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Interventi sugli spazi aperti

8. Il rilievo del giardino della stazione

9.4 Interventi previsti

9.4.2 Interventi sugli spazi aperti

Il parcheggio (P), mantenuto e ampliato nella sua funzione vuole essere associato anche all’utilizzo con finalità di manifestazioni ed eventi pubblici. La prima fase prevede la rimozione dei jersey in cemento, che la dividono in due spazi distinti, e la rimozione delle staccionate e dei cancelli che una volta lo chiudevano nella parte sud-est. Da valutare è inoltre il rifacimento del manto cementizio e della segnaletica stradale.

A nord del parcheggio, si propone l’inserimento di un tappeto erboso di prato rustico e il restauro della installazione del traliccio metallico di controllo e illuminazione del piazzale, come persistenza del passato del luogo. Data la notevole altezza e visibilità, è riconvertito a pennone portabandiera illuminandolo con led ed utilizzabile durante eventi pubblici organizzati da gruppi e dalle associazioni per issare vari vessilli e attirare l’attenzione sul luogo. Alla base si prevede un cemento architettonico disposto circolarmente per agevolarne

l’utilizzo e vengono disposti arbusti di ortensie (Hydrangea paniculata cv. Limelight) e rose (Rosa cv. Captain Hayward). A ovest, si propone l’inserimento sempre di un prato rustico, collegato con il precedente, nello spazio compreso tra la strada statale e l’inizio della parte cementificata, con lo scopo di renderlo esteticamente apprezzabile e facilmente gestibile. In questo spazio, posizionati paralleli, sono riposizionati i due cancelli rimossi precedentemente e abbelliti tramite l’utilizzo del gelsomino d’inverno (Jasminum nudiflorum). Nel mezzo viene posizionata un’installazione costituita da sedime di roccia calcarea del Monte Pisano con traversine in disuso tra le quali sono poste arbusti due arbusti di ortensie (Hydrangea paniculata cv. Limelight) verso l’esterno e una di rosa (Rosa cv. Captain Hayward) all’interno. A ridosso del parcheggio, sempre nel prato, si inseriscono inoltre alberi di roverella (Quercus pubescens), essenza tipica delle aree boschive limitrofe, alternata ad alberature di sambuco comune (Sambucus nigra) con andamento nord-sud al fine di creare coni d’ombra durante la mattinata.

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Il binario abbandonato a est, vicino alla piattaforma d’imbarco, viene valorizzato tramite l’inserimento di un tappeto erboso di prato rustico e, sempre con andamento nord-sud, alberi di roverella (Quercus pubescens) e Sambuco comune (Sambucus nigra), il cui scopo e creare coni d’ombra nel periodo pomeridiano. La piattaforma limitrofa subisce il rifacimento del manto cementizio. Vengono inoltre posizionate panchine utili ai viaggiatori.

Nella parte più a sud, vi è una fascia di rispetto indicata al suolo tramite l’utilizzo di cemento architettonico e da dissuasori in metallo. Lo scopo di questa è di tutelare lo spazio di accesso che, data la sua conformazione, è pensato per l’utilizzo anche da parte di disabili.

Passando al piazzale antistante la stazione (PS), si prevede la rimozione di parte dei parcheggi, spostati come visto più a nord, la rimozione del casotto di legno posto nella parte retrostante la cappella e il rifacimento di parte del manto cementizio. Necessario è il restauro della cappella con l’utilizzo della stessa tonalità crema impegnata per gli altri edifici del complesso ferroviario.

Viene inserita una fascia di rispetto in cemento architettonico con andamento nord-sud, delimitata da dissuasori a paletto, che si riconnette alla fascia di rispetto posta nella zona del parcheggio. Gli scopi sono qui molteplici: distanziare le auto dal complesso degli edifici principali; evitare danni ai manufatti quali, per esempio, le scale del fabbricato viaggiatori; permettere la valorizzazione della facciata del fabbricato viaggiatori; creare uno spazio solo per i pedoni lungo tutta l’area e permettere di inserire, nella parte sud-

Figura 60- Il restauro delle facciate del fabbricato viaggiatori, accompagnato da una zona di tutela dal lato della facciata, valorizza l'intero edificio.

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ovest, a ridosso del muretto del giardino, stalli per le bicilette (Figura 60).

Gli stalli sono importanti poiché volti a favorire l’utilizzo di mezzi ecosostenibili e la sosta di quelle persone impiegate nell’attraversamento della vicina Ciclopedonale Puccini, pista ciclabile che va da Lucca al Lago di Massaciuccoli.

Sul lato a est, si prevede la sostituzione delle piante mancanti con alberi di tiglio ricreando così la linearità andata perduta nell’alberatura stradale e la rimozione, ove possibile, del manto cementizio a ridosso dei colletti degli alberi con apposizione di griglie per favorire il corretto stato fitosanitario degli stessi.

