• Non ci sono risultati.

I L CALCOLO DEI RLS DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

3.1 Introduzione

È stato più volte sottolineato che, ai fini di un più efficace utilizzo dei RLS per la classifi-cazione tipologica delle aziende agricole nel territorio comunitario, è essenziale che i risultati cui gli Stati membri pervengono siano coerenti e pienamente comparabili, malgrado i dati a loro disposizione, utilizzati come base per i calcoli, siano spesso molto diversi. Per questo la normati-va e la manualistica di supporto prevedono dettagliati schemi di calcolo che, anche se modificabi-li e adeguabimodificabi-li ai dati di base da parte di ogni Stato membro, assicurano una piena congruenza dei risultati finali, nonché una maggiore comprensione della metodologia utilizzata e della quantità e qualità dei dati stessi. Pertanto, fatta questa opportuna premessa, si può passare all’analisi del-l’impostazione dello studio alla base del calcolo dei RLS.

Il manuale12della Commissione europea presenta uno schema di calcolo generale da utiliz-zare per determinare i coefficienti di RLS per le produzioni zootecniche (Tabella 3.1.a).

Le prime tre colonne identificano l’attività produttiva in esame attraverso un codice della produzione e la relativa descrizione, nonché un codice regione, in base ai quali si può univoca-mente attribuire un determinato RLS a una data produzione realizzata in una specifica regione.

Le colonne della Produzione lorda contengono i dati di base relativi alla quantità, al prezzo e al valore della carne e dell’altro prodotto principale, al valore dei sottoprodotti, ai sussidi e, infi-ne, il totale. Come già precisato nel paragrafo 1.7, non tutte le tipologie di bestiame prevedono la presenza di un altro prodotto principale o di sottoprodotti; pertanto, se si sceglie di utilizzare lo stesso schema generale per tutte le categorie, come è avvenuto nel nostro caso, alcune caselle rimarranno naturalmente vuote.

Il valore monetario della produzione lorda deve includere anche i sussidi direttamente lega-ti alla produzione, siano essi di provenienza comunitaria, nazionale o regionale, prendendo come riferimento l’ammontare totale di uno specifico premio pagato in una regione, diviso per il nume-ro totale di animali presenti in quella regione, sia che abbiamo ricevuto il premio sia che non lo abbiano ricevuto. L’esempio tipico di questa tipologia di sussidi è rappresentato dai premi a capo elargiti in ambito PAC a particolari categorie di bestiame.

I costi variabili specifici includono quantità, prezzo e valore della rimonta del bestiame, il valore degli alimenti, concentrati e foraggi, e altri costi variabili quali, ad esempio, i costi veteri-nari. I costi relativi al lavoro, ai macchinari e agli edifici non devono essere dedotti dal valore della produzione lorda.

Le tre colonne finali contengono il valore del RLS (totale produzione lorda – totale costi variabili specifici) nella moneta nazionale (per i Paesi al di fuori dell’area dell’euro) e in euro (il tasso di conversione da utilizzare è fornito direttamente dalla Commissione europea ai Paesi inte-ressati), nonché eventuali note o commenti.

Per il calcolo dei “RLS 2004” per l’Italia, lo schema appena descritto è stato modificato con l’aggiunta di alcune colonne in modo da adattarlo alle fonti di dati disponibili. Sono state innanzitutto aggiunte alcune colonne che consentono di descrivere la categoria di bestiame

utiliz-12Lo schema è illustrato nell’allegato 5b del manuale “Struttura e Tipologia delle aziende agricole” della Commissione europea (per i documenti di supporto allo studio e alla determinazione dei RLS vedi il paragrafo 1.2).

Tabella 3.1.a - Schema di calcolo dei coefficienti di RLS per le produzioni zootecniche

Codice produzione Descrizione Codice regione Quantità Prezzo unitario

V alore Quantità Prezzo unitario

V alore V alore sottoprodotti Sussidi Totale Quantità Prezzo unitario

V alore Concentrati

Foraggi Altri costi variabili

Totale V aluta nazionale Euro Note

Incremento o carneRimontaAlimenti

Produzione lordaCosti variabili specificiRLS Altro prodotto principale Tabella 3.1.b - Adattamento dei dati di fonte Istat alla descrizione richiesta da Eurostat

Codice Descrizione Descrizione Peso vivo per capo Adattamento Codice Descrizione Peso vivo per capo

