• Non ci sono risultati.

3. DOMANDE E METODOLOGIA DELLA RICERCA

3.2. I dispositivi di produzione e raccolta dei dati

3.2.1. INVALSI

L’INVALSI161 è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.

Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’Istituto:

 effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);

 studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;

 effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole;  predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado;

 predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore;

 provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità;

160 Al momento, relativamente ai quesiti di italiano delle prove INVALSI, sono stati caricati tutti quelli di grammatica e solo una parte di comprensione del testo. Relativamente ai quesiti di matematica non sono ancora presenti in piattaforma i quesiti somministrati in formato CBT (Computer Based Test). La piattaforma Gestinv è in fase di aggiornamento e la totalità dei dati verrà caricata prossimamente. I dati utilizzati nell’analisi fanno riferimento ai dati grezzi che verranno a breve caricati sulla repository.

 fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;

 svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche;

 svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati;  assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo

valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti;

 formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione.

L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività. La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto162.

Nell’anno scolastico 2007/2008, in seguito ai progetti pilota avviati nel 2001163, nella scuola italiana sono state introdotte le prove INVALSI per il grado 8, ovvero per la classe terza della scuola secondaria di primo grado. Attualmente le prove vengono somministrate annualmente nei gradi scolastici 2, 5, 8, 10 e 13, rispettivamente nella scuola primaria per le classi seconde e quinte, nella scuola secondaria di primo grado per le classi terze e nella scuola secondaria di secondo grado per le classi seconde e quinte164.

Tutti gli studenti che frequentano i gradi scolastici sopra elencati nella scuola italiana devono sostenere una prova INVALSI di italiano, una di matematica; invece la prova di inglese è prevista per il grado 5, il grado 8 e il grado 13, non per il 10. Lo scopo di queste rilevazioni censuarie è quello di misurare in modo oggettivo il possesso delle competenze individuate dai quadri teorici-metodologici di elaborati per ciascuna delle discipline coinvolte nella rilevazione nazionale.

Per le discipline di italiano e matematica l’INVALSI ha elaborato due documenti: il “Quadro di Riferimento delle Prove INVALSI di Italiano”165 e il “Quadro di Riferimento delle Prove INVALSI di Matematica”166. Per l’inglese il documento è il “Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue”167.

In linea con gli intenti e con l’impostazione di questa ricerca, nello sviluppo del progetto sono stati presi in considerazione Quadri di Riferimento redatti da INVALSI per le discipline di italiano e matematica. Questi documenti esplicitano i riferimenti teorici e i criteri operativi per costruire le prove. Gli scopi sono quelli di offrire agli autori un riferimento comune per la progettazione dei quesiti e di rendere trasparente l’impostazione della prova a tutti i soggetti coinvolti nei percorsi di apprendimento degli allievi.

Gli elementi presi in considerazione per lo sviluppo dell’analisi sono due: i quadri di riferimento delle discipline di italiano e matematica e i risultati INVALSI del campione nazionale. I quadri di

162 Ibidem.

163 La descrizione dei progetti pilota è disponibile nell’archivio della pubblica istruzione al link https://archivio

.pubblica.istruzione.it/eventi/a_CS_PP_Gen_RIV1.pdf.

164 Il termine “grado”, per coerenza con quanto fatto nelle rilevazioni internazionali, indica l’anno di scolarità. 165 Testo disponibile al sito: https://invalsi-areaprove.cineca.it/docs/file/QdR_ITALIANO.pdf.

166 Testo disponibile al sito: https://invalsi-areaprove.cineca.it/docs/file/QdR_MATEMATICA.pdf. 167 Testo disponibile al sito: https://archivio.pubblica.istruzione.it/argomenti/portfolio/pelquadro.shtml.

riferimento ci permetteranno di mettere in luce le tipologie di domande validate per indagare la competenza argomentativa nella scuola italiana. Parallelamente i dati INVALSI verranno utilizzati per rilevare le difficoltà che gli studenti possono incontrare nelle domande che indagano questo tipo di competenza.

Lo strumento di supporto utilizzato nella raccolta dei dati INVALSI sarà la repository Gestinv168. Ci si è avvalsi di tale repository per poter in primo luogo individuare e in secondo luogo quantificare le domande che rilevano la competenza argomentativa degli allievi sulla base degli indicatori classificati nei quadri teorici precedentemente citati. Inoltre la repository ha permesso di selezionare alcuni dei dati INVALSI per poter effettuare l’analisi.

