La polifonia del linguaggio di Arbasino
III.1 Il canto delle Art
III.1.1 L’impegno didascalico e il fondo ironico
III.1.2.1 L’incremento aggettivale
Un primo fatto generale è l’incremento sia quantitativo sia qualitativo dell’aggettivazione, «allo scopo anzitutto di definire in modo più sfumato e insieme
126 P.V. Mengaldo, Due ricognizioni in zona di confine, p. 9 127 P.V. Mengaldo, Tra due linguaggi. Arti figurative e critica, p. 13
~ 76 ~
preciso, più screziato e nuovo un dettaglio, connotandone nello stesso tempo la risonanza nel riguardante».128
La soluzione più consueta sono le coppie aggettivali, in cui la presenza dei participi, presenti e passati, mima il movimento o l’esito bloccato della descrizione e dove spesso l’aggettivo è posto al grado di superlativo. Gli esempi estrapolati dalla lettura del materiale ecfrastico dell’autore sono i seguenti: «solitudini metropolitane e notturne»;129 «rosa-antico polveroso e sbrindellato»;130 «opere splendide e poetiche»;131 «colori abbaglianti e cangianti», «aura rarefatta e ovattata»;132 «eleganza impettita e impeccabile», «abiti scuri e tristi»;133 «addominali rilassati e abbondanti», «il Cristo insultato e desolato»;134 «una Madonna altera e cool», «una donna nuda e leggera»;135 «matassine batuffolose e introverse»;136 «luce calda e trasparente»;137 «facciata decorosa e coerente», «neoclassicismo florido e disponibile»;138 «paesaggi di Giorgione trasognati e languidi»;139 «pennellate disordinate e violente», «grovigli scuri e tetri»;140 «paesaggi stupendi e deserti», «le pastore floride e opime», «superficie spessa e screpolata»;141 «transizioni marginali e frammentarie»;142 «visioni complicate e faticose», «autoritratti tribolati e tormentosi», «bufere marittime e spirituali»;143 «la
128
P.V. Mengaldo, Tra due linguaggi. Arti figurative e critica p.23
129
A. A., Picasso e le gambe del tavolo, «La Repubblica», 6 febbraio 2007
130 A. A., Pablo Picasso ritrattista e pettegolo, «La Repubblica», 27 novembre 1996 131
A. A., Quando i musei fanno i conti con le folle, «La Repubblica», 19 dicembre 2000
132
A. A., Rothko, «La Repubblica», 18 marzo 2001
133 A. A., Undicimila vergini, «La Repubblica», 22 ottobre 1994 134
A. A., Tiziano e Manet. Il segno di Venere nella Venezia della Biennale, «La Repubblica», 22 luglio 2013
135 A. A., Per il dito di san Venceslao, «La Repubblica», 30 giugno 1990 136
A. A., Ma Vincent volta le spalle, «La Repubblica», 9 novembre 1990
137
A. A., Il cielo vuoto di Poussin, «La Repubblica», 8 febbraio 1991
138 A. A., Quelle sale color maionese, «La Repubblica», 11 aprile 1992 139
A. A., Il faraone va dal calzolaio, «La Repubblica», 30 maggio 1993
140
A. A., Pop e pompiers, «La Repubblica», 25 novembre 1993
141 A. A., Li vogliamo nudi, «La Repubblica», 26 gennaio 1988
142 A. A., Quante Ofelie con la muffa, «La Repubblica», 23 marzo 1989 143
~ 77 ~
bellezza bizzarra e capricciosa», «l’eleganza ossessiva e spasmodica»;144 «suppellettili casuali e scapole», «paesaggio stupendo e buio», «lume indiretto e riflesso»;145 «una marchesa Santangelo, allegra, vivace»;146 «santi barocchissimi e sconvoltissimi»;147 «l’Angelo muscoloso e sbracciato»;148 «immagini saettate e tagliuzzate»;149 «prospettive confuse e sbilenche»;150 «visi disincantati e intesi»;151 «il segno di David è nervoso, eccitato»;152 «albero contorto e spettrale», «foschi e fulvi cipressi»;153 «una contessa stralunata, macilenta»;154 «prati smaltati e fioriti»;155 «un Brancusi dorato e squarciato»;156 «fotografie di famiglie impellicciate e ingioiellate»;157 «le pesanti e tormentate sculture di Rembrandt»;158 «una servaccia maligna e nana».159