La piattaforma di imbarco (PI) prevede il rifacimento del manto cementizio ormai in forte condizione di degrado, la sistemazione dei lampioni, la rimozione dei jersey in cemento che frazionano lo spazio e l’allungamento a sud in modo tale da creare un collegamento d’accesso diretto con la rampa che sale verso la parte retrostante del magazzino merci.

Nell’area dove passava il primo binario, nella parte antistante il fabbricato viaggiatori e il giardino, vengono inseriti al suolo

due strisce metalliche in acciaio, appoggiate su calcestruzzo architettonico caratterizzato da pietrisco calcareo proveniente dalle vicine cave, per ricordare lo spazio in cui il treno passava e la posizione dei binari. Le strisce proseguono a nord con uguale modalità sino al termine della piattaforma.

Nello spazio limitrofo l’area del bagno pubblico, sono rimosse le piante di lauroceraso presenti e, nelle e aiuole che segnano il passaggio dal parcheggio alla piattaforma d’imbarco, sono inseriti arbusti di ortensie (Hydrangea paniculata cv. Limelight) e rose (Rosa cv. Captain Hayward). Nell’aiuola a est, data la posizione svantaggiosa, lungo la recinzione in cemento, viene inserito un telo pacciamante anti-alga ricoperto poi di pietra calcarea proveniente dal Monte Pisano. La magnolia (Magnolia grandiflora) (G19) è invece soggetta a rimonda del secco e potatura di formazione della chioma. Infine, l’aiuola in linea con il fabbricato viaggiatori viene rimossa. Il tutto si conclude con la colorazione della staccionata che si affaccia sul piazzale antistante la stazione con una tonalità grigio chiaro.

Nello spazio dei binari dismessi (BD) si propone la creazione di uno spazio verde usufruibile dalla cittadinanza e in cui

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sviluppare anche un percorso pedonale in modo da formare un tratto pedonale protetto dal traffico veicolare (Figura 61). Questo viene ottenuto con un percorso rettilineo che connette l’edificio del magazzino con l’uscita dell’area del complesso posta immediatamente a nord del vecchio edificio della stazione. Tutto è realizzato tramite l’utilizzo di cemento architettonico.

Immediatamente limitrofi al percorso, sono inserite coppie di panchine posizionate in maniera alternata a destra e a sinistra in prossimità delle alberature di roverella (Quercus pubescens) e sambuco comune (Sambucus nigra). Le arboree citate sono posizionate in due filari paralleli al percorso pedonale in maniera alterna. In tale modo gli avventori del luogo possano usufruire di spazi in ombra durante tutta la giornata.

Il restante spazio viene dotato di un prato rustico e prevede la rimozione degli esemplari arborei di cedro rosso occidentale (Thuja plicata) (G23), sambuco comune (Sambucus nigra) (G24) e prunus (Prunus spp.) (G25) presenti.

L’illuminazione vuole essere garantita da apposite strisce al led posizionate lungo la strada e da punti luci che si rifanno nello stile ai lampioni presenti presso la piattaforma ferroviaria. Il primo binario dismesso, data la prossimità con gli impianti in funzione, non è oggetto di utilizzo a fini pedonali e la riqualificazione si limita alla pulizia del sito e alla apposizione di sedime costituito da pietra calcare del Monte Pisano, riferimento naturalistico al territorio e fattore di contrasto che mette in risalto il binario e le traversine di colore rosso. Inoltre, crea una continuità con lo spazio del primo binario adibito a piattaforma. Per separarlo dal resto dello spazio, data la prossimità al binario in uso, vi è l’inserimento di una siepe di fargesia (Fargesia murieale) per tutta la sua lunghezza. La recinzione in cemento, posta ed est, viene lasciata in loco e ritinteggiata di colore grigio chiaro per uniformare tra di loro parti di recente sostituzione con altre più vecchie e ricollegarsi all’intervento già eseguito sulla recinzione presso lo spazio del bagno pubblico.

Lo spazio attualmente adibito a marciapiede a est di questo spazio viene riconvertito al transito dedicato principalmente

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alle bicilette così da collegarlo allo spazio di sosta ad esse dedicato. La parte più a sud, presentando un giardino privato e l’accesso alle abitazioni legato alla vecchia stazione, non è stato oggetto di riqualificazione.

In conclusione di questo gruppo di interventi, data la presenza della pavimentazione storica formata da grosse lastre di pietra nello spazio di accesso alla piattaforma di imbarco, si è pensato di operare per il rifacimento del manto di copertura tramite cemento stampato che riprenda le medesime forme delle pietre. Gli spazi interessati a questo intervento sono la

salita di accesso post a nord del magazzino merci, la zona sotto la tettoia davanti al fabbricato viaggiatori, l’area circostante il bagno e lo spazio pedonale all’interno del giardino.

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