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6 Cooperazione economica allo sviluppo

6.1 Obiettivi raggiunti e sfide future

6.1.1 Bilancio intermedio del messaggio 2013–16

L’anno in rassegna rappresenta l’anno intermedio per l’attuazione del messaggio del 15 febbraio 2012126 concernente la cooperazione internazionale 2013–2016. La SECO e la DSC, che si occupano di tematiche complementari, collaborano per raggiungere gli obiettivi strategici della cooperazione svizzera allo sviluppo definiti nel messaggio.

In relazione al credito quadro per provvedimenti di politica economica e commercia-le nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, il messaggio definisce cinque temi

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prioritari127, ciascuno con obiettivi di efficacia, campi di osservazione e indicatori, che saranno oggetto di un rapporto al termine del periodo coperto dal messaggio. Il bilancio intermedio del messaggio 2013–16 può essere ritenuto positivo.

I temi prioritari concernenti i provvedimenti di politica economica e commerciale si sono rivelati pertinenti e gli strumenti utilizzati per raggiungere gli obiettivi hanno dato prova di efficacia. Condizioni quadro favorevoli per lo sviluppo del settore privato e la creazione di posti di lavoro sono elementi importanti per migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione. I poveri vivono prevalen-temente nelle città e nelle periferie in forte espansione dei Paesi emergenti, che rientrano tra i Paesi prioritari della SECO. Il nuovo accento posto dal messaggio 2013–2016 sul buon funzionamento delle infrastrutture urbane risponde a una neces-sità urgente per questi Paesi. Il rafforzamento delle istituzioni statali, che deve essere accompagnato tra l’altro da un incremento degli introiti statali e da una migliore gestione delle finanze pubbliche, si pone l’obiettivo di fornire servizi pubblici in un’ottica sostenibile e di ridurre la dipendenza dai fondi di aiuto allo sviluppo.

Durante il periodo coperto dal messaggio, il raggiungimento concreto degli obiettivi è valutato da esperti indipendenti per ciascuno dei cinque temi prioritari. Mentre il rapporto del 15 gennaio 2014128 sulla politica economica esterna 2013 illustrava in dettaglio il tema prioritario «promuovere il commercio sostenibile», il rapporto di quest’anno approfondisce in particolare i risultati relativi al tema prioritario «incen-tivare una crescita rispettosa dell’ambiente». I risultati della valutazione inerente al rafforzamento delle imprese pubbliche di servizi nell’ambito del tema prioritario

«sviluppare infrastrutture e approvvigionamento urbani» sono riportati in dettaglio al numero 6.5.2. Una valutazione dei progetti nel settore delle imposte e dello sviluppo nell’ambito del tema prioritario «rafforzare la politica economica e finanziaria» è in fase di elaborazione.

Per quanto concerne la promozione di una crescita rispettosa dell’ambiente, la valutazione esterna129 ha concluso che i progetti finanziati dalla Svizzera tra il 2000 e il 2012 nell’ambito della cooperazione allo sviluppo hanno avuto un impatto da moderato a significativo in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo con incidenza sul clima. L’efficacia dei progetti legati al clima è da soddisfacente a molto buona per circa il 90 per cento dei progetti, ed è scarsa per il rimanente. Le conoscenze specifiche degli attori svizzeri in questo campo si sono dimostrate valide e sono molto richieste e apprezzate dai Paesi partner. Per quanto riguarda la coope-razione economica vanno menzionati in particolare i risultati positivi in campo energetico nonché la promozione mirata di metodi di produzione ecologici (in parti-colare il programma dei Cleaner Production Center nazionali; cfr. n. 2.4). Come evidenzia il rapporto, queste attività hanno portato a riduzioni sostanziali delle emissioni di CO2 ad esempio in Perù e in Sudafrica.

Dal rapporto emergono tuttavia anche alcune sfide: nonostante la crescita economi-ca, alcuni Paesi partner non fanno registrare una riduzione significativa delle dispari-tà interne e anche la disoccupazione, in particolare quella giovanile, resta un

127 I cinque temi prioritari prevedono i seguenti provvedimenti: rafforzare la politica econo-mica e finanziaria, sviluppare infrastrutture e approvvigionamento urbani, sostenere il set-tore privato e l’imprenditoria, promuovere il commercio sostenibile e incentivare una cre-scita rispettosa dell’ambiente.

