• Non ci sono risultati.

All’interno dell’interporto di Padova, collocato a sud della ZIP, si va ad inserire il porto fluviale della città di Padova. Quest’opera è di fondamentale importanza per il completamento dell’idrovia. Il progetto prevede il completamento dello scavo del canale navigabile, con le rispettive banchine di ormeggio, oltre alla realizzazione del bacino di evoluzione. La nuova opera si collocherebbe e andrebbe ad occupare l’attuale area verde presente all’interno dell’interporto, area confinata in parte dalle banchine già realizzate nel corso di precedenti interventi. L’aera destinata al movimento merci e alle attività legate al porto fluviale risulta attualmente occupate dalle strutture internodali Ferro-Gomma e da strutture che hanno carattere logistico ad uso dell’interporto. Nel progetto si prevede una riconfigurazione dell’intera area, comprendendo una riconfigurazione delle aree destinate al movimento merci su gomma e ferro in modo da destinare le aree attorno alle banchine di ormeggio alla movimentazione delle merci provenienti dall’idrovia. Il porto presenta già delle banchine per il carico e scarico che però dovranno esser messe in sicurezza e adeguate ove necessario vista la totale mancanza di manutenzione e lo stato di abbandono in cui riversano. Inoltre si prevede la realizzazione di un grande bacino di evoluzione per le manovre da effettuare all’interno del porto per la movimentazione delle chiatte il

quale ha dimensioni sufficienti per permettere le manovre a chiatte di dimensioni pari a 115m (ivi).

Padova Fiume Brenta

Questo tratto di idrovia che collega il porto di Padova al fiume Brenta non prevede particolari interventi. gli interventi da effettuare sono:

 Adeguamento del fondale e delle sponde del canale navigabile alla nuova classe di navigazione

 Adeguamento delle interferenze tra idrovia e rete minore delle acque, in particolare della rete di deflusso delle acque meteoriche

 Demolizione della passerella ciclopedonale collocata nel comune di Vigonovo, nelle vicinanze del Nodo Idraulico Brenta

L’adeguamento del canale prevede principalmente l’allargamento del fondale del canale navigabile. Tale allargamento è ottenibile grazie alla riduzione della pendenza delle sponde, passando da un rapporto di pendenza di 1:3 a un rapporto di 1:2. Ciò garantisce il raggiungimento di una larghezza minima di 40m necessaria per il transito contemporaneo di due chiatte. La riconfigurazione delle sponde trova delle interferenze in corrispondenza delle valvole e delle botti a sifone collocate lungo l’idrovia per garantire il deflusso delle acque meteoriche. La variazione di pendenza comporta modifiche di queste strutture in quando parte di esse giaciono e si collocano sulle sponde. Inoltre viene richiesta la demolizione della passerella in quanto è una struttura che non garantisce la navigazione fluviale poiché è una struttura di attraversamento che poggia sull’acqua.

Nodo idraulico Brenta

Come già visto precedentemente, il Nodo Idraulico Brenta è collocato nel comune di Vigonovo e rappresenta un nodo di fondamentale importanza per il corretto funzionamento dell’idrovia. Questo nodo ha il compito di separare le acque dell’Idrovia da quelle del Fiume Brenta, oltre che garantire il livello di navigazione del fiume Brenta per l’attraversamento del nodo da parte delle chiatte e dei Batelli che transitano lungo L’idrovia. Gli interventi previsti sono:

 Ripristino della Chiusa Destra Brenta

 Realizzazione della Chiusa Sinistra Brenta che fungerà anche da conca di navigazione

38

Il ripristino della chiusa destra brenta ha un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento dell’idrovia. Oltre a fungere da separatore delle acqua del brenta dalle acque dell’idrovia, protegge quest’ultima dalle piene del fiume Brenta. Analizzando il manufatto si è constatato che esso è stato realizzato con dimensioni superiori alla dimensioni minime richieste per la classe di navigazione con cui l’idrovia era stata inizialmente progettata. Per tale motivo la chiusa non richiede interventi di demolizione e ricostruzione, ma solo interventi di ripristino poiché le dimensioni sono sufficienti per il passaggio dei natanti di classe idroviaria Va. L’unico intervento di notevole importanza da effettuare è la sistemazione del fondo apportando un abassamento di quest’ultimo da uno quota di 3,5m a una quota di 4m (ivi).

