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LE IMPRESE STRANIERE

Oltre alle tradizionali misurazioni sulle evoluzioni degli stock delle imprese totali e artigiane, dal 2011 (ma in realtà per le imprese femminili, anche da prima, anche se poi modifiche intervenute nell’algoritmo di calcolo di queste imprese rendono il fenomeno misurabile in serie storica solo dal 2014) il sistema camerale offre delle misurazioni sulle evoluzioni delle imprese femminili, giovanili e straniere intendendo con queste definizioni tutte quelle iniziative imprenditoriali di tipo individuale intestate a donne, persone con meno di 35 anni (quindi nate dal 1983 in poi) e persone nate all’estero (ovvero tutte quelle persone che nel codice fiscale hanno come dodicesimo digit la lettera A) e quelle iniziative non individuali nelle quali il controllo è esercitato in maggioranza dai medesimi soggetti e dove il termine controllo assume definizioni diverse a seconda della forma giurdica di impresa. In questo paragrafo il focus sarà rivolto al tema dell’imprenditora straniera, un aspetto interessante che lega insieme aspetti economici, ma anche sociali, e che consente di stemperare quanto meno il pregiudizio che lega lo straniero a una persona in stato di bisogno, e che addirittura ribalta questo concetto, poiché lo straniero diventando imprenditore che doman-da lavoro partecipa così a contribuire all’economia del territorio. In Italia le imprese guidoman-date doman-da cittadini stranieri a fine 2017 sono state 587.499, circa un quinto di queste sono localizzate in Lombardia. Anche in questo caso il polo attrattore è rappresentato da Milano con 54.453 imprese a conduzione straniera e con una crescita del 29,9% nel 2017 rispetto al 2013, seguita da Brescia (13.256 unità) Bergamo (9.911 unità), Varese (7.184 unità) e Pavia in quinta posizione con 5.062 imprese straniere registrate, con una crescita pari al 14,1% rispetto al 2013.

Tab. 2.8 - Numero di imprese straniere registrate al 31 dicembre nelle province della Lombardia, nelle province con la struttura economica più simile a Pavia, in Lombardia,

Nord-Ovest e Italia. Serie storica 2013-2017

25 evoluzioni delle imprese femminili, giovanili e straniere intendendo con queste definizioni tutte quelle iniziative imprenditoriali di tipo individuale intestate a donne, persone con meno di 35 anni (quindi nate dal 1983 in poi) e persone nate all’estero (ovvero tutte quelle persone che nel codice fiscale hanno come dodicesimo digit la lettera A) e quelle iniziative non individuali nelle quali il controllo è esercitato in maggioranza dai medesimi soggetti e dove il termine controllo assume definizioni diverse a seconda della forma giurdica di impresa. In questo paragrafo il focus sarà rivolto al tema dell'imprenditora straniera, un aspetto interessante che lega insieme aspetti economici, ma anche sociali, e che consente di stemperare quanto meno il pregiudizio che lega lo straniero a una persona in stato di bisogno, e che addirittura ribalta questo concetto, poiché lo straniero diventando imprenditore che domanda lavoro partecipa così a contribuire all’economia del territorio.

In Italia le imprese guidate da cittadini stranieri a fine 2017 sono state 587.499, circa un quinto di queste sono localizzate in Lombardia. Anche in questo caso il polo attrattore è rappresentato da Milano con 54.453 imprese a conduzione straniera e con una crescita del 29,9% nel 2017 rispetto al 2013, seguita da Brescia (13.256 unità) Bergamo (9.911 unità), Varese (7.184 unità) e Pavia in quinta posizione con 5.062 imprese straniere registrate, con una crescita pari al 14,1% rispetto al 2013.

Tab.2.8 - Numero di imprese straniere registrate al 31 dicembre nelle province della Lombardia, nelle province con la struttura economica più simile a Pavia, in Lombardia, Nord-Ovest e Italia. Serie storica 2013-2017

Province e regioni 2013 2014 2015 2016 2017

LOMBARDIA 94.260 99.642 105.445 110.237 114.027

NORD-OVEST 150.991 158.053 166.060 172.198 177.927

ITALIA 497.080 524.674 550.717 571.255 587.499

Verona 9.498 9.981 10.172 10.556 10.901

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Le imprese a conduzione di cittadini stranieri rappresentano uno spaccato che non ha risentito della crisi economica, ma che al contrario ha registrato delle performance positive nell’arco degli ultimi 5 anni. La crescita è generalizzata in Italia e in tutti i territori presi in esame in questa tabella, se osserviamo, infatti, la serie storica dell’incidenza percentuale delle imprese straniere registrate sul totale delle imprese in Italia, è possibile osservare come queste passino da 8,2% del 2013 al 9,6% del 2017, valore ancora più elevato si riscontra in Lombardia (9,9% nel 2013 e 11,9% nel 2017). In un tale contesto, Pavia si

