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Lemmari a confronto

MICROSTRUTTURE DI DIZIONARI BILINGUI E MONOLINGUI ITALIANI

3. Lemmari a confronto

Il confronto fra l’italiano e le altre lingue in relazione alla marca di impersonale fa necessariamente emergere questioni morfosintattiche legate all’uso dei pronomi e al loro ruolo sintattico e semantico.

Se in italiano il soggetto sintattico di un verbo usato in senso imperso-nale può essere un’intera frase, in tedesco, francese e inglese il soggetto pronominale è necessariamente espresso, poiché svolge un ruolo sintattico

7 Se mai alcuni bilingui riportano l’etichetta v. intr. Impers. per usarsi come ‘essere solito’, mentre altri lo danno come variante di usare nello stesso senso.

irrinunciabile ed è spesso a tutti gli effetti anche il soggetto della predica-zione.

Il tedesco dispone di due pronomi per costruzioni di verbi con uso im-personale8: man (ein- per accusativo e dativo) ed es. Il primo funge da sog-getto sintattico – e spesso agente semantico – della proposizione e fa riferi-mento a un’entità indefinita, ma identificabile in una persona, in contesti ge-nerici o laddove il ruolo di agente è irrilevante o non individuabile, del tutto simile all’inglese one o al francese on. Il secondo ha funzione di pronome, Platzhalter, correlato cataforico e soggetto/oggetto formale (Helbig-Busha 2005:239); oltre a fungere da soggetto sintattico per i verbi atmosferici (si-milmente a it in inglese e il in francese), per i verbi copulativi seguiti da ag-gettivi, per i verbi che selezionano pronomi al dativo o all’accusativo, esso svolge una funzione simile al si passivante italiano nel Vorgangspassiv, pur ricoprendo il ruolo sintattico di soggetto, e diventa un elemento di ancoraggio cataforico nelle principali con verbi impersonali o copula+aggettivo.

Considerati quindi l’evidente anisomorfismo sintattico e la complessità dei sistemi pronominali, la marca di impersonale attribuita ad alcune delle voci contenute nei lemmari dei bilingui si rivela superflua: si veda, ad esem-pio, parlare nel dizionario italiano-tedesco Giacoma-Kolb, in cui, sotto il di-scriminatore C impers., troviamo un uso del verbo che in tedesco rientra in una casistica grammaticale prevedibile (il verbo introdotto dal si passivante viene reso con man+V) e facilmente identificabile dagli apprendenti.

L’inglese invece pare preferire alla traduzione letterale dell’imperso-nale la costruzione passiva o una variante persodell’imperso-nale; ciò probabilmente mo-tiva la più rara presenza di una partizione impersonale sullo stesso piano di transitivo e intransitivo. I verbi che ammettono un uso con il si passivante, lo registrano fra le accezioni: così nel significato 14 di volere ‘sostenere’

appare la dicitura anche impers. E l’esempio Si vuole sia stato avvelenato è tradotto he is said to have been poisoned (Ragazzini 2016 online). In altri casi è dato solo l’esempio senza nessuna marca. L’esempio che nel diziona-rio bilingue italiano-tedesco era dato nella sezione C impersonale del lem-ma parlare – e cioè Si parla di tagli al personale – è nel bilingue italiano-inglese all’interno dei vari esempi del significato 3 ‘trattare parlando’ ed è tradotto there is some talk about staff cuts.

8 Helbig, Buscha (2005:46) definiscono come impersonale unicamente "Verben, die Witterungserscheinungen oder Änderungen in der Tages- bzw. Jahreszeit bezeich-nen" e che sono in stretta relazione con l’es impersonale.

3.1 Indiscutibilmente impersonali?

Se esaminiamo i verbi che recano l’etichetta impers.9 nei vari dizionari presi in esame, notiamo che c’è un generale accordo sui meteorologici (ge-lare, grandinare, lampeggiare…, financo scurire) e sugli zerovalenti che richiedono una soggettiva (bisognare, sembrare, parere); i lemmari di-vergono notevolmente per quanto riguarda tutti gli altri verbi.

Possiamo osservare che i bilingui annoverano un gran numero di verbi meteorologici: da diluviare del Dizionario di spagnolo agli iterativi rinevi-care e ripiovere del Boch, agli ingressivi albeggiare e annottare, ma anche balenare, brinare, rabbuiare… condivisi dai bilingui inglese e tedesco.

