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3. DOMANDE E METODOLOGIA DELLA RICERCA

3.2. I dispositivi di produzione e raccolta dei dati

3.2.2. Questionario

Il questionario elaborato ha lo scopo di indagare in maniera esplorativa le convinzioni e le pratiche degli insegnanti riguardo lo sviluppo e la valutazione della competenza argomentativa sia in un’ottica disciplinare sia in un’ottica trasversale attraverso domande dirette e indirette.

Ha struttura mista per poter raccogliere dati sia qualitativi sia quantitativi ed è progettato per insegnanti di tutti i livelli scolastici (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado) che insegnano le discipline di italiano e matematica.

Il questionario utilizza le espressioni "matematica" e "italiano" per uniformità rispetto agli ordini scolastici. Tuttavia, nel caso della scuola dell'infanzia, tali locuzioni devono essere rispettivamente intese come ambito logico-matematico e ambito linguistico. L’insegnante di scuola primaria ha la possibilità di compilare il questionario due volte nel caso in cui insegni entrambe le discipline di italiano e matematica.

Le domande del questionario vertono sui contenuti seguenti:

 la relazione tra argomentazione e discipline d’insegnamento/ambiti disciplinari/campi d’esperienza d’insegnamento;

 la relazione tra competenza argomentativa e obiettivi curricolari;  l’agire didattico dell’insegnante relativamente all’argomentazione;  le pratiche e le strategie didattiche riconducibili all’argomentazione;

 il comportamento degli allievi in relazione all’esercizio della competenza argomentativa. Per poter tenere in considerazione le specificità di ciascun ordine scolastico il questionario è stato formulato in maniera differenziata per ciascuno di essi (ad esempio nel caso della scuola dell’infanzia viene utilizzata l’espressione “campi d’esperienza”, mentre negli altri ordini scolastici viene utilizzato il termine “discipline”).

L’elaborazione del questionario è stata articolata in quattro diverse fasi: una prima fase di validazione, una seconda fase di tryout, una terza fase di pretest e una quarta e ultima fase di focus group.

Nel seguito verrà illustrata nel dettaglio ciascuna fase, in appendice sono riportate le versioni finali del questionario, una per ciascun livello scolastico186.

3.2.2.1. Validazione

La validità di contenuto del questionario è stata effettuata attraverso la valutazione di un panel di esperti. Il nostro scopo era accertare che gli indicatori prescelti per la competenza argomentativa coprissero effettivamente l’intero dominio di significato del concetto: competenza/apprendimento, pratiche di esercizio e discipline di contesto (saperi disciplinari relativi a matematica e italiano). Il gruppo di esperti era costituito da sei membri, più precisamente da un esperto di didattica generale (Ira Vannini), due esperti di didattica della matematica (Pietro Di Martino, Rosetta Zan) e tre esperti di didattica dell’italiano (Silvia Dal Negro, Angela Martini, Matteo Viale).

A ciascun esperto è stato illustrato il progetto in modo da far capire al meglio gli scopi del

186 Il questionario è disponibile anche online ai seguenti indirizzi, specifici per ciascun livello scolastico:  Scuola dell'Infanzia: https://forms.gle/vdjhNq7BjJMm5zvd6

 Scuola Primaria: https://forms.gle/S79kksd3DSvbv6km7

 Scuola Secondaria di primo grado: https://forms.gle/ANPRauGgaZMeJ5pNA  Scuola Secondaria di secondo grado: https://forms.gle/cyCkdXRGyHgv79QY6

questionario. Successivamente è stato chiesto loro di rispondere a undici domande in forma scritta e di elaborare eventuali osservazioni generali. Tutti gli esperti hanno restituito risposte approfondite che sono state riepilogate nel seguito.

È seguita un’analisi approfondita che ha portato all’attuazione di una seconda versione del questionario.

La prima versione del questionario che è stata validata dal panel di esperti è disponibile nell’appendice A. Seguono le domande di validazione e le risposte date dal panel di esperti.

Domanda 1: Il questionario permette di intercettare le convinzioni degli insegnanti sull’argomentazione come obiettivo di apprendimento?