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

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Le imprese a conduzione di cittadini stranieri rappresentano uno spaccato che non ha risentito della crisi economica, ma che al contrario ha registrato delle performance positive nell’arco de-gli ultimi 5 anni. La crescita è generalizzata in Italia e in tutti i territori presi in esame in questa tabella, se osserviamo, infatti, la serie storica dell’incidenza percentuale delle imprese straniere registrate sul totale delle imprese in Italia, è possibile osservare come queste passino da 8,2%

del 2013 al 9,6% del 2017, valore ancora più elevato si riscontra in Lombardia (9,9% nel 2013 e 11,9% nel 2017). In un tale contesto, Pavia si avvicina ai valori regionali, rimanendone lievemente al di sotto, passando da un’incidenza del 9,1% nel 2013 ad una pari al 10,7% nel 2017.

Tab. 2.9 - Incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale imprese nelle province della Lombardia, nelle province più simili a Pavia dal punto di vista della struttura produttiva, in Lombardia, nel Nord-Ovest e Italia.

Serie storica 2013-2017

26 avvicina ai valori regionali, rimanendone lievemente al di sotto, passando da un’incidenza del 9,1% nel 2013 ad una pari al 10,7% nel 2017.

Tab.2.9 - Incidenza percentuale delle imprese registrate straniere totali sul totale imprese registrate nelle province della Lombardia, delle province più simili a Pavia dal punto di vista della struttura produttiva, in Lombardia, nel Nord-Ovest e Italia. Serie storica. Serie storica 2013-2017

Province e regioni 2013 2014 2015 2016 2017

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Sapere a quali settori si dedicano maggiormente gli stranieri in Italia è possibile grazie ai dati forniti dal Registro imprese. Nella provincia di Pavia gli stranieri hanno investito prevalentemente in aziende legate al comparto edile ed in particolare in aziende dedite alla costruzione di edifici (21,1%) o legate a lavori di costruzione specializzati (27%) e in attività di servizi per edifici e paesaggi (19,7%) in misura maggiore rispetto a quanto avviene in media nella regione di riferimento, ma anche in Italia. Anche il confezionamento di articoli di abbigliamento risulta essere di interesse per questi imprenditori (19,9%), ma in misura inferiore rispetto a quanto accade a livello nazionale e regionale. Volendo dire qualcosa in più con riferimento alle singole etnie presenti a livello imprenditoriale nella provincia di Pavia (con riferimento alle sole ditte individuali che però rappresentano il grosso di tutto il fenomeno dell’imprenditoria non autoctona), i dati ci indicano una presenza decisamente cospiscua (soprattutto rispetto a quanto accade a livello nazionale) di nati in Romania con una presenza di 935 persone registrate presso la locale Camera di Commercio. Seguono ben distaccati ma con una presenza anche in questo caso più cospicua rispetto a quanto accade nel resto del paese gli albanesi mentre le etnie extra-europee più presenti sono marocchini e soprattutto egiziani che di fatto sublimano la loro presenza in termini di residenti presentando un livello di partecipazione imprenditoriale molto superiore a quello medio nazionale. Sia rumeni che albanesi hanno una forte propensione riscontrabile anche a livello nazionale ad essere protagonisti nell’edilizia. Se mettiamo insieme questi due stati di nascita e rapportiamo il numero di ditte individuali a loro intestate sul totale ditte individuali si riscontra come le due divisioni di attività economica con la maggiore presenza

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Sapere a quali settori si dedicano maggiormente gli stranieri in Italia è possibile grazie ai dati forniti dal Registro imprese. Nella provincia di Pavia gli stranieri hanno investito prevalente-mente in aziende legate al comparto edile ed in particolare in aziende dedite alla costruzione di edifici (21,1%) o legate a lavori di costruzione specializzati (27%) e in attività di servizi per edifici e paesaggi (19,7%) in misura maggiore rispetto a quanto avviene in media nella regione di riferimento, ma anche in Italia. Anche il confezionamento di articoli di abbigliamento risulta essere di interesse per questi imprenditori (19,9%), ma in misura inferiore rispetto a quanto accade a livello nazionale e regionale. Volendo dire qualcosa in più con riferimento alle singole etnie presenti a livello imprenditoriale nella provincia di Pavia (con riferimento alle sole ditte in-dividuali che però rappresentano il grosso di tutto il fenomeno dell’imprenditoria non autoctona), i dati ci indicano una presenza decisamente cospiscua (soprattutto rispetto a quanto accade a livello nazionale) di nati in Romania con una presenza di 935 persone registrate presso la locale

