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Gli inserimenti lavorativi per i laureati del ciclo unico di laurea magistrale

I laureati nel mercato del lavoro dipendente

3.5 Gli inserimenti lavorativi per i laureati del ciclo unico di laurea magistrale

Consideriamo infine i laureati del ciclo unico, istituito con la riforma Berlinguer del 1999, avviato già nel 2001 dai corsi dell’area sanitaria e solo nell’a.a. 2007/2008, con la riforma 270/2004, da Giurisprudenza. Occorre rilevare che si tratta di lauree che ri-guardano un buon numero di libere professioni, dal farmacista al medico all’avvocato e che quindi trovano un numero limitato di avviamenti alle dipendenze. Nel periodo 2003-2013 gli avviati al lavoro nell’anno di conseguimento della laurea sono stati in media il 17% per le discipline sanitarie, e il 10% per i giuristi, di cui osserviamo solo gli anni 2012-2013, con pochi casi che riguardano quegli studenti che hanno approfit-tato subito della riforma dell’ordinamento. Se i laureati sono in continua crescita, le assunzioni con un primo contratto rimangono invece stabili (grafico 3.8).

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La tabella 3.8 evidenzia che il contratto a tempo indeterminato riguarda circa la metà dei medici e farmacisti e raggiunge quasi il 60% tra i giuristi. La maggioranza degli altri contratti ha forma occasionale, atipica o di tirocinio, e permette esperienze professionali limitate, ma connaturate con lo svolgimento di attività molto simili alla libera professione o parasubordinate.

La tabella 3.9 indica che oltre il 60% dei laureati dei dipartimenti di scienze me-diche e scienze chimiche e farmaceutiche ha trovato collocazione tra le professioni intellettuali e specializzate (settore 2 ISCO). Una quota vicina al 20% dei farmacisti Fonte: Nostre elaborazioni su dati archivi amministrativi UniTS e Ergon@t.

Tabella online 3.8.1 per valori assoluti

Grafico 3.8 – Laureati Magistrali a Ciclo Unico per anno di laurea e numero di avviati

56 viene impiegata negli esercizi commerciali e in farmacie nello svolgimento di profes-sioni commerciali, mentre il 32,5% dei medici svolge ruoli non qualificati nell’attesa dell’occupazione per cui ha studiato. Per i giuristi, che dopo il conseguimento del titolo affrontano il percorso tortuoso del praticantato, le qualifiche corrispondenti a profili tecnici ed esecutivi sono il 68%.

Concludiamo questa prima fase dell’analisi, osservando che, benché il mercato del lavoro locale non sia necessariamente la dimensione giusta alla quale riferirsi quando si considera la particolare forza lavoro costituita dal capitale umano formato dall’u-niversità, ci aspettavamo dai dati locali un quadro migliore. L’analisi dipinge invece una situazione con luci e ombre. Se da un lato la quota di laureati che vengono assunti almeno una volta in regione (58,6%) è simile a quella dei laureati che qui risiedono (61,3%), il che ci lascia immaginare un sistema inclusivo e che mette a frutto le cono-scenze e le capacità accumulate nell’ateneo triestino, dall’altro la qualità delle forme contrattuali, i profili professionali e i tempi di transizione per alcune discipline13 non sono in linea con le attese.

Nel capitolo che segue verranno quindi approfonditi i motivi del successo solo parziale del “sistema Trieste”, con l’ausilio di una fonte alternativa di dati per l’analisi dei percorsi di ingresso nel mercato del lavoro dei laureati, costituita dai risultati delle indagini Almalaurea.