Segue poi la scelta di terne aggettivali, verbali e sostantivali, indice della prosa ecfrastica moderna più raffinata, «non sono solamente un indice di preziosismo dell’artifex additus artifici, che gareggia eroicamente con l’opera; ma anche, e ancor più delle coppie, un tentativo di adeguare via via con precisioni e sfumature la descrizione al descritto, simili in questo alla più strutturata figurata della correctio».160 Le occorrenze in merito sono: «coperture analoghe, grandiose e affumicate»;161
144
A. A., Gli amanti della Medusa, «La Repubblica», 14 giugno 1987
145 A. A., Matisse lusso e voluttà, «La Repubblica», 11 dicembre 1986 146
A. A., A tavola con Guttuso, «La Repubblica», 29 ottobre 2012
147
A. A., Addio Praga città di Santi perduti nel varietà, «La Repubblica», 17 settembre 2014
148 A. A., La Madonna si è fermata a Recanati, «La Repubblica», 7 aprile 2014 149
A. A., MoMA e i suoi rivali, «La Repubblica», 12 dicembre 1985
150
A. A., Full immersion nel Cinquecento, «La Repubblica», 7 ottobre 1994
151 A. A., Le Muse a Los Angeles, p. 94 152
A. A., Il meraviglioso anzi, p.10
153
Ibidem, p.19
154 Ibidem, p.96 155
A. A., Il meraviglioso anzi, p.103
156 Ibidem, p.166 157 Ibidem, p. 179 158 Ibidem, p.211 159 Ibidem, p. 329
160 P. V. Mengaldo, Tra due linguaggi. Arti figurative e critica, p. 24 161 A. A., Al toilettes museo, «La Repubblica», 26 novembre 2012
~ 78 ~
«uncini si aggrediscono, si afferrano, combattono»;162 «un boudoir ovattato, possibilmente piccolo-borghese e capitonné»;163 «Caspar David Friedrich caldo, bollente, apocalittico»;164 «Musetta è una tipica grassa comica negra»;165 «spettacolare trilogia segantiana buonista e vastissima»;166 «la delicata epidermide, zuccherina e soft»167; «tessuto lucido stropicciato e prezioso»;168 «folate stregonesche e grottesche, o addirittura "nere"», «catalogatore documentatissimo, scientifico e statistico»;169 «"gentlemen di qualità" tirannici, dottrinari variamente dogmatici»;170 «posizione giusta e paesaggistica e invernale»;171 «gatto centrale, sorpreso o arrabbiato»;172 «regioni terragne e corporali e mangerecce», «autoritratti giovanili visionari e stupendi»;173 «solleciti nello sprovincializzare, aggiornare, amalgamare»;174 «infinite variazioni civettuole e ammiccanti»;175 «manca la voglia, la spinta, l’attrattiva»;176 «spunti originali, contemporanei e stilisticamente indipendenti»;177 «posizioni invitanti e allettanti e catturanti»;178 «venerandi e decrepiti muri barocchi»;179 «infiniti detersivi multipli e invecchiati di Warhol»;180 «lume
162
A. A., Quell’artiglio di metallo, «La Repubblica», 18 settembre 1985
163
A. A., Capogiro per Matisse, «La Repubblica», 31 gennaio 2000
164
A. A., Falsari e no, «La Repubblica», 15 settembre 1984
165 A. A., Colori, oggetti e desideri, «La Repubblica», 19 luglio 1997 166
A. A., Divino Giacometti. I luoghi di un artista in fuga dalle ossessioni, «La Repubblica», 15 agosto 2011
167 A. A., Due mostre a Roma e Firenze, «La Repubblica», 20 luglio 2004 168
A. A., Tutto quel che succede nei dintorni dell’Ermitage, «La Repubblica», 22 novembre 2003
169
A. A., Federico Zeri genio e indignazione, «La Repubblica», 4 novembre 1998
170 A. A.,, Il sublime delitto bellezza, «La Repubblica», 13 giugno 2011 171
A. A., Magrissimo come un nobile fiammingo, «La Repubblica», 6 luglio 2002
172
A. A., La Madonna si è fermata a Recanati, «La Repubblica», 7 aprile 2014
173 A. A., L’autunno dell’arte. Quanti amici in casa Courbet, «La Repubblica», 23 novembre 2007 174
A. A., L’eros notturno dei Simbolisti, «La Repubblica», 20 febbraio 2012
175
