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Gli investimenti cinesi nel settore delle infrastrutture in Mal

CAPITOLO 2 Le relazioni tra Cina e Mali 2.1 Quadro geografico del Mal

2.4 Gli investimenti diretti esteri nel paese

2.4.3 Gli investimenti cinesi nel settore delle infrastrutture in Mal

Un settore degno di essere trattato, nella cooperazione sino-maliana, è quello delle infrastrutture e costruzioni che analizzeremo in questo paragrafo. Dalla metà degli anni '90, la Cina ha incoraggiato le sue aziende a internazionalizzarsi trasferendosi in Africa, tenuto conto che le imprese cinesi nel continente africano avrebbero avuto meno concorrenza poiché la maggior parte delle società occidentali aveva abbandonato il continente a causa dell'insolvenza. Le principali imprese statali di lavori pubblici e costruzioni sono dunque state in prima linea nel continente. Il Mali è stato uno dei paesi che ha tratto il maggior beneficio da questi investimenti esteri. In Mali, le imprese cinesi come la CHECEC, CWE, COVEC e QLCG sono state in cima alla lista e hanno contribuito immensamente a dotare il Mali delle infrastrutture fisiche, economiche e sociali di cui ha bisogno per avviare realmente il suo sviluppo.

Come per gli altri paesi africani, i principali ostacoli allo sviluppo economico del Mali sono le scarse infrastrutture e i fondi statali per le costruzioni insufficienti. Tuttavia, dopo il 2009, c’è stato un radicale cambiamento, quando più di cinquanta paesi africani hanno iniziato a ricevere investimenti diretti dalla Cina. La relazione dell'Information Office of the State

Council del 2013 riportava che negli anni dal 2009 al 2012 l'investimento diretto della Cina

era aumentata da 1,44 miliardi di dollari a 2,52 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuale del 20,5%245.

Il Mali è ancora oggi un paese prevalentemente agricolo. L’agricoltura contribuisce ad almeno il 42% del Prodotto Interno Lordo del paese e dà impiego al 70% di giovani maliani. Il paese era scarsamente industrializzato prima dell'introduzione degli investimenti cinesi. Le infrastrutture maliane sono oggi il risultato degli investimenti stranieri e di iniziative prese dal governo maliano. Sebbene la mancanza d’investimenti privati sia la causa principale del mancato sviluppo del ramo delle costruzioni e dell’industria in Mali durante il periodo coloniale, poche sono state anche le risorse statali perché i fondi pubblici vengono usati

245 China-Africa Economic and Trade Cooperation, “Xinhua”, 2013 (3), http://en.people.cn/102774/8382259.html, 29

soprattutto per le spese amministrative246. Pertanto, il settore delle costruzioni del Mali è stato per lungo tempo carente, prima che i fondi cinesi o altri aiuti esteri fossero introdotti per rafforzarlo.

Gli aiuti esteri hanno contribuito in maniera significativa a cambiare lo scenario dell'economia maliana. In questo ambito un ruolo di primo piano è stato ricoperto dalla Cina. I cinesi hanno sostenuto in particolare l'industria tessile e i progetti di costruzione su larga scala del paese. Tra le opere realizzate degne di nota citiamo il Centro Internazionale di Conferenze a Bamako (CICB) costruito nel 1995, lo stadio di calcio Stade du 26 Mars costruito in occasione della Coppa d’Africa 2002 organizzata dal Mali, l’ospedale “l’Hôpital du Mali”, il terzo ponte di Bamako “Pont de l’amitié sino-malienne” e la prima fase della Cité

Universitaire de Kabala”. Questi grandi progetti hanno contribuito indubbiamente allo

sviluppo socio-economico del Mali. Secondo le statistiche cinesi, la Republica Popolare Cinese ha realizzato ad oggi 103 progetti d’aiuto in Mali, di cui 70 “chiavi in mano”, 28 di cooperazione tecnica e 5 finanziati con dei prestiti consensuali cinesi247. La Banca EXIM della Cina, fino al novembre 2017, ha concesso 4.3 miliardi di Yuan RMB (circa 565 milioni di euro) per i progetti di cooperazione sino-maliana248. Qui di seguito elenchiamo alcuni progetti realizzati:

- costruzione dell’autostrada Bamako – Segou (prima parte);

- costruzione di un ospedale moderno sulla destra di Bamako inaugurato il 23 settembre 2010 sotto il nome di “Hopital du Mali” (una somma 5.1 milioni di euro); - costruzione del terzo ponte di Bamako (inaugurato il 22 settembre 2011) che

attraversa il fiume di Niger e allenta l’ingorgo stradale della capitale;

- costruzione della terza raffineria zuccherificio N. SUKALA (inaugurata il 12 novembre 2012);

- costruzione di dieci case: “Maisons de la Femme et de l’Enfant;

- costruzione di infrastrutture sportive (Stadio 26 marzo, Stadio di Kayes, Sikasso, Ségou e Mopti; stadi in tre città secondarie, Bougouni, Koutiala e San; ristrutturazione dello stadio Modibo Keita, Costruzione del palazzetto dello sport a Bamako ACI;

246 IBP & Inc, Mali Country Study Guide Volume 1 Strategic Information and Developments, International Business

Pubblication, Washington, 2015.

247 Ambasciata de la Repubblica Popolare Cinese in Mali, “Un Aperçu Général de la Coopération Economique et

Commerciale...” op. cit.

- costruzione del Campus Universitario di Kabala: è il più grande progetto finanziato dal gigante asiatico nel continente africano nel settore educativo. La prima parte fu inaugurata a febbraio 2017.

Secondo le informazioni pubblicate dalla presidenza maliana249, in occasione dell’ottava edizione del “World Economic Forum’s Annual Meeting of the New Champions”250 tenutasi

a Tianjin dal 9 al 13 settembre 2014, il Presidente della Repubblica del Mali Keita, ha concluso più di 30 accordi con delle imprese cinesi come CRBC, la CGC, la Checec, la Synohydro, la QDCG, TBEA, ecc. Egli ha ottenuto un valore totale 11 miliardi di dollari, di cui circa 51 milioni di dollari sono stati donazioni e prestiti a tasso zero. Questi soldi sono stati essenzialmente destinati alla realizzazione di due progetti di infrastrutture di grande importanza:

1) la partnership che il Mali è riuscito a definire a Tianjin riguarda la costruzione di una ferrovia di 900 chilometri che, una volta realizzata, avrebbe dovuto collegare la capitale del Mali, Bamako, a Conakry, la capitale de Guinea sulla costa atlantica. La Cina ha investito 4000 miliardi di franchi CFA, ossia circa 8 milioni di dollari in questo progetto.

2) Nello stesso anno un accordo di prestito è stato siglato, ha affermato sempre la presidenza maliana, tra le due parti per la ristrutturazione di una vecchia ferrovia di 750 chilometri che collega Bamako a Dakar (capitale del Senegal) per una somma di 1.5 miliardi di dollari. Questi due progetti sono di grande importanza per entrambi le parti poiché renderebbero il Mali, un paese landlocked, di facile accesso ai mercati d'oltremare.

Le società cinese hanno deciso anche d’investire nella costruzione 24000 alloggi sociali (circa 610 milioni di euro) e nella costruzione del quarto ponte sul fiume Niger a Bamako (circa 92 milioni di euro). Il Presidente Ibrahim Boubacar Keita, durante il suo soggiorno a Tianjin, ha annunciato alla televisione nazionale che il paese aveva firmato diversi accordi con le autorità cinesi che avrebbero vestito in Mali, apportando così importanti cambiamenti in settori come l'energia, le infrastrutture, i trasporti e le miniere. Egli è stato quindi accolto da una grande folla al suo ritorno a casa per il suo impegno a Tianjin. Tuttavia secondo alcuni analisti maliani questo annuncio degli investimenti della RPC in Mali era in realtà solo

249 Presidenza della Repubblica Maliana, Projets ayant fait l’objet de protocoles d’accord avec des entreprises chinoises

résultats de la visite du Présidente de la République à Tianjin (Chine) en septembre 2014; si veda Mali : IBK revient de Chine les bras chargés de cadeaux, “RFI”, http://www.rfi.fr/afrique/20140913-mali-ibk-ibrahim-boubacar-keita-chine- cooperation-sino-malienne, 13 settembre 2014.

