MICROSTRUTTURE DI DIZIONARI BILINGUI E MONOLINGUI ITALIANI
4. Impersonali e apprendenti: usi e sfumature in VALICO
Tra i verbi impersonali – o con uso impersonale – più usati dagli ap-prendenti in VALICO e GranVALICO12 troviamo sembrare nella costru-zione seguita da subordinata soggettiva (già oggetto di uno studio appro-fondito in Marello 2013b), come in (1)-(3).
(l) uomo sente qualcuno dietro di lui, le sembra che c’è un’altra per-sona e ha paura
(2) Mi sembra che la donna parte in viaggio e che l’uomo l’accompagna perché ha un “attaché case”
(3) ecco un uomo con la veste nera e un berretto nero e sembra che scappa da qualcuno e non vede i due sposi che stanno cammi-nando nella stazione.
12 Varietà Apprendimento Lingua Italiana Corpus Online, www.valico.org (Marel-lo et al. 2011). Sono stati interrogati entrambi i corpora, poiché (Marel-lo stimo(Marel-lo iconico usato per elicitare i testi in VALICO definisce significativamente il lessico da usare nella pro-duzione, restringendo la varietà di verbi da usare.
È presente anche un cospicuo numero di occorrenze in cui sembrare è usato nella sua funzione copulativa, segno che gli apprendenti sono consa-pevoli delle diverse funzioni rivestite dal verbo – e delle corrispondenti co-struzioni sintattiche.
(4) Al centro vediamo un uomo che sembra molto sorpreso o piutto-sto interdetto.
Emergono però anche alcuni dubbi sulla costruzione impersonale, evi-denti in quei periodi in cui il si impersonale usato alla terza persona dei verbi transitivi viene sovraesteso e si innesta su un intransitivo che ha anche uso impersonale, ad esempio sembrare, quasi a sottolineare la funzione im-personale del verbo nella frase13.
(5) Prima si sembrava che lei fosse contenta, però a dopo, si è mes-sa ad arrabbiarsi con lui
(6) La zia davvero si è innamorata e si sembrava che fosse più fe-lice che mai prima.
(7) gli compagniava un cane grande che si sembra sia molto arab-biato
(8) Sul mare, ci sono sacco di uccelli schifosi, brutti ma lui si sem-bra felice.
(9) è una città piena della viva ha gente vivono pianomente è spesso la stress si trovona nel altre paesi non si sembra vivere qui Se nel caso di sembrare, però, il verbo stesso prevede una costruzione impersonale selezionando la subordinata soggettiva, nel caso di altri verbi il pronome anteposto al verbo dà origine a frasi la cui interpretazione risulta ambigua. Nel caso di (10) la frase si presta a più interpretazioni: (a) con diatesi attiva lo spettacolo cominciava, con il SN soggetto e il si superfluo;
(b) con diatesi passiva lo spettacolo veniva aperto dalla presentazione, do-ve il si assume valore passivante; (c) come un’effettiva costruzione im-personale in cui cominciare è verbo transitivo e l’agrammaticalità della
13 L’origine di tali usi di si nell’italiano L2 potrebbe trovare una possibile spiegazione anche negli studi sulle sequenze di acquisizione del sistema verbale dell’italiano L2 (Ber-retta 1986; Gianino 2004; Giacalone Ramat 2006; Jezek-Rastelli 2008; Pona 2009): si è tra i primi clitici a comparire con molti verbi di natura diversa. Tuttavia ci pare qui che la so-vrapposizione del si in si sembra con il si impersonale sia l’ipotesi più plausibile.
se in questione è imputabile all’errato ordine dei costituenti (Si cominciava lo spettacolo dalla presentazione); (d) con la mancanza di un segno di in-terpunzione (una virgola o un due punti) nel caso si voglia interpretare la frase come una dislocazione a sinistra possibile nel parlato, che topicalizza lo spettacolo.
Si tratta di un caso simile a (11), che letto come dislocazione può fun-zionare come impersonale (sul modello di (10), ma considerato nella sua effettiva struttura lineare presenta un errore di accordo e implica una lettura passiva con un soggetto espresso.
(10) Lo spettacolo si cominciava dalla presentazione delle candidate.
