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4 Accordi di libero scambio con Stati terzi non membri dell’UE o dell’AELS

5.4 Investimenti e imprese multinazionali

A luglio si sono conclusi i negoziati concernenti la Convenzione delle Nazioni Unite sulla trasparenza, che prevede l’applicazione del nuovo regolamento sulla trasparenza dell’UNCITRAL alle procedure arbitrali tra Stato e investitori con-formemente agli accordi di promozione e protezione reciproca degli investimen-ti (APPI) già in vigore. L’APPI firmato a giugno con la Georgia è il primo sot-toscritto dalla Svizzera contenente nuove disposizioni in materia di sostenibilità e un rinvio alle regole di trasparenza dell’UNCITRAL. Infine, in virtù della cre-scente importanza del tema della gestione aziendale responsabile (Corporate Social Responsibility), una presa di posizione in materia sarà elaborata nel quadro di un processo interdipartimentale.

5.4.1 Investimenti

Il 1° aprile è entrato in vigore il nuovo regolamento sulla trasparenza per le procedu-re arbitrali nell’ambito degli investimenti della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL). Tale regolamento è applica-bile esclusivamente alle procedure arbitrali tra Stato e investitori basate su un accor-do di promozione e protezione reciproca degli investimenti (APPI) e conaccor-dotte se-condo il regolamento arbitrale UNCITRAL. Per le procedure arbitrali basate su un APPI concluso in precedenza o svolte secondo altre regole arbitrali, il regolamento sulla trasparenza vale solo se le Parti contraenti dell’APPI (o, se del caso, le Parti coinvolte nella procedura arbitrale) ne concordano l’applicazione.Proprio al fine di facilitare un tale accordo a posteriori tra gli Stati contraenti di un APPI già in vigore, a luglio è stata conclusa la Convenzione multilaterale dell’ONU sulla trasparenza nelle procedure arbitrali tra Stato e investitori, al termine di un processo negoziale che ha visto la partecipazione attiva della Svizzera. La Convenzione in questione estende l’applicazione delle regole sulla trasparenza alle procedure arbitrali basate su APPI conclusi prima del 1° aprile o svolte secondo regole arbitrali diverse dal regolamento UNCITRAL, come ad esempio le norme del Centro internazionale per

la composizione delle controversie relative agli investimenti101. La Svizzera intende sottoscrivere tale Convenzione, garantendo così al pubblico l’accesso a tutte le informazioni essenziali concernenti le procedure arbitrali, vale a dire richieste delle Parti, singole fasi della procedura nonché ordinanze e sentenze dei tribunali arbitrali.

A giugno è stato sottoscritto l’APPI con la Georgia. Si tratta del primo APPI conte-nente le nuove disposizioni in materia di sostenibilità che la Svizzera propone in tutte le negoziazioni, nuove o in corso, sin dal 2012. Tali disposizioni prestano maggiore attenzione all’aspetto della sostenibilità e della coerenza con altre politiche settoriali (tra cui quella ambientale e quella sanitaria). L’Accordo dispone inoltre l’applicazione del nuovo regolamento sulla trasparenza dell’UNCITRAL per tutte le procedure arbitrali tra Stato e investitori su esso fondate. Il messaggio concernente l’approvazione dell’Accordo recentemente firmato si trova in allegato (cfr.

n. 10.2.2). La Svizzera sta attualmente portando avanti i negoziati per la revisione o la conclusione di nuovi APPI con Indonesia, Russia e Angola. Dal momento che questi tre Stati stanno riesaminando i loro obiettivi in materia di negoziati, non è stato ancora possibile concludere tali accordi. A settembre si è tenuto un primo incontro informale in vista dell’avvio dei negoziati per un APPI con la Malaysia.

5.4.2 Lotta alla corruzione

Due anni dopo l’analisi Paese per Paese sulla lotta alla corruzione di pubblici uffi-ciali stranieri nelle operazioni commeruffi-ciali internazionali102, a marzo la Svizzera ha presentato all’OCSE un rapporto sull’attuazione delle raccomandazioni formulate nell’analisi. Il gruppo di lavoro dell’OCSE competente in materia ha stimato che, su venti raccomandazioni rivolte alla Svizzera, dieci sono state pienamente messe in pratica, sette lo sono state solo in parte e tre non sono state ancora attuate. Per quan-to concerne le tre raccomandazioni non ancora realizzate, sono attualmente in corso processi legislativi a livello federale che ne terranno conto (revisione parziale del diritto delle obbligazioni in materia di whistleblowing e protezione dalla disdetta nonché revisione della legge federale sugli acquisti pubblici).

