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LE IMPRESE ESPORTATRICI NELLE AREE INTERNE DELLA PROVINCIA DI PAVIA

Il deterioramento nel numero di imprese esportatrici in provincia di Pavia è territorialmente attribuibile in misura maggiore alle aree interne che sono passate da 108 a 97 unità fra 2013 e 2016 mentre nei centri pur essendoci stata una contrazione essa appare percentualmente deci-samente più contenuta (-2,5% contro il -10,2%) con conseguente riduzione del peso (già piuttosto modesto nel recente passato) delle imprese esportatrici ubicate nelle aree interne passato dal 6,7 al 6,2% dal 2013 al 2016 mentre tale peso è in crescita sia In Lombardia che in Italia oltre che essere su valori assoluti più consistenti.

Tab. 5.16 - Imprese esportatrici nelle aree interne e nei centri in provincia di Pavia, Lombardia, Italia. Anni 2013 e 2016

93 sembra essere attribuibile a due codici specifici della classificazione delle attività economiche Ateco 2007 47591 e 47711 che sono rispettivamente Commercio al dettaglio di mobili per la casa (riconducibile peraltro ad un solo soggetto) e Commercio al dettaglio di confezioni per adulti. Crescite in entrambi i casi riconducibili alle performance di un singolo soggetto che si è insediato a Pavia nel 2015 o nel 2016.

Le imprese esportatrici nelle aree interne della provincia di Pavia

Il deterioramento nel numero di imprese esportatrici in provincia di Pavia è territorialmente attribuibile in misura maggiore alle aree interne che sono passate da 108 a 97 unità fra 2013 e 2016 mentre nei centri pur essendoci stata una contrazione essa appare percentualmente decisamente più contenuta (-2,5% contro il -10,2%) con conseguente riduzione del peso (già piuttosto modesto nel recente passato) delle imprese esportatrici ubicate nelle aree interne passato dal 6,7 al 6,2% dal 2013 al 2016 mentre tale peso è in crescita sia In Lombardia che in Italia oltre che essere su valori assoluti più consistenti.

Tab.5.16-Imprese esportatrici nelle aree interne e nei centri in provincia di Pavia, Lombardia, Italia. Anni 2013 e 2016

PROVINCIA DI PAVIA REGIONE LOMBARDIA ITALIA

2013 2016 2013 2016 2013 2016

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

Non dobbiamo commettere però l’errore di paragonare questa incidenza di presenze di imprese esportatrici nelle aree interne con quella del totale delle imprese in quanto nell’ambito del complesso delle iniziative imprenditoriali sono state comprese anche le aziende agricole che come è noto connotano molto le aree interne sia a Pavia, sia nel resto del paese, e che non rientrano nell’universo di riferimento delle imprese esportatrici.

Quello che però appare decisamente più rilevante non è tanto l’evoluzione del numero delle imprese ma piuttosto l’andamento delle esportazioni che proviene dalle aree interne pavesi cresciute da 181 a 195 milioni di euro fra 2013 e 2016 (nonostante la contrazione del numero di imprese) a fronte di una diminuzione di circa 312 milioni nel totale dei valori esportati. Grazie a questa crescita, oggi 8,8 euro ogni 100 esportati dalla provincia di Pavia provengono dalle aree interne e questo progresso consente oggi a questi territori provinciali di essere maggiormente performanti rispetto a quelle lombardi e di avvicinarsi a quel 11,3% italiano che nel 2016 ha ripreso slancio dopo un periodo di relativa stesi. Una ultima caratterizzazione dell’export delle aree interne pavesi è quello della elevata qualità delle stesse. Approssimiamo questo concetto ricorrendo al rapporto fra ammontare delle esportazioni e addetti delle imprese esportatrici che ci fornisce un valore medio per

