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A.7. L'utilizzo di uno strumento come Kakebo ha influenzato positivamente

3.4. Altri strumenti predisposti

3.4.2 Intervista al target P.IVA / pmi

È stato predisposto anche un breve sondaggio, da somministrare direttamente, mediante intervista in profondità per il target partita iva. I dati raccolti saranno poi fonte di analisi testuale e categorizzati in apposite elaborazioni. Per far questo si sono presi contatti con gruppi di coworking pisane e con l’incubatore fiorentino. Si ritiene, infatti, che il target di aziende in questione sicuramente avrebbe bisogno di risparmiare e di gestire in modo attento le proprie spese. La sfida è quella di comprendere se, anche tale pool di aziende individuato (startup innovative), vede questo bisogno, da noi teorizzato e ipotizzato, in concreti needs, e comprendere come tali needs potrebbero essere soddisfatti mediante una versione studiata ad- hoc.

42 L’intervista conta otto domande da cui poter ottenere le valutazioni che ci occorrono; le key questions di questa intervista sono pertanto:

1. comprendere le necessità delle P.IVA nei riguardi della gestione dei conti 2. comprendere l’approccio al risparmio attuale

3. comprendere che cosa vorrebbero da un applicativo come jakebo pensato ad hoc per le p.iva

4. comprendere come attualmente gestiscono il loro budget, che cosa utilizzano, come si trovano

5. comprendere il livello di fedeltà all’attuale sistema, analizzandone Pro e Contro.

Per rispondere a queste key questions le domande dell’intervista sono: 1. Che tipo di attività svolge?

2. Che cosa significa per lei, gestione del budget, a livello di azienda?

3. Che cosa significa per lei, sempre a livello di azienda, risparmiare? Di quali strumenti si avvale per risparmiare? Crede che il risparmio sia un elemento con connotazioni positive oppure ha anche lati negativi? (Se Si, quali?) 4. In che modo un applicativo come jakebo potrebbe aiutare un’azienda nella

gestione dei conti? Jakebo è un applicativo basato sulla suddivisione categorica delle spese, è pensato principalmente per il target individuale, lo scopo di questa breve intervista è quello di comprendere come potrebbe essere esportato sulle imprese. => di che cosa avreste bisogno nello svolgimento della vostra attività per tener sotto controllo le spese? Pensate che uno strumento di supervisione e controllo gestionale del budget, quale jakebo dovrebbe essere, possa essere funzionale allo svolgimento delle vostre attività?

5. Che strumenti utilizza, al momento, per la gestione del budget? Quanto fa riferimento alla figura, ormai molto generalizzata del commercialista, anche per gestioni “semplici”?

6. Sarebbe disposto a cambiare sistema se fosse in grado di espletare le funzioni da lei richieste?

43 7. Sarebbe disposto a pagare per avere un sistema di controllo completo e completamente personalizzabile? (Un canone mensile, annuale, settimanale…)

8. Che funzioni dovrebbe avere per essere acquistato da lei un applicativo del genere?

Su che supporto lo utilizzerebbe? Con che frequenza lo utilizzerebbe? Ci sono delle funzioni, in particolare, senza le quali non acquisterebbe il prodotto?

La prima domanda sul tipo di attività ha una duplice funzione: da un lato serve a creare un legame con il rispondente, a livello psicologico interessarsi a lui ha solitamente effetti positivi sul livello di coinvolgimento e partecipazione; dall’altro, serve a segmentare per tipologia le aziende (non avendo idea di quali attività esse svolgano, prima dell’intervista)

Le domande 2 e 3, vertono immediatamente sul tema cardine di questo studio: gestione del budget a disposizione e risparmio; con questa domanda vogliamo tentare di dare una risposta alle key question numero 2 e 4. Un elemento che non è da trascurare è la ricerca del lato negativo del risparmio: un’attività economica che punta a risparmiare, potrebbe voler/dover/poter ridurre la qualità a fronte di una riduzione di costi.

La domanda 4, riguarda la presentazione del progetto, di Jakebo, di estensione del proprio, seppur ipotetico, mercato di riferimento; la presentazione del gestionale e un primo sondaggio circa l’interesse verso questa possibilità. Anche in questo caso si cerca di creare un legame, con il rispondente, in modo che si sviluppi, un flusso di informazioni trasversali tali da arricchire le poche conoscenze attuali che abbiamo in materia.

