• Non ci sono risultati.

L’abolizione della “stepchild adoption” e la discrezionalità della

CAPITOLO III: La legge c.d Cirinnà e le adozioni

3.7 L’abolizione della “stepchild adoption” e la discrezionalità della

Come abbiamo avuto modo anticipare, in tema di adozioni la legge di riferimento è la legge 184/1983, così come modificata dalla legge 149/2001, ai sensi della quale la

dichiarazione di disponibilità all’adozione deve essere effettuata

da una coppia sposata da almeno tre anni.

Per i conviventi more uxorio è previsto lo stesso lasso di tempo delle coppie unite in matrimonio, fermo restando che la coppia, in ogni caso, deve essere coniugata nel momento in cui presenta la propria disponibilità all’adozione.

Tuttavia, l’art. 44 della legge 183/1983 prevede delle deroghe per specifici casi specifici, ossia:

289

Tribunale dei minorenni di Roma, sentenza 30 giugno – 30 luglio 2014, n. 299, consultabile all’indirizzo web www.dirittoegiustizia.it/allegati/9/0000066342/ Tribunale_dei_minorenni_di_Roma_sentenza_n_299_14_depositata_il_30_luglio.ht ml

115 1. quando gli adottandi sono uniti al minore, orfano di padre e di madre, da vincolo di parentela fino al sesto grado o da rapporto stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori;

2. quando un coniuge adotta il figlio, anche adottivo, dell’altro coniuge;

3. quando il minore è portatore di handicap290 e orfano di entrambi i genitori;

4. quando non sia possibile l’affidamento preadottivo. Si evince, dunque, che, eccetto tali rari casi, non è possibile procedere all’adozione per le coppie non sposate.

Tra l’altro, si deve chiarire che nel caso di adozioni internazionali, oltre alle restrizioni della legislazione italiana, si deve tener conto anche di eventuali maggiori restrizioni della legislazione del Paese di origine dell’adottato che molto spesso ostacolano e/o impediscono l’adozione da parte di single o coppie non coniugate.

Nel 2014, il Tribunale dei Minori di Roma ha ritenuto che nessuna legge esprima il divieto per un genitore omosessuale di richiedere l’adozione del figlio del partner, sottolineando che l’obiettivo primario è “il bene superiore del minore, la domanda può essere posta anche da persona singola”, acconsentendo così alla prima adozione legale tra due donne.

In un’altra occasione, è stata consentita la stepchild

adoption per una coppia gay in Italia291.

Nello specifico, il Tribunale dei minorenni di Roma ha riconosciuto la “stepchild adoption” in favore di una coppia di uomini che ha avuto un figlio mediante inseminazione eterologa

290

Così come previsto dall’art. 3, comma 1 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle

persone handicappate”, in Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39.

291 Tribunale dei minorenni di Roma, sentenza del 30 luglio 2014 in Diritto civile contemporaneo, 5 giugno 2015, con nota critica di G. MIOTTO, Stepchild adoption omoparentale ed interesse del minore.

116 effettuata all’estero, in Canada, la cosiddetta “surrogazione di maternità”292

.

In quell’occasione, il Tribunale ha ritenuto che fosse nel superiore interesse del bambino stare con i due papà che lo hanno cresciuto. Pertanto, ha deciso di legalizzare una situazione esistente da tempo.

292 IOSSA M., Stepchild adoption, nuova sentenza storica del tribunale di Roma, 21 marzo 2016, consultabile sul sito internet http://www.corriere.it/cronache/ 16_marzo_21/stepchild-adoption-nuova-sentenza-storica-tribunale-roma-90ff7b86- ef5f-11e5-9957-88f22239b898.shtml.

117 CONCLUSIONI

Nel corso degli ultimi trent’anni, il modello di famiglia tradizionale è molto cambiato nelle sue dinamiche e si è strutturalmente trasformato. In particolare, le profonde trasformazioni che hanno investito i modelli familiari sono legati soprattutto all’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, il quale ha appunto permesso la nascita di nuovi modelli di relazioni familiari, meno gerarchici del passato, e di nuovi bisogni non ancora del tutto soddisfatti.

Infatti, attraverso l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, il nostro Paese, ma anche gli altri, ha visto un progressivo dilazionamento dell’età del matrimonio: si tende ad aspettare che uomo e donna terminino i propri studi e che si sistemino nel mercato del lavoro. Ciò, tuttavia, comporta anche un ritardo nella fuoriuscita dalla famiglia d’origine e nella costruzione di un nuovo nucleo familiare.