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

Non dobbiamo commettere però l’errore di paragonare questa incidenza di presenze di imprese esportatrici nelle aree interne con quella del totale delle imprese in quanto nell’ambito del com-plesso delle iniziative imprenditoriali sono state comprese anche le aziende agricole che come è noto connotano molto le aree interne sia a Pavia, sia nel resto del paese, e che non rientra-no nell’universo di riferimento delle imprese esportatrici. Quello che però appare decisamente più rilevante non è tanto l’evoluzione del numero delle imprese ma piuttosto l’andamento delle esportazioni che proviene dalle aree interne pavesi cresciute da 181 a 195 milioni di euro fra 2013 e 2016 (nonostante la contrazione del numero di imprese) a fronte di una diminuzione di circa 312 milioni nel totale dei valori esportati. Grazie a questa crescita, oggi 8,8 euro ogni 100 esportati dalla provincia di Pavia provengono dalle aree interne e questo progresso consente oggi a questi territori provinciali di essere maggiormente performanti rispetto a quelle lombardi e di avvicinarsi a quel 11,3% italiano che nel 2016 ha ripreso slancio dopo un periodo di relativa stesi. Una ultima caratterizzazione dell’export delle aree interne pavesi è quello della elevata qualità delle stesse. Approssimiamo questo concetto ricorrendo al rapporto fra ammontare del-le esportazioni e addetti deldel-le imprese esportatrici che ci fornisce un valore medio per addetto delle esportazioni e quindi indirettamente un indice di valore/qualità di queste merci.

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Fig. 5.6 - Quota percentuale di imprese esportatrici della provincia di Pavia nella Lombardia e in Italia che sono ubicate nelle aree interne. Anni 2013 e 2016

6,7 6,2

2013 2016 2013 2016 2013 2016

Provincia di Pavia

Lombardia

Italia

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Tab. 5.17 - Esportazioni delle imprese a seconda della dislocazione della sede di impresa nelle aree interne e nei centri in provincia di Pavia,

Lombardia, Italia. Anni 2013 e 2016. Dati in milioni di euro

94 addetto delle esportazioni e quindi indirettamente un indice di valore/qualità di queste merci.

Fig.5.6-Quota percentuale di imprese esportatrici della provincia di Pavia nella Lombardia e in Italia che sono ubicate nelle aree interne. Anni 2013 e 2016

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Tab.5.17-Esportazioni delle imprese a seconda della dislocazione della sede di impresa nelle aree interne e nei centri in provincia di Pavia, Lombardia, Italia. Anni 2013 e 2016. Dati in milioni di euro

PROVINCIA DI PAVIA REGIONE LOMBARDIA ITALIA

2013 2016 2013 2016 2013 2016

AREE INTERNE 181,3 195,2 9.162,1 9.753,3 40.110,7 44.686,1

D – Intermedio 177,5 192,1 7.112,2 7.540,8 32.681,3 35.986,8

E – Periferico 3,8 3,1 2.029,6 2.168,9 7.236,4 8.524,7

F – Ultraperiferico 0,0 0,0 20,3 43,6 193,0 174,5

CENTRI 2.357,1 2.031,3 113.221,5 116.132,9 330.432,0 350.681,9

A – Polo 1.033,8 883,6 41.999,0 45.904,1 143.646,9 156.721,3

B - Polo intercomunale 0,0 1.147,7 10.622,5 9.933,3 18.203,1 17.567,9

C – Cintura 1.323,3 0,0 60.600,0 60.295,5 168.582,0 176.392,8

TOTALE 2.538,3 2.226,5 122.383,6 125.886,3 370.542,8 395.368,0

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

La provincia di Pavia che si colloca in una fascia territoriale come la pianura padana che presenta una elevata qualità dell’export (secondo il rapporto che abbiamo appena introdotto sia Mantova che Cremona si collocano nella top ten delle province italiane) non fa segnare una performance analoga rispetto alle sue “colleghe” (in virtù soprattutto di un forte calo emerso proprio nell’ultimo anno di disponibilità dei dati, ovvero il 2016) e tuttavia presenta un ammontare medio superiore a quello medio nazionale di circa il 3,6%.