RegioniCategorie di bestiame IstatEurostat

Tabella 3.1.c - Calcolo dell’incremento di peso del bestiame

Peso per ciclo Cicli per anno Peso per anno Prezzo V alore

Carne Peso vivo prodotto nella categoria

zando sia la descrizione riportata nelle statistiche ISTAT (che costituiscono la principale fonte utilizzata), sia quella utilizzata da EUROSTAT e per la quale è richiesto il calcolo del RLS. Infat-ti, è da rilevare che, in alcuni casi, le suddivisioni delle diverse tipologie di bestiame nelle diffe-renti categorie proposte dall’ISTAT corrispondono in maniera esatta alle attività produttive per le quali è richiesto il calcolo, mentre in altri casi è necessario accorpare una o più categorie ISTAT o, viceversa, scindere una categoria in più categorie, al fine di ottenere un raggruppamento di dati coerente con quanto richiesto. A tal fine è stato utilizzato un coefficiente di adattamento che, come verrà illustrato dettagliatamente nel prosieguo del lavoro, permette la conversione del dato numerico riferito al peso vivo per capo di una categoria di bestiame così come descritta nelle sta-tistiche ISTAT, in un nuovo dato numerico relativo al peso vivo per capo di una categoria di bestiame così come descritta da EUROSTAT (Tabella 3.1.b).

Proseguendo poi con la Produzione lorda, lo schema di calcolo è stato ampliato in modo da comprendere altre informazioni di base necessarie per la determinazione del valore della carne, ovvero il peso prodotto dall’animale per ciclo, il numero di cicli riferiti a un periodo di 12 mesi e, infine, il peso prodotto in un anno (Tabella 3.1.c).

Altra parte dello schema che ha richiesto un ampliamento è quella relativa ai sottoprodotti, differenziati in redi e altri sottoprodotti. In particolare, per determinare la quantità nei redi sono state aggiunte le colonne contenenti informazioni sul numero di parti per anno, il numero di redi che nascono in ogni parto e il peso del redo allo svezzamento (Tabella 3.1.d).

Tabella 3.1.d - Calcolo del valore dei sottoprodotti

Per quanto riguarda invece i Costi variabili specifici, lo schema originario è stato ampliato in tutte le sue parti, a partire dal calcolo della rimonta (Tabella 3.1.e), dove è stata aggiunta una colonna contenente il coefficiente di adattamento, che tiene in considerazione la percentuale del-la specifica categoria animale per del-la quale deve essere calcodel-lata del-la rimonta, a partire dal modello demografico di cui si dirà nel paragrafo 3.3.1.

Tabella 3.1.e - Calcolo della rimonta

Parti per anno Redi per parto Peso per redo svezzato Quantità totale Prezzo Valore Quantità Prezzo Valore Totale

Redi

Quantità Altri sottoprodotti

Adattamento Quantità Prezzo Valore

Rimonta

Valore dei sottoprodotti

La quantità degli alimenti è uno dei passaggi più complessi della metodologia di calcolo, in quanto bisogna calcolare i fabbisogni alimentari delle diverse tipologie di bestiame, il valore nutritivo dei vari tipi di alimenti13e il mix di alimenti che costituiscono la dieta di ogni tipologia di animale.

I fabbisogni alimentari sono suddivisi in fabbisogni per il mantenimento del peso (o carne), per la produzione di nuovo peso (o carne) e per la produzione dell’altro prodotto principale (Tabella 3.1.f).

Tabella 3.1.f - Schema di calcolo dei fabbisogni alimentari del bestiame

Per quanto attiene alla dieta, la composizione percentuale indica in quale misura ogni cate-goria di bestiame consuma le diverse tipologie di alimenti, il contenuto in UF indica le unità foraggere delle diverse tipologie di alimenti, le ultime quattro colonne riportano la quantità di ogni tipologia di alimento consumata in un anno da ogni categoria di bestiame (si veda oltre il paragrafo 3.5.2).

Moltiplicando per i rispettivi prezzi le diverse quantità di alimenti si ottiene, poi, il valore totale dei costi per gli alimenti.

Infine, il valore degli altri costi variabili è stato suddiviso in “Veterinari” e “Altri”, così come tali voci sono riportate nella banca dati della RICA, utilizzata quale fonte informativa per questa ultima categoria di costi.