Nonostante, comunque, il modello tradizionale di coppia coniugata con figli sia ancora prevalente, accanto ad esso sono in continua crescita altri modelli familiari, formati da persone sole o da coppie senza figli, determinati anche dall’aumento dell’instabilità coniugale, che se da un lato incrementa il numero delle famiglie con un solo genitore, dall’altro favorisce la costituzione di famiglie c.d. ricostituite, in cui uno o entrambi i partner provengono da un matrimonio precedente.

In termini giuridici, la «crisi della famiglia» rappresenta l’espressione esemplificativa di due fenomeni opposti, ma convergenti: la «degiuridicizzazione» della famiglia legittima e la «giuridicizzazione» della convivenza more uxorio, anche per le coppie formate da persone dello stesso sesso.

118 Lo scenario delle trasformazioni sociali prospetta un necessario passaggio da una concezione singolare ad una plurale della famiglia, costituita da un’accentuazione della diversità delle realtà sociali e fondata sul convincimento che gli attori sociali siano capaci di inventare nuove regole.

La legge 76/2016 non usa invero il termine famiglia a proposito delle unioni civili se non sporadicamente, preferendo parlare di “bisogni comuni” o “cognome comune”, compiacendo in tal modo quanti vorrebbero il lemma famiglia riferito esclusivamente a quella fondata sul matrimonio secondo il disposto letterale dell’art. 29 della Costituzione.

In tal modo non si considera che ormai anche i testi normativi includono una pluralità di realtà familiari e una nuova considerazione di famiglia coniugale, sempre meno istituzione protetta in vista di interessi superiori e sempre più formazione sociale al servizio dei diritti delle persone.

E’ evidente come il diritto imponga sempre meno modelli omogenei di comportamento, consapevole che in una società complessa coesistono una varietà di modi dello stare insieme e in cui si generano e si allevano figli, e una pluralità di valori etici e religiosi ai quali le persone fanno riferimento. Il rispetto di questa dimensione plurale, che è rispetto per la libertà e la pari dignità delle persone, stabilisce un limite all’ingerenza del diritto nella sfera privata e familiare. Al matrimonio si affiancano altre unioni, alcune fondate sull’assunzione di un vincolo, altre sull’esistenza di relazioni di affetto e convivenza che, per quanto non formalizzate, costituiscono tuttavia vita familiare meritevole di tutela.

119 Nel presente lavoro abbiamo avuto modo di analizzare le importanti novità introdotte nell’ordinamento giuridico in tema di unioni civili.

A tal riguardo, un aspetto centrale da cui sono emersi i maggiori pareri contrastati è quello relativo alla possibilità di ricorrere alla stepchild adoption, ossia all’adozione del partner del figlio biologico dell’altro.

Tale previsione è stata stralciata dal disegno di legge Cirinnà; tuttavia, è bene precisare che ciò non impedisce l’applicazione dell’art. 44 della legge 184/1983 sulla “adozione in casi particolari”, contemplando appunto la possibilità per il coniuge di adottare il figlio dell’altro coniuge nato da una precedente unione o da un precedente matrimonio previa autorizzazione dell’esercente della responsabilità genitoriale, ovvero del tribunale per i minorenni.

Inoltre, nello stesso periodo in cui la stampa riportava il contenuto dell’emendamento in materia, si riferivano anche casi in cui erano state concesso adozioni a persone dello stesso sesso del genitore biologico coniugate all’estero o conviventi.

Sebbene il legislatore abbia voluto escludere tale facoltà per la coppia omosessuale creando una netta linea di demarcazione tra l’unione civile e il matrimonio, si è assistito da parte di diversi Tribunali per i Minorenni d’Italia all’accoglimento di ricorsi presentati da coppie unite in matrimonio o comunque in unioni civili costituite presso stati esteri, residenti in Italia, di ricorsi di adozioni in casi particolari che hanno portato all’adozione del figlio del partner omosessuale

Visti anche i recenti casi di riconoscimento dell’adozione da parte di un partner del figlio biologico dell’altro, si può rilevare che, poiché tutti i provvedimenti di adozione devono avere quale unico riferimento l’interesse del minore, sia morale che materiale, la consacrazione legale del vincolo che lega i partner rappresenta un surplus per la tutela

120 del minore, per cui non può essere considerata una lesione del suo interesse.

