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INQUADRAMENTO PROGETTUALE CONSIDERATO che il proponente afferma che:

- Il progetto riguarda la realizzazione di un campo fotovoltaico diviso in due sezioni separate su una superficie di 9,8 ha.

- L’area non ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale di Gela, ad eccezione esclusivamente di una parte della condotta di connessione alla cabina elettrica.

- L’area non risulta inclusa nella perimetrazione RIU (Reti Interne di Utenza) della Raffineria di Gela.

- Il sito presenta una superficie pianeggiante coperta da rada vegetazione spontanea erbacea ed è caratterizzata dalla presenza di una area pozzo in esercizio di proprietà di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.a. Dal punto di vista orografico e morfologico il territorio, ancorché pressoché pianeggiante, risulta inserito all’interno della Piana, che si estende tra le località di Licata, a ovest, e Vittoria, ad est, e rappresenta la più vasta pianura della Sicilia meridionale. La Piana è caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua a carattere torrentizio che discendono dai rilievi a nord in direzione della costa: ad est il Gela con i suoi affluenti Maroglio e Cimia mentre ad ovest il torrente Gattano, a cui se ne aggiungono numerosi altri di breve lunghezza. Sia il torrente Gela che il Cimia sono stati sbarrati e formano due invasi, quello del Disueri e quello del Cimia.

- Le aree scelte per l’installazione del Progetto Fotovoltaico sono interamente contenute all’interno di aree di proprietà di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.a. La disponibilità di tali

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terreni sarà concessa dai soggetti titolari del titolo di proprietà ad Eni New Energy, a valle dell’ottenimento dell’Autorizzazione Unica, mediante la costituzione di un diritto di superficie per una durata pari alla vita utile di impianto stimata in 30 anni.

- Il sito occuperà una superficie di circa 9,8 ettari e sarà raggiungibile direttamente attraverso la SP 82. Per quello che concerne il collegamento alla rete elettrica, l'impianto fotovoltaico sarà connesso attraverso una linea in MT a 20 kV alla cabina esistente NCO alimentata dalla rete elettrica nazionale tramite la cabina elettrica esterna al NCO denominata ‘Cabina Nodo’. La linea di connessione tra l’impianto FV ed il punto di connessione sarà realizzata a cura di Eni New Energy. I collegamenti in MT e BT saranno totalmente interrati direttamente o in cavidotto, ad esclusione delle connessioni in BT dei moduli alle String Box che saranno posizionate ed ancorate nelle strutture metalliche di supporto dei moduli

- L’area deputata all’installazione dell’impianto fotovoltaico in oggetto risulta adatta allo scopo in quanto presenta una buona esposizione alla radiazione solare ed è facilmente raggiungibile ed accessibile attraverso le vie di comunicazione esistenti.

L’impianto sarà realizzato nel Comune di Gela, provincia di Caltanissetta, in un’area di sviluppo industriale (A.S.I.) collocata a circa 3 km a Nord-Est del centro abitato di Gela. Il sito destinato all’impianto sarà collocato presso un’area esterna al Nuovo Centro Oli, nelle vicinanze dell’incrocio tra la Strada Statale 115 (SS115) e la Strada Provinciale 82 (SP82). Occuperà una superficie di circa 9,8 ettari e sarà raggiungibile direttamente dalla sopra citata SP82.

L’area di progetto sarà suddivisa in due sezioni. Tra le due sezioni e lungo il lato Ovest del sito sarà preservata la viabilità preesistente, costituita da una strada sterrata ad uso non esclusivo di ENI. Le aree saranno opportunamente recintate e rese accessibili da cancelli carrabili e pedonali.

Nel complesso l’impianto comprende un generatore fotovoltaico e 14.384 moduli in silicio policristallino da 340 Wp per un totale di 4,891 MWp (potenza di picco teoricamente realizzabile nelle migliori condizioni climatiche e solari prospettabili). I pannelli saranno installati al suolo su montanti in profilato di acciaio infissi nel terreno. Le strutture saranno ad inseguimento monoassiale con asse di rotazione orientato lungo la direttrice nord-sud e, conseguentemente, movimento in direzione est-ovest. L’impianto sarà connesso alla rete elettrica mediante un breve tratto di cavidotto MT interrato fino alla Cabina NCO ed una linea esistente MT alla RTN a mezzo di una cabina preesistente collocata a Nord dell’area di impianto e denominata Cabina Nodo (POD).

