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6 INDIVIDUAZIONE INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

6.6 Sostituzione Infissi

L’analisi delle condizioni degli infissi esistenti ha permesso , infatti, di rilevare delle gravi criticità in termini di prestazioni energetiche e strutturali degli infissi allo stato di fatto. Dal punto di vista energetico gli infissi risultano possedere scarso isolamento termico ed elevata trasmittanza termica, mentre, dal punto di vista strutturale gran parte degli infissi risultano essere danneggiati e usurati.

Dunque, l’intervento di efficientamento energetico dell’involucro opaco prevede la rimozione e lo smaltimento degli infissi in legno esistenti, la posa in opera di serramenti in legno di larice lamellare altamente performanti dal punto di vista energetico e progettati su misura nel rispetto delle caratteristiche esistenti. Tali serramenti risultano essere altamente performanti dal punto di vista energetico con trasmittanza pari a U = 1,57 W/m2K.

6.6.1 Specifiche Tecniche

I nuovi serramenti dovranno riprendere nella forma e nei colori gli attuali esistenti, in modo da non variare minimamente la resa estetica delle fronti architettoniche.

Si prevede, quindi, la sostituzione dei serramenti attualmente presenti con modelli analoghi costituiti da un telaio dello spessore di 7 cm in legno lamellare di larice o di abete verniciato laccato color legno;

la stratigrafia del vetro camera dovrà essere del tipo 33.1 - 15 argon - 33.1 con vetro selettivo esterno.

Figura 66 - Finestra in Larice Lamellare con vetro camera

Il legno lamellare ben si adatta a resistere alle aggressioni degli agenti atmosferici, mantenendo ottime prestazioni nel tempo.

Ogni finestra dovrà essere provvista di marcatura CE (UNI 14351-1) tre guarnizioni, Classe Acqua 9A, Classe Vento C5, Classe Aria 4. La posa in opera dovrà avvenire secondo lo standard " Posa Qualificata " PO/SI 01.

Saranno inoltre sostituite tutte le serrande con omologhi modelli in legno, o in alluminio coibentato, dietro indicazione della DL.

A completamento dell’opera si prevede la riqualificazione energetica dei cassonetti esistenti, mediante coibentazione interna e sostituzione dei pannelli di ispezione.

La trasmittanza, Uw, dei nuovi serramenti dovrà essere minore o uguale a 1,70 W/mqK e, pertanto, conforme ai limiti imposti dal D.lgs. 19 agosto 2005, n.192 e s.m.i. e definiti all’appendice B del Decreto interministeriale 26 giugno 2015

6.6.2 Vantaggi

I vantaggi derivanti da tale intervento sono, in primo luogo, la riduzione delle dispersioni termiche e dunque del fabbisogno energetico dei locali della struttura grazie all’installazione di infissi altamente performanti dal punto di vista energetico e dotati di elevata resistenza meccanica agli agenti atmosferici e all’usura. Tale sostituzione permette inoltre di incrementare le condizioni di comfort termo-igrometrico degli spazi di lavoro.

6.6.3 Risparmio Energetico

L’intervento sopra descritto, ovvero l’efficientamento energetico dell’involucro trasparente, permette di ottenere risparmi sia in termini energetici che in termini economici.

Nel dettaglio l’intervento di sostituzione degli infissi permette di ottenere un risparmio sul fabbisogno di energia per il riscaldamento pari al 4,2% corrispondente a 2.669,00 Sm3/anno.

I risparmi conseguibili sono riassunti nella seguente tabella:

Efficientamento dell’involucro trasparente

Voce u.m. Stato di

fatto

Post

intervento Risparmio % Gas metano per riscaldamento invernale Smc/anno 62.843,16 60.174,16 2.669,00 4,2

Costo gas naturale tep/anno 51,85 49,64 2,2 4,2

Tabella 14 - Risparmi energetici conseguibili – Sostituzione Infissi

Figura 67 - Risparmi energia primaria – Sostituzione infissi 6.7 Efficientamento energetico impianti

6.7.1 L’efficientamento energetico degli impianti negli edifici storici

Le tecniche di controllo termo igrometrico attivo, ovvero l’inserimento di impianti termici, sono basate sull’applicazione di sistemi che assorbono energia, nell’intento di mitigare artificialmente i flussi di calore e di massa tral’ambiente interno ed esterno.

