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Indulgence vs Restraint in Russia e in Italia

Questa dimensione è definita come la misura in cui le persone cercano di controllare i propri desideri e impulsi, in base al modo in cui sono state cresciute. Il controllo relativamente debole è chiamato Indulgenza e quello relativamente forte Controllo.

In base a questo principio le culture possono essere appunto indulgenti o controllate.

La natura controllata della cultura russa è facilmente visibile attraverso il suo bassissimo punteggio di 20/100 in questa dimensione. Le società con un punteggio basso in questa dimensione hanno la tendenza al cinismo e al pessimismo. Inoltre, a differenza di società indulgenti, le società controllate non danno molta importanza al tempo libero e controllano la gratificazione dei loro desideri. Le persone con questo orientamento hanno la percezione che le loro azioni siano trattenute da norme sociali99.

Con un punteggio di 30/100, quindi un punteggio quasi alla pari di quello della Russia, la cultura italiana è una cultura del controllo e come tale si possono riportare le medesime caratteristiche viste per la cultura russa in questa categoria100.

1.1.7 Grafico riassuntivo

Dopo aver analizzato le sei dimensioni studiate da Hofstede (2010), è possibile fare un primo grafico riassuntivo su ciò che accomuna e ciò che distingue la Russia e l’Italia. In seguito si affronteranno le dimensioni studiate da Trompenaars (2014) e si concluderà con una tabella finale che unisce i due modelli, con l’obiettivo di creare un unico modello e avere un quadro completo sugli aspetti pragmatici dei due paesi a confronto.

99 https://geert-hofstede.com/russia.html. [Ultima consultazione 10/04/2017]. 100 https://geert-hofstede.com/italy.html. [Ultima consultazione 10/04/2017].

91 Fig. 11 Modello Hofstede applicato a “Italia- Russia”

Fonte: elaborato da https://geert-hofstede.com.

Il grafico è stato elaborato tramite uno strumento di analisi, il Culture Compass Cultural Survey:

The Culture Compass is an instrument that will help people avoid cultural pitfalls that may arise when dealing with people born and raised in other cultures than the one in which repondents have been born and raised. Culture is a group phenomenon and as such can not be measured on an individual level, yet people like to score themselves, implying that one should not take the individual scores too literally. However, the factual information presented is based on the research done by Hofstede and others. Respondents are asked to give their preferences regarding 42 pairs of questions on a five-point scale. Based on the role respondents will play such as superior, subordinate or teacher, feedback is given. The feedback is given in the form of the degree to which respondents may experience problems or pitfalls when dealing with people from another culture of their choice101.

1.2 Modello di Trompenaars

101“Il Culture Compass è uno strumento che aiuterà le persone a evitare crisi culturali che possono sorgere quando si

tratta di persone nate e cresciute in altre culture rispetto a quelle in cui i partecipanti sono nati e cresciuti. La cultura è un fenomeno di gruppo e come tale non può essere misurata a livello individuale, ma le persone amano misurarsi, implica che non si dovrebbero prendere i punteggi individuali troppo letteralmente. Tuttavia, le informazioni di fatto presentate si basano sulla ricerca effettuata da Hofstede e altri. I partecipanti sono invitati a fornire le loro preferenze relative a 42 paia di domande su una scala a cinque punti. Basandosi sul ruolo che gli intervistati svolgeranno, come, ad esempio, superiori, subordinati o insegnanti, le risposte vengono fornite. Il feedback è dato in base al grado in cui gli intervistati possono avere problemi o insidie quando si tratta di persone di un'altra cultura a loro scelta”. Cit. in https://geert-hofstede.com/cultural-survey.html. [Ultima consultazione 29/05/2017].

92 F. Trompenaars in collaborazione con C. Hampden-Turner102 hanno pubblicato le “Sette dimensioni

della cultura” nel 1998, in “Riding The Waves of Culture: Understanding Diversity in Global Business”.

Per sviluppare il modello, i due studiosi hanno trascorso dieci anni alla ricerca delle preferenze e dei valori delle persone in varie culture di tutto il mondo. Trompenaars e Hampden-Turner hanno esaminato oltre 46.000 manager in quaranta paesi e hanno scoperto che persone di culture diverse differiscono in modi specifici, anche prevedibili. Questo perché ogni cultura ha il suo modo di pensare, i propri valori e credenze.