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129 www.seco-cooperation.admin.ch > Thèmes > Evaluation > Rapports d’évaluation >

Rapports sur l’efficacité SECO/DDC (pagina disponibile in francese, tedesco e inglese).

blema cruciale. Per promuovere una crescita inclusiva, della quale possano benefi-ciare ampie fasce della popolazione, devono essere definite strategie specifiche per ciascun Paese, che prevedano il coinvolgimento di attori statali e privati. La riduzio-ne dei rischi globali come ad esempio l’attenuazioriduzio-ne delle conseguenze dei muta-menti climatici è una condizione irrinunciabile per uno sviluppo sostenibile. La gestione di queste sfide richiede alla comunità internazionale di individuare rapida-mente soluzioni innovative e avrà un ruolo di primo piano anche nel messaggio concernente la cooperazione internazionale 2017–2020.

Le esperienze degli ultimi anni mostrano inoltre che Stati e regioni in condizioni di relativa stabilità possono precipitare repentinamente in una situazione di crisi (Vici-no Oriente, Nord Africa, Ucraina). La SECO reagisce migliorando la gestione dei rischi e consentendo così di rilevare rapidamente i cambiamenti e di adattare e riorientare strategie e progetti.

6.1.2 Dibattiti internazionali

A livello internazionale, l’anno in rassegna ha visto in primo piano il processo di elaborazione di nuovi obiettivi globali in materia di sviluppo e sostenibilità. Mentre gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che scadono nel 2015, sono incentrati sulla lotta contro la povertà estrema, l’agenda post-2015 ha come punto focale lo sviluppo sostenibile. Gli Obiettivi globali per lo Sviluppo Sostenibile (OSS) dovranno com-prendere aspetti economici, sociali e ambientali ed essere validi per l’intera comuni-tà internazionale. Nell’anno in rassegna, un gruppo di lavoro formato da Stati mem-bri dell’ONU ha elaborato una proposta consistente in 17 obiettivi e circa 170 obiettivi subordinati, che a loro volta rappresentano una base importante per i nego-ziati in seno all’Assemblea generale dell’ONU, la cui conclusione è prevista entro settembre 2015. In vista della realizzazione degli OSS occorre affrontare la questio-ne relativa al loro finanziamento. A questo tema sarà dedicata una conferenza che si terrà a luglio 2015 ad Addis Abeba e che segue quelle di Monterrey (2002) e Doha (2008).

Mentre continua a svolgere un ruolo fondamentale per i Paesi meno sviluppati, l’aiuto pubblico allo sviluppo non rappresenta neanche il 20 per cento dei flussi finanziari complessivi verso i Paesi in sviluppo. È pertanto cruciale individuare altre fonti di finanziamento, sia pubbliche sia private, per promuovere lo sviluppo soste-nibile. Tra queste rientra anche la mobilitazione delle risorse interne degli stessi Paesi beneficiari, segnatamente attraverso il gettito fiscale. Una migliore legislazio-ne in materia fiscale e istituzioni più efficienti contribuiscono a rafforzare la respon-sabilità dello Stato e riducono la dipendenza dall’aiuto allo sviluppo. Lo stesso vale per una gestione più efficace dei fondi statali a livello di spesa pubblica. Per tale ragione da anni la Svizzera considera la promozione della capacità di mobilitare e gestire le risorse interne una priorità della cooperazione economica allo sviluppo (cfr. n. 6.3).

Per i Paesi in sviluppo stanno acquistando sempre maggiore importanza anche gli investimenti diretti esteri. A tale proposito la Svizzera s’impegna tra l’altro per incentivare investimenti e depositi finanziari sostenibili, concludendo partenariati con attori del settore privato come ad esempio imprese attive in ambito finanziario (p. es. Swiss Sustainable Finance; cfr. n. 6.4). A livello internazionale la Svizzera appoggia anche iniziative concernenti investimenti finanziari sostenibili, come

quelle nell’ambito delle Linee guida dell’ONU concernenti l’economia e i diritti dell’uomo o come l’Inquiry into the Design of a Sustainable Financial System del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

6.2 Cooperazione multilaterale