L’impianto di progetto sarà costituito da:

 pannelli fotovoltaici connessi in serie per formare le stringhe poi connesse in parallelo;

inverter (gruppi di conversione) aventi la funzione di trasformare l’energia elettrica da forma continua - prodotta dai moduli fotovoltaici - in forma alternata (caratteristica che la rende compatibile con la rete elettrica nella quale verrà immessa);

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 trasformatori elevatori, aventi la funzione di innalzare tensione alternata proveniente dagli inverter dalla bassa tensione (BT) alla media tensione (MT) tipica della rete elettrica di distribuzione;

 quadri elettrici;

 unità di misurazione elettrica, deputate al computo dell’energia prodotta e conferita alla rete;

 cablaggi e dagli altri componenti minori.

L’impianto è completato da:

 viabilità di servizio interna all’impianto in materiale inerte compattato;

 tutte le infrastrutture tecniche necessarie alla conversione DC/AC della potenza generata dall’impianto e dalla sua consegna al sistema di rete nazionale;

 opere accessorie, quali impianti di illuminazione, videosorveglianza, monitoraggio, cancelli e recinzioni

Caratteristiche dei Pannelli

I moduli fotovoltaici utilizzati per la progettazione dell’impianto saranno del tipo in silicio policristallino a 72 celle, indicativamente di potenza 340 Wp, provvisti di cornice in alluminio, che oltre a facilitare le operazioni di montaggio e a permettere una migliore distribuzione degli sforzi sui bordi del vetro, costituisce una ulteriore barriera all’infiltrazione di acqua.

Strutture di Supporto dei Moduli con Inseguitore Solare

Le strutture metalliche di supporto saranno composte da elementi in acciaio o alluminio imbullonati a formare delle mensole sulle quali verranno imbullonati o rivettati saldamente i moduli fotovoltaici.

Le sovrastrutture così formate saranno collegate e vincolate ad una sottostruttura che permetterà loro la rotazione lungo l’asse Nord-Sud (orientamento Est-Ovest). La rotazione avverrà grazie ad attuatori elettrici o idraulici che consentiranno la movimentazione delle sovrastrutture verso est ed ovest con angolature minime di +/-45° rispetto all’orizzontale, permettendo la massima captazione dell’irraggiamento.

I tracker saranno vincolati alla struttura di fondazione mediante pali trivellati in calcestruzzo armato di diametro indicativo di 350 mm. La profondità minima di trivellazione, valutata preliminarmente in funzione della tipologia di terreno, è pari a 3,5 m (valore indicativo). La lunghezza del palo e il diametro verranno definiti in una successiva fase di progettazione a seguito dell’analisi dei parametri geotecnici risultanti dalle indagini di dettaglio che verranno eseguite sull'area.

Cabine di Campo o Power Station

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Le 2 Power Station o cabine di campo di progetto hanno la duplice funzione di convertire l’energia elettrica prodotta dal campo fotovoltaico da corrente continua (CC) a corrente alternata (CA), trasformandola successivamente da bassa tensione (BT) a media tensione (MT).

Le cabine saranno costituite da elementi prefabbricati suddivisi in più scomparti e saranno progettate per garantire la massima robustezza meccanica e durabilità. Le pareti e il tetto saranno tali da garantire impermeabilità all’acqua e il corretto isolamento termico.

Ciascuna cabina (di dimensioni in pianta 15,7 x 4,5 m) sarà comprensiva di vasche prefabbricate sottostanti, opportunamente forate e impiegate per il passaggio di cavi all’esterno all’interno delle cabine stesse.

Al di sotto della vasca di ciascun cabinato si ipotizza, come opera fondazionale, una platea in calcestruzzo armato gettata in opera di spessore stimato in circa 60 cm (da confermare a valle della verifica strutturale).

Cabina di Distribuzione MTR

L’impianto fotovoltaico è servito da una cabina di distribuzione denominata MTR (Main Technical Room) posizionata nella sezione più prossima al NCO. L’uscita in media tensione di ciascun trasformatore sarà collegata dalla rispettiva Power Station, mediante una linea MT indipendente, ad una partenza nel quadro MT installato nella MTR stessa.