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Camera di Commercio. Seguono ben distaccati ma con una presenza anche in questo caso più cospicua rispetto a quanto accade nel resto del paese gli albanesi mentre le etnie extra-europee più presenti sono marocchini e soprattutto egiziani che di fatto sublimano la loro presenza in termini di residenti presentando un livello di partecipazione imprenditoriale molto superiore a quello medio nazionale. Sia rumeni che albanesi hanno una forte propensione riscontrabile an-che a livello nazionale ad essere protagonisti nell’edilizia. Se mettiamo insieme questi due stati di nascita e rapportiamo il numero di ditte individuali a loro intestate sul totale ditte individuali si riscontra come le due divisioni di attività economica con la maggiore presenza di questi paesi siano entrambe legate all’edilizia. Dapprima i lavori di costruzione specializzati con un peso di quasi il 14% seguiti dalla costruzione di edifici con poco più del 9% a cui va aggiunto un rilevante 5% nelle attività terziarie legate alle attività di servizi per edifici e paesaggio. La specializzazione verso le attività edilizie si evidenzia anche per quanto concerne gli egiziani che però riescono a segnalarsi anche per la presenza di diverse attività riconducibili al mondo della ristorazione.

Tab. 2.10 - Incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese per alcune divisioni di attività economiche.

Pavia, Lombardia, Nord-Ovest e Italia.

Anno 2017

27 di questi paesi siano entrambe legate all’edilizia. Dapprima i lavori di costruzione specializzati con un peso di quasi il 14% seguiti dalla costruzione di edifici con poco più del 9% a cui va aggiunto un rilevante 5% nelle attività terziarie legate alle attività di servizi per edifici e paesaggio. La specializzazione verso le attività edilizie si evidenzia anche per quanto concerne gli egiziani che però riescono a segnalarsi anche per la presenza di diverse attività riconducibili al mondo della ristorazione.

Tab.2.10 – Incidenza percentuale delle imprese straniere registrate sul totale imprese registrate in alcune divisioni della classificazione delle attività economiche nelle province della Lombardia. Anno 2017

PAVIA LOMBARDIA NORD-OVEST ITALIA 01-Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi

connessi 1,0 1,4 1,7 2,0

10-Industrie alimentari 6,8 7,5 6,4 4,0

14-Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e

pelliccia 19,9 28,9 28,2 29,7

25-Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 8,4 7,5 7,1 6,5

41-Costruzione di edifici 21,1 11,6 11,6 7,6

43-Lavori di costruzione specializzati 27,0 24,8 25,3 21,2

45-Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e

motocicli 10,8 9,8 8,4 6,8

46-Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 4,6 8,7 7,7 7,0 47-Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 13,5 20,5 19,6 18,8

49-Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte 8,9 11,8 10,2 7,0

55-Alloggio 2,3 6,8 6,0 5,5

56-Attività dei servizi di ristorazione 15,8 19,6 16,4 11,2

66-Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative 1,6 2,7 2,5 2,4

68-Attività immobiliari 1,5 1,8 1,7 2,0

70-Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 3,0 4,5 4,4 4,0

74-Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 4,2 6,3 6,2 6,2

81-Attività di servizi per edifici e paesaggio 19,7 31,2 26,4 19,7

82-Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto

alle imprese 12,3 19,8 18,8 20,5

93-Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 6,8 6,5 6,0 4,6

96-Altre attività di servizi per la persona 7,6 11,9 11,1 8,8

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

Le Imprese femminili

Talvolta il fare impresa si lega ad una mancanza di concrete opportunità lavorative, soprattutto in territori poco sviluppati o in presenza di soggetti che il mercato del lavoro considera svantaggiati. Il segmento femminile è, purtroppo uno di questi segmenti, o meglio è una categoria a cui il mercato del lavoro spesso non offre le stesse opportunità dell’altro sesso. L’attività imprenditoriale rappresenta, quindi, da un lato una vocazione e dall’altro una buona prospettiva di autoimpiego. Di fatto, in Italia le imprese femminili registrate nel 2017 sono circa 1 milione e risultano in continua crescita dal 2014 con una variazione del 2,3% riscontrabile anche con trend maggiori in Lombardia (+3%). In un tale favorevole contesto, la provincia di Pavia, invece insieme a Cremona e Mantova, vede invece una contrazione delle imprese femminili pari al -1,9% pari in termini assoluti a 197 imprese. Il settore in assoluto che ottiene l’attenzione femminile a Pavia è quello legato alle altre attività di servizi alla persona, dove l’incidenza delle imprese femminili sul totale è pari al 71,3%. L’interesse delle donne imprenditrici pavesi è rivolto anche all’attività di confezionamento di articoli di abbigliamento escluso quello in pelle per il quale nel 2017

Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere

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