Tale valore medio che nel complesso della provincia supera di poco i 90.000 euro si eleva in modo molto significativo all’interno delle sue aree interne arrivando ad un valore che sfiora i 170.000 euro per addetto. Laddove dovessimo compilare una classifica provinciale limitatamente alle 104 province che hanno nei loro confini dei comuni classificati come aree interne,13la provincia di Pavia si collocherebbe al settimo posto in Italia per valore di

13 Le province che non presentano aree interne sono Milano, Trieste e Monza e della Brianza

6,7 6,2

2013 2016 2013 2016 2013 2016

Provincia di Pavia

Lombardia

Italia

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

La provincia di Pavia che si colloca in una fascia territoriale come la pianura padana che pre-senta una elevata qualità dell’export (secondo il rapporto che abbiamo appena introdotto sia Mantova che Cremona si collocano nella top ten delle province italiane) non fa segnare una per-formance analoga rispetto alle sue “colleghe” (in virtù soprattutto di un forte calo emerso proprio nell’ultimo anno di disponibilità dei dati, ovvero il 2016) e tuttavia presenta un ammontare medio superiore a quello medio nazionale di circa il 3,6%. Tale valore medio che nel complesso della provincia supera di poco i 90.000 euro si eleva in modo molto significativo all’interno delle sue aree interne arrivando ad un valore che sfiora i 170.000 euro per addetto. Laddove dovessimo compilare una classifica provinciale limitatamente alle 104 province che hanno nei loro confini dei comuni classificati come aree interne13, la provincia di Pavia si collocherebbe al settimo

po-13 Le province che non presentano aree interne sono Milano, Trieste e Monza e della Brianza

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sto in Italia per valore di questo indicatore (accompagnando in questo caso molto più da vicino le vicine di casa Mantova e Cremona che si collocano rispettivamente al terzo e al sesto posto nella medesima graduatoria). Valore che peraltro negli ultimi anni si è ulteriormente elevato analogamente a quanto accaduto nelle aree interne lombarde e a livello nazionale ed in contro-tendenza rispetto a quanto accaduto nei centri del pavese dove si è scesi nel 2016 sotto la soglia dei 100.000 euro per addetto.

Fig. 5.7 - Quota percentuale delle esportazioni della provincia di Pavia, della Lombardia e dell’Italia che provengono dalle imprese ubicate nelle aree interne.

Anni 2013 e 2016

2013 2016 2013 2016 2013 2016

Provincia di Pavia

Lombardia

Italia

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Tab. 5.18 - Esportazioni per addetto nelle aree interne e nei centri della provincia di Pavia, della Lombardia e in Italia. Anni 2013 e 2016.

Valori in euro

95 questo indicatore (accompagnando in questo caso molto più da vicino le vicine di casa Mantova e Cremona che si collocano rispettivamente al terzo e al sesto posto nella medesima graduatoria). Valore che peraltro negli ultimi anni si è ulteriormente elevato analogamente a quanto accaduto nelle aree interne lombarde e a livello nazionale ed in controtendenza rispetto a quanto accaduto nei centri del pavese dove si è scesi nel 2016 sotto la soglia dei 100.000 euro per addetto.

Fig.5.7-Quota percentuale delle esportazioni della provincia di Pavia, della Lombardia e dell’Italia che provengono dalle imprese ubicate nelle aree interne. Anni 2013 e 2016

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Tab.5.18-Esportazioni per addetto nelle aree interne e nei centri della provincia di Pavia, della Lombardia e in Italia.

Anni 2013 e 2016. Valori in euro

PROVINCIA DI PAVIA REGIONE LOMBARDIA ITALIA

2013 2016 2013 2016 2013 2016

AREE INTERNE 148.819 168.947 113.457 119.686 84.622 90.378

D - Intermedio 153.320 175.847 118.611 128.007 87.927 95.089

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

I primi sei mesi del 2018 del commercio estero della provincia di Pavia

Il bilancio delle esportazioni della provincia di Pavia nei primi sei mesi del 2018 appare decisamente confortante anche se appare opportuno mantenere un profilo estremamente prudente in virtù del fatto che a livello nazionale i dati relativi ai primi mesi post estivi appaiono essere decisamente contraddittori soprattutto con riferimento alle vendite verso i mercati extra-Ue che in chiave tendenziale sono state fortemente deficitarie in settembre ma decisamente positive in ottobre. Ad ogni buon conto la tendenza nazionale appare complessivamente positiva. E di questo trend comunque positivo sembra beneficiare anche

7,1

2013 2016 2013 2016 2013 2016

Provincia di Pavia

Lombardia

Italia

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat

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I PRIMI SEI MESI DEL 2018 DEL COMMERCIO ESTERO