All’interno del panel tre esperti rispondono affermativamente alla domanda specificando che il questionario tiene conto delle diverse prospettive degli insegnanti: “il principale aspetto di rilievo è il diverso significato che insegnanti di area umanistica e scientifica danno ai termini ‘argomentare’ e ‘argomentazione’, i primi legati alla tradizione retorica e testuale, i secondi a tradizione scientifica”. Un esperto, sebbene non ritenga adeguate le domande dirette 9, 10 e 11 e sottolinei la necessità di inserire domande indirette, dichiara che il questionario permette di intercettare le convinzioni degli insegnanti sull’argomentazione come obiettivo di apprendimento.

Due esperti mettono in luce una problematicità legata all’esplicitazione dell’interesse del ricercatore: “le domande del questionario sono troppo esplicite sul tema dell’argomentazione, per cui presumo i docenti si regoleranno di conseguenza e probabilmente daranno le risposte che ritengono ‘giusto’ dare”.

Domanda 2: I contenuti sopra elencati sono sufficientemente comprensivi delle tematiche legate agli scopi del questionario?

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 1

Quattro esperti rispondono che il questionario risulta pienamente esaustivo. Uno di questi afferma che forse risulta fin troppo lungo e questo può disincentivare la partecipazione di alcuni.

Un esperto afferma che manca una domanda relativa agli indicatori che vengono considerati per valutare la competenza argomentativa, ovvero quali aspetti tengano in considerazione gli insegnanti quando valutano se un allievo sa argomentare.

Domanda 3: Il questionario permette di capire se la competenza argomentativa sia un contenuto rilevante per gli insegnanti e quale posto occupa rispetto ai loro obiettivi?

Tre esperti rispondono che la rilevanza è corretta; di questi, un esperto rimarca la necessità di privilegiare domande indirette per meglio indagare cosa intendono gli insegnanti con il termine “competenza argomentativa”.

Tre esperti affermano nuovamente che ci sia il rischio che, in forza del focus del questionario, alcuni insegnanti tendano a sopravvalutare l’attenzione data a questo argomento e il peso che realmente vi attribuiscono.

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 2

Esperto di didattica generale Esperti di didattica dell'italiano Esperti di didattica della matematica

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 3

Domanda 4: Il questionario permette di rilevare se il docente ritiene che l’argomentazione assuma un diverso significato in base al campo di esperienza o alla disciplina insegnata?

Quattro esperti rispondono affermativamente.

Un esperto asserisce che il questionario se ne interessa solo parzialmente.

Un esperto dichiara che questo è vero per l’infanzia (in cui ogni docente deve gestire diversi campi d’esperienza), mentre risulta difficile negli altri casi e la domanda 7 del questionario elaborato per la scuola primaria non dà informazioni in questo senso.

Domanda 5: Il questionario permette di acquisire informazioni sull’agire didattico dell’insegnante relativamente all’argomentazione?

Quattro esperti rispondono affermativamente spiegando che le domande su questo aspetto sono decisamente chiare.

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 4

Esperto di didattica generale Esperti di didattica dell'italiano Esperti di didattica della matematica

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 5

Un esperto risponde positivamente esplicitando che avviene attraverso le domande dalla 8 alla 15. Asserisce inoltre che la domanda 12 nel questionario elaborato per la scuola primaria sia una ripetizione della 10 e che la domanda 11 andrebbe formulata come segue: “Quali difficoltà incontrano i tuoi studenti quando devono argomentare?” Coerentemente la domanda 14 andrebbe riformulata chiedendo: “A cosa pensi siano dovute tali difficoltà?”.

Un esperto sottolinea che il questionario permette di acquisire informazioni su quello che l’insegnante pensa sia l’agire adatto (o ritenuto adatto dalla comunità) per lavorare sull’argomentazione.

Domanda 6: Il questionario permette di ricavare informazioni sul comportamento degli allievi in relazione all’esercizio della competenza argomentativa?

Quattro esperti rispondono affermativamente, specificando che il questionario indaga l’idea che gli insegnanti hanno sulle difficoltà argomentative degli studenti, la loro percezione.

Un esperto risponde evidenziando la mancanza di domande più stringenti ed in forma indiretta, relative ad aspetti concreti dell’argomentare.

Un esperto risponde che il questionario non permette di ricavare informazioni sul comportamento degli allievi in relazione all’esercizio della competenza argomentativa, ma che non è il focus del questionario.