In conclusione, la riforma legislativa in esame, frutto peraltro di un difficile compromesso politico, presenta degli aspetti controversi e offre terreno fertile per nuovi conflitti interpretativi.

Il comma 20 dell’art. 1, in particolare, se da un lato estende anche alle parti dell’unione civile, “al solo fine di assicurare l’effettività della tutela dei diritti”, l’applicazione di ogni norma che si riferisca al matrimonio, ai coniugi o che contenga termini equivalenti, dall’altro, però, esclude dall’ambito di applicazione del citato comma tutte le norme codicistiche non espressamente richiamate dal testo della legge. L’impressione che ne risulta è che la norma sia stata introdotta appositamente per limitare l’azione dell’interprete che non potrebbe colmare, attraverso l’uso dell’interpretazione analogica, le lacune del provvedimento procedendo verso l’equiparazione dei due istituti.

Occorre anche osservare che, a differenza di quanto sarebbe avvenuto con l’introduzione della stepchild adoption, l’orientamento giurisprudenziale ormai è tale da poter riguardare non solo le adozioni all’interno delle unioni civili ma anche quelle all’interno delle convivenze etero ed omosessuali.

Sarebbe pertanto auspicabile un nuovo e più puntuale intervento del legislatore, considerato che l’ordinamento giuridico non dovrebbe limitarsi a disporre di norme, ma dovrebbe garantirne l’efficacia per evitare il perdurare di contraddizioni tra la norma e la prassi di fatto vigente.

121 BIBLIOGRAFIA

DOTTRINA

AA.VV., La famiglia di fatto, Atti del convegno nazionale, Pontremoli, 27-30 maggio 1976.

AA.VV., Le unioni civili e la stepchild adoption, Milano, Ipsoa, 2016. AA.VV., Una legislazione per la famiglia di fatto?, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1988.

ALAGNA S. , Famiglia di fatto e famiglia di diritto a confronto:

spunti in tema di rapporti bancari, in Diritto e famiglia, 2001.

ALAGNA S., La famiglia di fatto al bivio: rilevanza di singole

fattispecie o riconoscimento generalizzato del fenomeno, in Giustizia civile, 1982.

ALONSO PEREZ J.I., “Unioni ci ili, “unioni di fatto” e altre

convivenze. Rassegna della legislazione europea, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 2003.

ANDONOPOULOS G., Unioni civili, legge Cirinnà: ammessi bigamia

e omicidio senza aggravante, 11 maggio 2016, consultabile sul sito

internet https://www.forexinfo.it/Unioni-civili-legge-Cirinna

ANDONOPOULOS G., Unioni Civili: cosa dice la legge Cirinnà?

Testo completo e novità, 12 maggio 2016, consultabile sul sito internet

https://www.forexinfo.it/Unioni-Civili-decreto-Cirinna-testo-legge- punti-importanti

ASPREA S., La famiglia di fatto, Giuffrè, Milano, 2009.

AUTORINO STANZIONE G., Il diritto di famiglia nella dottrina e

nella giurisprudenza: trattato teorico-pratico, Torino, Giappichelli,

2011.

BALDUZZI R., Il d.d.l. sui diritti e i doveri delle persone stabilmente

conviventi: modello originale o escamotage compromissorio?, in Quaderni regionali., 2007.

BARBAGLI M., Le unioni more uxorio, in Enciclopedia delle scienze

122 BARILE P., La famiglia di fatto: osservazioni di un costituzionalista, in Aa.Vv., La famiglia di fatto. Atti del Congresso nazionale del

Centro Lunigianese di studi giuridici, Montereggio, Tarantola, 1977.

BASSETTI R., Rapporti personali e patrimoniali tra conviventi, Milano, Linea professionale, 2014.

BELTRANI S., Rilevanza giuridica delle unioni di fatto nel diritto

penale: fattispecie, disciplina ed orientamenti, in D&G, 8 settembre

2007.

BERNARDINI M., La convivenza fuori dal matrimonio,

Padova, Cedam, 1992.

BESSONE M., ALPA G., D’ANGELO A., FERRANDO G., La

famiglia nel nuovo diritto, Bologna, Zanichelli, 2002.

BESSONE M., La famiglia nella Costituzione, Bologna, Zanichelli, 1976.

BETTETINI A., La disciplina delle unioni di fatto: appunti per un

ripensamento critico, in Aa.Vv., Il ruolo del matrimonio nell’ordinamento giuridico attuale, Padova, Cedam, 1990.