I quadri di riferimento e la repository Gestinv verranno approfonditi nei paragrafi che seguono. 3.2.1.1. Quadro di riferimento

I Quadri di riferimento relativi alla prova INVALSI di italiano e di matematica esplicitano i riferimenti teorici e i criteri operativi che sono utilizzati per la costruzione dei quesiti. Procediamo mettendo in luce le caratteristiche dei Quadri di riferimento che serviranno per individuare quali sono le tipologie di domande che indagano la competenza argomentativa per le discipline di indagine della ricerca.

In questo paragrafo si illustra solo la parte di quadro teorico che interessa per sviluppare l’analisi dei dati della ricerca.

Quadro di riferimento per l’italiano

Non tutte le competenze previste dalle Indicazioni Nazionali vengono indagate dalle domande INVALSI di italiano, ma solo le competenze presenti nel quadro di riferimento. La ragione di ciò è legata alla natura delle prove standardizzate: rispetto alle competenze a cui fanno riferimento le Indicazioni Nazionali, le prove INVALSI possono rilevare solo alcune competenze per i limiti propri di una prova standardizzata (non risulta possibile misurare oggettivamente competenze come ad esempio quelle di produzione o di ascolto).

La prova di italiano è articolata in due sezioni: la prima è incentrata sulla comprensione del testo e indaga la competenza di lettura; la seconda parte verte sulla riflessione sulla lingua e indaga la conoscenza della grammatica più propriamente esplicita. Solo per la prova di italiano somministrata nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, a queste due sezioni se ne aggiunge una terza, ovvero il lessico.

Tra gli aspetti di comprensione della lettura misurati nelle prove INVALSI sono presenti quelli che si riferiscono a processi cognitivi che sono fondamentali non solo per la comprensione del testo, ma anche per lo sviluppo della competenza argomentativa relativamente alla disciplina di italiano. Leggere e capire ciò che si legge suppongono una competenza complessa, che non solo si evolve nel tempo, ma si articola in diverse sotto-competenze, alcune delle quali si esercitano su parti o elementi del testo, altre sul testo nel suo insieme, altre ancora implicano un’interazione tra comprensione locale e globale.

Per guidare la costruzione delle prove e per facilitare l’interpretazione dei risultati sono stati definiti gli aspetti169 della comprensione che le prove INVALSI intendono misurare e che di seguito vengono

168 Repository disponibile al link: www.gestinv.it.

brevemente descritti

 Aspetto 1: Comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole.

Le domande relative a questo aspetto chiedono di individuare o spiegare il significato di un termine o di una espressione usati nel testo; di saper distinguere tra significato letterale e figurato di una parola, di un’espressione o di una frase; di saper riconoscere le relazioni, di sinonimia, antinomia, ecc., tra parole del testo. Rientrano in questa categoria anche le domande in cui si chiede di trovare nel testo il termine che corrisponde a una spiegazione in esso fornita o a una definizione data nella formulazione del quesito.

 Aspetto 2: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.

In questo aspetto sono comprese le domande in cui, per rispondere, si richiede di ritrovare una o più informazioni date in maniera esplicita nel testo. La domanda e la risposta possono far riferimento all’informazione ricercata tramite una parafrasi di quanto è detto nel testo.  Aspetto 3: Fare un’inferenza170 diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più

informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore.

Le domande relative a questo aspetto valutano la capacità di inferire una singola informazione puntuale, non data in maniera esplicita nel testo, da una o più informazioni in esso presenti, attingendo anche all’enciclopedia personale. La risposta richiede una inferenza diretta da una o più informazioni del testo, senza ulteriori passaggi o rielaborazioni. Rientrano in questo aspetto anche le domande che richiedono l’operazione inversa: data una certa informazione, rintracciare nel testo la frase da cui essa può essere inferita.

 Aspetto 4: Cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase).

Pur essendo la coesione e la coerenza testuale fenomeni diversi, esse si implicano l’una con l’altra, per cui si è convenuto di classificare in una sola categoria le domande attinenti a tali fenomeni. In particolare, i quesiti relativi alla coesione chiedono di individuare il riferimento di anafore e catafore171, di comprendere il significato dei connettivi, dei segni di interpunzione e in generale dei legami grammaticali e testuali fra elementi o parti del testo, mentre le domande sulla coerenza chiedono di saper cogliere i rapporti logico-semantici fra parti del testo.

 Aspetto 5a: Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.

Per rispondere alle domande classificate in questa categoria è necessario rielaborare quanto il testo dice, collegando e integrando più informazioni e concetti, espressi sia in maniera esplicita che implicita in un punto o anche in punti diversi del testo, anche basandosi sull’enciclopedia personale. Le domande sono focalizzate su singoli punti, passaggi o parti

gli approcci o le intenzioni» con cui i lettori affrontano un testo.

