15 ENEA, Rapporto Energia e Ambiente
1.4 Problemi e criticità individuati nell’analisi dello stato dell’arte
1.4.2 Individuazione delle criticità costruttive, economiche e normative
La composizione di un involucro a comportamento dinamico si concretizza, nella quasi totalità delle soluzioni possibili, attraverso l’accostamento di strati e pelli aventi caratteristiche diverse. Tale composizione, pertanto, può incontrare limiti o vincoli, più o meno evidenti, che si manifestano sostanzialmente nella fase del progetto esecutivo.
All’interno del complesso sistema di soluzioni costruttive che contemplano l’impiego di involucri evoluti a comportamento dinamico, si possono classificare le criticità di interfaccia in criticità costruttive ed economiche e regolamentari.
Originate dalla diversa natura dei materiali che vengono messi in relazione all’interno dell’involucro, sono criticità prevalentemente legate alle sollecitazioni di origine termica e meccanica che si possono manifestare quando vengono uniti, collegati o affiancati materiali fisicamente differenti tra loro.
Al fine di risolverle si rende necessaria un’accurata valutazione dei materiali che si intendono adottare, contemplando anche l’eventualità di dover rinunciare all’impiego di determinate soluzioni dopo aver appurato una mancanza di compatibilità tra i componenti che le costituiscono. Per altre soluzioni, invece, può risultare sufficiente l’adozione di strati o giunti di separazione, oppure un completo distacco, atto a rendere i materiali fisicamente e strutturalmente indipendenti tra loro.
Talvolta sono indotte dall’assenza di componenti che hanno la funzione di connettere correttamente gli strati o le pelli tra loro al fine di comporre l’involucro nel suo insieme. Nell’adozione di pelli non industrialmente allestite per essere affiancate o Criticità costruttive
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integrate (ad esempio una pelle sostenuta da un’altra pelle) possono risultare mancanti tutti quei componenti meccanici atti a consentire l’integrazione costruttiva del sistema.
Infine possono essere indotte dalla mancanza di dispositivi atti a completare l’involucro al fine di innescare specifici fenomeni fisici ed ottenere così le prestazioni dinamiche richieste. In generale, la presenza di tali criticità è originata dalla necessità di affiancare soluzioni commerciali provenienti da settori ed aziende diversi; soluzioni spesso fini a se stesse, ovvero realizzate per essere posate individualmente e non già progettate e prodotte per essere completate con altre. Le operazioni che devono, pertanto, essere sviluppate non prevedono solamente una valutazione di compatibilità, ma spesso necessitano anche di ulteriori attività di integrazione, ottenute attraverso l’applicazione di componenti aggiuntivi da ricercare all’interno dell’ampio panorama della componentistica edilizia ed industriale.
Nella fase progettuale, è inevitabile la presenza di più figure professionali, dal progettista incaricato dell’assetto funzionale e compositivo dell’involucro, ai tecnici specializzati nel precisare puntualmente gli elementi che la compongono, agli impiantisti che devono definire e calibrare le tecnologie per la climatizzazione. La progettazione esecutiva richiede competenze specifiche, soprattutto in ambito fisico-tecnico, per la necessaria determinazione e valutazione del comportamento dell’involucro in condizioni di esercizio. Questa attività rappresenta, quindi, un fattore economico importante in fase progettuale, a causa della partecipazione di figure professionali esperte. Tali figure, in Italia, sono oggi da ricercarsi quasi esclusivamente all’interno del settore della produzione dei sistemi a doppia pelle: si tratta di soluzioni fondamentalmente vetrate, non ancora del tutto note, ma sicuramente più diffuse. Alcune aziende produttrici sono in grado di affiancare i progettisti, fin dalle prime fasi del progetto dell’edificio, nell’elaborazione della più adeguata soluzione tecnologica di facciata. Ciò, ovviamente, comporta un incremento dei costi di progettazione; costi normalmente trasferiti all’interno del prezzo di vendita dell’involucro. Queste spese non sono oggi evitabili, a causa dell’indispensabile verifica prestazionale da compiere per ogni progetto, unico nel suo genere per le specifiche caratteristiche ambientali, interne ed esterne, che caratterizzano ogni singolo intervento.
