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Gli Insurance Linked Securities (ILS)

Capitolo 2 Coperture assicurative contro rischi catastrofali

2.6 Gli Insurance Linked Securities (ILS)

Una assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali potrebbe essere una soluzione al problema delle coperture assicurative di suddetti eventi. È possibile semplificare l’analisi limitandosi a quattro differenti tipologie di coperture:

• L’assicurazione primaria: in questo caso, ad un soggetto o azienda, pagando un premio ad una compagnia di assicurazioni a fronte di una polizza assicurativa, viene corrisposta la promessa di coperture delle perdite conseguite.

• La Riassicurazione: una compagnia di assicurazione trasferisce parte dei rischi assicurativi ad un’altra società; il trasferimento avviene generalmente su base proporzionale, in quanto, l’azienda di riassicurazione, ricevendo una parte dei premi, è chiamata a coprirne ovviamente solo quella parte di perdite. In determinati casi l’azienda riassicurativa può essere coinvolta sulla base del cosiddetto “eccesso di perdita”; in questo caso, la compagnia sarà chiamata a versare solo il premio a copertura delle perdite che travalicano la soglia minima, che è precedentemente determinata.

• La Cartolarizzazione “Catastrophe-linked”: tale strumento prevede la formazione di una società che provveda all’emissione di titoli legati proprio al verificarsi di una catastrofe. I titoli emessi rappresentano di conseguenza uno dei principali strumenti per la securitization del rischio assicurativo e prendono il nome di “cat bond”. Le imprese di assicurazione o di riassicurazione, procederanno al pagamento del premio che contemplerà anche gli oneri del rischio assunti dalla società promotrice dei titoli stessi.

• I derivati “Catastrophe-linked”: questa tipologia prevede la sottoscrizione di un contratto tra due controparti al fine di effettuare pagamenti ad un soggetto

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terzo, al verificarsi di scenari catastrofici predefiniti. Il quadro di riferimento normativo contrattuale utilizzato per i derivati catastrophe-linked è lo stesso di quello utilizzato per i derivati metereologici, ovvero quegli strumenti finanziari in grado di attenuare l’influenza delle tipologie di rischio legati agli aspetti del tempo atmosferico.

Per quanto riguarda invece il principio adottato per l’analisi del trasferimento dei rischi e, dunque, relativo alle modalità ed alle procedure inerenti i risarcimenti post- catastrofe, sono tre le principali tipologie di indicizzazione (Trigger) comunemente usati per determinare i pagamenti, e precisamente sono:

• Indennità: è il meccanismo tradizionalmente utilizzato per tutti i prodotti assicurativi; la copertura, infatti, prevede il pagamento di un’indennità che può variare a seconda delle quantità di perdite coperte. A tutela della compagnia assicurativa spesso è richiesta al fine della copertura una “prova della perdita” che naturalmente assume la connotazione proprio di garanzia per l’impresa. • Index linked: rappresenta una valida alternativa alla tipologia precedente, e

rappresenta una modalità di pagamento basata su un indice che è commisurato proprio ai danni assicurati. L’indice è normalmente fornito da terzi (provider) i quali, al fine di calcolarne l’entità, procedono ad una prima fase di raccolta delle informazioni ed a una successiva in cui sono presi in considerazione le stime sulle perdite effettuate dalle imprese assicuratrici.

• Indicizzazione parametrica: in questa tipologia, i pagamenti vengono legati al verificarsi di eventi naturali utilizzando formule alquanto complesse e per lo più basate su misurazioni molto dettagliate; il risarcimento dipenderà unicamente dal luogo e dalla gravità dell’evento naturale e comunque fino a concorrenza di un limite massimo che generalmente è prestabilito. In questo caso la struttura dei modelli utilizzati è basata esclusivamente su parametri fisici dell’evento.

Una soluzione al problema della copertura dei danni da catastrofi naturali potrebbe dunque essere quella di spalmare i rischi catastrofali collocandoli nel mercato

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finanziario attraverso operazioni di cartolarizzazione dell’assicurazione delle catastrofi naturali.

La cartolarizzazione in discorso è diversa da quella che si è sviluppata per i mutui subprime basata sul modello “originate-to-distribute” identificato come la principale causa della crisi finanziaria iniziata a partire dal 2007.

La cartolarizzazione nel settore assicurativo è limitata nello scopo ed ha finalità diverse da quelle di altri settori finanziari in quanto i rischi sottostanti sono diversi e rappresenta una modalità alternativa efficiente per le imprese assicurative di trasferire rischi ed accedere a nuove fonti finanziarie per il proprio “funding”. Tali cartolarizzazioni per le compagnie hanno il positivo effetto di incrementare la capacità di assorbimento di perdite di massa e ridurre il costo della riassicurazione e del capitale a lungo termine. Per gli investitori tali prodotti finanziari rappresentano una limitata correlazione con i titoli ordinariamente scambiati sui mercati mobiliari in quanto hanno una bassa probabilità che l’evento catastrofale si verifichi ma hanno elevate perdite nel caso in cui avvenga l’evento.

Gli Insurance Linked Securities (ILS) sono una classe di attivi caratterizzati dalla messa in comune di flussi finanziari di natura assicurativa, che sono trasformati in titoli negoziabili, con l’utilizzo di tecniche di cartolarizzazione. Le attività sottostanti e gli associati redditi fungono da garanzia.