Perciò oltre all’obiettivo principale del miglioramento dell’efficienza energetica se ne possono individuare altri correlati che riguardano il benessere delle persone; la limitazione delle escursioni di umidità e temperatura, così da fornire le miglioricondizioni conservative deimateriali, dellefiniture e degli oggetti contenuti nelle varie tipologie di edifici considerati, controllando anche gli effetti dell’affollamento e i movimenti delle masse d’aria, che influiscono in modo spesso determinante sui processi di degrado legati all’umidità nelle murature (condense, risalita capillare).

Spesso inoltre inserire dei nuovi impiant icostituisce un intervento particolarmente difficile nel rispetto delle strutture esistenti: implica una grande attenzione verso la preesistenza, sia nell’inserimento delle macchine che delle dorsali che dei terminali.Il problema di fondo è sempre quello della migliore integrazione delle nuove addizioni, anche impiantistiche, con le preesistenze, sì da non snaturarle e finire col perderne la storicità. Da qui, nell’ovvio rispetto delle esigenze della committenza, sotto il profilo funzionale e d’uso, distributivo e dei costi (comunque dopo averne discusso ed averle vagliate preventivamente, meglio se fin dall’inizio insieme con l’amministrazione di tutela) la necessità d’un approccio progettuale ‘integrato’, aperto

Circa i possibili moderni sviluppi dell’impiantistica nel restauro architettonico si sono da più parti raccomandati lavori realizzabili, per quanto possibile, “a secco”, sì da evitare qualsiasi tipo d’interventi murari; da qui l’importanza riconosciuta all’impiego dei prefabbricati e ad un preventivo rilievo dello stato di fatto dell’edificio. Si tratta, per esempio, di prevedere accuratamente fori e alloggiamenti di cavi e tubazioni, da contenere nella sezione minima indispensabile; di usare carotatrici e di non effettuare scassi a mano nelle murature, i quali comportano anche la necessità di ritocchi con malta, quindi con un materiale “umido”, fonte di qualche complicazione e d’aggravio dei costi. Tutto ciò comporta un’accurata e tempestiva progettazione, un aggiornamento tecnico continuo, una frequente presenza in cantiere del direttore dei lavori.

In accordo con quanto riportato dalla Linee di Indirizzo del MiBAC, si è quindi definito uno scenario di intervento che apporta un vantaggio in termini ambientali ed energetici, riprendendo i condotti esistenti per ridurre l’impatto materico sul manufatto. La zona macchine utilizzata sarà la stessa anche qui per evitare di dover produrre ulteriori scavi per il collegamento dei singoli terminali.

Energia primaria [Tep]

Stato di fatto Post Intervento

6.7.2 Sostituzione impianto di climatizzazione e di produzione di ACS

Gli interventi di efficientamento degli impianti tecnologici a servizio dell’utenza prevedono:

• La sostituzione della centrale termica e frigorifera attuali con sistemi di produzione a pompa di calore aria/acqua del tipo reversibile;

• Sostituzione delle UTA esistenti con sistemi più efficienti a recupero termodinamico attivo;

• Sostituzione e razionalizzazione del sistema di emissione a ventilconvettori;

• Installazione di sistemi di regolazione e gestione avanzato sui terminali dell’impianto;

• Realizzazione di un impianto per produzione ACS a maggior efficienza.

Mentre per quanto riguarda la suddivisione dei sistemi impiantistici l’intervento prevede la presenza di:

• Impianto a tutt’aria per le sale al piano terra

• Impianto misto aria/acqua per il primo piano

• Impianto idronico per il secondo, terzo e quarto piano e per gli spazi di transito (corridoi) dell’intera struttura.

6.7.2.1 Sottosistema di generazione

Nel dettaglio l’intervento di efficientamento dell’impianto di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva prevede la rimozione e lo smaltimento di n.2 macchine a compressione di vapore del tipo aria- acqua, n.2 caldaie a gas naturale e n.2 UTA, l’installazione di nuovo impianto idronico centralizzato alimentato da n.2 pompe di calore raffreddate ad aria con produzione contemporanea caldo/freddo e sistema di recupero del calore e l’installazione di n.2 UTA altamente efficienti dotate di sistema di recupero di calore.

