3. DESIGN OF EXPERIMENT
3.2 E SPERIMENTO 1
3.2.2 L’implementazione
Come ulteriore stressor, il task viene infatti implementato nell’ottica di una sfida, in merito alla quale viene preventivata la possibilità di incorrere in una penalità per i partecipanti che non riescono a raggiungere la realizzazione di un certo numero di aeroplanini.
La scelta dell’operazione matematica da svolgere è stata supportata anche dalla letteratura dove non pochi sono i riferimenti relativi all’utilizzo di un task mentale per la realizzazione di una condizione di stress (Specchia et al., 1984; Noto et al., 2005), spesso adoperato anche in associazione ad altre condizioni stressogene come nel caso del Trier Social Stress Test, uno dei protocolli più utilizzati per ricreare una condizione di stress psicologico e sociale in laboratorio (Kirschbaum, Pirke &
Hellhammer, 1993; Dickerson & Kemeny, 2004).
Sempre relativamente al fattore stress è stata infine ipotizzata una quarta condizione, denominata “stress mix”, che prevede l’implementazione congiunta dello stress endogeno e di quello esogeno; grazie a questo, sarà quindi possibile ottenere un’analisi quanto più completa che tenga conto sia dell’effetto separato che di quello congiunto delle due diverse tipologie di stress.
In particolare, si è deciso di proporre un’implementazione congiunta del fattore stress e del fattore movimento. Questo rende infatti possibile analizzare il loro effetto incrociato, risultato che non sarebbe stato possibile ottenere con un’implementazione separata dei due fattori. Il numero di soggetti da coinvolgere ricade in un range di 10-15 persone e ogni condizione presuppone il coinvolgimento di un solo soggetto alla volta. Di seguito vengono delineate le caratteristiche di ogni condizione sperimentale:
- CONDIZIONE 1 (No Stress + Tanto Movimento): Il task è manuale. Il soggetto costruisce aeroplanini assemblando fisicamente mattoncini Lego reali e, ogni 30 secondi, si alza in piedi e si risiede. Non ci sono vincoli di quantità legati agli aeroplanini;
- CONDIZIONE 2 (Stress Endogeno + Tanto Movimento): Il task è manuale.
Il soggetto costruisce aeroplanini assemblando fisicamente mattoncini Lego reali e, ogni 30 secondi, si alza in piedi e si risiede. Al soggetto viene richiesto di realizzare il maggior numero di aeroplanini nel tempo a disposizione con la previsione di una penalità finale nel caso non riesca a superare una certa soglia. Ogni 30 secondi viene chiesta la soluzione a una semplice operazione matematica con un errore in caso di penalità;
- CONDIZIONE 3 (Stress Esogeno + Tanto Movimento): Il task è manuale. Il soggetto costruisce aeroplanini assemblando fisicamente mattoncini Lego reali e, ogni 30 secondi, si alza in piedi e si risiede. Non ci sono vincoli di quantità legati agli aeroplanini. Viene riprodotto un rumore di fondo per tutta la durata del task;
- CONDIZIONE 4 (Stress Mix + Tanto Movimento): Il task è manuale. Il soggetto costruisce aeroplanini assemblando fisicamente mattoncini Lego reali e, ogni 30 secondi, si alza in piedi e si risiede. Al soggetto viene richiesto di realizzare il maggior numero di aeroplanini nel tempo a disposizione con la previsione di una penalità finale nel caso non riesca a superare una certa soglia. Ogni 30 secondi viene chiesta la soluzione a una semplice operazione
matematica con un errore in caso di penalità. Viene riprodotto un rumore di fondo per tutta la durata del task.
- CONDIZIONE 5 (No Stress + Poco Movimento): Il task è virtuale. Il soggetto costruisce gli aeroplanini «digitalmente» assemblando mattoncini Lego tramite un gioco online. Non ci sono vincoli di quantità legati agli aeroplanini;
- CONDIZIONE 6 (Stress Endogeno + Poco Movimento): Il task è virtuale. Il soggetto costruisce gli aeroplanini «digitalmente» assemblando mattoncini Lego tramite un gioco online. Al soggetto viene richiesto di realizzare il maggior numero di aeroplanini nel tempo a disposizione con la previsione di una penalità finale nel caso non riesca a superare una certa soglia. Ogni 30 secondi viene chiesta la soluzione a una semplice operazione matematica con un errore in caso di penalità;
- CONDIZIONE 7 (Stress Esogeno + Poco Movimento): Il task è virtuale. Il soggetto costruisce gli aeroplanini «digitalmente» assemblando mattoncini Lego tramite un gioco online. Non ci sono vincoli di quantità legati agli aeroplanini. Viene riprodotto un rumore di fondo per tutta la durata del task;
- CONDIZIONE 8 (Stress Mix + Poco Movimento): Il task è virtuale. Il soggetto costruisce gli aeroplanini «digitalmente» assemblando mattoncini Lego tramite un gioco online. Al soggetto viene richiesto di realizzare il maggior numero di aeroplanini nel tempo a disposizione con la previsione di una penalità finale nel caso non riesca a superare una certa soglia. Ogni 30 secondi viene chiesta la soluzione a una semplice operazione matematica con un errore in caso di penalità. Viene riprodotto un rumore di fondo per tutta la durata del task.
