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8 APPLICAZIONE DELL’APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO D

8.2 Modellazione dell’impianto aeraulico

Da questo momento in poi, si intende sviluppare la tesi in una fase esecutiva di progettazione, in modo da sperimentare come l’applicativo MagiCAD per Revit, si relaziona e si interfaccia ad un progetto completo in tutti i suoi aspetti.

Pertanto, per giungere alle finalità prestabilite, si è proceduto con la modellazione dell’intera rete aeraulica, disarticolata all’interno del progetto “Turati” oggetto di studio.

In modo particolare si è proceduto con la modellazione della rete di canali, compresa di terminali, per la distribuzione di aria di mandata, di ripresa e di estrazione dei bagni e della zona pantry, rispettando i vincoli architettonici e strutturali presenti all’interno del progetto.

Una delle limitazioni esistenti preponderanti è il cavedio principale posto sul lato nord dell’edificio. Tale cavedio che è esistente e rimane tale anche dopo la ristrutturazione, serve i piani dal primo al sesto ed ha una forma irregolare con misure 1,6 x 1,9 m circa.

A fronte dell’avvenuta ristrutturazione e quindi del cambio di destinazione d’uso, il piano interrato -1, essendo adibito ad uffici e non più a deposito, deve essere provvisto di una rete di canali per la distribuzione aeraulica. A tal proposito, siccome il cavedio principale non arriva al piano -1, è stato necessario fare una deviazione dei montanti che lo attraversano.

In particolare, dal piano primo al piano terra si ha una deviazione dei montanti in orizzontale posta in prossimità dell’intradosso del piano primo, in corrispondenza del passaggio carrabile esterno a piano terra. Tale deviazione giunge in un piccolo cavedio ricavato a seguito della conformazione esistente dopo l’avvenuta ristrutturazione, di dimensioni 0,7 m2. Perciò, avendo a disposizione spazi limitati, si

è presentata la necessità di effettuare studi specifici sul contesto reale, in modo da ottenere una progettazione il più possibile adeguata all’edificio esistente.

Pagina 111 di 190 Non solo, oltre a limitazioni verticali, si è posta la necessità di considerare anche altri vincoli riscontrati di tipo architettonico e strutturale, come l’esistenza di controsoffitti e di travi.

La maggior parte dei controsoffitti sono di un’altezza presumibilmente adeguata al passaggio dei canali della rete di distribuzione, a meno del controsoffitto posto al piano -1.

Quest’ultimo ha un’altezza di soli 35 cm ed è posto in corrispondenza del passaggio dei canali direttamente collegati al montante A, di mandata e rispettivamente al montante C, di ripresa. Perciò, in merito alle considerazioni descritte in precedenza sul cambio di destinazione d’uso del piano -1, si presume che la rete di distribuzione dei canali aria, specialmente in riferimento all’articolazione dei montanti, sia abbastanza articolata e presenti dimensioni importanti.

Questa particolare attenzione posta sui controsoffitti esistenti, viene introdotta in fase di modellazione ma, successivamente verrà risolta con maggiore precisione, a dimensionamento digitale effettuato. Analogamente, in fase di modellazione vengono presi in considerazione i vincoli dovuti alla presenta di travi strutturali in altezza. In particolar modo, si è riscontrata la presenza di una trave strutturale in altezza di 20x40 cm, che impone una modellazione appropriata, con relativa deviazione del canale, a fronte di tale limitazione.

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Figura 8.8 - Cavedio da piano terra a piano -1

Figura 8.9 - Presenta di vincono: trave strutturale

Pagina 113 di 190 Figura 8.11 - Controsoffitti ad altezze diverse

Come si nota dalle figure qui sopra, la rete dei canali aria è stata modellata in maniera del tutto approssimativa, in quanto in questa fase non si è a conoscenza delle dimensioni effettive dei canali aria, ma solo delle portate assegnate ai relativi locali, §8.1.

Si tratta solo di una modellazione indicativa in modo da poter distribuire la rete nei vari locali, articolando canali di mandata, di ritorno, di estrazione dai bagni e da aree pantry.

In particolar modo, vengono inserite nel progetto le famiglie dal Dataset, inerenti ai vari tipi di condotti, curve, pezzi speciali, raccordi, ecc., perfettamente connesse tra loro e con i terminali precedentemente inseriti.

Per la modellazione dei condotti si è proceduto al caricamento di un range prestabilito di dimensioni in modo da evitare l’inserimento di molteplici combinazioni di basi e altezze che creerebbero confusione col successivo confronto a dimensionamento digitale effettuato.

Si è voluto quindi inserire canali, sia per la mandata che per il ritorno, per la maggior parte di queste dimensioni:

- 400 x 300 mm; - 300 x 200 mm; - ⃠ 300 mm. Con canali di estrazione:

- 300 x 200 mm; - 150 x 150 mm.

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Per quanto riguarda i montanti, essi si sono voluti modellare assumendo la dimensione massima consentita, contestualmente alle dimensioni dei cavedi da progetto.

Pertanto, a fronte di tali limitazioni, le dimensioni dei montanti modellati sono le seguenti: - 600 x 600 mm, nel cavedio da piano terra al piano copertura;

- 400 x 500 mm, nel cavedio da piano interrato-1 al piano terra.

Figura 8.12 - Modellazione montanti dal piano 5 al piano terra

Pagina 115 di 190 Figura 8.14 - Modellazione approssimativa piano 5

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Figura 8.16 - Modellazione approssimativa piano 3

Pagina 117 di 190 Figura 8.18 - Modellazione approssimativa piano 1

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Pagina 119 di 190 Figura 8.21 - Modellazione approssimativa piano -2

Un vantaggio che vale la pena definire è quello relativo alle portate di ogni elemento modellato. Conseguentemente alla portata definita per ogni terminale, il sistema operativo associa in via automatica il valore della portata appartenente ad ogni oggetto modellato. Questo procedimento viene eseguito dal sistema operativo sommando tutte le portate appartenenti alle famiglie che a ritroso sono collegate alla rete fino ad arrivare al tratto di canale considerato.

Per permettere tale operazione, tutte le famiglie di canali, diffusori, raccordi, curve, ecc, devono essere ben collegate in modo da ricevere queste informazioni automatiche.

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