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11– VINCOLI ESISTENTI

12 VALUTAZIONI FINALI VALUTATO che:

 L’area individuata per lo sviluppo dell’impianto fotovoltaico si sviluppa in area ASI nel comune di Gela ed è interamente contenuta all’interno di aree di proprietà di Eni Mediterranea Idrocarburi (sulle quali Eni New Energy avrà diritto di superficie per una durata pari alla vita utile di impianto).

 L’area di progetto si trova, per una modesta porzione, all’interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Gela, istituito con Legge n. 426 del 1998, perimetrato provvisoriamente con D.M. del 10 gennaio 2000 e successivamente riperimetrato con Decreto del 10 Marzo 2006, ma in prossimità del Nuovo Centro Oli.

 Il progetto in esame, diviso in due sezioni separate, si caratterizza per il fatto che molte delle interferenze sono a carattere temporaneo, poiché legate alle attività di cantiere necessarie

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alle fasi di costruzione e successiva dismissione dell’impianto fotovoltaico. Tali interferenze sono complessivamente di bassa significatività, minimizzate dalle misure di mitigazione previste.

 Le restanti interferenze sono quelle legate alla fase di esercizio dell’impianto fotovoltaico che, nonostante la durata prolungata di questa fase, presentano comunque una significatività bassa. In ogni caso sono state adottate misure specifiche di mitigazione mirate alla salvaguardia della qualità dell’ambiente e del territorio.

 Tra le interferenze valutate nella fase di esercizio sono presenti anche fattori “positivi” quali la produzione di energia elettrica da sorgenti rinnovabili, che consentono un notevole risparmio di emissioni di macro inquinanti atmosferici e gas a effetto serra, quindi un beneficio per la componente Aria e conseguentemente Salute pubblica.

 Dalle analisi dello studio emerge che l’area interessata dallo sviluppo dell’impianto fotovoltaico risulta idonea a questo tipo di utilizzo, in quanto caratterizzata da un irraggiamento solare tra i più alti del Paese, la quasi totale assenza di rischi legati a fenomeni quali calamità naturali e, infine, la valorizzazione del suolo di un’area industriale (Gela) che, anche in ragione delle attività pregresse che lo hanno interessato, risulta attualmente di scarsa appetibilità.

 L’area in cui si colloca il progetto è caratterizzata dalla presenza di altri impianti fotovoltaici esistenti e dal Nuovo Centro Oli, oltre che dalla presenza nella Piana di diversi impianti per estrazione petrolifera attivi. Oltre a ciò, l’area risulta in prossimità della Raffineria di Gela, dove il Proponente ha recentemente realizzato un impianto di circa 1 MW in coincidenza dell’Isola 10 all’interno della Raffineria. Il contesto in cui si collocano tali impianti, di natura industriale, la distanza reciproca tra gli impianti e la morfologia del territorio inducono a ritenere trascurabili gli impatti cumulativi sul contesto paesaggistico, sulla componente faunistica e, in generale su tutte le componenti ambientali. Inoltre, in relazione all’assenza, nell’area specificatamente di progetto, di vincoli, di aree protette a qualsiasi titolo, della mancanza di aree di pregio colturale della zona, dell’assenza di habitat protetti, della mancata interferenza con falde idriche sotterranee, della assenza di emissioni in fase di esercizio, nonché delle misure di mitigazione previste, della mitigazione della diffusione luminosa, l’impatto cumulativo con gli impianti esistenti in prossimità del sito, è da ritenere modesto.

 I terreni della condotta di connessione alla cabina elettrica per la lunghezza di circa 270 m, sono ubicati all’interno dell’area SIN di Gela. Sono state condotte due campagne di caratterizzazione dalle quali non risultano superamenti delle CSC, ma manca agli atti la restituzione agli usi civili da parte del MATTM.

 La fascia verde perimetrale di mitigazione, prevista in progetto con una larghezza di 5 m soltanto in alcune parti, appare insufficiente, pur in un contesto industriale, anche in relazione alla presenza di altri impianti industriali e fotovoltaici presenti in zona, e deve essere realizzata per l’intero perimetro di ciascuna delle due sezioni.

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 La superficie di progetto entro i 150 m da corsi d’acqua su cui non verranno posti in opera i pannelli fotovoltaici deve essere oggetto di piantumazione a verde.

