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Nelle diverse località studiate si distribuiscono i 5 tipi di xenoliti studiati: mafici, felsici, alcalini, felsici charnokitici e granitici. Nella zona dellaAdare Peninsula (figura 1) si nota una grande variabilità di xenoliti con xenoliti mafici, felsici, alcalini e felsici charnockitici a distanze di qualche decina di km tra Cape McCormick, Nameless Glacier e Murray Glacier, a testimoniare la grande variabilità all’interno della crosta media-profonda in quest’area. In località Redcastle Rock, le tipologie di xenoliti sono tre: alcalini, felsici e granitici. Inoltre sono stati studiati uno xenolite mafico raccolto in località Elder Glacier ed uno felsico a Mt. Burton (figura 2). Quindi, ancora in località non molto distanti tra loro, esiste una grande varietà di xenoliti, con gli xenoliti felsici in maggioranza, quelli mafici o alcalini in quantità simili.

Inoltre, tra gli xenoliti mafici di Cape McCormick e di Nameless Glacier è stato possibile distinguere il diverso carattere geochimico, con gli xenoliti mafici di Cape McCormick caratterizzati dal chimismo tipico delle tholeiiti di arco vulcanico (IAT) (vedi Capitolo 5), mentre gli xenoliti mafici di Nameless Glacier evidenziano un carattere geochimico simile a quello dei basalti calcoalcalini (CAB) legati ad un arco vulcanico. Quindi anche per la caratterizzazione geochimica esistono diversità in funzione delle diverse località.

Questa ampia varietà di tipologie di xenoliti in quest’area, suggerisce che la crosta al di sotto del Robertson Bay Terrane sia di tipo continentale, caratterizzata appunto da una grande eterogeneità.

Discussione dei dati

C

ONCLUSIONI

Lo scopo di questo lavoro era quello di definire la natura della crosta profonda del Robertson Bay Terrane, su basi petrologiche e geochimiche.

Le caratteristiche dei vari tipi di xenoliti mafici, felsici, granitici e alcalini suggeriscono una grande eterogeneità della crosta al di sotto del Robertson Bay Terrane. Questa variabilità sta a significare che si tratta di una crosta formata da diverse tipologie di rocce, probabilmente con una zona più profonda costituita da rocce mafiche ricche a pirosseno, rocce tipicamente di crosta più profonda, ed una zona più superficiale costituita da rocce ricche in plagioclasio, quarzo e K- feldspato.

Dal punto di vista geochimico per gli xenoliti mafici il confronto fatto per gli elementi incompatibili e per le Terre Rare ha evidenziato affinità con tholeiiti di arco (xenoliti mafici di Cape McCormick) e con basalti calcoalcalini di arco (xenoliti mafici di Nameless Glacier) molto probabilmente legati all’evento subduttivo legato alla orogenesi di Ross, con il magmatismo calcoalcalino che ha dato luogo ad un arco vulcanico, intrusioni diffuse, underplating magmatico, il quale probabilmente ha generato il metamorfismo in facies granulitica delle zone più profonde della crosta. Per gli xenoliti di tipo alcalino costituiti quasi esclusivamente da K-feldspato, l’ipotesi è che si siano formati per fenomeni di cumulo legato a differenziazione magmatica durante l’evoluzione Cenozoica del West Antarctic rift system.

Alcune osservazioni importanti riguardano anche gli xenoliti felsici. In primo luogo, mentre gli xenoliti granulitici inclusi in lava basaltiche sono generalmente per la stragrande maggioranza di composizione femica, gli xenoliti del Robertson Bay Terrane sono in maggioranza felsici. In seconda istanza, anche la presenza di xenoliti granitici la varietà composizionale degli xenoliti

Discussione dei dati

pressione, i geotermometri utilizzati indicano temperature variabili tra 850-950 °C, mentre per la pressione le associazioni mineralogiche (assenza di granato) suggeriscono pressioni comprese tra 5 e 10 kbar.

Infine, i dati e le modellizzazioni petrologiche prodotti per il vetro presente all’interno di alcuni xenoliti felsici, suggeriscono una origine del vetro legata a fenomeni di riscaldamento indotto dalla lava ospite e/o a decompressione durante la risalita.

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B

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