Per quanto riguarda la Chiusa Sinistra Brenta, attualmente non presente, bisognerà provvedere a realizzare una chiusa con le medesime caratteristiche dimensionali della chiusa Destra Brenta. A differenza della chiusa già realizzata, la chiusa Sinistra Brenta presenterà una doppia paratoia mobile. Essa fungerà non solo da chiusa per la separazione delle acque tra l’idrovia ed il fiume Brenta ma fungerà anche da conca di navigazione. La conca di navigazione qui collocata permetterà il salto di quota tra l’idrovia e il fiume Brenta, salto di circa un metro. L’ultimo manufatto da completare nei pressi del nodo idraulico Brenta è costituito dalla traversa Brenta. In parte già realizzata e concepita inizialmente sia come sostegno regolatore che attraversamento viario, con il nuovo progetto perderà le caratteristiche di attraversamento viario. Tale opera sarà strettamente connessa alla regolazione del livello delle acque del fiume Brenta in modo da garantire l’attraversamento del

fiume da parte dei natanti. Le strutture in parte realizzatte dovranno essere demolite per poi procedere alla realizzazione della nuova traversa collocata nel medesimo luogo. Lo sbarramento sarà costituito da cinque pile con luce di 20m al cui interno saranno collocate le paratoie che manterranno il livello di navigazione costante tra i 14.00 e i 15.00 m. Le arginature del fiume brenta saranno connesse da una paserella collocata al di sopra delle pile. Questo intervento permetterà sia il transito dei mezzi adibiti alla manutenzione oltre che al transito e collegamento della rete ciclo-pedonale in modo da garantire la continuità e i collegamenti tutt’ora presenti(ibidem).

Fiume Brenta e Conca Romea

Il tratto che collega il nodo idraulico Breanta alla conca Gusso rappresenta il tratto di idrovia mai realizzato. Per tale motivo la realizzazione di questo tratto di scavo dell’idrovia è di fondamentale importanza per la conclusione e il collegamento idroviario tra la città di Padova e Venezia. In questo tratto gli interventi previsti sono costituiti da:

 Scavo del canale navigabile

 Realizzazione dell’intersezione tra l’Idrovia ed il canale Novissimo

 Realizzazione dei manufatti di regolazione delle acque all’interno del canale Novissimo, a monte e a valle dell’intersezione con l’Idrovia

Lo scavo del nuovo canale segue l’asse del vecchio progetto ed inoltre, visto l’accordo europeo del 19 gennaio 1996 sulle grandi

Fig. 2.10 Progetto dei manufatti maggiori collocati nel nodo Brenta

39

idrovie d’importanza nazionale, si deve rispettare le dimensioni minime per un canale idroviario di Va classe. Come già scritto le dimensioni da rispettare risultano pari a:

o Larghezza del fondo del canale non inferiore a 40m

o Quota fondo canale 10m

o Pendenza delle scarpate con rapporto pari a 1:2 o Larghezza sommita arginale pari a 9.5m

Il nuovo canale inoltre incontra una serie di ponti già realizzati in passato per garantire i collegamenti viari. I ponti risultano rispettare l’altezza minima necessaria per garantire il passaggio dei natanti. Inoltre si dovranno riconfigurare alcune viabilità minori in quanto risulterebbero interrote o prive di collegamento in seguito allo scavo del canale idroviario. In corrispondenza dell’intersezione tra l’Idrovia e il canale Novissimo si va a collocare un’infrastruttura importante per il

controllo e gestione delle acque dell’idrovia. Come per il fiume Brenta, in questa intersezione si andranno ad inserire delle infrastrutture finalizzate al controllo del livello dell’acqua per garantire il transito dei natanti. A differenza del nodo Idraulico Brenta non verranno inserite delle chiuse in corrispondenza dell’idrovia ma si prevede di raccordare le arginature dell’idrovia con gli argini del canale Novissimo e sucessivamente saranno realizzati degli sbarramenti a monte e a valle del canale Novissimo, in modo da controllare e gestire i livelli idrici dell’idrovia. A monte sarà realizzato uno sbarramento composto da due pile. Le pile centralmente conterranno la paratoia mobile di luce 9,5m , mentre ai lati sarà realizzato un paramento murario in calcestruzzo che collegherà le pile alle

sponde del canale Novissimo. Per quanto riguarda

l’infrastruttura collocata a valle del canale Novissimo si dovrà solamente adeguare il sostegno Ca Molin ai nuovi livelli idrici in

quanto il sostegno è già presente (Regione Veneto,studio di fattibilità degli interventi per il completamento dell’idrovia Padova Venezia).

Conca Gusso

La conca Gusso è stata realizzata tra il ’69 e il ’75. Il ruolo principale di questo nodo è quello di garantire salto del dislivello tra la laguna veneta e l’Idrovia. Per via delle maree il livello della laguna varia a differenza del livello del tirante dell’Idrovia che rimane pressoché immutato. Viste le dimensioni della conca di navigazione si è deciso di mantenere la conca di navigazione attualmente presente e affiancarle una nuova conca di navigazione aggiornata agli standard della classe idroviaria Va.

41

La scelta di realizzare una nuova conca e ripristinare anche quella già presente è per garantire il passaggio anche a imbarcazioni di minore dimensioni usufruendo di minor quantità d’acqua. Gli interventi sui manufatti esistenti richiedono una completa riqualificazione e ristrutturazione per via del cattivo stato in cui riversano (ivi).