250 Secondo The State Council of the People’s Republic of China, questo forum economico ospita ogni anno più 1600

partecipanti, politici, funzionari, imprenditori, studiosi e rappresentanti dei media di oltre 90 paesi. Nel 2014, Il Premier Li Keqiang diede il benvenuto ai partecipanti e in particolare al suo ospite d’onore, il Presidente della Repubblica del Mali Ibrahim Boubacar Keita, l’unico presidente invitato.

una manipolazione dell’opinione pubblica da parte del capo di stato per mascherare la difficile situazione economica del paese. “Lo scopo di questa manipolazione è di migliorare l'immagine del presidente che ha veramente deluso i suoi elettori e i partner del Mali", disse Youssouf Keita, giornalista a Bamako, all'AFKInsider251. Non dimentichiamo che due mesi prima (giugno 2014) della partenza del presidente Keita in Cina, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e l'Unione europea avevano sospeso gli aiuti a favore del Mali a causa della corruzione e della cattiva governance. Il giornalista Keita ha aggiunto: "Il presidente è diventato impopolare a causa della crisi con i donatori internazionali, per le difficoltà economiche del popolo maliano e la sua incapacità di affrontare la situazione di insicurezza nel nord del paese, come aveva promesso durante la sua campagna elettorale nel 2013"252.

Torneremo sulla governance e sulla corruzione in Mali nel terzo capitolo attraverso la ricerca sul campo. Adesso continuiamo a focalizzarci sui progetti in corso di realizzazione nel settore edilizio dei lavori pubblici253:

- ristrutturazione di CICB, costruito nel 1995, per renderlo più moderno e in conformità con gli standard internazionali, per una somma di 22 miliardi franchi CFA (33.5 milioni di euro) di cui l’80% sotto forma di aiuto non rimborsabile e il 20% in prestito rimborsabile senza interessi. (Accordo firmato il 26 novembre 2015 a Bamako); - costruzione di un Centro di formazione professionale a Bamako per un ammontare

di 9 miliardi franchi CFA (quasi 14 milioni di euro) per la realizzazione e l’equipaggiamento del centro, mentre la parte maliana s’impegnava con un milione e mezzo di euro per l’elettrificazione, servizio internet e sicurezza. Il centro formerà gli studenti nel settore delle costruzioni (edilizia e lavori pubblici) quindi si parla dell’idraulica, piastrellatura, muratura, caldareria e manutenzione di macchinari pesanti. Con la formazione di queste figure professionali il Mali non avrà più bisogno d’importare la manodopera in questo settore. Questa iniziativa rientra nel quadro del Programma decennale per lo Sviluppo della formazione professionale per l’impiego. (Accordo firmato il 04 agosto 2015 a Bamako);

- costruzione della seconda parte del Campus Universitario di Kabala: l’oggetto dell’accordo di cooperazione economica e tecnica è stata firmato il 22 luglio 2017 a

251 Soumaila DIARRA, Mali Leans On China As Investments Across Africa Heighten, “Moguldom.com”,

https://moguldom.com/75390/mali-leans-on-china-as-investments-heighten, 25 ottobre 2014.

252 Ibidem

253 Ambasciata de la Repubblica Popolare Cinese in Mali, “Un Aperçu Général de la Coopération Economique et

Bamako dove la Cina ha concesso una sovvenzione non rimborsabile di 30 miliardi franchi CFA (circa 46 milioni di euro).

Ad oggi, in base a quanto detto sopra, si può affermare che, anche se il Mali è uno stato povero, la sua economia ha beneficiato enormemente dei rapporti di cooperazione con la Cina soprattutto nel settore degli aiuti nel campo delle infrastrutture.