(11) Gli scacchi si gioca in due persone (12) A pallavolo si gioca in sei persone
È proprio il pronome si a costituire una delle fonti di errore maggiori, gli apprendenti mostrano difficoltà nel distinguere l’uso impersonale da quello passivante e, sovrapponendoli, ne sovraestendono e ipergeneraliz-zano l’uso.
(13) Questi corsi si fanno dai professori universitari.
(14) La pasta si fa solo d’aqua di burro e di farina, doppx i mirtilli so-no depositati e cotto mezzora nel forso-no
(15) Tuttavia, il suo nome si ha detto sul [ loudspeaker ] per il tele-fono
(16) In Giappone gli impiegati e gli studenti di università spesso si usano la taverna perché non è costosa ed è possibile parlare con alta voce con i colleghi
(17) Ben presto gli altri personaggi della scena si verranno immi-schiati nel flusso travolgente dell’azione.
Tra gli esercizi a scelta multipla elaborati intorno a VALICO (http://www.valico.org/esercizi.html), è particolarmente significativo un item commentato da alcuni studenti anglofoni in cui la frase “Molte cose si possono essere comprate quando si hanno tanti soldi” viene riconosciuta da molti come corretta, perché l’accordo sogg-v e v-ogg è coerente o per-ché “qualcosa più giusto sarebbe molte cose possono essere comprate quando si hanno tanti soldi, ma non c’è. […] Allora ho scelto qualcosa che sarebbe più vicino”; sono pochi gli studenti che riescono a identificare il motivo per cui questa non è la scelta corretta, forse la ragione – commenta
uno studente – è che “usa tanti verbi”; la presenza inconciliabile e ridon-dante del si e della costruzione passiva non è mai citata.
Il cospicuo numero di verbi usati correttamente in costruzioni con il si è senza dubbio legato anche ad una ragione riconducibile al transfer inter-linguistico, sia positivo che negativo. Gli apprendenti tedeschi, che dispon-gono nella loro L1 di più di un elemento corrispondente al pronome ita-liano, tendono a fare un uso copioso delle forme impersonali, come in (18) e (19) in cui è evidente l’influenza del man, che emerge anche dal mancato accordo verbo-oggetto plurale in favore del mantenimento della terza per-sona singolare (si conosce tutti i vicini = man kennt alle Nachbarn, si ha tutte le possibilità = man hat jede Möglichkeiten).
(18) Parigi mi sembra come molte piccole città insieme, non si sente di vivere in una grande città. Si conosce tutti i vicini, si ha il pic-colo negozio?? do ve si compra gli alimenti.
(19) Sicuramente, con una laurea in “economia aziendale internazio-nale “si ha tutte le possibilità di lavorare nell’azienda che si vuole e si può scegliere
Similmente, anche nei testi dei francofoni e degli anglofoni si ravvisa l’interferenza di on e one (20, studente francofono che conosce inglese e tedesco).
(20) Di più uno si ricorda del nome della città scritta sulla freccia do-ve ado-veva fatto la mietitura.
Quanto alla presenza degli impersonali, o degli usi impersonali di ver-bi intransitivi, scorrendo l’elenco tratto dai lemmari dei dizionari analizzati, notiamo che alcuni verbi, pur presenti nei corpora, non sono usati in fun-zione impersonale. L’assenza di molti meteorologici (annebbiare, gran-dinare, lampeggiare…) è senza dubbio dovuta al tipo di consegna alla base dei testi prodotti per VALICO, per altri verbi14 si tratta semplicemente di una preferenza per l’uso personale.
Altri verbi sono sorprendentemente usati in modo appropriato, quasi idiomatico, come nel caso di (21), in cui un apprendente anglofono alla se-conda annualità usa si dice in una domanda introdotta da pronome interro-gativo, un uso colloquiale non contemplato nel Profilo della lingua italiana,
14 Aggiornare, andare, attaccare, avvenire, cessare, durare, gelare, giovare, lamen-tare, merilamen-tare, promettere, respirare, ricominciare, rinfrescare, riscaldare, rischiare, tarda-re, tornare.
seppur legato alla funzione di strutturazione del discorso-riferire opinioni al-trui ‘si dice / dicono che preposizione’, elencato tra le competenze B2.
(21) Giavanni le ha chiesto, “Che si dice ?”