3 ANALISI PRELIMINARI
3.2 Inquadramento territoriale e paesaggistico
Il luogo ove è situato il Castello ricade entro il perimetro della Riserva Naturale Orientata Regionale “Monte Pellegrino”, estesa su 1020 ettari, istituita con Decreto dell'Assessore Regionale al Territorio n.610/44 dell'ottobre 1995 e gestita dai Rangers d'Italia.
La riserva comprende l'intero massiccio del Monte Pellegrino (zona A di Riserva) e il Parco della Favorita (zona B o di pre-Riserva). Il Monte Pellegrino è un massiccio montuoso di rocce carbonatiche con prevalenza di calcari, alto 606 metri s.l.m, caratterizzato da un'orografia estremamente movimentata, ricca di pianori praticabili, e con fianchi ripidi ricchi di fenomeni di carsismo, con ben 134 grotte di origine marina e/o carsica. Il Parco della Favorita è invece situato ai piedi del Monte Pellegrino, è il grande parco creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone che costituisce, ancora oggi, il polmone verde della città di Palermo.
Figura 3 - Ortofoto con geolocalizzazione del Castello Utveggio (cerchio rosso). (Fonte: Google Maps)
3.2.1 Dati climatici
Dal punto di vista climatico, il comune di Palermo ricade in zona B– Clima mediterraneo e ha un numero di gradi giorno pari a 751. Il clima mediterraneo con la stagione estiva asciutta e calda e l’inverno tiepido e piovoso. Le stagioni intermedie hanno temperature molto gradevoli. L'estate è arida e calda, generalmente torrida e frequentemente ventilata grazie anche alla presenza delle brezze marine.
Tabella 1 - Dati climatici Palermo
Dati Climatici
Altitudine 14 m s.l.m.
Zona Climatica (DPR 412/93) B – Durata stagione termica convenzionale: 1 Dicembre – 31 Marzo 8 ore giornaliere previste per il riscaldamento
Gradi Giorno 751
Per la caratterizzazione climatica sono state considerate e registrate le seguenti temperature medie rilevate nelle dodici mensilità in cui si effettua l’analisi dei consumi (Gennaio-Dicembre 2019).
Tabella 2 - Temperature medie mensili Palermo
Mesi di riferimento Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
°C °C °C °C °C °C °C °C °C °C °C °C
2019 10,9 11,6 13,7 15,3 16,6 23,3 26,3 27 24,3 21 17,6 14,9
UNI 10349 11,1 11,8 13,1 15,5 18,8 22,7 25,5 25,4 23,6 19,8 16 12,6
Figura 4 - Andamento temperature medie mensili Palermo - anno 2019
3.2.2 Il PRG di Palermo: zonizzazione dell’area e norme di attuazione
La Variante del PRG della città di Palermo, individua l’area di Monte Pellegrino come “Riserva naturale orientata – Preriserva zona B” aderente al regime vincolistico territoriale e Area boscate artificiale1e come zona E2 “Parti di territorio prevalentemente collinare, caratterizzato da vegetazione di tipo spontaneo”, ove non sono ammesse costruzioni di alcun tipo se non finalizzate alla gestione e manutenzione dell'ambiente naturale e alla sua fruizione sociale e comunque con una densità fondiaria non superiore a 0,01 mc/mq e i progetti devono curare il rispetto della morfologia dell'ambiente e la rinaturalizazione delle parti degradate2.
L’area di pertinenza del Castello è inquadrata invece come F15 “Zona d’interesse destinata ad uffici e sedi direzionali sovracomunali”, ove sono ammessi unicamente interventi edilizi destinati ad attrezzature ed impianti di interesse generale da parte dei soggetti istituzionalmente competenti3.
Il Castello è invece riconosciuto come “Netto Storico, soggetto a tutela ambientale”.
Osservando le Norme di Attuazione del PRG, questa dicitura implica l’ammissibilità di interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, ripristino filologico, ristrutturazione edilizia semplice e guidata, ad esclusione di opere di demolizione e aggiunta (dato il vincolo paesaggistico annesso)4.
1 Secondo lo studio agricolo forestale, adeguato alle LL. RR. Nn. 16/96 – 13/99 – 06/01 e D.P. 28/06/00.
2Art. 18, comma 1, Norme Tecniche di Attuazione della Variante generale al PRG della città di Palermo - D.Dir. 558 e 124/DRU/02 dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, Adeguate al D.Dir. 558/02, di rettifica del Dir 124/DRU/02 di approvazione, p. 11.
3 Art. 19, comma 2, ibidem, p. 12.
4 (Art. 20) Netto storico 1. Tutti gli edifici classificati Netto Storico, individuati con apposito retino nelle tavole P2a, possiedono destinazione di Z.T.O. A2, ad eccezione di quelli compresi all’interno di altre Z.T.O., che assumono la destinazione della zona entro cui ricadono. Si intendono compresi all’interno di una zona territoriale omogenea quegli edifici per i quali tale zona si estende attorno a tutte e quattro i lati dell’edificio.
Per tali edifici, qualunque destinazione di zona territoriale omogenea essi possiedano, gli interventi ammessi, devono comunque essere tesi alla riqualificazione e al consolidamento delle parti storiche degli edifici stessi e al mantenimento delle loro caratteristiche tipologiche.
Sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, ripristino filologico, ristrutturazione edilizia semplice e guidata, ristrutturazione con nuovi volumi, secondo le definzioni e prescrizioni dell’elaborato “P3b Scheda Norma – Interventi sugli immobili classificati come Netto Storico – Norme Tecniche di Attuazione – Adeguati ai D.Dir. 558 e 124/DRU/02 di approvazione”. Gli interventi di ristrutturazione sono ammessi, ad esclusione della demolizione e ricostruzione totale dell’edificio e con le limitazioni di cui sopra”.
Analisi Temperatura Media Mensile
Figura 5 - Stralcio del P.R.G. del Comune di Palermo con indicato il Castello Utveggio (cerchio rosso)
Figura 6 - Legenda del P.R.G. del Comune di Palermo
(Fonte: Norme Tecniche di Attuazione della Variante generale al PRG della città di Palermo - D.Dir. 558 e 124/DRU/02 dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, Adeguate al D.Dir. 558/02, di rettifica del Dir 124/DRU/02 di approvazione, TITOLO III TUTELA AMBIENTALE, p.13).
Figura 7 - Foto dall'alto del Castello Utveggio, con l'inserimento nel Monte Pellegrino (Fonte: M. Tosti)
3.2.3 Il vincolo paesaggistico di Monte Pellegrino e il regime di tutela del Castello
Quanto indicato nella Variante del PRG vista in precedenza, si sposa con quanto indicato nei vincoli diretti cui è soggetto il Castello e l’area circostante. Infatti, il territorio ove è posto il Castello è stato inserito tra i Siti di Interesse Comunitario - SIC (SIC n°ITA020014 con Deliberazione G.M. 121 del 12.07.2013), riconoscendovi il rilevante pregio naturalistico-ambientale e paesaggistico5.
Sia la struttura del Castello che il terreno circostante ricadono dunque in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico D.A. n.117 del 14/02/1981 (G.U.R.S. 30/1981) compreso il Parco della Favorita, ricadente nella zona “A” della “Riserva Naturale Orientata Monte Pellegrino” istituita con “D.A. Territorio e Ambiente n.610 del 06/10/1995”.
Il Complesso del Castello Utveggio è stato dichiarato di interesse culturale con il D.D.G. n. 7343 del 27/12/2017, ai sensi dell'art.10 comma 1e comma 3 lettera d del D.Lgs. n. 42 del 22.01.2004 e ss.mm. ii. e rimane sottoposto a tutte le prescrizioni di tutela contenute nello stesso decreto legislativo.
Nel Decreto si evidenzia l’eccezionale valenza estetico-identitaria del Castello, essendo elemento di riconoscibilità e rappresentatività della città di Palermo, è riferimento percettivo dominante con forte carica semantica dell'identificazione della comunità con il proprio territorio, costituisce, inoltre, sito di eccezionale fruizione visiva del paesaggio dell'intera città, ed è esempio di “Grand Hotel dedicato al turismo di élite che testimonia l'attività imprenditoriale di Michele Utveggio.
Dunque, qualsiasi intervento edilizio è soggetto al rilascio di nulla osta da parte della Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, escludendo la rimozione o la demolizione dell’intero o di parti dell’edificio (articolo 21 comma 4 del D.Lgs. 42/2004).
Gli interventi progettuali previsti avranno quindi lo scopo di incontrare le disposizioni di tutela cui il Castello è sottoposto, bilanciando le esigenze di conservazione e tutela del patrimonio con gli aspetti di riqualificazione enrgetica richiesti dalla Committenza.
5 La delimitazione nasce dall’esigenza di salvaguardare alcuni habitat soggetti ad una elevata pressione antropica e presenti in maniera più o meno continua in mdo da evitare qualsiasi rischio per le risorse naturali presenti, in coerenza con i principi generali di precauzione, di prevenzione, di responsabilizzazione, di azione ambientale ex art. 3/ter del Decreto Legrslativo 3 aprile 2006, n.752 c.d. "Codice dell'Ambiente" e dello sviluppo sostenibile ex art.3/quater, sempre del medesimo Codice.
La vegetazione dell’area è prevalentemente da riferire alle seguenti serie: della Palma nana (Pistacio-Chamaeropo humilis sigmetum), lungo i versanti subcostieri; del Leccio e dell’Alaterno (Rhamno-Querco ilicis sigmetum pistacietoso terebinthi), sui versanti detritici; dell’Olivastro (Oleo-Euphorbio dendroidis sigmetum), sulle cenge e le creste rocciose più aride (versante sud); del Leccio e del Lentisco (Pistacio-Querco ilicis sigmetum), nella parte alta del tavolato.
Alle succitate serie sono altresì da aggiungere le microgeoserie legate a condizioni edafiche particolari, come nel caso delle pareti rocciose, delle aree detritiche, ecc. Sono da segnalare le formazioni casmofitiche di rilevante interesse scientifico e paesaggistico, oltre ad una comunità a Ziziphus lotus, unica in Italia.
Fonte: Nuove perimetrazioni di siti di importanza comunitaria 'Monte Pellegrino' (SIC ITA020014), 'Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana' (SIC ITA020023) e ' Valle Del Fiume Oreto' (SIC ITA 020012) e dei relativi aggiornamenti dei formulari standard dei siti 'Rete Natura 2000' nonche' delle cartografie e dei formulari standard degli ulteriori SIC/ZPS che ricadono nel territorio del comune di Palermo: Fondali di Isola delle Femmine - Capo Gallo (ITA020044), Monte Grifone (ITA020044) - Monte Pecoraro e Pizzo Cirina (ITA 020049), fondali Isola delle Femmine - Capo Gallo (ITA020006) - Presa D'atto (Deliberazione di G.M. 121 del 12.07.2013).