Per il resto la marca impersonale dei verbi nei bilingui varia a seconda del dizionario; sommando le due sezioni in quello di tedesco Giacoma-Kolb compare 244 volte, nel Boch di francese 114, mentre il bilingue ita-liano-inglese Ragazzini ne presenta 87. Il dizionario spagnolo Sañé-Schepisi presenta impersonale 69 volte, Arqués-Padoan 122 volte.

Il diverso trattamento dei verbi cosiddetti impersonali non atmosferici emerge ancora di più se confrontiamo le voci di impersonali di un mono-lingue italiano (ad esempio i verbi10 che nel dizionario Sabatini Coletti pre-sentano la dicitura “Con frase soggettiva al posto del sogg. il v., in terza pers. sing., assume valore impers.”) con quelle dei dizionari bilingui. Si ve-da l’interessante nota tutti pers(onali) riferita ai traducenti di risultare ‘esser noto’ nel Ragazzini 2016:

3 (essere noto) to understand*, to hear*, to know* (tutti pers.): Mi ri-sulta che sia stato licenziato, I understand (o have heard) that he was sacked;

Osserviamo che nei dizionari di francese e spagnolo, pur accomunati da uno stesso numero di entrate, i verbi marcati come impersonali non sono gli stessi. Il dizionario francese inserisce sei voci che non condivide con nessun altro bilingue della stessa casa editrice (Tab. 1)11; lo spagnolo, che condivide un maggior numero di entrate impersonali con gli altri dizionari,

9 Estratti dalla sezione italiano > lingua straniera.

10 Sono: accadere, addivenire, andare, avvenire, bastare, bisognare, calere, capitare, comodare, conseguire, constare, convenire, costare2, cuocere, dipendere, dispiacere1, di-venire1, dolere, emergere, essere1, garbare, giovare, importare1, interessare, intervenire (‘succedere’), licere, necessitare, occorrere, pesare, piacere1, premere, riaccadere, rimorde-re, rincrescerimorde-re, risultarimorde-re, ritoccarimorde-re, riuscirimorde-re, roderimorde-re, saltarimorde-re, scomodarimorde-re, sconvenirimorde-re, servirimorde-re, sfuggire, sorprendere, spettare, spiacere, spiegarsi, stare, stupire, succedere, susseguire, tardare, toccare, vociferare.

11 Le celle più scure delle tabelle evidenziano i verbi non meteorologici.

ne aggiunge solo tre “insolite” (Tab. 2), tra le quali dare, non contemplato in alcuno degli altri dizionari esaminati, nella costruzione si dà il caso che, può darsi.

IT-FR IT-ES

consumare costumare

mareggiare dare

rigelare disconvenire

rimettere Tabella 2

rinevicare rinfrescare ripiovere Tabella 1

Il dizionario di tedesco inserisce un numero considerevole di marche di impersonali in verbi intransitivi (Tab. 3); quello di inglese è l’unico ad etichettare avere (Tab. 4), ma si noti che, a differenza di quanto avviene per parlare nel dizionario di tedesco, che viene inserito a livello di discrimina-tore sintattico indicato con la lettera maiuscola C, qui l’impersonale è elen-cato tra le sfumature di signifielen-cato – 13 (impers.) there is [are, etc.]: Non si hanno notizie di loro, there is no news of them; Si è avuto un calo nelle vendite, there has been a drop in sales. È una scelta strutturale che pare se-gnalare un uso, più che una natura impersonale vera e propria

IT-DE IT-EN

accadere avere

importare difettare

minacciare diluviare

parlare folgorare

pioviscolare impiegare

potere lasciare

principiare mettere

riattaccare nevischiare

rischiarare pesare

sgelare rannuvolare

sghiacciare Tabella 4 spiacere

succedere vociferare Tabella 3

Anche andare, condiviso dal tedesco con il monolingue italiano, segna una differenza tra i bilingui tedesco e inglese: nella sua accezione di pia-cere, il verbo viene etichettato come impers. dall’uno, ma non riceve alcuna marca nell’altro.

Un breve sguardo alla sezione lingua straniera-italiano apre una rifles-sione sull’utilità che l’annotazione verbo impersonale riveste per gli stra-nieri che usino tale sezione per tradurre in italiano: qui l’etichetta impers. si trova sul lemma in lingua straniera (il lemma cercato dall’utente), ma per risultare effettivamente utile all’apprendente dovrebbe essere messa siste-maticamente sul traducente, cosa che talvolta avviene nel dizionario ita-liano-inglese, seppur non in modo sistematico.