 La fascia verde di mitigazione deve essere estesa a tutto il perimetro di ciascuna delle due sezioni di progetto, anche allo scopo di limitare gli impatti cumulativi e il cosiddetto effetto lago. Per quanto attiene il perimetro di ciascuna delle due sezioni del progetto, la fascia di mitigazione deve essere portata a 10 m di larghezza con esclusione delle parti in cui i due lotti si fronteggiano, per le quali è ritenuta sufficiente la fascia di mitigazione verde di 5 m di larghezza

 Il progetto prevede il piano di dismissione dell’impianto a fine vita, valutata in circa 30 anni.

Questo deve essere implementato con indicazione delle caratteristiche delle specie previste per la rinaturazione, con particolare riferimento alla natura ed altezza delle specie arboree che devono avere almeno un metro e mezzo di altezza. Il piano deve contenere anche il monitoraggio e il sistema di cure culturali fino al completo affrancamento della vegetazione.

 Il progetto è munito di relazione paesaggistica il cui esame è di competenza della Soprintendenza di Caltanissetta, e di Studio di incidenza, la cui valutazione, in relazione alle aree protette esistenti, è favorevole.

 Non risulta agli atti il parere della Soprintendenza di Caltanissetta da acquisire in relazione agli articoli 11 e 19 delle NTA del Piano Paesaggistico.

 Il piano di monitoraggio deve essere implementato in accordo con ARPA Sicilia, con particolare riferimento a aria, acqua, rumore, vegetazione esterna ed interna, fauna.

 Il progetto e lo studio ambientale calcolano in circa 7.500 m3 le quantità di terre da movimentare, di cui una parte all’interno del SIN Gela. Deve pertanto essere presentato il piano di utilizzo delle terre contenente piano di indagine, quantità, qualità e caratteristiche di tutte i movimenti di terra relativa a tutti i lavori di cantiere compresi i cavidotti interni ed esterni, ed è necessario applicare la normativa di cui al DPR 120/2017; per quanto attiene le pur modeste aree della condotta di connessione alla cabina elettrica all’interno della perimetrazione SIN, deve essere ottenuto il rilascio agli usi legittimi da parte del Ministero dell’Ambiente.

RILEVATO che, in funzione della presenza di “condizioni ambientali”, sarà cura del competente Servizio regionale acquisire l’autorizzazione del Proponente, ai sensi del co. 8 dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 e smi. In assenza di autorizzazione, il presente Parere si ritiene inefficace;

Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO

La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale ESPRIME

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parere di non assoggettabilità a VIA del progetto “REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO, DI POTENZA PARI A 4,89 MW, NELL’AREA DENOMINATA

“ESTERNA NCO GELA” DI PROPRIETÀ ENI MEDITERRANEA IDROCARBURI S.P.A.

POSTA NELLE VICINANZE DEL NUOVO CENTRO OLI DI GELA (CL)”

a condizione che si ottemperi alle seguenti Condizioni Ambientali:

Condizione Ambientale 1

Macrofase Ante operam

Fase Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività Ambito di applicazione Protezione Ambientale

Oggetto della prescrizione

Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere acquisito il parere della Soprintendenza, con l’impegno del Proponente ad osservare le relative eventuali prescrizioni.

Termine avvio Verifica

Ottemperanza Prima dell’avvio dell’esercizio dell’attività Ente vigilante Soprintendenza di Caltanissetta

Ente coinvolto

Condizione ambientale 2

Macrofase Ante operam

Fase Progettazione esecutiva

Ambito di Applicazione Aspetti progettuali

Oggetto della prescrizione Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni impartite da tutti gli Enti intervenuti nel Procedimento.

Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Preliminare Ambientale e nella documentazione di Progetto esaminata non in contrasto con le seguenti prescrizioni

Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana

Condizione ambientale 3

Macrofase Ante operam

Fase Progettazione esecutiva

Ambito di Applicazione Vegetazione

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progetto. Si dovranno inoltre indicare le specie arbustive della macchia mediterranea (tra quelle caratterizzanti il territorio) che si intendono mettere a dimora nelle fasce tra i pannelli fotovoltaici e la modalità delle cure colturali che si intendono programmare (irrigazioni, concimazioni, potature ordinarie, etc.). Dovrà altresì essere monitorato l’attecchimento delle specie arboree previste da progetto prevedendo che le cure colturali siano effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all’ultimazione dei lavori, prevedendo la sostituzione dei soggetti morti.