I costi di costruzione rappresentano la voce economica che influisce in misura maggiore sulla definizione dei costi complessivi. Gli elementi e i fattori che concorrono nel determinare la voce dei costi di costruzione sono molteplici e non possono essere banalmente ridotti alla valutazione di un raddoppiamento
Criticità economiche e di
compatibilità con i vigenti strumenti regolamentari e con la prassi progettuale
Parte prima – Analisi dello stato dell’arte e individuazione delle criticità
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Giulia Archetti – Facoltà di Architettura di Ferrara
dell’involucro. Tale considerazione è desumibile da una semplice analisi della conformazione fisica del sistema che non risulta costituito esclusivamente dai due pelli ma anche da una serie di elementi tecnici complementari.
La relazione con i vigenti strumenti regolamentari è duplice: da un lato fornisce una significativo input per l’applicazione di sistemi di involucri come quelli presi in esame; dall’altro costituisce anche un freno alla realizzazione degli stessi. Gli aspetti sono vari: il primo, ma forse anche più vago, è relativo al parere della Commisione Edilizia Comunale, che spesso non ha gli strumenti scientifici e conoscitivi per una coerente valutazione delle soluzioni proposte. Si tratta poi di un problema dimensionale: l’introduzione di una seconda pelle fa lievitare lo spessore della muratura,incidendo in tal modo, spesso, sulle reciproche distanze tra gli edifici presenti nel tessuto urbanizzato. Alcune Pubbliche Amministrazioni, particolarmente lungimiranti, hanno consentito deroghe nel caso di applicazioni di involucro volti alla riqualificazione energetica: questo però non è sempre sufficiente. Inoltre, soprattutto per il residenziale, vi sono particolari restrizioni relative principalmente all’aspetto igienico – sanitario.
La prassi progettuale considera marginalmente queste soluzioni: si tratta di tecnologie riconosciute efficienti e di valore, ma che richiedono delle competenze e una preparazione, sia teorica che pratica, approfondita. Tale valutazione prevede anche l’esame delle opportunità e delle problematiche indotte dall’applicazione di una simile facciata in relazione ad aspetti di ordine culturale che sono in essere nell’ambito italiano. L'importanza di questa analisi è data dall'assunto che, in generale, l'applicabilità di una nuova tecnologia non è vincolata solamente al valore del sistema costruttivo, in termini di corretto funzionamento e vantaggio economico, ma risente sensibilmente anche di una serie di fattori legati alle tendenze della società in cui essa viene inserita. È però vero che, la committenza è più sensibile alla questione ambientale, pretendendo talvolta l’impiego di soluzione altamente performanti nell’ambito energetico – ambientale. Accanto all’aspetto economico, si evidenzia così una diffusa disattenzione da parte della classe dei professionisti. L’involucro evoluto a comportamento dinamico, per i materiali con cui è realizzata e per i principi che regolano il suo funzionamento, induce alla riflessione su una serie di aspetti, anche molto diversi tra loro, accomunati dal presupposto generale che ciò che li disciplina è il valore che viene loro assegnato dalle figure che operano all’interno processo edilizio (come si è detto, prima fra tutte l’utenza). La presente ricerca indaga tali aspetti e tenta di fornire indirizzi per la risoluzione degli stessi.
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Capitolo 2 – Metodologia di indagine: definizione di un approccio per l’analisi
delle criticità individuate e delle soluzioni proposte
2.1 Verso un approccio non lineare
2.1.1 Analisi energetica - ambientale
2.1.2 Analisi tipologica e della prassi progettuale 2.1.3 Analisi economica
Parte prima – Analisi dello stato dell’arte e individuazione delle criticità
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