Domanda 7: Pensa che le domande del questionario mi permettano complessivamente di acquisire informazioni sulle convinzioni e le pratiche degli insegnanti riguardo lo sviluppo e la valutazione della competenza argomentativa in un’ottica disciplinare?

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Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 6

Tutti e sei gli esperti rispondono affermativamente sottolineando che le domande su questo aspetto sono chiare e i risultati possono avere fondamento.

Due esperti sottolineano nuovamente che il questionario potrebbe amplificare l’importanza reale data all’argomentazione.

Un esperto si sofferma sul fatto che sia interessante capire quale idea di argomentazione i docenti abbiano: “c’è una specifica domanda, ma secondo me si otterrebbe di più chiedendo cosa è per loro una buona argomentazione di uno studente”.

Domanda 8: Pensa che le domande del questionario mi permettano complessivamente di acquisire informazioni sulle convinzioni e le pratiche degli insegnanti riguardo lo sviluppo e la valutazione della competenza argomentativa in un’ottica trasversale?

Quattro esperti rispondono affermativamente.

Due esperti rispondono affermativamente, sottolineando che l’aspetto valutativo non è contemplato, ma non è rilevante ai fini del questionario.

0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 7

Esperto di didattica generale Esperti di didattica dell'italiano Esperti di didattica della matematica

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Molto Abbastanza Poco Per niente

Domanda di validazione 8

Domanda 9: Dovendo necessariamente eliminare una domanda dal questionario, quale eliminerebbe?

Due esperti risponde che non ne eliminerebbero nessuna perché è chiaro il rapporto di successione tra i quesiti che il ricercatore ha voluto creare.

In relazione al questionario elaborato per i docenti di scuola primaria un esperto risponde che rimuoverebbe le domande 9 e 10, mentre tre esperti rispondono che eliminerebbero la domanda 12 perché ripetizione della 10.

Domanda 10: Ci sono domande chiuse del questionario che pensa sia meglio aprire?

Quattro esperti rispondono di no.

Un esperto indica la domanda 4 in riferimento al questionario elaborato per gli insegnanti di scuola primaria, mentre un altro risponde: “Forse la 7, perché vedendo indicate tutte le materie la tentazione

0 1 2 3

Nessuna domanda 1-5 domande 5-10 domande 10-15 domande Tutte le domande

Domanda di validazione 9

Esperto di didattica generale Esperti di didattica dell'italiano Esperti di didattica della matematica

0 1 2 3

Nessuna domanda 1-5 domande 5-10 domande 10-15 domande Tutte le domande

Domanda di validazione 10

è quella di segnarle tutte”.

Domanda 11: Ci sono domande aperte del questionario che pensa sia meglio chiudere? Come?

Tre esperti rispondono di no. Uno di queste evidenzia però che l’alto numero di domande aperte del questionario possa scoraggiare la partecipazione di insegnanti meno motivati, col rischio, in un certo senso, di falsare i dati.

Un esperto indica la domanda 13, un altro la domanda 8, riformulandola come segue: “Quanto può contribuire la tua materia allo sviluppo della competenza argomentativa?” e facendo scegliere la risposta su una scala a 4 livelli (Moltissimo, Molto, Abbastanza, Poco o nulla).

Un esperto suggerisce di chiudere la prima domanda facendo un elenco delle competenze (in riferimento alle competenze legate ai traguardi di sviluppo dei due ambiti delle Indicazioni Nazionali) e la domanda 12 facendo un elenco di difficoltà a partire dalla letteratura.

Osservazioni generali

Un esperto consiglia di inserire una domanda in cui chiedere di disporre in ordine di importanza 5-6 obiettivi/traguardi per livello scolastico (in riferimento alle Indicazioni Nazionali) e spiegare il perché.

Un esperto mette in evidenza che l’analisi a posteriori della domanda 3, da un punto di vista statistico, risulta complessa; viene suggerito di modificare la domanda chiedendo per ciascuna delle categorie qual è il livello di importanza da “molto importante” a “per niente”.

Un esperto raccomanda di modificare la domanda 6 scrivendo “In base alla sua esperienza attraverso quali campi di esperienza si può sviluppare la competenza argomentativa?”; inoltre nella domanda 11 modificare “a tuo avviso” con “nella tua esperienza in classe…”.