Il proponente dovrà presentare un Progetto che indichi la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione della vegetazione da porre lungo il perimetro per una fascia di 10 m per l’intero perimetro dei due lotti, escluse le zone prospicienti dei due lotti, nei quali è consentita una larghezza di 5 m per lotto. La fascia di mitigazione dovrà essere effettuata prima della messa in esercizio dei pannelli fotovoltaici.

Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo a scopo antincendio e per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

Prima dell’avvio delle attività

Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto

Condizione Ambientale 4

Macrofase Ante operam e corso d’opera

Fase Aspetti gestionali forma trapezoidale scavate nel terreno naturale/rilevato in materiale permeabile. Tutte le opere di regimazione dovranno essere previste nell’ambito dell’ingegneria naturalistica.

I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri beni potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91 deflusso delle acque meteoriche.

È fatto divieto utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli.

Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

Prima dell’avvio dell’attività

Ente vigilante ARPA Sicilia

Ente coinvolto

Condizione Ambientale 5

Macrofase Ante operam

Fase Progettazione esecutiva

Ambito di applicazione Terre e rocce da scavo

Oggetto della prescrizione I materiali scaturenti dalle operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, approvato con D.P.R. 13/06/2017, recante la disciplina semplificata della gestione delle terre o rocce da scavo. Nel caso tali materiali, risultino qualificati come “rifiuti”, ai sensi del Titolo III, Capo IV, del citato Regolamento, gli stessi devono essere gestiti nel rispetto di quanto indicato nella Parte IV del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n° 152 e ss.mm.ii.;

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

In fase di progettazione esecutiva

Ente vigilante ARPA Sicilia

Ente coinvolto

Condizione Ambientale 6

Macrofase Ante operam

Fase Progettazione esecutiva

Ambito di applicazione Protezione Ambientale

Oggetto della prescrizione Per le aree SIN deve essere ottenuto il Parere e la restituzione agli usi legittimi da parte del MATTM

Termine avvio Verifica

Ottemperanza Progettazione esecutiva

Ente vigilante ARPA Sicilia

Ente coinvolto Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare

Condizione Ambientale 7

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Fase Progettazione esecutiva

Ambito di applicazione Protezione ambientale

Oggetto della prescrizione Il progetto esecutivo dovrà prevedere tutti gli accorgimenti per evitare la diffusione luminosa, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto. In particolare tutti i fasci luminosi dovranno essere diretti verso il basso.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

In fase di progettazione esecutiva

Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto

Condizione Ambientale 8

Macrofase Post operam

Fase Prima della messa in esercizio dell’opera Ambito di applicazione Altri aspetti

Oggetto della prescrizione Alla fine dei lavori ed entro tre mesi dalla stessa dovrà essere trasmesso:

Documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto.

Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi.

Polizza fidejussoria emessa a favore della regione Sicilia, di durata almeno ventennale o fondo fruttifero intestato allo stesso Assessorato, costituito dal versamento da parte della ditta, dell’importo pari alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

Prima dell’entrata in esercizio dell’opera

Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto

Condizione Ambientale 9

Macrofase Ante Operam -Post Operam

Fase Prima dell’inizio dei lavori - In esercizio Ambito di applicazione Monitoraggio ambientale

Oggetto della prescrizione Il proponete dovrà presentare un PMA per le componenti ambientali uso del suolo, acque superficiali, fauna e flora. Il PMA dovrà indicare le modalità, frequenze delle attività di monitoraggio.

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Il monitoraggio dovrà essere previsto almeno per cinque anni dopo la messa in esercizio dell’impianto.

Per tutto il periodo di monitoraggio dovranno essere adottate, in relazione agli esiti dei monitoraggi, e se necessarie, ulteriori misure di mitigazione. Il Proponente dovrà inviare annualmente una relazione tecnica sugli esiti di monitoraggio e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

Prima dell’inizio delle attività di cantiere/cinque anni dall’entrata in esercizio dell’opera

Ente vigilante ARPA Sicilia

Ente coinvolto ARPA Sicilia

Condizione Ambientale 10

Macrofase Post Operam

Fase Dismissione

Ambito di applicazione Aspetti progettuali

Oggetto della prescrizione In fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti dovranno essere smaltiti a norma di legge.