BIANCA C.M., Diritto civile, II, La famiglia. Le successioni, Milano, Giuffré, 2001.

BIANCA C.M., La riforma della filiazione: alcune note di lume, in

Giustizia civile, 2013, II, 439;

BONILINI G., Manuale di diritto di famiglia, Torino, Utet, 2002. BONINI BARALDI M., Parità di trattamento e nozione di familiare,

tra prerogative nazionali e prospettive comunitarie, in Familia, 2003.

BUSNELLI F.D., SANTILLI M., La famiglia di fatto, in Cian G., Oppo G., Trabucchi A. (a cura di), Commentario al diritto italiano

della famiglia, VI, Padova, Cedam, 1993.

CALAMANDREI P., La Costituzione della Repubblica nei lavori

preparatori dell’Assemblea Costituente, Vol. II, Roma, Camera dei deputati, 1970.

CALÓ E., Sul progetto di disciplina degli accordi di convivenza, in

123 CARDIA C., L’art. 29 della Costituzione: la famiglia come società

naturale e la dissolubilità del matrimonio, in Studi sul divorzio (a cura

della Cattedra di Diritto Ecclesiastico dell’Università di Roma), Padova, Cedam, 1972.

CARDIA C., Matrimonio, famiglia, vita privata. Spunti di analisi

ricostruttiva, Bologna, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, n.

1, 2002.

CARLEO F., La famiglia di fatto – diritti e doveri dei conviventi, Napoli, Esselibri, 1999.

CASABURI G., GRIMALDI I., Unioni civili e convivenze. Legge 20

maggio 2016, n. 76. Lettura operativo e possibili soluzioni, Milano,

Pacini editore, 2016.

CASINI C., Procreazione assistita. Introduzione alla nuova legge, Milano, San Paolo ed., 2004.

CECCHELLA C., La famiglia di fatto, Pisa, Plus-Pisa University Press, 2008.

COSTANZA M., I diritti dei figli: mantenimento, educazione,

istruzione ed assistenza morale (art. 315-bis c.c., inserito dall'art. 1, comma 8, l. n. 219/12), in Nuove leggi civili commentate, 2013, 526;

D’AGOSTINO F., Una filosofia della famiglia, Milano, Giuffrè, 2003. D’ANGELI F., Il fenomeno delle convivenze omosessuali: quale tutela

giuridica?, Padova, Cedam, 2003.

D’ANGELI F., La tutela delle convivenze senza matrimonio, Torino, Giappichelli, 2002.

D’ERCOLE S., Famiglia di fatto, in IRTI N., Dizionario di diritto

privato, Milano, Giuffrè, 1980.

DE CUPIS A., Il concubinato nel diritto privato, in Foro pad., 1961. DE FILIPPIS B., La separazione nella famiglia di fatto, Padova, Cedam, 2014.

DE MARZO G., Brevi considerazioni sul disegno di legge in tema di

Dico, in Foro it., 2007.

DE MICCOLIS ANGELINI A., Unioni Civili e Convivenze di Fatto, Milano, Lulu.com, 2016.

124 DOGLIOTTI M., Famiglia di fatto, in Dig. Disc. Priv., sez. civ., Vol. XI, 2001.

DOGLIOTTI M., Separazione e divorzio, Torino, Utet, 1988.

DONATI F., MILAZZO P., La dottrina del margine di apprezzamento

nella giurisprudenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, in

AA.VV., (a cura di), La Corte costituzionale e le Corti d’Europa, Torino, Giappichelli, 2003.

ESPOSITO C., Famiglia e figli nella Costituzione italiana, in Scritti in

onore di Cicu, Milano, Giuffrè, 1951.

FERLITO S., Le religioni, il giurista e l’antropologo, Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2005.

FERRANDO G., L’adozione in casi particolari nell’e oluzione

normativa e giurisprudenziale, Relazione tenutasi all’incontro di

studio “Il minore e il diritto alla genitorialità” presso la Corte di Cassazione, 13 dicembre 2016, su www.cortedicassazione.it.,;

FIGONE A., OBERTO G., BLASI M., MECENATE F., CAMPIONE R., La nuova regolamentazione delle unioni civili e delle

convivenze. Legge 20 maggio 2016, n.76, Torino, Giappichelli, 2016.

FILIPPO R., Le relazioni affettive non matrimoniali, Torino, Utet, 2014.