Un esperto suggerisce di spostare la domanda 14 dopo la 11 e riferisce che le domande 5, 8, 9, 10 sembrano chiedere la stessa cosa; viene consigliato di:

 invertire le domande 5 e 8 o metterle insieme;  togliere la domanda 10;

 aggiungere o cambierei una delle domande scrivendo “Secondo te quale tra queste attività promuove maggiormente la competenza argomentativa?”.

0 1 2 3

Nessuna domanda 1-5 domande 5-10 domande 10-15 domande Tutte le domande

Domanda di validazione 11

Un esperto evidenzia che i termini “obiettivo” e “competenza” a volte vengono utilizzati come sinonimi (vedi domanda 4, 2 e 3) in maniera impropria e che i docenti devono aver ben presenti le Indicazioni nazionali, con la distinzione fra obiettivi e competenze. Lo stesso esperto afferma che in particolare la domanda 4 elenca degli obiettivi importanti e non standard, tutti legati al tema dell’argomentazione, tanto che non sembra così rilevante farli mettere in ordine di importanza: piuttosto è un ordine cronologico rispetto alla capacità di argomentare. Risulta quindi una soluzione migliore usare obiettivi completamente diversi oltre l’argomentazione: ad esempio il calcolo, la conoscenza di certi fatti aritmetici, ecc.

In vista dei risultati della validazione sono state effettuate modifiche al questionario seguendo i suggerimenti degli esperti:

 inserimento di alcuni testi che indaghino in maniera indiretta cosa l’insegnante intende per “argomentare” in modo da intercettare le convinzioni degli insegnanti sull’argomentazione come obiettivo di apprendimento.

 modificare o eliminare le domande indicate come problematiche.

 fare in modo che le prime domande del questionario non siano troppo esplicite sul tema dell’argomentazione. In questo modo i docenti daranno le risposte che ritengono opportune senza essere influenzati dal ricercatore.

3.2.2.2. Tryout

Per la seconda indagine esplorativa sul questionario è stato effettuato un tryout il cui principale obiettivo è stato quello di esplicitare tutte le criticità che potevano emergere per i rispondenti nel compilare il questionario. Pertanto si voleva completare la messa a punto dello strumento.

Dal momento che il questionario viene da noi considerato come uno strumento di comunicazione finalizzato anche a facilitare l’interazione fra il ricercatore e l’insegnante, è stata progettata la fase di tryout affinché si potesse essere certi che le domande del questionario fossero chiare e la loro interpretazione fosse la stessa per tutti i rispondenti in modo tale da garantire la confrontabilità delle informazioni raccolte.

Il gruppo di persone che ha collaborato alla realizzazione di questa fase era costituito dai tutor del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, i quali sono o sono già stati docenti o alla scuola dell’Infanzia, o alla scuola Primaria e attualmente sono esperti che collaborano con l’università. Per questo motivo il tryout è stato condotto nelle versioni del questionario ultimate per questi due segmenti scolastici. Va specificato che la versione per la scuola primaria del questionario si differenzia dalle versioni per la scuola secondaria solo per le domande in cui vengono elencate le discipline di insegnamento. Pertanto abbiamo esteso le considerazioni fatte sulla versione del questionario relativo alla Scuola Primaria alle versioni relative alla Scuola Secondaria.

La seconda versione del questionario che è stata oggetto del tryout è disponibile come allegato nell’appendice B.

Precisiamo inoltre che sono state raccolte sedici risposte per la compilazione del tryout relativo alla scuola dell’infanzia e sedici risposte e sedici risposte per la compilazione del tryout relativo alla scuola primaria, per un totale di 32 questionari compilati.

fase è stato illustrato il progetto in modo tale da far capire al meglio gli scopi del questionario. Successivamente è stata data loro la seguente consegna:

Linee guida per il tryout

Si chiede di segnalare le criticità del seguente questionario senza rispondere alle domande che lo compongono.

Leggere criticamente le domande del questionario e indicare per ogni domanda in una scala da 1 a 4 la chiarezza di ogni domanda. Se il punteggio non corrisponde a 4 esplicitare cosa non è chiaro e indicare come riformulereste la domanda.

Segnalare inoltre eventuali modifiche che per voi sono necessarie.