Di seguito sono riportate le caratteristiche tecniche delle macchine di nuova installazione:

Pompa di calore riscaldamento/raffrescamento

Portata m3/h 8000

Potenza assorbita dai ventilatori kW 1,8

Riscaldamento Raffreddamento

Potenzialità kW 273 234

Potenza assorbita kW 85,1 92,6

EER - 2,53

COP 3,20 -

UTA a servizio del Sistema Impiantistico misto

Portata m3/h 8000

Potenza assorbita dai ventilatori kW 1,78

Riscaldamento Raffreddamento

Potenzialità kW 36,1 56,3

Potenza assorbita kW 4,39 12,7

EER - 4,27

COP 4,69 -

UTA a servizio del Sistema Impiantistico a tutt’aria

Portata m3/h 18800

Potenza assorbita dai ventilatori kW 6,3

Riscaldamento Raffreddamento

Potenzialità kW 152 150

Potenza assorbita kW 24,3 34,5

EER - 4,35

COP 6,24 -

Tabella 15 - Caratteristiche tecniche macchine previste nell'intervento di efficientamento dell'impianto di climatizzazione e ventilazione

Per quanto concerne l’inervento di efficientamento dell’impianto di produzione di ACS, invece, è prevista l’intallazione di pompe di calore altamente efficienti in sostituzione all’attuale impianto esistente.

Le Pompe di Calore in oggetto sono del tipo aria/acqua con configurazione all in one in cui tutte le componenti sono localizzate a bordo della macchina principale.

Di seguito sono riportate le caratteristiche tecniche delle macchine di nuova installazione:

Pompa di calore per ACS 300 l

Potenza termica kW 1,62

Potenza assorbita kW 0,42

Temperatura massima ACS °C 70

Volume accumulo l 176

Pompa di calore per ACS 200 l

Potenza termica kW 2,30

Potenza assorbita kW 0,53

Temperatura massima ACS °C 70

Volume accumulo l 300

Tabella 16 - Caratteristiche tecniche macchine previste nell'intervento di efficientamento dell'impianto di ACS

6.7.2.2 Sottosistema di Emissione

Contestualmente all’installazione della nuova centrale termica e frigorifera, l’intervento prevede l’installazione di terminali altamente performanti dal punto di vista energetico opportunamente dimensionati in relazione al fabbisogno energetico dei locali climatizzati. Nel dettaglio, la scelta dei terminali previsti dall’intervento, qualora non collocabili nei controsoffitti presenti, è ricaduta su ventilconvettori del tipo a pavimento per l’ingresso, la biblioteca e gli ambienti di transito (corridoi e

Consumo energia primaria [tep]

79,70

36,07

Stato di fatto Post intervento

scale), ventilconvettori a cassetta da installarsi in controsoffitto per le aule e ventilconvettori a incasso orizzontale canalizzabili in controsoffitto per i locali al secondo e terzo piano. Tutti i ventilconvettori in oggetto sono, inoltre, dotati di valvola automatica di regolazione connessa alla sonda per la temperatura interna del singolo ambiente in modo da modulare, in ogni istante, la potenza termica fornita nello specifico ambiente, in funzione della temperatura interna e di quella esterna.

6.7.2.3 Vantaggi

I vantaggi ottenibili da questo tipo di tecnologia sono: riduzione dei consumi energetici per riscaldamento e climatizzazione grazie all’utilizzo di macchine altamente performanti dal punto di vista energetico, massima flessibilità applicativa e modularità, possibilità di recupero dell’energia termica immessa nel sistema, regolazione della portata d’aria in funzione all’effettivo fabbisogno degli ambienti interni e aumento del comfort termo-igrometrico degli spazi di lavoro.

6.7.2.4 Risparmio Energetico

Al fine di poter avere una panoramica complessiva dei risparmi ottenuti grazie all’intervento in oggetto, sono stati valutati i risparmi ottenibili in termini di energia elettrica, di gas naturale e di energia primaria.