La domanda 5, entra nel merito delle abitudini del rispondente: Che strumenti

utilizza, al momento, per la gestione del budget? Annessa a questa prima domanda

ve ne è una seconda, che va per forza indagata. La maggior parte, se non tutte le attività commerciali, si rivolgono a un commercialista; l’applicativo assolverebbe, per certi versi, alle medesime funzioni svolte da questa figura, oggi giorno sempre

44 più generalizzata, diventando nelle intenzioni più un elemento di complementarietà che di sostituzione effettiva. Per tali ragioni troviamo all’interno della stessa domanda anche: Quanto fa riferimento alla figura, ormai molto

generalizzata del commercialista, anche per gestioni “semplici”?

Il cambiare fa sempre paura, è un qualcosa di noto, si tende a restare all’interno della propria confort zone perché la conosciamo, i consumatori/utilizzatori spesso e volentieri hanno difficoltà anche solo ad accettare l’idea di cambiare: gli switching cost sia a livello economico ma soprattutto a livello psicologico- formativo sono uno scoglio arduo da superare; eppure, in tempo di crisi, è ragionevole pensare che, di fronte a uno strumento che permetta di risparmiare sia sui costi di gestione che sulla gestione effettiva (andando a evidenziare spese “sbagliate” in termini di sostenibilità aziendale, effettivi problemi di gestione del budget, …), vi possa essere una possibilità di accettazione al cambiamento.

Per tali ragioni, nella domanda 6, troviamo esplicitamente chiesta la disponibilità a cambiare metodologia a fronte dei guadagni sopra-citati: “Sarebbe disposto a

cambiare sistema se fosse in grado di espletare le funzioni da lei richieste?”. In

coda a questa domanda dobbiamo chiederci se questa disponibilità prettamente psicologica al cambiamento, si possa o meno tramutare in una possibilità di acquisto di un bene/servizio. Ecco spiegata la necessità di inserire una settima domanda: “Sarebbe disposto a pagare per avere un sistema di controllo completo

e completamente personalizzabile? (Chiedere metodologia di pagamento: Un canone mensile, annuale, settimanale…)”

Non ha senso chiedere un prezzo a un rispondente in quanto questo tenderà al massimo ribasso possibile e, il più delle volte, non avrà neppure idea di quanto “valga” l’oggetto della “trattativa”; per questo motivo non è stata inserita la specifica domanda sulla quantificazione della spesa.

45 Nell’ottava e ultima domanda, emergono aspetti tecnici in merito alle volontà che un applicativo, da disegnare e progettare da zero, dovrebbe possedere per essere acquistato.

Ricordando la famosa frase di H.Ford “Se avessi chiesto ai miei clienti che cosa volevano avrebbero risposto con cavalli più veloci”, è sempre “pericoloso” e “fuorviante” chiedere direttamente al cliente/rispondente/utilizzatore di crearci il suo prodotto ideale, tuttavia è necessario conoscere quali funzioni sono per lui indispensabili per invogliarlo a valutare l’acquisto.

“Che funzioni dovrebbe avere per essere acquistato da lei un applicativo del genere? Su che supporto lo utilizzerebbe? Con che frequenza lo utilizzerebbe? Ci sono delle funzioni, in particolare, senza le quali non acquisterebbe il prodotto?”

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CAPITOLO IV

ELABORAZIONE DEI DATI

4.1 Sondaggio sulle modalità per la gestione della spesa familiare

Il questionario in questione è stato somministrato, prevalentemente con interviste face to face, per un periodo di raccolta dati che è iniziata a metà maggio, terminando a ridosso di agosto.

In seguito, ha avuto inizio la fase di elaborazione del data entry, durante la quale è avvenuta la creazione di un database in cui sono state registrate le risposte fornite a ciascuna domanda del questionario. Per fare questo, i dati sono stati riportati su Lime Survey, tramite immissione manuale, successivamente, grazie agli strumenti della piattaforma, è possibile incrociare tra loro alcuni dati raccolti nel database, al fine di ricavare le informazioni ritenute utili a soddisfare gli obiettivi prefissati nella ricerca e le esigenze della committenza. Al termine dell’analisi, per fornire un quadro chiaro alla committenza, in accordo con il Research Proposal, sono stati realizzati dei grafici ad-hoc.

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