170 Intendiamo con inferenze le “inferenze testuali” o “inferenze connettive”. Occorre fare una distinzione tra inferenze

connettive (bridging inferences) (Clark, 1977) che servono a collegare i significati espressi nel testo laddove non ne sia

esplicitata la relazione e a garantire quindi la coerenza tra le diverse informazioni presenti nel testo, colmando le eventuali lacune e inferenze elaborative che sono invece le deduzioni che il lettore può formulare partendo da una singola informazione del testo e utilizzando le proprie conoscenze pregresse, senza che sia necessario far riferimento ad altre informazioni del testo stesso (Lumbelli, 1994).

171 L’anafora e la catafora sono entrambi due fenomeni di riferimento testuale. Nell’esempio “Andrea ha ricevuto una notizia che lo ha reso contento”, l’elemento che richiama (lo) si trova dopo l’elemento richiamato (Andrea) e questa è un’anafora. Quando invece l’elemento richiamante precede l’elemento richiamato si ha una catafora.

del testo, ad esempio chiedendo di individuare lo scopo di un’azione, le motivazioni del comportamento di un personaggio, il perché di un fenomeno, ecc.

 Aspetto 5b: Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.

Rientrano in questo aspetto tutte quelle domande che suppongono un punto di vista globale sul testo e sul suo significato, ad esempio le domande che chiedono di individuarne il tema o i concetti principali, di ricostruire l’ordine o la sequenza delle parti che lo compongono, di sintetizzarlo, ecc. Possono essere fatti rientrare in questo aspetto anche i quesiti che, pur formulati in riferimento a un argomento specifico, richiedono però che nel rispondere si tenga presente e si consideri l’insieme del testo e ciò che esso vuol complessivamente comunicare.  Aspetto 6: Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua

forma, andando al di là di una comprensione letterale.

In questo aspetto sono comprese le domande che presuppongono, per così dire, una “presa di distanza” dal testo, un guardare dal di fuori al suo contenuto e alle sue caratteristiche formali, per identificarne il messaggio, lo scopo, l’intenzione comunicativa, in una parola il suo “senso”172, o per riconoscerne il genere, il registro, il tono, lo stile.

 Aspetto 7: Riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed esperienze personali.

In quest’ultimo aspetto sono comprese quelle domande che chiedono di riflettere sul testo e di valutarlo dal punto di vista del contenuto (ad esempio, giudicando la coerenza delle argomentazioni prodotte per sostenere una certa tesi, la plausibilità delle informazioni, ecc.) o dal punto di vista della forma (ad esempio, giudicandone l’efficacia espressiva o le scelte lessicali e stilistiche in esso compiute). Le domande relative a questo aspetto si distinguono da quelle incluse nell’aspetto precedente per il fatto che sollecitano l’espressione di un giudizio o di una presa di posizione da parte del lettore.

È opportuno sottolineare che fra gli aspetti sopra elencati non sussiste un rapporto di gerarchia per quanto concerne la difficoltà delle domande che ad essi afferiscono: non si deve cioè pensare che, ad esempio, il ritrovamento di un’informazione data in maniera esplicita nel testo sia in ogni caso un’operazione più elementare del fare inferenze, semplici o complesse.

Gli aspetti sono stati utilizzati per la descrizione delle domande di comprensione del testo delle prove INVALSI fino all’anno scolastico 2017/2018. A partire dall’anno scolastico 2018/2019, per classificare queste domande, sono stati introdotti dei macro-aspetti con relativi indicatori173. I macro- aspetti, che racchiudono i 7 aspetti di comprensione della lettura del precedente Quadro di Riferimento per le prove INVALSI di Italiano, sono tre:

1. Localizzare e individuare informazioni all’interno del testo; 2. Ricostruire il significato del testo, a livello locale o globale;

3. Riflettere sul contenuto o sulla forma del testo, a livello locale o globale, e valutarli.

Ad ogni macro-aspetto sono associati degli indicatori che fanno riferimento ai processi cognitivi più specifici che gli studenti devono attivare per rispondere alle domande. Il passaggio da aspetti a macro-

172 Per “senso” qui si intende l'insieme dei significati attuali che un testo realizza. La capacità di “produrre senso” di un testo dipende dalla sua coerenza (“continuità di senso”) e dalla capacità del lettore di contribuire con le proprie attese, conoscenze, inferenze (cfr. Beaugrande de - Dressler ,1984: 121 -122).

173 Il termine “processi” ha sostituito nel Quadro di Riferimento di PISA 2018 il termine “aspetti” precedentemente usato. La lista degli indicatori non è esaustiva e quindi definitiva; attualmente si sta lavorando al suo ampliamento.

aspetti è stato messo in atto per uniformarsi alla terminologia del PISA che utilizza gli stessi macro- aspetti.