Di seguito sono riportati i risultati ottenuti:

Voce u.m. Stato di fatto

Post

intervento Risparmio %

Gas metano per riscaldamento e ACS Smc/anno 62.843,16 0 62.843,16 100

Energia elettrica per climatizzazione e ACS kWh/anno 147.434,47 192.873,70 -43.923,34 -29,5

Energia elettrica per climatizzazione e ACS tep 27,57 36,07 -8,21 -29,5

Gas metano per riscaldamento invernale tep 51,85 0 51,85 100

Consumo totale per climatizzazione e ACS tep 79,70 36,07 43,63 54,7 abella 17- Risparmio energetico: intervento di efficientamento del sistema di climatizzazione e ACS

Figura 68 - Risparmio energia primaria: intervento di efficientamento climatizzazione e ACS

6.7.3 Relamping LED

Come è stato descritto nei capitoli precedenti, il sistema di illuminazione interna dello stato di fatto è caratterizzato da apparecchi illuminanti di diversa tipologia quali plafoniere a sospensione, a incasso e a soffitto, applique e lampadari di vario tipo e forma.

I corpi illuminanti sono prevalentemente equipaggiati da lampade ad incandescenza e fluorescenza.

Tali apparecchi risultano possedere diverse criticità legate principalmente all’elevato consumo energetico della tecnologia della sorgente illuminante.

Per tale motivo l’intervento proposto consiste nella sostituzione delle lampade ad incandescenza e fluorescenza attualmente installate all’interno della struttura con nuove lampade a tecnologia LED.

Nella tecnologia LED (Light-Emitting Diodes) la generazione della luce è ottenuta mediante semiconduttori anziché utilizzando un filamento o un gas.

Grazie all’elevato illuminamento caratteristico delle lampade a LED, è possibile ottenere significativi risparmi energetici mantenendo l’adeguato grado di illuminamento all’interno dei locali in cui ne è prevista l’installazione.

Nel dettaglio, l’intervento prevede, laddove possibile, come nelle aule, negli uffici nei servizi e depositi, la sostituzione dell’interno corpo illuminante ad incandescenza e fluorescenza (ovvero sia dell’armatura dell’apparecchio illuminante che la lampada) con corpi illuminanti a LED di recente produzione ed elevata efficienza.

Mentre, laddove si reputi necessario conservare la valenza storico-artistica dell’armatura del corpo illuminante (come nell’androne, nelle sale da pranzo e conferenza, sala convegno e altri locali in cui sono presenti armature di pregio), nello stato di progetto si è prevista la sostituzione delle singole lampadine e non dell’intero corpo illuminante.

Il sistema di illuminazione esterna dello stato di fatto, invece, è caratterizzato da apparecchi illuminanti prevalentemente equipaggiati da lampade ad incandescenza e a LED. La criticità più rilevante che occorre evidenziare è legata alla bassa efficienza dei sistemi di illuminazione ad incandescenza e dunque all’elevato consumo energetico della tecnologia della sorgente illuminante.

Per tale motivo, nelle aree esterne, così come nelle aree interne, l’intervento proposto consiste nella sostituzione delle lampade ad incandescenza e attualmente installate nelle aree adiacenti alla struttura con nuove lampade a tecnologia LED.

6.7.3.1 Vantaggi

L’utilizzo della tecnologia LED ha i seguenti vantaggi:

▪ Elevato risparmio energetico a parità di lux generati;

▪ Alta efficienza (superiore a 100 lm/W) costante durante tutto il ciclo di vita;

▪ Fascio di luce direzionabile, che riduce la quota di luce dispersa;

▪ Vita utile fino a 10 volte superiore rispetto alle lampade a fluorescenza (> 50.000 h);

▪ Sostanziale riduzione di manutenzione durante l’intero ciclo di vita (i costi di manutenzione si abbassano dell’80% mantenendo un 10% per gli interventi straordinari o di pulizia delle lenti).

6.7.3.2 Risparmio Energetico

L’intervento di relamping in LED dell’attuale sistema di illuminazione consente di abbattere notevolmente i consumi energetici di energia elettrica grazie ai vantaggi della tecnologia a LED citati nel paragrafo precedente. Nella seguente tabella sono riportati i risparmi conseguibili.