Il Progetto di recupero dei terreni, successivamente alla dismissione dei pannelli fotovoltaici, dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone e/o storicizzate (anche riutilizzando le stesse piante già presenti nell’area di cantiere) e/o il ripristino con colture agrarie. È fatto comunque divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo.

Termine Avvio Verifica di Ottemperanza

Prima dell’inizio delle attività di cantiere cinque anni dall’entrata in esercizio dell’opera

Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto

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OGGETTO: REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO, DI POTENZA PARI A 4,89 MW, NELL’AREA DENOMINATA “ESTERNA NCO GELA” DI PROPRIETÀ ENI MEDITERRANEA IDROCARBURI S.P.A. POSTA NELLE VICINANZE DEL NUOVO CENTRO OLI DI GELA (CL)

Sigla Progetto: CL7 IF 23 cod. 218 Proponente: “Ditta NEW ENERGY srl

Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..

Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni che sono state fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul portale regionale.

PARERE TECNICO C.T.S. n. 406 del 10.12.2020 VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;

VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;

VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;

VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS.

RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza

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regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;

LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;

VISTA l’istanza che la Società ENI NEW ENERGY ha presentato in data 12.09.2018 prot 56231 di verifica di assoggettabilità a via al fine di valutare se il Progetto possa produrre effetti significativi sull’ambiente e, quindi, debba essere sottoposto alla procedura di VIA

VISTA la nota di procedibilità prot. 68325 del 08.11.2018

VISTA la nota n. 27962 del 22.05.2020 del Servizio 1 ARTA con cui viene chiesto al Proponente l’accettazione delle prescrizioni ai sensi dell’art. 19 comma 8 del D. Lgs 152/2006

VISTA la nota n. 37184 01.07.2020 con cui il servizio 1 ARTA trasmette a CTS l’accettazione delle prescrizioni contenute nel parere n. 145 del 20.05.2020 da parte del Proponente, specificando nel contempo alcune modifiche che, salvo diverse indicazioni, intenderebbe presentare a corredo dell’istanza di autorizzazione unica ex art 12 del D. Lgs 387/2003.

VISTA la nota n. 35913 del 26.06.2020 con cui il Proponente ENI accetta le prescrizioni al parere 145/2020, specificando altresì di seguito le modalità con cui si intende ottemperare ad alcune prescrizioni ivi contenute, salvo diverso avviso del Servizio 1 ARTA.

VISTO il parere n. 145 del 22.05.2020 contenente le prescrizioni nn. 3 e 6 qui riportate:

PRESCRIZIONE n. 3 (si riporta soltanto l’estratto pertinente).

…omissis… Il proponente dovrà presentare un Progetto che indichi la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione della vegetazione da porre lungo il perimetro per una fascia di 10 m per l’intero perimetro dei due lotti, escluse le zone prospicienti dei due lotti, nei quali è consentita una larghezza di 5 m per lotto…. omissis

CONSIDERATO che il Proponente ha presentato, in riscontro alla prescrizione n. 3, con la nota succitata un’ipotesi di layout meglio descritta in All. 3, e che “intenderebbe presentare a corredo dell’Istanza di Autorizzazione Unica, nel quale sono state inserite le fasce prescritte di 10 m di larghezza e 5 m per le parti che si fronteggiano, escludendo le seguenti aree, per questioni logistiche/di sicurezza”

Campo A. Porzione di perimetro che parte dalle cabine dell’impianto fotovoltaico e prosegue lungo tutto il perimetro del Centro Olio adiacente all’impianto stesso, in quanto il confine del Centro Oli è protetto da un muro alto più di due metri che costituisce di per sé elemento di mitigazione e mascheramento

Campo B. Porzione di perimetro localizzata sotto la linea di media tensione, in corrispondenza della relativa fascia di rispetto;

VALUTATO che il proponente:

ha presentato un’ipotesi di layout in cui sono previste le prescritte fasce di mitigazione della larghezza di 10 e 5 m, escludendo delle porzioni di perimetro “per questioni logistiche/di

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o nel campo A per circa il 20% del perimetro in una zona in cui il campo ha una forma stretta e

o nel campo A per circa il 20% del perimetro in una zona in cui il campo ha una forma stretta e

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