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Note - Indirizzo chimico

Caratteritiche del piano di studi

L’indirizzo chimico (v. Tab.

6),

nella sua nuova strut-tura oraria e nella articolazione disciplinare proposta, si presenta più flessibile di quanto non lo fosse in passa-toin virtù dell’accresciuto spessore culturale che attraver-sa tutte le discipline: da quelle dell’area umanistica (cui è attribuito uno spazio orario consistente) a quelle dell’area scientifica (matematica, fisica e chimica) e a quelle più specificamente di indirizzo (chimica fisica,

TAB. 6.

-

INDIRIZZO CHIMICO

Discipline

del piano di studi

Ore settimanali

per anno di corso Totale delle ore di lezione

2° 3° 4° 5° Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione/Attività Alternative 1 1 1 1 1 Italiano 5

5

4 4 4 Lingua straniera 3 3 3 2 2 Storia 2 2 2 2 2 FiIosofia 2 2 Diritto ed Economia 2 2 Geografia

3

Matematica e Informatica 5

5

4

4 4 Scienze delIa Terra

3

Biologia

3

Laboratorio Fisica/Chimica 5 5 Fisica 3 2 Chimica Generale

6

Chimica/Fisica 4 4 Analisi Chimica 5 4 4 Chimica Organica e El. di

Biorgan. 4 5 3 Processi Chimici Industriali 2 4 Tecnologia e Disegno 2 3 6

Economia ed Organiz. IndustriaIe

2

300 150 660 390 300 120 120 90 660 90 90 300 150 180 240 390 360 180 270 60

Totak ore settimanali 34 34 34 34 34

Numero discipline peranno

11 10 10 11 11

analisi chimica, chimica organica e bio-organica, processi chimici industriali e gestione aziendale).

D’altra parte la professionalità di base nell’indirizzo chimico rappresenta un insieme di competenze

(conoscen-ze/abilità) sia di tipo teorico-cognitivo sia più direttamente legate alle operatività che costituiscono il fondamento della professionalità chimica.

L’acquisizione di competenze di base nell’indirizzo chi-mico si affida essenzialmente ai seguenti blocchi disciplinari:

1. Chimica Generale, Chimica Fisica - L’insegna-mento della Chimica Genera le consente di iniziare la

siste-matizzazione delle conoscenze chimiche e al contempo offre un primo supporto teorico all’analisi chimica e alla chimica organica.

La Chimica Fisica viene sempre più configurandosi come l’ossatura teorica dell’intera disciplina chimica. Per-tanto ad essa è affidato il compito di estendere la

tizzazione delle conoscenze chimiche e di approfondirne anche il livello; inoltre essa assicura quella formazione

lo-gico-critica-argomentativa che è il substrato indispensabile per tutti gli ambiti conoscitivi ed operativi propri

dell’indi-rizzo.

2. Analis i Chimica - Questo insegnamento si integra in un primo tempo con quello di chimica generale, acquista poi una sua specifica autonomia per dare allo studente le competenze essenziali sulle metodologie analitiche chimi-che e strumentali (dai criteri di campionamento alla gestio-ne e controllo delle apparecchiature, all’esecuziogestio-ne dell’ana-lisi, all’interpretazione dei dati). L’approfondimento dell’ac-quisizione di conoscenze ed abilità specialistico nel settore analitico dovrà awenire in percorso formativi ulteriori.

3. Chimica Organica, Elementi di Biochimica -

I1

corso si sviluppa in tutto il triennio, ha il compito di con-tribuire alla formazione scientifica di base, e di fornire le conoscenze specifiche nel campo della descrizione, delle proprietà, e della sintesi dei composti del carbonio e quindi di essere propedeutico per lo studio dei processi biologici.

4. processi Chimici Industriali - L’insegnamento di processi chimici industriali e gestione aziendale offre allo studente un approccio alle problematiche dei processi in-dustriali considerati sotto il profilo chimico, impiantistica ed organizzativo-gestionale con particolare riferimento agli aspetti connessi all’impatto ambientale e alla sicurezza

dell’ambiente di lavoro. Tale insegnamento ha quindi il compito di formare le basi per una preparazione

tecnico-operativa.

Profilo professionale

Il diplomato dell’indirizzo chimico ha una cultura ge-nerale ed uno spettro di conoscenze chimiche che gli con-sentono di inserirsi e/o di muoversi in tutte le diverse aree del settore di competenza.

Egli è in grado di:

- comprendere le problematiche connesse all’orga-nizzazione del lavoro, avendo anche sufficiente consape-volezza del dato economico;

- partecipare con personale, responsabile contributo alle attività di gruppo e/o coordinamento;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici ed organizzativi del proprio lavoro;

- comprendere i rapporti esistenti fra le attività del suo ambito operativo e i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute.

Ha una conoscenza chiara delle fenomenologie chimiche e delle modalità di misurazione per cui è in grado di operare correttamente nelle varie fasi del processo analitico dal cam-pionamento, al referto, alla acquisizione critica dei dati.

Può operare anche autonomamente nello svolgimento e nella elaborazione di semplici analisi riguardanti i pro-dotti e i processi industriali.