Consumo energia primaria [tep]

60 40 20 0

Stato di fatto Post intervento

Voce u.m. Stato di fatto Post

intervento Risparmio % Energia elettrica per illuminazione kWh/anno 302.069,10 132.849,30 169.219,8 56

Energia elettrica per illuminazione Tep/anno 56,5 24,8 31,7 56

Tabella 18- Risparmio energetico: intervento di efficientamento del sistema di illuminazione

6.8 Energia Rinnovabili

6.8.1 L’utilizzo di tecnologie FER negli edifici storici

L’utilizzo di fonti di energia rinnovabile (FER) costituisce una degli elementi di maggior impatto a livello di efficienza energetica del sistema edificio-impianto.

In presenza di edifici dalla forte valenza storica, come nel caso in studio, è necessario svolgere un’attenta analisi preliminare al fine di individuare le soluzioni a minor impatto visivo e che ben si integrino nel contesto, senza penalizzare la producibilità e, quindi, l’efficienza dell’impianto.

6.8.2 Impianto Fotovoltaico

Dall’analisi svolta sul modello dello stato di fatto e sugli scenari di efficientamento energetico da effettuare risulta chiaramente una predominanza di consumo di energia elettrica rispetto gli altri vettori energetici il cui consumo è ridotto al minimo.

Per tale motivo è di fondamentale importanza riuscire a sfruttare fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Questo intervento, inoltre, si combina perfettamente con l’intervento di efficientamento dell’impianto di climatizzazione e produzione di ACS che prevede l’installazione di generatori elettrici a pompa di calore di elevata efficienza.

L’intervento prevede l’installazione dell’impianto fotovoltaico sulla copertura della struttura che ospita la vasca idrica e che si trova nelle immediate prossimità dell’edificio oggetto di intervento. In figura è rappresentato il dettaglio dell’inquadramento territoriale dell’impianto fotovoltaico previsto.

Figura 69 – Ipotesi installazione impianto FV

6.8.3 Specifiche Tecniche

L’intervento prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico di potenza complessiva di 19,8 kWp comprendente n. 60 moduli da 330 Wp ciascuno.

La configurazione d’installazione prevede un angolo di tilt di 0° ed un angolo di azimut di 10°

(orientazione sud-ovest).

In figura è rappresentata la configurazione dell’impianto fotovoltaico prevista per l’intervento in oggetto.

Figura 70 - Ipotesi di configurazione dell'impianto fotovoltaico

La configurazione d’impianto considerata permette di ottimizzare la producibilità di energia nel rispetto dei spazi disponibili in sito. Di seguito è mostrata la producibilità mensile dell’impianto fotovoltaico

considerato nell’intervento in oggetto.

Figura 71- Producibilità mensile ed annuale impianto FTV 19,80 kWp (fonte PVGIS)

6.8.4 Vantaggi

L’installazione dell’impianto fotovoltaico permette di ottenere un risparmio importante di energia elettrica e una fonte importante di approvvigionamento di energia elettrica per l’autoconsumo. Inoltre, segundo le modalità di installazione descritte nei paragrafi precedenti, non vi è la possibilità di alterare la struttura architettonica del manufatto architettonico permettendo la completa integrazione tra il sistema impiantistico e la struttura in esame.

6.8.5 Risparmio Energetico

L’installazione dell’impianto fotovoltaico ipotizzato nell’intervento in oggetto permette di ottenere significativi risparmi di energia elettrica, il calcolo nel dettaglio è mostrato dalla tabella seguente:

Voce u.m. Stato di fatto Post

intervento Risparmio %

Energia elettrica kWh/anno 471.648,96 443.648,96 28.000 6

Energia elettrica Tep/anno 88 82,9 5,9 6

Tabella 19 - Risparmio energetico: installazione impianto fotovoltaico

6.9 Gestione e monitoraggio

Il corretto funzionamento del sistema edificio-impianto, seppur dotato di macchine ad alta efficienza, necessita di un adeguato sistema di gestione e monitoraggio per ottenere effettivi risultati in termini di risparmio energetico.

Una rete ben gestita consente la programmazione, il monitoraggio, il controllo di ambienti e tecnologie, oltre che una adeguata e costante manutenzione: una piattaforma integrata per la creazione di edifici “intelligenti” caratterizzati da elevato risparmio energetico, miglioramento della produttività dei lavoratori e maggiore vita utile delle apparecchiature.

6.9.1 Specifiche Tecniche

Il sistema di Regolazione e Supervisione è stato pensato al fine di ottimizzare i consumi, garantire il comfort all’interno della struttura, permettere una agevole manutenzione dei vari componenti controllati e semplificare la conduzione dell’impianto.

