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INTERVISTA: ELISABETTA DOTTO

4- RICERCA EMPIRICA: CORTINA 2026, QUALI PROSPETTIVE?

4.3 INTERVISTA: ELISABETTA DOTTO

Elisabetta Dotto, proprietaria del Ambra Cortina Luxury & Fashion Boutique Hotel a Cortina d’Ampezzo, ha mischiato sapientemente le carte dell’hotellerie, regalando una nuova dimensione al suo Hotel, ma soprattutto al suo modo di interpretarlo e farlo vivere ai propri ospiti. L’evento creato da lei stessa, “Tacco e Colbacco 12” ha fatto il giro del mondo fino ad arrivare alle più importanti fiere alberghiere del mondo. Personalità di spicco ha cercato di riportare Cortina al massimo del suo splendore, cercando di renderla viva durante tutto l’anno. Dell’Ambra Hotel dice: “L’Ambra Cortina

fashion Luxury & Boutique Hotel è la casa dove lavoro, vivo, ricevo ospiti e amici. È casa mia e mi rispecchia molto. L’unica differenza tra una casa privata e l’Ambra è che quest’ultimo è aperto al mondo. Quindi c’è tutto di me e ci sono anch’io ad aprire la porta”.66 È protagonista attiva nell’organizzazione degli eventi non solo quelli che si tengono nel suo Hotel come “Colbacco e Tacco 12” o “Kiss me at Midnight”, il primo si svolge nella settimana che apre la stagione Invernale Ampezzana con la Cortina Fashion Week, mentre il secondo poco prima di Capodanno, ma anche con eventi promozionali per le Olimpiadi del 2026 o eventi di arte e cultura.

1- Qual è il suo rapporto con Cortina d’Ampezzo?

Sono incantata ogni volta che arrivò a Cortina in quanto non ci vivo stabilmente.

Dopo 16 anni mi devo ancora fermare a fare uno scatto di uno scorcio di sole o di nebbia di un angolo o dell’altro.

Quando vado a sciare non riesco a godermi la sciarpa da quanto mi incanta la bellezza del luogo Il mio rapporto con Cortina è quello del primo Amore non si scorda e non ci si disincanta questo per quanto riguarda il territorio.

Con gli abitanti ho un ottimo rapporto di stima e rispetto guadagnato sul campo attraverso la dedizione al lavoro e la costanza, sono uno dei pochissimi alberghi aperti tutto l’anno ed ho iniziato per prima ad aprire la strada.

2- Che momento stava vivendo il turismo a Cortina prima della pandemia? Riuscirà a recuperare il fascino e la forza che aveva raggiunto negli ultimi anni?

Cortina prima della pandemia viveva il momento più florido che stava vivendo il turismo mondiale che non conosceva segni di arresto dal 2010 con una costante crescita di presenze e di flussi turistici internazionali, con una finale dei mondiali concretamente organizzata si è trovata a dover chiudere gli impianti il 12 marzo con il conseguente svuotamento della vallata.

Un evento traumatico senza precedenti, che Cortina ha retto con tutta la professionalità la dignità ed il rigore tipico della gente di montagna.

Sono state sospese le gare ma la pista olimpica e rimasta illuminata per parecchie notti con gioia e malinconia di chi ha potuto ammirare una Tofana de Rozes innevata con un metro di neve fresca.

La beffa di questa pandemia è stata anche la condizione meteorologica ideale che raramente si avvera, temperature di gennaio, neve abbondante e fresca, sole e giornate lunghe di marzo con piste inesorabilmente chiuse.

Cortina non perde fascino nemmeno deserta anzi lo acquista e lo amplifica, Cortina come il resto d’Italia hanno portato in giro per il mondo l’immagine di una natura rispettata e meravigliosa. Sono certa, certissima che non solo Cortina ma tutti i paesi dopo la pandemia tenderanno a recuperare gli standard precedenti ma con un reset migliorativo e cioè un turismo più sostenibile. L’obiettivo non sarà più il numero ma la qualità e in questo Cortina era con il progetto della sostenibilità già protesa in questa direzione.

3- Quali sono gli aspetti principali economici e sociali delle Olimpiadi del 2026 a Cortina? Aspetti positivi e negativi?

Per quel che riguarda un operatore turistico alberghiero come me le Olimpiadi come traguardo e appuntamento a breve termine sono la garanzia migliore contro gli effetti del post Covid che indubbiamente creeranno nei mercati incertezza e rallentamento delle performance economiche.

4- Cortina dopo le nuove regole sociali imposte dalla Pandemia saprà reggere le Olimpiadi del 2026? Viabilità, alberghi e impianti sciistici?

Ancora meglio perché tutto il mondo si orienterà ad affluenze sostenibili e controllate Non avevano forse bisogno gli stadi di essere regolamentati?

Non dimentichiamo che gli affollamenti non controllati sono un pericolo in sé.

Gli alberghi sono in piena ristrutturazione, la pandemia ha portato ad uno stop di affluenza e molti operatori ne hanno approfittato per chiudere e rinnovarsi.

5- Un evento di questa importanza potrà portare a superare la crisi post pandemica?

Mi auguro che la crisi post pandemica sia superabile in 6/9 mesi al massimo in 24 mesi e cioè di uscirne definitivamente e al più tardi nel 2023.

Chi lo sa ! Una cosa è certa da un sondaggio mondiale delle ricerche sui socials e su Google nel mondo l’Italia è risultata il “sogno “ di viaggio più diffuso nel mondo e le persone al primo posto dei desideri hanno menzionato il viaggio.

Sono e voglio essere positiva sarà difficile rinunciare ai viaggi, diverso è chi per prudenza, malattie e disturbi in corso non si senta di viaggiare.

Il viaggio è oltre che un arricchimento personale è anche per molti uno status symbol. Come ne uscirà?

Chi lo sa lo scopriremo solo vivendo …

Possiamo comunque fare di tutto per uscirne al meglio come destinazione avendo le Olimpiadi alle porte.

6- Quali sono le opportunità, nel suo settore, che si potranno trovare dopo questa pandemia?

Purtroppo molti alberghi, spero pochi, da acquistare perché qualcuno non ce l’ha fatta, quindi l’espansione, la riduzione della concorrenza, la possibilità di intraprendere sinergie e coinvolgere attori della filiera turistica in una collaborazione complessiva per offrire al turista un pacchetto sicuro e completo.

La pandemia tocca tutti, aziende e privati di tutti i settori non ci saranno favoriti o sfavoriti, sarà necessario essere forti, positivi, uniti e umani e soprattutto spremere un po’ meno un territorio stremato.