La Svizzera sarà nuovamente sottoposta ad esame nell’ambito dell’analisi per Paese dell’OCSE non prima del 2016. In tale occasione la Svizzera dovrà fare rapporto in merito allo stato di attuazione delle raccomandazioni non realizzate o messe in pratica solo in parte al momento dell’analisi precedente. Un altro tema centrale sarà quello dei procedimenti penali a livello nazionale.

5.4.3 Gestione aziendale responsabile

La Commissione federale consultiva del Punto di contatto nazionale (PCN), istituita dal Consiglio federale nel 2013 e composta da quattordici membri provenienti da associazioni mantello dell’economia, sindacati, organizzazioni non governative, mondo scientifico e dall’Amministrazione federale, fornisce consulenza al PCN in

101 ICSID, istituito con la Convenzione di Washington del 18 marzo 1965 (RS 0.975.2).

102 Cfr. comunicato stampa del 12 gennaio 2012 «L’OCSE riconosce l’impegno della Svizzera nella lotta contro la corruzione di pubblici ufficiali stranieri»

(www.news.admin.ch > Documentazione).

materia di orientamento strategico e di applicazione delle Linee guida dell’OCSE. In occasione di due riunioni tenutesi ad aprile e ad agosto, la Commissione consultiva si è occupata principalmente della procedura di trattamento delle richieste al PCN e della collaborazione del PNC con mediatori esterni. Sulla base delle raccomandazio-ni della Commissione consultiva, il PCN ha aggiornato le istruzioraccomandazio-ni per il trattamen-to delle richieste. A luglio la Commissione consultiva ha pubblicatrattamen-to il suo primo rapporto103.

Il gruppo di lavoro dell’OCSE sulla gestione aziendale responsabile ha continuato il suo lavoro per sostenere le aziende nell’applicazione delle Linee guida per le impre-se multinazionali. L’elaborazione di direttive specifiche per i vari impre-settori conimpre-sente di illustrare chiaramente le misure concrete che le imprese di un determinato settore devono adottare per osservare il loro obbligo di diligenza. Va poi menzionata la Guida dell’OCSE per l’applicazione dell’obbligo di diligenza nella catena di fornitu-ra dei metalli preziosi dalle aree di conflitto, cofinanziata dalla Svizzefornitu-ra. A due incontri del Forum mondiale, tenutisi a maggio a Parigi e a novembre a Kinshasa, rappresentanti delle organizzazioni internazionali interessate, dei governi, delle associazioni industriali, delle imprese e delle organizzazioni non governative hanno discusso i risultati raggiunti e le sfide future connesse all’applicazione pratica della Guida. Al momento sono in preparazione altre direttive per gli investimenti respon-sabili in agricoltura, l’obbligo di diligenza nel settore finanziario e la collaborazione delle aziende di materie prime con i gruppi interessati a livello locale. A giugno, a margine del Forum annuale dell’OCSE sulla gestione aziendale responsabile, i ministri dell’OCSE hanno partecipato a un incontro informale in occasione del quale hanno discusso, tra l’altro, la dimensione politica della responsabilità delle imprese per lo sviluppo economico sostenibile e per gli accordi commerciali.

Negli ultimi anni la gestione aziendale responsabile (Corporate Social Responsibi-lity, CSR) ha acquistato importanza a livello nazionale e internazionale, andando incontro in parte a modifiche concettuali. Nuovi strumenti sono stati sviluppati e quelli esistenti sono stati aggiornati o ampliati. In tale contesto è stato avviato sotto la direzione della SECO un processo interdipartimentale per l’elaborazione di una presa di posizione in materia di CRS. Tale documento mira a definire le priorità della Confederazione, i suoi obiettivi e le sue attese in relazione alla CSR nonché a fornire sotto forma di piano di azione una panoramica delle numerose attività della Confederazione in materia di CRS, siano esse previste o già in corso di realizzazio-ne. Ciò garantisce anche il coordinamento con altre politiche e strategie della Confe-derazione rilevanti per questo ambito.

103 www.seco.admin.ch > Temi > Politica economica esterna > OCSE > Punto di contatto nazionale svizzero > Rapporti finali e annuali del Punto di contatto nazionale svizzero.

5.5 Sostenibilità, materie prime e politica climatica