In merito all’effettiva implementazione di tali condizioni, per quanto riguarda i livelli di stress è prevista una randomizzazione della loro sequenza in modo da garantire dati il più possibile puliti e non sporcati da effetti di stress dovuti a una successione specifica. Nell’ambito invece dei livelli di movimento, data la
complessità del disegno sperimentale, si è deciso di suddividere l’esperimento in due sessioni differenti, andando a separare le condizioni caratterizzate da “poco movimento” da quelle di “tanto movimento”. Questa scelta permette di evitare eventuali effetti di affaticamento o di stress legati a un modello di esecuzione eccessivamente lungo e complesso che metterebbe per di più in discussione l’origine dello stress sperimentato dai partecipanti: far svolgere tutte le condizioni una dopo l’altra rende infatti difficile capire se lo stress generato sia dovuto solo alle manipolazioni sperimentali eseguite o anche ad altri fattori quali la stanchezza o la noia. Inoltre l’implementazione separata dei due livelli di movimento, e quindi del task fisico e del task virtuale, evita eventuali effetti legati alla confusione dei partecipanti nello svolgere il medesimo task in versioni differenti. A tal proposito, risulta preferibile una progettazione within-subjects, con gli stessi soggetti chiamati ad affrontare tutte le condizioni; in particolare, per controbilanciare gli effetti dovuti a una specifica sequenza di movimento, è stato previsto di far svolgere a metà dei soggetti partecipanti prima le condizioni caratterizzate da “poco movimento” e poi quelle di “tanto movimento”, invertendo l’ordine di esecuzione per l’altra metà dei partecipanti. Inoltre si ritiene opportuno far svolgere i due gruppi da quattro condizioni in giorni differenti ma allo stesso orario, in modo da rendere quanto più simili possibili i contesti del disegno sperimentale. Se questo non fosse possibile, per rimanere in un’ottica within-subjects è stato ipotizzato di far svolgere le diverse condizioni nell’arco della stessa giornata, separando le condizioni relative ai due diversi livelli di movimento da una pausa di almeno 30 minuti.
Un’ulteriore ipotesi è rappresentata dall’utilizzo di un disegno between-subjects che coinvolga soggetti diversi per i diversi livelli di movimento. Tale scelta andrà effettuata nel momento dell’effettiva esecuzione dell’esperimento, in base anche all’andamento della campagna di reclutamento dei soggetti.
Per quanto riguarda la durata di ogni condizione, questa è stata ipotizzata uguale a 5 minuti. Alle quattro condizioni relative agli altrettanti livelli di stress è stata aggiunta una baseline iniziale (anch’essa pari a 5 minuti) durante la quale effettuare una prima misurazione dei parametri fisiologici di interesse. Per la definizione della baseline, è interessante notare come i soggetti, se lasciati liberi di pensare, possano
generare pensieri capaci di determinare in loro una reazione emotiva: per ovviare a questa problematica una possibile soluzione è quella di guidare tali pensieri tramite domande o questionari neutrali e generici (Linden, Earle, Gerin & Christenfeld, 1997). Infine è stata inserita una pausa tra ogni condizione, la cui durata (pari a 10 minuti) è stata pensata, sulla base della letteratura (Kudielka, Buske-Kirschbaum, HellHammer & Kirschbaum, 2004; Nilsen et al., 2007), in modo da garantire un totale recupero post-stress dei parametri fisiologici di interesse. Ogni sotto-esperimento assume quindi una durata totale registrata di 55 minuti.
In figura 7 viene riportata una timeline esemplificativa rappresentante l’avanzamento temporale dell’Esperimento 1 nei due sotto-esperimenti.
Figura 7: Timeline esemplificativa Esperimento 1