangibile bisogna tenere conto di una serie di obiettivi e punti cardine, lungo i quali si snoda l'intero progetto:
▪ La valutazione dell'impatto ha uno scopo formativo se, per l'intera durata del progetto, si considerano tutti gli obiettivi prefissati e discussi in stretta collaborazione con ognuno dei soggetti interessati (utenti, operatori, cittadini e territorio, rete e network).
▪ Per interpretare i cambiamenti realizzati, bisogna innanzitutto analizzare tutte le attività svolte e gli output ottenuti, verificando l'effettiva corrispondenza tra le aspettative iniziali e i risultati raggiunti.
85
▪ La metodologia deve essere applicata in relazione allo scopo che si vuole raggiungere e deve essere corredata di precisi indicatori in grado di registrare i dati ottenuti e i cambiamenti da essi generati.
▪ L'utilità della valutazione, infine, si esprime su più livelli individuabili lungo tutte le fasi del progetto e può essere resa possibile solo grazie al coinvolgimento totale di cittadini e territorio.
4.3.2 Vantaggi e trasformazioni delle aziende che investono nella sostenibilità
Diversi studi hanno dimostrato che le aziende che integrano la valutazione dell'impatto nella loro strategia registrano performance migliori anche dal punto di vista del profitto. Questo sembrerebbe dimostrare, senza ombra di dubbio, che l'impatto sociale apporta benefici economici e finanziari, oltre a contribuire al posizionamento e alla buona reputazione dell'impresa nell'immaginario collettivo e nel territorio in cui opera. Nonostante ciò, il rischio di ingannare i cittadini-consumatori con promesse che non verranno poi mantenute è molto elevato. Ogni azienda deve prestare attenzione perché, spinta dalla "moda" del momento dove tutti parlano e si prodigano a favore della sostenibilità, potrebbe essere sottovalutata l'importanza della valutazione dell'impatto e delle competenze necessarie per effettuarla correttamente, con conseguenti svantaggi per l'impresa stessa e, di riflesso, per tutta la comunità. Le nuove generazioni di consumatori sono molto più istruite grazie alla diffusione delle nuove tecnologie, che permettono all'informazione di propagarsi ad una velocità impensabile fino a pochi anni fa, e molto più sensibili nei confronti delle tematiche di sostenibilità. Anche le istituzioni hanno cominciato ad entrare nel vortice di questo fenomeno attraverso l'introduzione di norme sempre più stringenti, per far sì che tutte le aziende si adeguino ai nuovi standard sociali e finanziari. È nell'interesse stesso dell'azienda essere al passo con i tempi perché chi non si conforma perde inevitabilmente vantaggio competitivo e nessun soggetto economico vorrebbe che ciò accadesse. Modificare la propria mission significa mettere in moto una trasformazione duratura della società che si rivolge ai grandi problemi odierni: ambiente, società e inclusione economica. Inoltre, instaurare partnership con soggetti esperti nell'ambito del cambiamento sociale, può apportare un
86
ulteriore valore aggiunto all'azienda, aiutandola ad esprimere nella maniera migliore tutto il suo potenziale.
4.3.3 Instaurare un rapporto autentico tra comunità e impresa
I consumatori e gli azionisti premiano le aziende che investono nella sostenibilità. I cittadini non vogliono più ignorare ciò che c'è dietro al prodotto o servizio che hanno deciso di acquistare. In ogni luogo si percepisce una crescente voglia di partecipare attivamente all'economia del territorio: la comunità ha ormai compreso che ogni decisione aziendale può avere una ricaduta su ogni individuo e questo fenomeno non può più essere vissuto con diffidenza e indifferenza. Secondo il Boston Consulting Group, multinazionale statunitense di consulenza strategica, le aziende che operano in modo sostenibile hanno rendimenti migliori sul mercato azionario.
Inoltre, per far sì che la comunità sia sempre più consapevole dell'operato di un'azienda in materia di impatto e sostenibilità, quest'ultima deve saper investire anche nella comunicazione perché solo attraverso di essa, se pianificata correttamente, si può arrivare al cuore di ogni singolo individuo, con le sue peculiarità e i suoi bisogni. Spesso accade che le aziende si rivolgano solamente ad una cerchia ristretta di persone già interessate e informate riguardo gli investimenti sostenibili e l'impatto che essi producono sulla società e sull'ambiente, senza preoccuparsi di confezionare una comunicazione ad hoc per chi invece ha ancora una conoscenza limitata o nulla nei confronti di queste tematiche. Ecco spiegata dunque l'importanza di rivolgersi a dei comunicatori esperti per poter coinvolgere un numero sempre più ampio di individui, spesso disorientati di fronte ad una mole di informazioni confuse che circolano soprattutto sul Web e sui social media, e costruire con essi una relazione di fiducia profonda e duratura. La costruzione e il mantenimento di relazioni permette inoltre all'impresa di ottenere un alto grado di reputazione sostenibile. Comunicare la CSR è molto complesso perché bisogna coinvolgere i propri pubblici di riferimento nelle problematiche sociali, ambientali ed economiche e allo stesso tempo ottenere benefici in termini di immagine e reputazione. L'audience deve essere anch'esso disposto a ricevere gli input mandati dall'impresa nel momento in cui quest'ultima decide di voler comunicare il proprio impegno responsabile. Talvolta accade che un eccesso di
87
comunicazione produca esattamente l'effetto contrario di ciò che si vuole realmente ottenere e perciò sarebbe più opportuno implementare una strategia di volontaria "non comunicazione". Ogni singolo passo va studiato attentamente per realizzare una vera comunicazione responsabile di successo. Un modello per la gestione responsabile delle relazioni prevede che l'azienda debba attenersi ad una serie di regole42:
1. Integrare le funzioni CSR e comunicazione: al giorno d'oggi non c'è niente che vende di più della trasparenza; la comunicazione deve viaggiare in parallelo alla CSR e l'una deve essere pensata in funzione dell'altra.
2. Non comunicare promesse, ma azioni e risultati: promettere ciò che non si può mantenere può causare un grave danno reputazionale e fiduciario all'azienda; è meglio comunicare alla fine i risultati raggiunti e i cambiamenti generati in modo tale da non rischiare di disattendere le aspettative.
3. Mai negare il core business e quindi l'intento commerciale: anche in tema di sostenibilità il purpose principale dell'azienda resta quello di produrre utili e assicurare la propria sopravvivenza nel territorio.
4. Adottare un approccio storytelling: raccontare l'azienda attraverso le sue azioni e la sua anima più profonda per coinvolgere i clienti, già acquisiti o potenziali, e farli partecipare in prima persona. Lo storytelling è in grado di dare forma alla mission aziendale perché non significa semplicemente costruire una narrazione, ma avere una strategia di marketing vera e propria che metta al centro dell'attenzione il racconto e che sia capace di suscitare emozioni nei propri interlocutori.
5. Lasciar parlare gli output integrati: gli esiti concreti sono la forma migliore di comunicare il proprio operato.
6. Ammettere le proprie colpe: un'azienda che ha compreso l'importanza di comunicare anche i propri insuccessi e fallimenti viene percepita come più autentica e vicina alle persone.
7. Attivare una comunicazione localizzata: realizzare attività incentrate a raggiungere le specifiche comunità locali e a rafforzare la presenza dell'azienda nel territorio.
42Casalegno C., Civera C., Impresa e CSR: la "non comunicazione" di successo. Regole per una gestione responsabile delle relazioni, FrancoAngeli, 2016
88
8. In buona sostanza "parlare di meno e agire di più": non lasciarsi scappare un'opportunità per paura di agire.