Dal momento che aspetti e macro-aspetti sono in continuità, abbiamo formulato un’associazione tra i processi cognitivi indagati negli aspetti e quelli indagati dagli indicatori dei macro-aspetti che viene descritta nel seguito. In particolare illustreremo dove è possibile ritrovare gli stessi aspetti all’interno dell’attuale classificazione che utilizza macro-aspetti.

L’aspetto 1, che fa riferimento alla competenza lessicale, può essere ricondotto all’indicatore 2.1.: “ricavare il significato di parole o espressioni dal contesto”. Questo cambiamento rende esplicita una presa di consapevolezza del fatto che la pura competenza lessicale non è di per sé utile a verificare la comprensione del testo: uno studente può riconoscere il significato di una parola non perché lo ha ricostruito dal testo, ma semplicemente perché lo conosceva già. Il riferimento al contesto diventa quinti fondamentale proprio perché deve essere fermo il legame con il testo di partenza.

L’aspetto 2 corrisponde a tutto il primo macro-aspetto che è descritto da quattro indicatori:

1.1. Individuare, scorrendo il testo con una lettura selettiva, il punto o i punti salienti in cui reperire l’informazione o le informazioni richieste, anche espresse in codici diversi. 1.2. Effettuare confronti e distinguere l’informazione che risponde in modo pertinente alla

domanda da informazioni concorrenti presenti nel testo e/o richiamate nei distrattori. 1.3. Riconoscere l’informazione richiesta anche quando essa è presentata (nella domanda o

nella risposta corretta) in una forma parafrastica che, pur conservando l’equivalenza del significato, è lontana o comunque diversa dalla lettera del testo.

1.4. Individuare informazioni che rispondono a uno o più criteri, discriminando l’informazione richiesta da altre informazioni concorrenti non conformi a tali criteri.

L’aspetto 3 è diventato l’indicatore 2.5.: “fare inferenze semplici o complesse, per ricostruire informazioni lasciate implicite nel testo, anche ricorrendo all’enciclopedia personale”.

L’aspetto 4, che come abbiamo visto riguarda la coesione testuale (ovvero i legami che ci sono tra tutte le parti del testo, che vengono ad esempio realizzati con i connettivi oppure con i pronomi), è diventato un indicatore per il secondo macro-aspetto, precisamente 2.2.: “identificare il riferimento testuale di una catafora, di un’anafora o di una catena anaforica o il tipo di connessione che lega fra loro frasi o parti del testo”.

Entrambi gli aspetti 5a e 5b fanno riferimento alla costruzione del testo, ma a differenza dell’aspetto 5a che fa riferimento solo a una parte del testo, l’aspetto 5b fa riferimento a tutto il testo. Nei macro- aspetti diventano parte del secondo, precisamente possiamo ricondurli agli indicatori 2.6. (“riconoscere il tema o l’argomento principale di un testo o di sue specifiche parti, o il filo comune che lega testi diversi”) e 2.7. (“costruire una rappresentazione complessiva del testo o di sue specifiche parti”).

Infine gli aspetti 6 e 7, che consistono nello sviluppare un proprio punto di vista, un proprio stile, vengono assorbiti dal terzo macro-aspetto: “riflettere sul contenuto o sulla forma del testo, a livello locale o globale, e valutarli”. Questi aspetti sono di tipo più interpretativo, proprio per questo motivo risulta complesso realizzare quesiti che indaghino questo aspetto in una prova standardizzata.

Per l’analisi della ricerca, tra i macro-aspetti indicati, sicuramente possono interessare i seguenti indicatori:

2.4. Mettere in relazione informazioni, implicite o esplicite, anche situate in punti distanti del testo, o in testi diversi, per individuare, ad esempio, la causa o le conseguenze di eventi o fenomeni, la motivazione di azioni o atteggiamenti, ecc.

2.5. Fare inferenze semplici o complesse, per ricostruire informazioni lasciate implicite nel testo, anche ricorrendo all’enciclopedia personale.

2.6. Riconoscere il tema o l’argomento principale di un testo o di sue specifiche parti, o il filo comune che lega testi diversi.

2.7. Costruire una rappresentazione complessiva del testo o di sue specifiche parti.

3.4. Riconoscere nel testo argomentativo tesi, obiezioni e controobiezioni e le loro relazioni reciproche, la coerenza e validità di un argomento pro o contro una data tesi, o i possibili contro- argomenti di una tesi sostenuta nel testo.

3.5. Riconoscere le più comuni strategie argomentative (ad esempio, il ricorso a una fonte autorevole o il tentativo di ottenere il consenso).

Alcuni di questi indicatori interessano la ricerca solo nel caso di specifici casi. Ad esempio il macro- aspetto 2.4. interessa solamente nell’accezione in cui viene chiesto allo studente di individuare la