Dunque, non si richiedeva loro di rispondere alle domande del questionario, ma di rispondere a degli indicatori di chiarezza relativi a ciascuna delle domande di cui era composto il questionario. In seguito, veniva richiesto di elaborare osservazioni generali nel caso in cui la domanda non raggiungesse punteggio massimo in chiarezza. Nello specifico, i tutor dovevano rispondere al seguente interrogativo per ciascuna delle domande del questionario:

Quale indicatore descrive la chiarezza espositiva della domanda? 1 2 3 4 Se il punteggio non corrisponde a 4 esplicitare cosa non è chiaro e indicare come formulereste la domanda:

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

Tutti gli esperti hanno restituito risposte approfondite che, in seguito a un’analisi, hanno portato all’attuazione di una terza versione del questionario disponibile in appendice C.

Segue una loro descrizione analitica delle modifiche che sono state effettuate al questionario in vista dei risultati del tryout.

La prima domanda del questionario progettato per docenti di scuola dell’infanzia aveva, nella seconda versione elaborata per il tryout presente in appendice B, la seguente forma:

Domanda 1

Quali sono per lei le tre competenze principali che i suoi bambini devono aver raggiunto in matematica e in italiano al termine della Scuola dell’Infanzia? *

Per rispondere alla seguente domanda può inserire fino ad un massimo di 500 caratteri.

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Tale domanda, su suggerimento dei tutor che hanno collaborato al tryout, risultava ambigua in quanto i docenti avrebbero potuto non avere una definizione univoca del concetto di “competenza”. Dal momento che però tutti gli insegnanti hanno come riferimento per l’elaborazione del proprio curricolo scolastico le indicazioni nazionali, si è pensato di fare riferimento ai “traguardi di competenza” presenti in tale documenti. Dunque la domanda è diventata:

Domanda 1

Quali sono per lei i tre traguardi di competenza principali che i suoi bambini dovrebbero aver raggiunto in matematica e in italiano al termine della Scuola dell’Infanzia? *

Per rispondere alla seguente domanda può inserire fino ad un massimo di 500 caratteri. Indicare tre traguardi di competenza per la matematica e tre per l’italiano.

______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________

Proseguiamo con la seconda domanda del questionario progettato per docenti di scuola dell’infanzia che aveva, nella seconda versione elaborata per il tryout presente in appendice B, la seguente forma:

Domanda 2

Quale percentuale di tempo della sua attività didattica è dedicata a *

Contrassegnare solo un ovale per riga.

In riferimento a questa specifica domanda, il suggerimento è stato di chiarire se con “valutazione delle conoscenze e abilità” si facesse riferimento solo ai momenti trascorsi in classe oppure anche ai momenti che il docente dedica alla valutazione fuori della classe. A questa perifrasi è stata sostituita “valutazione delle conoscenze e abilità in classe”, proprio perché era nostro interesse capire come il docente suddividesse il tempo della sua attività didattica nei momenti che trascorre con gli studenti. Pertanto la domanda è diventata:

Domanda 2

Quale percentuale di tempo della sua attività didattica è dedicata a *

Contrassegnare solo un ovale per riga.

La settima domanda del questionario progettato per docenti di scuola dell’infanzia aveva invece, nella seconda versione elaborata per il tryout presente in appendice B, la seguente forma:

Domanda 7

In quale misura l'obiettivo di sviluppare competenza argomentativa condiziona la sua progettazione di attività didattiche? *

Contrassegna solo un ovale.

Per niente Poco Abbastanza Molto

Tale domanda è stata riscritta in una forma suggerita da 4 delle persone che hanno partecipato al tryout che risultava loro più chiara. Dunque è diventata:

Domanda 7

In quale misura sviluppare competenza argomentativa influisce sulla sua progettazione di attività didattiche? *

Contrassegnare solo un ovale.

Per niente Poco Abbastanza Molto

Concludiamo con la dodicesima domanda del questionario progettato per docenti di scuola dell’infanzia che aveva originariamente, nella seconda versione elaborata per il tryout presente in appendice B, la seguente forma:

Domanda 12

In una classe di terza primaria, dopo alcune attività, si è giunti alla conclusione che i numeri di due cifre che finiscono con una cifra pari sono pari in quanto somma di decine, che sono pari, e di unità in numero pari; i bambini sanno anche che la somma di numeri pari è pari.

In seguito, in una prova di verifica, è stata data la seguente consegna: