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INDIRIZZO INFORMATICO E TELEMATICO

Note - Inditizzo informatico e telematico

Caratteris ticbe del piano di studi

L’indirizzo informatico (v. Tab. 9) tende a formare com-petenze di base nei giovani allievi mirate essenzialmente alle tecniche ed ai linguaggi di programmazione ed alla

TAB. 9.

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INDIRIZZO INFORMATICO E TELEMATICO

Discipline del piano di studi

Ore settimanali

per anno di corso Totale delle ore di lezione

2° 3° 4° 5° Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione/Attività Alternative 1 1 1 1 1 Italiano

5

5 4 4 4 Lingua straniera 3 3 3 2 2 Storia 2 2 2 2 2 Filosofia 2 2 Diritto ed Economia 2 2 Geografia

3

Matematica e Informatica 5 5 4 4 4 Scienze della Terra

3

Biologia

3

Laboratorio Fisica/Chimica 5 5 Fisica 4 3 Chimica 3 2 Informatica 4 5

7

Elettronica 4 3

Sistemi di Elab. e di

Trasmiss.

3 4

7

Economia ed Organiz Aziendale

3

Tecnologia e Disegno 2 3 6

Totale ore settimanali 34 34 34 34 34 Numero discipline per anno 11 10 11 12 10

300 150 660 390 300 120 120 90 660 90 90 300 210 150 480 210 420 90 270

struttura del software. Minor rilevanza assumono le compe-tenze di hardware, a cui si richiede di fornire il supporto concettuale necessario ad individuare architetture tipiche, ad usarne almeno una, ad apprendere i fondamenti dei si-stemi operativi.

Se la finalità fondamentale di questo indirizzo è quella di sviluppare capacità progettuali in un ambiente molto formalizzato, come quello informatico, la matematica as-sume un ruolo di cardine fra l’area formativa di base e

quella delle competenze specifiche, dovendo promuovere sia abilità generali (che contribuiscono alla crescita cultura-le), sia abilità specifiche che interagiscono con quelle pro-prie delle discipline tipiche di indirizzo.

L’acquisizione delle competenze di base si affida a tre blocchi disciplinari distinti ed interdipendenti:

- la disciplina Elettrotecnica, che deve, in modo sin-tetico ed efficace, fornire le basi di conoscenza per un adeguato apprezzamento delle possibilità e dei limiti fisici dei sistemi di calcolo, di interfaccia e di trasmissione;

- la disciplina Informatica, che ha il fine principale di mettere il diplomato in grado di affrontare la soluzione di un problema, e di scegliere le metodologie e gli stru-menti software più idonei; inoltre, essa determina la for-mazione di base necessaria a seguire l’evoluzione delle tecnologie informatiche;

- la disciplina Sistemi illustra l’area dei sistemi per l’elaborazione (calcolatori) e la trasmissione (reti) delle infor-mazioni, conosciuti soprattutto dal punto di vista delle archi-tetture, cioè al livello di confine tra le competenze dell’elet-tronica e quelle della programmazione di alto livello.

Profilo professionale

Il diplomato dell’indirizzo informatico è in grado di:

- collaborare all’analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi;

- partecipare alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazioni intervenendo in particolare nello sviluppo del software;

- sviluppare piccoli pacchetti di di software nell’am-bito di applicazioni di vario genere, come sistemi di auto-mazione e di acquisizione dati, nonché delle banche dati;

- progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta di interfacce verso apparati esterni;

- pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dei dati;

- curare l’esercizio di sistemi di elaborazione dati;

- assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati, fornendo loro consulenza e formazione di base sul softwa-re e sull’hardwasoftwa-re.

Sbocchi immediati

Il diplomato dell’indirizzo informatico può essere im-mediatamente inserito, salvo eventuali brevi interventi for-mativi su prodotti o linguaggi specifici, nella gestione di piccoli e medi impianti di calcolo, nella progettazione di modesti impianti, nello sviluppo di moduli software, nell’organizzazione dei software standard per le

applica-zioni.

Titolo terminale: maturità tecnica per perito per l’ informa-tica e la telematica.

2.10. INDIRIZZO MECCANICO Note - Indirizzo meccanico

Caratteristiche del piano di studi

L’indirizzo meccanico (v. Tab.

10),

nella nuova struttura oraria e nell’articolazione disciplinare proposta, fornisce una preparazione culturale e professionale flessibile, che consente ai diplomati di essere immediatamente inseribili in ambito industriale e della libera professione, con funzio-ni cooperative o autonome relative a problemi di progetta-zione, produprogetta-zione, gestione, manutenzione e controllo-collaudo.

