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8 APPLICAZIONE DELL’APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO D

8.1 Integrazione dei dati di progetto al software di authoring

8.1.1 Inserimento con metodologia interoperabile dei dati di progetto

Al fine di adottare un approccio del tutto interoperabile e di implementazione della metodologia BIM, si è voluto sperimentare la seguente strategia di inserimento dei dati di progetto.

In riferimento all’impianto aeraulico per il trattamento dell’aria si vogliono integrare dati di input, come le portate in m3/h.

Grazie all’applicativo MagiCAD per Revit, si è resa possibile un’associazione parametrica al fine di definire i valori di progetto corretti in relazione ai criteri normati di riferimento per la progettazione degli impianti.

Per precisare tale approccio, è importante definire che non si è voluta eseguire una progettazione come quella tradizionale, ovvero tramite un foglio di calcolo esterno con conseguente trasferimento manuale di dati.

Si è voluto invece, sperimentare una metodologia appropriata alla fase definitiva di progetto, in quanto in relazione alle richieste del committente definite da pGI, ad ogni fase progettuale risulta associato uno specifico livello di sviluppo (LOD).

Solitamente per un progetto definitivo viene richiesto un LOD C. in riferimento a tale LOD, si necessita della sola rappresentazione concettuale degli spazi degli ingombri complessivi, vedi Figura 4.2, §4.1.2

(UNI 11337-parte 4-C.e).

Non risulta pertanto necessario definire la scelta dei terminali, l’inserimento di pezzi speciali, di isolamenti, di margini e di ingombri per la manutenzione.

Nella sperimentazione del seguente approccio si vuole perciò definire solamente il dimensionamento della distribuzione principale, evitando la modellazione degli specifici terminali.

Si è proceduto così all’inserimento di particolari elementi, detti “Connection node”, che in maniera astratta rappresentano i possibili terminali inseriti ed essendo collegati agli stacchi dalla rete principale al locale di riferimento, simulano la stessa funzionalità del terminale in modo da poter avere un successivo dimensionamento della rete principale di distribuzione canali aria.

L’opzione “Connection node” permette di inserire il valore di portata e di perdita di carico, che si vuole assegnare relativamente a quel preciso locale nella quale è inserito. In questo caso si vogliono però

Pagina 105 di 190 creare delle associazioni che permettano di attribuire al “Connection node” la portata in maniera automatica, in relazione a dei requisiti minimi da normativa e alle dimensioni del locale.

Per definire quindi, i valori di input riferiti al progetto, si vuole pertanto seguire la norma UNI 10339:1995, la quale fornisce indicazioni per la classificazione e la determinazione dei requisiti minimi degli impianti aeraulici.

Trattandosi di uffici, si hanno:

- Un affollamento, ns = 0,12 pers/m2;

- Un fabbisogno di aria primaria, Qop = 11 l/s pers (40 m3/h pers).

Figura 8.1 - Stralcio UNI 10339:1995

Per evidenziare come si è proceduto all’elaborazione di tale metodo, si vogliono esporre nel dettaglio tutti i passaggi necessari.

Come prima cosa, dal software di authoring Revit, si sono definiti gli spazi all’interno di tutti i locali, con il comando “Space” dalla barra multifunzione “Analyze”. Questo passaggio si presume già effettuato dai professionisti che hanno progettato l’architettura dell’edificio oggetto di studio. Consecutivamente, si è proceduto alla modellazione approssimativa della distribuzione della rete, che come detto in precedenza si conforma della rete principale e degli stacchi ai locali.

Successivamente, all’interno di ogni locale (quindi all’interno di ogni spazio) si è proseguito con il posizionamento dei “Connection node”.

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Figura 8.2 - Esempio distribuzione aria di mandata, piano 5 progetto Turati con identificazione "Space" e "Connection node”

Proseguendo, tramite l’opzione “Parameter configurations” dalla barra multifunzione “MagiCAD Common” viene associato ai “Connection node” posizionati all’interno di ogni locale (quindi all’interno di ogni “Space”), alcuni parametri necessari al proseguimento.

In modo particolare, si vuole associare il parametro di “Area”, necessario al successivo calcolo che si vuole svolgere e “Name”, utile ad identificare i vari “Connection node” presenti, ognuno relativo allo “Space” di riferimento.

All’interno dell’interfaccia, tramite “Element host parameters” è possibile associare alla famiglia desiderata un parametro di un’altra famiglia definito come parametro “ospitante”.

Pagina 107 di 190 Figura 8.3 - Interfaccia opzione "Parameter Configurations” per associazione “Space” al “Connection node”

Figura 8.4 - Interfaccia opzione "Parameter Configurations” per associazione “Name” al “Connection node” Tale funzionalità è operativa all’interno del file di progetto solo dopo aver attivato il comando “Merge Parameters”, vedi Figura 8.5.

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Figura 8.5 - Opzione "Merge Parameters"

A questo punto, si prosegue con l’esportazione di un file Excel, attivata dall’opzione “Spread Sheet Export” dalla barra multifunzione “MagiCAD Common”, la quale presenta la seguente finestra di dialogo, vedi Figura 8.6.

Figura 8.6 - Interfaccia opzione "Spread sheet Export"

In questo modo, si selezionano i parametri necessari riferiti al “Connection node”, che sono:

- Name, il nome dello spazio associato al “Connection node” (con “Parameter Configurations”); - Space, i m2 dello spazio associati ai “Connection node” (con “Parameter Configurations”); - MC Ventilation Flow, la portata che si vuole definire ad ogni “Connection node”.

Pagina 109 di 190 In questo modo si ottiene un foglio di calcolo Excel, vedi Tabella 3, dove sono disposti in colonne questi parametri. In seguito, rimuovendo la protezione dal foglio è possibile forzare i valori e mettere in relazione i dati di riferimento normati dalla UNI 11339:1995 con quelli riferiti al progetto.

In modo particolare, viene utilizzata la seguente formula per il calcolo della portata d’aria (indoor-air- quality):

𝑉𝑖𝑎𝑞 = 𝑆 ∗ 𝑛𝑠 ∗ 𝑄𝑜𝑝

Tabella 3 - "Spread sheet Export" - Excel esportato

Tabella 4 - Spread sheet Export" - Excel importato

In via conclusiva, si reimporta, con il comando “Spread sheet Import”, il foglio di calcolo con i valori delle portate ottenuti, vedi Tabella 4. In questo modo l’applicativo recepisce le modifiche in maniera corretta, attribuendo la portata nel campo riferito alla portata del “Connection node”.

Sembra ininfluente ma questa ultima considerazione risulta fondamentale in quanto il software di authoring recepisce il valore di portata solo nel suo corrispondete campo di applicazione. Per questo, a fronte delle associazioni di parametri eseguite precedentemente, è fondamentale per il dimensionamento da svolgersi, non avere collegamenti ma avere il giusto temine nel campo corretto.