La conoscenza delle problematiche chimiche,

impianti-stiche, tecnologiche connesse alle produzioni industriali lo pongono in grado di collaborare alla gestione delle situa-zioni operative di complessi industriali del settore chimico.

Sbocchi immediati

Il diplomato dell’indirizzo chimico può trovare sbocchi occupazionali in qualità di:

- tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nelle varie aree del settore quali ad esempio quelle chimiche, merceologiche, farmaceutiche, cosmeti-che, alimentari, ecologiche e dell’igiene ambientale;

- operatore nei laboratori scientifici e di ricerca;

- tecnico collaboratore alla conduzione di impianti di produzione industriale.

Può accedere all’industria, ai laboratori di analisi di Enti Pubblici e Privati, alla libera professione.

Titolo terminale: maturità tecnica di peerito chimico. 2.7.

INDIRIZZO

ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE

Note - Indirizzo elettrotecnica e automazione

Caratteristiche del piano di studi

Il piano di studi è articolato, per l’area di indirizzo, in due blocchi disciplinari fondamentali (v. Tab. 7):

1. Elettrotecnica, Impianti e Misure - Partendo dai principi e dalle leggi generali per la risoluzione dei sistemi costituiti da reti elettriche comunque complesse, l’insegna-mento di questa materia deve fornire allo studente la

capa-cità di lettura e di rapprensentazione di impianti elettrici, la capacità di progettazione di semplici impianti, una sicu-ra conoscenza - in termini funzionali - dei componenti circuitali e del macchinario che costituiscono gli impianti in esame oltre che competenze relative alla misurazione e valutazione dei loro parametri caratteristici.

2. Elettronica e Automazione - Questo insegnamen-to fornisce le conoscenze di informatica, di elettronica e di sistemi programmabili che permettono allo studente di af-frontare problemi di manovra, regolazione e controllo au-tomatico di sistemi elettromeccanici.

TAB.

7.-

INDIRIZZO

ELETTROTECNICA

E

AUTOMAZIONE

Discipline

del piano di studi

Ore settimanali

per anno di corso Totale delle ore di lezione

2° 3° 4° 5° Educazione fisica Religione/Attività Alternative Italiano Lingua straniera Storia Filosofia Diritto ed Economia Geografia Matematica e Informatica Scienze della Terra

Biologia

Laboratorio Fisica/Chimica Fisica

Chimica

Elettrotecnica, Impianti e Misure Elettronica ed Automazione Meccanica per l’Automazione Tecnologia e Disegno 2 Economia ed Organiz. Aziendale

2 2 2 2 2

1 1 1

1 1 5 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

3

5 5 4 4 4

3

3

5 5 4 3 3 2 6 4 6 5 5 5 3 3 3 6

3

300 150 660 390 300 120 120 90 660 90 90 300 210 150 480 450 180 270 90 Totale ore settimanali 34 34 34 34 34

Numero disciplineperanno

11

10 10

12 11

dal terzo al quinto anno, in modo tale che lo studente arri-vi a conseguire una buona capacità progettuale.

La conoscenza della meccanica diventa, in questo curri-colo, elemento essenziale, sia per gli aspetti fìsici e tecnolo

gici dei materiali e degli elementi elettromeccanici e fluidodi-namici, sia per le problematiche connesse all’automazione.

La presenza, al quinto anno, di « Economia ed Organiz-zazione Aziendale» fornirà agli allievi la conoscenza di

quegli aspetti economici ed organizzativi da cui nessuna attività produttiva può prescindere.

Profilo professionale

Il diplomato elettrotecnico al termine del quinquennio:

- conosce le modalità di descrizione, misurazione e impiego dell’energia elettrica e dei parametri che la caratte-rizzano e che si modificano nella produzione, nel trasporto, nella trasformazione, nella conversione e nell’utilizzazione;

- conosce le fondamentali funzioni di acquisizione e di elaborazione dei segnali finalizzati all’automazione di impianti e sa applicare i concetti e i principi fondamentali dell’elettronica e dell’informatica nell’ambito di tali impianti;

- interviene nella progettazione, realizzazione, col-laudo e manutenzione di semplici impianti elettrici, anche automatici;

- sa leggere schemi elettrici ed interpretare manuali d’uso anche al fine della manutenzione degli impianti;

- sa operare la scelta di materiali, componenti ed apparecchiature in base alle loro caratteristiche funzionali ed economiche;

- sa documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro;

- sa interpretare, in un’ottica sistemica, problematiche tecniche, economiche, gestionali e di impatto ambientale;

- conosce gli aspetti fondamentali della prevenzio-ne, della sicurezza e dell’igiene del lavoro con riferimento alle normative vigenti;

- sa collaborare con altri tecnici in un lavoro

coordi-nato.

Sbocchi immediati

È possibile un inserimento in attività di progettazione, produzione, collaudo, documentazione e manutenzione relative ad impianti elettrici di piccola e media potenza e a

semplici sistemi di automazione che richiedono l’assem-blaggio di tecnologie diverse.

Titolo terminale: maturità tecnica perperito Elettrotecnico.

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