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Istria: tra italianità e mondo slavo

Rino Minutolo

Insegnante tecnico-pratico

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A MÈTA DEL VIAGGIO DELLA TERZA A TIA È STATA LA CROAZIA. PIù DI PRE- CISO, DAL 2 AL 5 MAGGIO 2012 la classe è stata impegnata in una ricognizione tecnico-culturale della porzione occiden- tale della penisola istriana. La scelta di viaggiare “ad est” era stata dettata dalla volontà di visitare la regione di Prijedor, cittadina della Bosnia-Erzegovina con cui il nostro Istituto mantiene dei rappor- ti dall’immediato dopoguerra balcani- co; per vari motivi risultava un viaggio di difficile organizzazione, perciò, nella necessità di cambiare, abbiamo comun- que scelto di recarci nella ex Jugoslavia, solo un po’ più vicini.

Al viaggio ha partecipato la classe quasi al completo accompagnata da noi, Ferruc- cio Dalpiaz e Rino Minutolo, insieme con l’assistente educatrice Marta Endrizzi. Un’uscita in pullman di quattro giorni con Poreč (Parenzo) come mèta, obbliga a viaggiare quasi una giornata intera sia all’andata che al ritorno. Perciò il gior- no 2 maggio abbiamo “spezzato” il lungo avvicinamento con una visita tecnica nel- la zona viticola del Collio, in Friuli, pres- so la cantina Cà Rodesca.

SIAMO STATI ACCOLTI DA CLIZIA ZAMBIASI, ENOLOGA ED EX ALLIEVA DEL NOSTRO ISTITUTO, con la quale abbiamo svolto un interes- sante sopralluogo nei vigneti in pieno germogliamento e in can- tina, in una mattinata che aveva già la luce e la temperatura dell’estate. È stato simpatico ed interessante pranzare poi in un’osteria tipica friulana, accompagnati dalla nostra ospite. Nel tardo pomeriggio il gruppo ha raggiunto Poreč, e quindi il mare, poco prima del tramonto. La singolarità dell’albergo che ci ha ospitati durante la nostra permanenza è il suo sorgere su di un isolotto a cinquecento metri di fronte alla cittadina: ciò obbliga- va a spostarsi da e per la costa con un battello-taxi che ha dato il battesimo del mare anche ad alcuni dei nostri ragazzi che, di navigare, proprio non avevano intenzione.

Il giorno successivo è stato caratterizzato da un denso quanto piacevole programma.

Di buon mattino abbiamo raggiunto l’Istituto Agrario di Poreč dove siamo stati accolti dal direttore, Djordano Persurič. Va ricorda- to che un vincolo molto stretto lega i nostri due Istituti: sono entrambi figli di quell’iniziativa della Dieta Tirolese che mirava

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a risollevare le sorti dell’agricoltura imperiale, in profonda crisi nella seconda metà dell’Ottocento.

L’Istituto di San Michele viene fondato nel 1874, quello di Poreč l’anno successivo, e nell’architettura degli edifici si riconosce il medesimo stile (vedi la Casa Gialla, che attualmente ospita il Centro di Ricerca e Innovazione, fino alla metà degli anni ’60 sede della scuola).

Insieme con Marijan Bubola, giovane insegnante di viticoltura, il gruppo ha visitato l’Istituto, i laboratori di ricerca e didattici, ed un vigneto sperimentale. In quella giornata, assolata e limpi- da, colpiva vedere la scuola agraria con il mare sullo sfondo ed intorno i campi lavorati, con la terra rossa tipica della penisola istriana in bella mostra. La giornata è proseguita con la visita a tre aziende vitivinicole locali.

In Istria è abbastanza comune il bilinguismo italiano-croato, ma spesso capita di aver bisogno dell’interprete. Le visite ci hanno permesso di constatare come la vitienologia istriana sia in forte sviluppo e come i giovani enologi (che si formano prima a Poreč e poi a Zagreb, Zagabria) stiano mettendo in atto tecniche di vini- ficazione che permettono di valorizzare sia i vitigni internazio- nali (Chardonnay, Cabernet) che gli autoctoni (Malvasia Istriana in particolare). Nello specifico le visite si sono svolte presso le aziende Damijanič, Persurič e Pilato.

di carattere tecnico sono stati raggiun- ti grazie all’ottimo livello delle visite e all’ospitalità che ci è stata riservata. Gli aspetti storico-sociali sono stati affronta- ti sia in preparazione al viaggio dall’inse- gnante di storia, che “sul campo”, par- lando del difficile recente passato con i nostri accompagnatori.

Gli studenti hanno finanziato in parte il viaggio anche grazie alla loro partecipa- zione a varie manifestazioni locali dove hanno potuto proporre in offerta i pro- dotti ottenuti durante le attività di tipo pratico-operativo (succo di mela, sidro, vino).

Tali iniziative si svolgono all’interno di un progetto per cui ogni anno gli studenti della classe III TIA fondano e gestiscono una cooperativa scolastica.

IL TERZO GIORNO DI VIAGGIO È STATO DEDICATO AD ASPETTI STORICO-CULTU- RALI: le mète erano l’isola di Brioni e la città di Rovinij (Rovigno). Brioni è stata per decenni la residenza estiva di Tito, lo storico presidente della Federazione Jugoslava, ed è oggi l’isola principale di un arcipelago che è parco naturale. A Rovinij abbiamo avuto la fortuna di tro- vare una guida molto preparata che ci ha permesso di apprezzare ancora di più le bellezze della “perla dell’Adriatico”. Il giorno successivo, prima della parten- za, qualche ora è stata dedicata a visitare la cittadina di Poreč, che fino ad allora avevamo apprezzato solo nelle passeggia- te del dopocena.

Il bilancio del viaggio è stato molto posi- tivo, sotto vari punti di vista. Gli obiettivi

nella pagina a lato

13. Cantina Pilato.

in questa pagina

14. Partenza da Poreč. 15. Cantina Cà Rodesca.

Classi terminali anno scolastico 2011-12