Cabina di consegna POD

Il punto di consegna dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sarà collocato in una cabina di consegna denominata CABINA NODO posta a Nord Ovest dell’impianto.

Cavi di potenza MT e BT

La connessione delle apparecchiature dell’impianto fotovoltaico sia alle Power Station sia alla cabina MTR e alla cabina di ricezione esistente avverrà tramite rispettivamente linee in cavo in BT e MT. Tali linee saranno installate in cavidotti interrati e opportunamente individuabili mediante degli appositi nastri di segnalazione.

Recinzione Perimetrale e Viabilità Interna

L’area di impianto sarà delimitata da una recinzione perimetrale, costituita da rete metallica a pali infissi direttamente nel terreno. Nello specifico per il posizionamento della recinzione, è stata considerata una fascia di rispetto di 20 m dai sottoservizi interrati preesistenti (oleodotti e fascio tubiero). Per quanto concerne la viabilità, sarà preservata l’esistente, dal momento che essa non è ad uso esclusivo di ENI. L’accesso alle aree di impianto sarà garantito da cancelli carrai e perdonali e da brevi tratti di viabilità di nuova realizzazione.

Opere di Connessione

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L’impianto prevede il collegamento alla Cabina NCO interna al Nuovo Centro Olio e la connessione alla RTN a mezzo di una cabina preesistente collocata a Nord dell’area di impianto e denominata Cabina Nodo (POD collocato nella cabina esistente posta a Nord Ovest dell’impianto e denominata Cabina Nodo.).

Per il collegamento alla Cabina Nodo (POD) si utilizzerà la linea interrata in doppio radiale esistente, previa verifica dell’idonea portata e dello stato di vetustà della stessa.

Fase di Cantiere

La fase di costruzione vera e propria avverrà successivamente alla predisposizione dell’ultima fase progettuale, consistente nella definizione della progettazione esecutiva, che completerà i calcoli in base alle scelte di dettaglio dei singoli componenti. I materiali saranno tendenzialmente trasportati sul posto nelle prime settimane di cantiere, mediante furgoni e cassonati e stoccati nelle due aree di deposito individuate sulle tavole prodotte. Sono previste le seguenti tipologie di scavo:

 scolturamento delle aree interessate dalle due sezioni di impianto per un volume di circa 4.700 m3;

 scavi a sezione ristretta per i cavidotti delle linee di potenza (BT, MT e segnale) per uno scavo e reinterro previsto di circa 1.630 m3;

 fondazione dei cabinati di nuova realizzazione per circa 620 m3;

 fondazione delle strutture di sostegno dei moduli per un volume di circa 468 m3;

 eventuali altre attività non ancora computate (recinzioni, cancelli, etc.).

Il terreno movimentato per gli scavi pari in totale a 7.418 m3, secondo la stima del Proponente, e non utilizzato per la regolarizzazione e/o rinterri (e.g. scolturamento e cavidotti), verrà, ove possibile, riutilizzato in sito per il livellamento e la regolarizzazione delle superfici. Si precisa che la quota parte di materiale non riutilizzato in sito verrà gestito in accordo alla normativa vigente (D.P.R. 120/17 e D.Lgs. 152/06). Conseguentemente è inserita la prescrizione della previa presentazione ed approvazione del Piano delle terre.

Fase di Esercizio

Durante la fase di esercizio, la gestione ed il mantenimento dell’impianto includeranno le attività di manutenzione dell’impianto fotovoltaico, di pulizia dei pannelli con l’utilizzo di acqua e di vigilanza. Inoltre verrà creato un sistema di rilevazione e monitoraggio mediante sistema di telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso disposte lungo il perimetro.

Fase di Dismissione dell’opera e Ripristino Ambientale a Fine Esercizio

L’impianto sarà interamente smantellato al termine della sua vita utile, prevista a 30 anni dall’entrata in esercizio, e l’area restituita all’uso industriale attualmente previsto. A conclusione della fase di esercizio dell’impianto, seguirà quindi la fase di “decommissioning”, dove le varie

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parti dell’impianto verranno separate in base alla composizione chimica, in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione degli stessi. I restanti rifiuti che non potranno essere né riciclati né riutilizzati, stimati in un quantitativo dell’ordine dell’1%, verranno inviati alle discariche autorizzate. Conseguentemente è inserita la prescrizione della previa presentazione del Piano di dismissione.

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