A. A., L’ultimo party di Rothko, «La Repubblica», 24 settembre 2005
176 A. A., Mostri e mostre in una Parigi senza divi, «La Repubblica», 18 ottobre 2014 177
A. A., Picasso. Così il genio crea, «La Repubblica», 21 aprile 1998
178
A. A., Picasso e le gambe del tavolo, «La Repubblica», 6 febbraio 2007
179 A. A., Povera Praga da Kafka ai money change, «La Repubblica», 15 settembre 2014 180 A. A., Preraffaelliti ovvero l’eterno ritorno del ridicolo, «La Repubblica», 1 ottobre 1998
~ 79 ~
mediterraneo […] indiretto e riflesso»;181 «consonanze preziose e studiose e celibi»;182 «la pittura di Burne-Jones splende correggesca e fulva e dorata»;183 «luce lattea e perlea, pressoché sovrumana»;184 «stanze molto piccole, molto tenebrose, molto piene»;185 «una borghesia agiata, operosa e austera»;186 «sguardi più sperduti o svagati che non assorti»;187 «la leggerezza aerea si fa giocosa e ludica».188
Infine, si possono riscontrare anche lunghe catene, aggettivali e verbali, i cui costituenti variano da un minimo di quattro a un massimo di sei, sebbene vada precisato che gli esempi in merito siano pochi: «ritratti fortunatamente non emblematici o paradigmatici, ma molto personal e intensamente problematici»;189 «Bonnard belli e ignoti, parigini e rustici, intensamente poetici»;190 «un giovane fiorentino idealizzato e depilato però magro e scattante»;191 «interni/esterni liquidi, fluidi, vischiosi, scorrevoli», «un perfetto Principe neoclassico […] bianco, bianchissimo
e giustamente accademico»;192 «interno borghese: facoltoso, danaroso, ma
soprattutto regardant, cioè parsimonioso e tirchissimo»;193 «la sua mamma che cuce e agucchia e sferruzza e rammenda»;194 «Ottocento storico e operistico, buio e tetro e lugubre»;195 «nubili, inviolate, emaciate, allungate, febbrili […], insaziabili […],
181
A. A., Matisse Lusso e voluttà, «La Repubblica», 11 dicembre 1986
182
A. A., Quante Ofelie con la muffa, «La Repubblica», 23 marzo 1983
183 A. A., Il meraviglioso anzi, p.75 184
A. A., Pop e pompiers, «La Repubblica», 25 novembre 1993
185
A. A., Quelle sale color maionese, «La Repubblica», 11 aprile 1992
186 A. A., Tiziano e Manet. Il segno di Venere nella Venezia della Biennale, «La Repubblica», 22 luglio
2013
187
A. A., Undicimila vergini, «La Repubblica», 22 ottobre 1994
188 A. A., Ah, un Morandi al Maraschino, «La Repubblica», 6 ottobre 1992 189
A. A., La biancheria delle Muse, «La Repubblica», 1 giugno 1990
190
A. A., Capogiro per Matisse, «La Repubblica», 31 gennaio 2000
191 A. A., Due mostre a Roma e Firenze, «La Repubblica», 20 luglio 2004 192
A. A., L’arte surreale, «La Repubblica», 14 settembre 2011
193
A. A., Poussin da Parigi a Voghera, «La Repubblica», 8 dicembre 1994
194 A. A., Preraffaelliti ovvero il ritorno del ridicolo, «La Repubblica», 1 ottobre 1998 195 A. A., La biancheria delle Muse, «La Repubblica», 1 giugno 1990
~ 80 ~
preoccupatissime»;196 «omoni ben piantati e bucolici, meridionali e ordinari, ignudi e turgidi».197
A questo punto dobbiamo anche ricordare, sempre seguendo le guide analitiche proposte da Mengaldo, «l’uso rafforzativo, precisativo o correttivo degli avverbi in –
mente, specie in unione ad aggettivi»: «una finestra, leggermente mentale»;198
«settentrioni fortemente carnali», «omoni spropositatamente maschili»;199 «bufere marittime e spirituali intensamente correlative»;200 «pittura abissalmente orgasmica di Francesco Cairo»;201 «una serie miracolosamente euforica»;202 «uno sfondo allegramente azzurro»;203 «damaschi smaccatamente scarlatti o esageratamente verde-reseda»;204 «una Madonna estremamente altera»;205 «sguardo lievemente depresso».206