Esso si basa infatti su una architettura altamente distribuita con capacità di processo “Iocalizzate" e quindi disponibili a tutti i livelli del sistema sino al singolo controllore DDC, liberamente programmabile e configurabile dotati di protocollo di comunicazione Bacnet/TPC/IP.

Nel dettaglio i controllori DDC posizionati in appositi quadri di regolazione, saranno collegati alla rete ethernet dell’edificio e faranno capo ad un Sistema di Supervisione Web Server (BMS) che permetterà il controllo e monitoraggio dei seguenti impianti

• Centrali tecnologiche: Interfaccia delle PDC e del Rooftop previsti, in progetto attraverso gateway modbus/rtu-bacnet/IP permetteranno di gestire, mponitorare, controllare il funzionamento delle macchine e gestire eventuali programmazioni orarie – Il sistema gestirà inoltre il comando gli stati e gli allarmi delle pompe gemellari di spillamento, nonché la gestione dell’alternanza delle pompe stesse e l’eventuale programmazione oraria

• Fancoils: la regolazione prevede un bus che parte dall’apposito quadro di regolazione sul quale sono cablati sul vano elettrico di ogni fancoils un modulo I/O. Il suddetto modulo I/O gestirà il controllo della velocità del ventilatore EC, e le valvole a tre vie installate su ogni batteria.

Nell’edificio sono presenti delle unità di servizio ambiente con display, sulle quali in modalità confort è possibile effettuare le seguenti operazioni:

• Selezionare la modalità di funzionamento, economy o confort, permettendo di passare da una all’altra.

• Selezionare la velocità del fan coil, con possibilità di impostare il funzionamento al 30%, al 60%

o al 100%.

• Ritaratura del set point di funzionamento, con possibilità di aumentarlo o ridurlo di +/- 4°C.

Inoltre nel caso l’ambiente sia dotato di sensore di presenza, la regolazione potrà gestire il set- point di temperatura e l’accensione e spegnimento in funzione dell’occupazione, garantendo così un evidente risparmio energetico

• Controllo luci con Protocollo DALI e sensori di presenza KNX: Il controllo dell’illuminazione avviene tramite PLC che comunicano tramite protocollo DALI con le lampade e KNX con i sensori senza l’aggiunta di trafo ausiliari (il bus viene alimentato direttamente dal controllore). Dal sistema è possibile variare il regime di funzionamento OFF/ON/ECONOMY dell’illuminazione manualmente per piano o per singolo ambiente/gruppo di lampade (gruppo Dali). Quando si è in economy, in automatico, si attiva la regolazione delle lampade in funzione del sensore di presenza/movimento per garantire il valore di luminosità ambientale desiderato e ottimizzare l’efficientamento energetico. Negli ambienti dotati di sensori presenza e luminosità le lampade vengono attivate in automatico in base alla presenza di persone e modulate in funzione della luminosità rilevata dal sensore o tramite pulsanti dedicati installati in ambiente o dal sistema.

Nelle zone comuni (corridoi, ecc.) le lampade vengono attivate in funzione della presenza rilevata sul piano di persone (cumulativo di piano), negli ambienti sono comunque previsti dei pulsanti knx per gestire le luci eventualmente manualmente nel caso di necessità. I controllori utilizzati hanno uno sviluppo tecnologico che permette altresì il controllo degli impianti di climatizzazione, consentendo la perfetta integrazione rivolta al risparmio energetico e l’interazione tra essi.

• Fotovoltaico: Il sistema prevede l’interfaccia dell’Inverter dell’impianto fotovoltaico, al fine di misurare la produzione dello stesso

• Riserva Idrica e Gruppi di pressurizzazione: E’ previsto il monitoraggio della riserva idrica, attraverso un trasduttore di pressione e rileverà lo stato di funzionamento ed eventuali allarmi provenienti dai gruppi di pressurizzazione idrico e antincendio

Il Sistema di Supervisione centralizzato BMS si ritiene estremamente vantaggioso perchè racchiude

tutti gli impianti sopra descritti in un'unica piattaforma utilizzando la tecnologia WEB fondamento di una

tutti gli impianti sopra descritti in un'unica piattaforma utilizzando la tecnologia WEB fondamento di una

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