Nel piano di studi, oltre che discipline di formazione generale, sono previste discipline scientifiche di supporto

TAB. 10. -INDIRIZZO MECCANICO

Discipline

del piano di studi

Ore settimanali

per anno di corsoTotak delle ore di lezione

2° 3° 4° 5° Educazione fisica 2 2 2 2 2 300 Religione/Attività Alternative 1 1 1 1 1 150 Italiano 5 5

4

4 4 660 Lingua straniera 3 3 3 2 2 390 Storia 2 2 2 2 2 300 FiIosofia 2 2 120 Diritto ed Economia 2 2 120 Geografia

3

90 Matematica e Informatica 5 5

4

4 4 660

Scienze della Terra

3

90

Biologia

3

90

Laboratorio Fisica/Chimica 5 5 300

Fisica 4 3 210

Chimica 3 3 180

Tecnologia meccanica e progettaz. 5 5 5 450

Economia ed organizz. aziendale

3 90

Meccanica e macchine 3 3 5 330

Tecnologia e Disegno 2 3 6 270

Automazione 3 3 4 300

Totale ore settimanali 34 34 34 34 34 Numero discipline per anno 11 10 11

12

11

alla preparazione specifica, e segnatamente la Fisica e la

Chimica, le quali forniscono gli strumenti di analisi del nesso esistente tra ricerca scientifica ed applicazioni tecno-logiche, fornendo altresì indispensabili basi teoriche su cui fondare la formazione professionale.

Nell’area di indirizzo, sono compresi tre blocchi

disci-plinari caratterizzanti:

- la Meccanica, la quale fornisce le basi tecniche che permettono di riconoscere e formalizzare i fenomeni

caratterizzanti questo settore; essa fornisce gli strumenti per comprendere i meccanismi e intervenire su di essi, sui siste-mi meccanici e sull’ottisiste-mizzazione nell’utilizzo dell’energia;

- l’A ut omazione, che fornisce le basi teoriche dei comandi e dei controlli; permette l’acquisizione degli stru-menti per comandare e controllare dispositivi, macchine, impianti, in modo automatico;

- la Tecnologia Meccanica, la quale svolge una fun-zione di sintesi delle conoscenze e capacita professionali via via acquisite, in una visione sistematica dei problemi connessi alla progettazione, all’impiego dei materiali, delle macchine, delle attrezzature finalizzate all’organizzazione della produzione.

Profilo professionale

Il diplomato nel settore meccanico ha una cultura ge-nerale ed uno spettro di conoscenze che gli consentono di inserirsi e/o di muoversi in tutte le diverse aree del settore di competenza.

È

in grado di:

- analizzare problemi di progettazione, di produzio-ne, di manutenzioproduzio-ne, di collaudo e di gestione di sistemi meccanici, individuandone gli aspetti essenziali;

- progettare semplici organi meccanici e semplici di-spositivi, anche azionati automaticamente;

- utilizzare strumenti elettronici ed informatici nelle fasi di analisi, rappresentazione, produzione, manutenzio-ne, collaudo, controllo e gestione;

- elaborare in modo autonomo un ciclo di lavorazio-ne telavorazio-nendo conto, in una precisa realtà aziendale ipotizza-ta, dei vincoli progettuali, strutturali, organizzativi ed eco-nomici;

- confrontare le soluzioni possibili in relazione alla fabbricazione di prodotti in modo che il processo sia otti-mizzato rispetto alla semplicità, alla fattibilità,

all’economi-- eseguire calcoli di massima relativi a circuiti con macchine a fluido;

- stendere una relazione documentata sul lavoro svolto;

- consultare e preparare manuali d’impiego e docu-mentazione tecnica;

- applicare gli elementi fondamentali della preven-zione, della sicurezza e dell’igiene del lavoro, con partico-lare riferimento alle normative vigenti;

- interpretare, in un’ottica sistematica, problematiche tecniche, economiche, gestionali, avendo consapevolezza dei problemi di impatto ambientale.

Sbocchi immediati

La formazione raggiunta nel quinquennio consente al diplomato di accedere al mondo del lavoro svolgendo mansioni inerenti le competenze generali del tecnico mec-canico? sia relativamente agli aspetti tecnologici-produttivi, sia agli aspetti impiantistici.

Ha requisiti che gli consentono la libera professione nel settore meccanico, particolarmente nei processi pro-duttivi di limitate entità e nel proporzionamento di servizi impiantistici, anche rispetto alla prevenzione di incendi ed

infortuni.

Titolo terminale: maturità tecnica per perito meccanico.

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