Trompenaars e Hampden-Turner hanno concluso che ciò che distingue le diverse culture si può individuare in sette dimensioni della cultura:

1. Universalism versus particularism (universalismo contro particolarismo);

2. Individualism versus communitarianism (individualismo contro comunitarismo); 3. Specific versus diffuse (specifico contro diffuso);

4. Neutral versus emotional (neutrale contro emozionale);

5. Achievement status versus ascribed status (status conquistato contro status attribuito); 6. Sequential time versus synchronous time (sequenzialità contro sincronia);

7. Internal direction versus outer direction (direzione interna contro direzione esterna).

Fig. 12

102 Charles Hampden-Turner (1934 in London, England) è un filosofo manageriale britannico, e ricercatore senior

associato alla Scuola di Legge e Business all’Università di Cambridge dal 1990. E’ l’autore de “Dilemma Theory” e co- ricercatore e diretto di ricerca e sviluppo al Trompenaars-Hampden-Turner Group, ad Amsterdam.

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1.2.1 Universalism vs Particularism

103

“According to Trompenaars, in universalistic cultures people generally adhere to the standards which are universally agreed and relations between them are prescribed by laws, rules, general values and obligations. Always rules come before personal relationships. In particularist cultures, on the other hand, personal relationships come always before universal rules and laws, and individuals’ behaviour is determined by the particular obligations to the people they know in person. In an universalist culture, “(1) Focus is more on rules than relationships; (2) Legal contracts are readily drawn up; (3) A trustworthy person is the one who honours their word or contract; (4) There is only one truth or reality, that which has been agreed to. (5) A deal is a deal.” In the case of a particularist one, on the other hand, “(1) Focus is more on relationships than on rules; (2) Legal contracts are readily modified; (3) A trustworthy person is the one who honours changing mutualities; (4) There are several perspectives on reality relative to each participant; (5) Relationships evolve” (Balan, Vreja, 2013: p. 98)104.

La domanda a cui risponde la dicotomia di Universalismo/Particolarismo è: “cos’è più importante tra le relazioni e le regole?”.

Quindi, questa categoria misura il grado di importanza che una cultura conferisce alla legge o ai rapporti personali: in una cultura universalistica, le persone condividono la convinzione che le regole, i valori e gli standard hanno la precedenza sulle relazioni; in una cultura particolarista, la cultura stessa è basata sui rapporti umani. Le regole in una cultura particolarista, non fanno che codificare come le persone si relazionano tra di loro105.

Nella tabella sottostante si analizzeranno, quindi, quali sono le caratteristiche in particolare di questi due mondi a confronto e quali le strategie per relazionarsi con le culture che fanno parte di una o dell’altra dimensione (questo si vedrà per ognuna delle sette dimensioni di Trompenaars).

103 “Universalismo vs Particolarismo”.

104 “Secondo Trompenaars, nelle culture universali le persone si adattano generalmente alle norme universalmente

concordate e le relazioni tra esse sono prescritte da leggi, regole, valori e obblighi generali. Sempre le regole vengono prima delle relazioni personali. Nelle culture particolariste, invece, le relazioni personali vengono sempre davanti a norme e leggi universali, e il comportamento degli individui è determinato dai particolari obblighi con persone che si conoscono personalmente. In una cultura universalista, "(1) il focus è più sulle regole che sulle relazioni; (2) i contratti legali sono prontamente elaborati; (3) Una persona affidabile è colui che onora la propria parola o il suo contratto; (4) C'è solo una verità o realtà, quella che è stata accettata. (5) Un accordo è un accordo. "Nel caso di un particolarista, d'altra parte," (1) il focus è più sulle relazioni che sulle regole; (2) I contratti legali sono facilmente modificabili; (3) Una persona affidabile è colui che onora il cambiamento della mutualità; (4) Ci sono diverse prospettive sulla realtà, relative a ciascun partecipante; (5) Le relazioni si evolvono".

105 https://www.provenmodels.com/580/seven-dimensions-of-culture/charles-hampden-turner--fons-trompenaars/.

94 Fig. 13 Tabella UVP (Universalism vs Particolarism)

DIMENSIONE

UNIVERSALISMO

CARATTERISTICHE

Le persone danno una grande importanza alle leggi, alle norme, ai valori e agli obblighi.

Le regole vengono prima le relazioni.

STRATEGIE

• Aiutare le persone a capire come il lavoro può legarsi con valori e credenze;

• Fornire istruzioni chiare, su processi e procedure.

• Mantenere le promesse ed essere coerenti.

• Dare alla gente il tempo di prendere le decisioni. • Utilizzare un processo oggettivo per prendere decisioni.

PARTICOLARISMO

Le persone credono che siano le loro vite e le circostanze in cui si vive a dettare le regole della società. Quindi, queste regole possono cambiare, col cambiare della situazione

•Dare alle persone autonomia; •Rispettare i bisogni degli altri, nel prendere le decisioni; •Essere flessibili;

•Prendersi del tempo per costruire relazioni e conoscere persone per capire meglio le loro esigenze altrui;

•Evidenziare le regole che gli

altri devono seguire

importanti. Fonte: Hofstede, Trompenaars (1998, 2014)