FIORINI - LEO, Formazioni sociali con doppia disciplina a

“geometria ariabile”, in Guida al Diritto, 2016, n. 25, 62;

FIORINI – LEO, L'elemento costitutivo passa per l'iscrizione agli uffici anagrafici, ivi, 22 ss.

FRANCIOSI G., PICARO R., Matrimonio e filiazione, Torino, Utet, 2007.

FUCCILLO A., L’attuazione pri atistica della libertà religiosa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2005.

FUCCILLO A., Unioni di fatto, convivenze e fattore religioso, Torino, Giappichelli, 2007.

125 GALIZIA DANOVI A.,Affidamento, potestà e conflitti nella famiglia

di fatto, in Diritto di famiglia e delle persone, 1990.

GANDOLFI G., Alcune considerazioni iure condendo sulla famiglia «naturale», in Foro it., 1974.

GAZZONI F., Dal concubinato alla famiglia di fatto, Milano, Giuffrè, 1983.

GAZZONI F., Manuale di diritto privato, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2015.

GIACOBBE E., Il prevalente interesse del minore e la responsabilità

genitoriale. Riflessioni sulla riforma “Bianca”, 2014, 817;

GRASSO G., Tiziano o Duchamp: sul disegno di legge in tema di

“Diritti e do eri delle persone stabilmente con i enti”, in Famiglia persone e successioni, 2007.

GROSSO P., L'adozione mite tra realtà ed artificio. A proposito del

“manifesto per una giustizia minorile mite”, in Prospettive

assistenziali n. 169, gennaio-marzo 2010.

IOSSA M., Stepchild adoption, nuova sentenza storica del tribunale di

Roma, 21 marzo 2016, consultabile sul sito internet http://www.corriere.it/cronache/16_marzo_21/stepchild-adoption- nuova-sentenza-storica-tribunale-roma-90ff7b86-ef5f-11e5-9957- 88f22239b898.shtml

JEMOLO A.C., Convivere come coniugi, Padova, in Rivista di diritto

civile, 1965.

LIOTTA F., Sulla rile anza formale della “famiglia di fatto”, in

Diritto di famiglia e delle persone, 1977.

MARANO V., Le unioni di fatto: esperienza giuridica secolare e

insegnamento della chiesa, Milano, Giuffrè, 2005.

MARELLA M.R., L’armonizzazione del diritto di famiglia in Europa.

Metodo e obiettivi, in Panunzio S. (a cura di), I diritti fondamentali e le Corti in Europa, Napoli, Jovene, 2005.

MARTINES T., Diritto costituzionale, Milano, Giuffrè, 2011.

MARVASI T., Coppie di fatto: un progetto ibrido dai contorni

giuridici poco chiari, in Guida al diritto, n. 8, 2007.

126

ad omosessuali. Spunti per una riflessione a più voci, in Famiglia e diritto, 2014, 351 s.;

MENGONI L., La famiglia in una società complessa, in Iustitia, 1990. MENNILLO F., DI CICCO I., Le unioni civili. Lettura apolitica e

tecnica della legge 76/2016, Roma, Key editore, 2016.

MONTECCHIARI, Adozione “mite”: una forma di ersa di adozione

dei minori od un affidamento senza termine? Se un bambino vive nella accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo, in Il diritto di famiglia e delle persone, XLII, 4, 2013, p. 1581

MOSCONI F., Europa, famiglia e diritto internazionale privato, in

Iustitia, 2008.

MOSSINI V., Il nuovo articolo 147 del codice civile, in Rivista di

diritto civile, 1976.

NICOLÓ R., La filiazione illegittima nel quadro dell’art. 30 della

Costituzione, in Democrazia e diritto, 1960.

Nuovi diritti e doveri per conviventi. Cosa cambia con il contratto di convivenza?, 20 luglio 2016, consultabile sul sito internet

http://www.leggioggi.it/2016/07/20/unioni-civili-coppie-di-fatto- nuovi-diritti-e-doveri-per-conviventi-cosa-cambia-col-contratto-di- convivenza/

OBERTO G., Famiglia di fatto e convivenze: tutela dei soggetti

interessati e regolamentazione dei rapporti patrimoniali in vista della successione, in Famiglia e diritto, 2006.

OBERTO G.,Gli accordi concernenti la prole nella crisi coniugale, in

Diritto di famiglia e delle persone, 1999.

PALAZZANI L., Diritto naturale ed etica matrimoniale in Christian

Thomasius. La questione del concubinato, Torino, Giappichelli, 1998.