Tra gli ILS si distinguono i cat bonds e life bonds con cui è possibile trasferire “long tail risks” da una impresa (ri) assicurativa agli investitori per la protezione, nel primo caso, dei rischi quali i terremoti, le tempeste, ecc. mentre nel secondo dei rischi di longevità o mortalità di un portafoglio vita o per funzioni di finanziamento.

Il gruppo AXA nel 2011 ha annunciato il successo del collocamento di 180 milioni di euro di cat bond con scadenza nel 2015 presso investitori istituzionali, portando al riassicuratore del gruppo la copertura di cat bond a complessivi 450 milioni di euro. L’emissione è stata effettuata da Calypso Capital Limited, una SPV, nell’ambito di un programma partito nel 2010 che prevede emissioni di cat bond per 1,5 bilioni di euro.

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In generale tali titoli sono negoziabili sul mercato finanziario secondo le tipologie di senior, mezzanine e junior per i differenti “risk appetite” degli investitori e spesso vi è una “equity tranche” sottoscritta dall’impresa assicurativa che avvia l’operazione per ridurre i problemi di moral hazard. Lo scopo di questo processo è di finanziare un pool di attività e trasferirne i rischi connessi. Un portafoglio di contratti assicurativi è trasferito ad uno “special purpose vehicle” (SPV), indipendente dal credit standing dell’assicuratore. L’SPV emette di conseguenza obbligazioni; gli investitori ricevono il loro pagamento iniziale per le obbligazioni sottoscritte nel caso in cui queste arrivano a scadenza senza che si sia verificato l’evento oggetto del rischio trasferito. In aggiunta essi ricevono una cedola secondo il rischio insito nella tranche sottoscritta. La cedola è finanziata dai premi che l’assicuratore paga all’SPV per assumere il rischio iniziale e dai redditi di capitale derivanti dall’investimento degli attivi apportati dagli investitori. Nel caso si verifichi l’evento previsto dal contratto i pagamenti degli investitori sono utilizzati per coprire le perdite. All’assicuratore sponsor dell’operazione è versato in compensazione un pagamento predefinito. Il successo di una operazione ILS dipende dalla domanda del mercato dei capitali e dalla sua liquidità e non si trovano molti spazi per tali operazioni in Italia.

La cartolarizzazione dell’assicurazione delle catastrofi dovrebbe avere l’effetto positivo di incrementare il potenziale assorbito di perdite di massa, riducendo i costi del capitale nel lungo periodo o i costi della riassicurazione e fonte per il funding, attingendo a nuove forme del mercato dei capitali. Per gli investitori, la limitata correlazione con l’ordinario mercato dei capitali potrebbe essere un’importante ragione di sviluppo per tale tipo di cartolarizzazione.

Si crea certamente un problema di asimmetrie informative considerata la complessità delle operazioni; la difficoltà maggiore per l’investitore è di avere la capacità per analizzare i rischi assicurativi sottostanti l’operazione finanziaria. Perciò i potenziali investitori sono particolarmente attenti quando sottoscrivono tali titoli e le operazioni ILS sono abbastanza limitate.

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- Trasferimento alternativo dei rischi assicurativi, diversamente dalla riassicurazione tradizionale;

- Riduzione dei costi di riassicurazione; - Diminuzione del rischio di controparte;

- Contenimento dei requisiti di capitale di vigilanza;

- Permette di accedere ad una nuova fonte di finanziamento e limitare i loro rischi;

- Bassa correlazione con altri investimenti;

Gli svantaggi degli ILS sono invece:

- Mancanza di transazioni standardizzate; - Elevato costo per strutturare l’operazione;

- Impossibilità per le medie e piccole imprese di emettere ILS in quanto non possono sostenere i relativi costi amministrativi;

- Dipendenza dalla domanda e dalla liquidità del mercato dei capitali; - Elevata assunzione di rischi da parte degli investitori;

- Complessità dell’operazione e possibilità di elevati costi legali; - Forte impatto sulla stabilità finanziaria dell’investitore;

Per l’assicurato, l’acquisto di una garanzia “eventi catastrofali” di una impresa che effettua operazioni di ILS consente di avere un indennizzo certo nell’importo e pronto nella riscossione per i danni al proprio immobile che siano stati causati da circostanze quali terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche, ecc. Trattandosi di rischi di lunga durata, tuttavia, nascono rischi di credito legati ad una controparte non affidabile, rischi legali per cui la polizza potrebbe non rispondere alle proprie effettive esigenze e costi di intermediazione assicurativa che potrebbero essere elevati.

Per lo Stato, la cartolarizzazione dei rischi legati alle catastrofi naturali con danni agli immobili avrebbero l’effetto positivo di incrementare il potenziale assorbimento di perdite di massa subite dai cittadini, ridurrebbe i costi delle catastrofi a proprio carico e darebbe una risposta certa alle necessità dei malcapitati.

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La polizza che copre i rischi catastrofali dovrebbe essere obbligatoria, e pertanto sorgerebbe la necessità di incentivare l’assicurazione per gli eventi catastrofali con la detrazione/deduzione fiscale del premio calcolato in base alle risultanze del catasto e potrebbe nascere l’opportunità di offrire direttamente, tramite Poste Assicurazioni e Poste Vita, la polizza per le garanzie catastrofali, in modo da ridurre i prezzi di mercato. Ci sarebbe, comunque, la necessità per lo Stato di sottoscrivere parte della quota junior/equity della cartolarizzazione ma questa andrebbe a carico del bilancio pubblico e, nell’attuale contesto di continue manovre di aggiustamento dei conti, ciò non sembra praticabile.

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