Tabella 3.8 - Tipologia contrattuale per area disciplinare prima e dopo il conseguimento

del titolo. Laurea a Ciclo Unico. Anni 2003-2013

Sanitario Giurisprudenza

Primo Tutti Primo Tutti

Prima Dopo Dopo Prima Dopo Dopo

Apprendistato 0,9 0,9 1,2 2,5 0,0 0,0 Formazione Lavoro 17,5 0,0 0,0 23,8 0,0 1,5 Intermittente 0,6 2,6 2,7 0,0 0,0 0,0 Lavoro a progetto /.. 4,2 0,9 3,0 2,5 0,0 0,0 Occasionale 6,8 14,9 12,9 13,8 5,0 11,8 Tempo determinato 1,5 0,9 1,4 2,5 5,0 1,5 Tempo indeterminato 51,9 38,6 49,3 48,8 60,0 57,4 Tirocinio 13,9 33,3 24,8 5,0 0,0 2,9 Altro contratto 2,7 7,9 4,8 1,3 30,0 25,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Nostre elaborazioni su dati archivi amministrativi UniTS e Ergon@t. Vedi anche tabelle online 3.8.2-3.8.4

13 Che tuttavia verranno analizzati in dettaglio nel contributo di Chies, Puggioni e Stok nella seconda parte del volume.

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Tabella 3.9 - Qualifiche professionali rispetto al Dipartimento di appartenenza. Lauree a Ciclo

Unico 2003-2013

Dipartimento

1 - Legislatori, imprenditori e alta dirigenza 2 - Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 3 - Professioni tecniche 4 - Professioni esecutive nel lavoro d’ufficio 5 - Professioni qualificate nelle attivita’

commerciali e

nei servizi 6 - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 7 - Conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli 8 - Professioni non qualificate Totale

Clinico di Scienze mediche,

chirurgiche e della salute 0.6 60.6 3.5 1.0 1.8 0.0 0.0 32.5 100.0 Scienze Chimiche e Farmaceutiche 0.1 66.0 6.2 6.7 19.0 0.4 0.7 0.9 100.0 Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione 0.0 13.2 32.4 35.3 13.2 0.0 2.9 2.9 100.0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati archivi amministrativi UniTS e Ergon@t.

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4.1 I profili dei laureati: il periodo 2003-2013

L’università di Trieste è uno tra i primi atenei italiani a far parte del consorzio Al-malaurea dal 1997. I dati sono stati resi pubblici a partire dall’anno successivo. Per lo scopo delle nostre analisi, che prevedevano la possibilità di collegare gli archivi amministrativi dell’Università di Trieste, non solo per quel che riguarda i laureati, ma anche gli iscritti, gli esami superati, le tasse universitarie e gli incentivi allo studio, nonché l’archivio dell’Osservatorio Regionale del Lavoro, gli anni disponibili con la chiave di lettura comune, vale a dire il codice fiscale, sono quelli relativi al periodo 2003-2013.1

La tabella 4.1 ci restituisce il quadro complessivo dei laureati analizzati nel corso degli anni, per quanto riguarda il profilo dei laureati al momento della laurea, che vengono confrontati con i dati dei laureati tratti dagli archivi amministrativi, che ab-biamo esaminato nei capitoli precedenti. Tale raffronto ci permette di avere il quadro di quella che è la situazione rilevata nel tempo da Almalaurea attraverso le indagi-ni campionarie. La diversa numerosità deriva principalmente dalla data di estrazione dall’archivio amministrativo che avviene nello stesso periodo per i dati Almalaurea e si riferisce all’anno solare precedente a quello d’indagine, mentre i dati da noi utilizzati si riferiscono ad un’estrazione avvenuta a posteriori, come già chiarito nell’introduzio-ne. La tabella mette in luce che, se si esclude il periodo 2004-2006 che evidenzia un aumento di laureati connesso ai provvedimenti di legge a favore dei laureati magistrali o vecchio ordinamento in Servizio Sociale e alla convenzione con le Forze Armate, il numero di studenti che ogni anno si laurea è abbastanza costante nel tempo, non evidenziando un particolare effetto aumentativo derivante dall’introduzione del “3+2” sul numero di laureati. I dati Almalaurea permettono di operare qualche confronto con * Questo capitolo è di Laura Chies.

1 Un particolare ringraziamento al dott. Angelo di Francia (Almalaurea e Università di Bologna) e al dott. Michele Tritta della Ripartizione Servizi agli studenti e Progetti Speciali dell’Ateneo di Trieste che ci hanno sostenuto e consigliato nell’ utilizzazione della base dati individuale.