PALAZZANI L., La famiglia «di fatto» è giustificabile giuridicamente?, in Iustitia, 1999.

PARADISO M., I rapporti personali tra coniugi. Artt. 143.148, Milano, Giuffrè, 2012.

127 PARENTE G., Unioni civili e convivenze, cosa cambia dal 5 giugno, in Il Sole 24 Ore, 21 maggio 2016, consultabile sul sito internet http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-05-21/unioni- civili-e-convivenze-ecco-cosa-cambia-prossimo-5-giugno-

155722.shtml?uuid=ADJXZxM

PAZÈ E., Le ragioni contro un’anagrafe delle famiglie di fatto, in

Diritto di famiglia e delle persone, 2003.

PERCIBALLI L., Felice “con i enza”, come accordarsi: Coniugi,

coppie di fatto etero ed omosessuali, responsabilità genitoriale, ascolto dei minori, riconoscimenti ai padri, negoziazione assistita, separazione e divorzio breve, Roma, Key editore, 2015.

PEZZINI B. (a cura di), Tra famiglie, matrimonio e unioni di fatto. Un

itinerario di ricerca plurale, Napoli, Jovene, 2008.

PIANEZZE G., Rapporti personali e patrimoniali tra conviventi, Milano, Giuffrè, 2013.

PICCALUGA F., Famiglia di fatto e contratto: il pacte civil de

solidarité, in Contr. impr. - Europa, 2002.

PIEPOLI G., Realtà sociale e modello normativo nella tutela della

famiglia di fatto, Milano, in Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, 1972.

POCAR V., Le famiglie di fatto: il quadro giuridico, in Barbagli M., Saraceno C., Lo stato delle famiglie in Italia, Bologna, Il Mulino, 1997.

QUERZOLA L., Il riconoscimento dei figli naturali. La legge n. 219

del 10 dicembre 2012, Bologna, Area51, 2013.

RATZINGER J., Intervista concessa a Marco Politi per il quotidiano

Repubblica, 19 novembre 2004, in Scalfari E. (a cura di), Dibattito sul laicismo, Roma, La Repubblica, 2005.

REMIDDI L., Le unioni civili dopo la legge Cirinnà: questioni ancora

aperte, in giudicedonna.it., n. 1, 2016.

RIZZA V., Stepchild adoption: ma è proprio necessaria?, 22 gennaio 2016, consultabile sul sito internet www.laleggepertutti.it/ 109478_stepchild-adoption-ma-e-proprio-necessaria

128 ROMAGNOLO E., Figli legittimi e figli naturali. disciplina vigente e

prospettive di riforma alla luce del d.d.l. n. 2805/2011, Milano,

Giuffrè, 2010.

ROPPO E., voce Famiglia: III) Famiglia di fatto, Roma, in

Enciclopedia giuridica Treccani, XIV, 1989.

ROSSI E., La Costituzione e i DICO, ovvero della difficoltà di una

disciplina legislativa per le convivenze, in Pol. dir., 2008.

RUSSO R., STURIALE M., L'affidamento dei minori nella prospettiva europea, Milano, 2013, 2 ss.

SANTILLI M., Note critiche in tema di famiglia di fatto, in Rivista

trimestrale di diritto e procedura civile, 1980.

SANTOSUOSSO F., La procreazione medicalmente assistita:

commento alla Legge 19 febbraio 2004, n. 40, Milano, Giuffrè, 2004.

SCALISI V., La famiglia e le famiglie, in AA.VV., La riforma del

diritto di famiglia dieci anni dopo, Padova, Cedam, 1985.

SEGRETO A., Il convivente more uxorio nella convivenza della Corte

Costituzionale, in Diritto famiglia e persone, 1989.

SPADAFORA A., Rapporto di convivenza more uxorio e autonomia

privata, Milano, Giuffrè, 2001.

TEDESCHI M., Manuale di diritto ecclesiastico, Torino, Giappichelli, 2004.

TORINO R., I rapporti familiari tra autonomia e responsabilità, Torino, Giappichelli, 2004.

TOZZI V., Società multiculturale, autonomia confessionale e

questione della sovranità, in Il Diritto ecclesastico, 2000.

TRABUCCHI A., Istituzioni di diritto civile, Padova, Cedam, 1993. TRABUCCHI A., Una legislazione per la famiglia di fatto, in Rivista

di diritto civile,1988.

TROILO S., I progetti di legge in materia di unioni di fatto: alla

Documenti correlati