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VERIFICHE DI SORVEGLIANZA

3. IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE: FOCUS SULL’ANALISI AMBIENTALE INIZIALE

3.1 L’Analisi Ambientale Iniziale: obiettivi e caratteristiche

L’analisi ambientale iniziale (AAI) è una diagnosi straordinaria, sistemica e standardizzata nella quale si studiano in profondità tutte le relazioni che intercorrono tra l’attività di un “sito” e la realtà ambientale e territoriale che lo circonda, in funzione anche dei vincoli più generali cui l’organizzazione è sottoposta e del quadro di riferimento legislativo, socio-economico e di mercato. Costituisce, inoltre, il presupposto di qualsiasi azione di gestione ambientale da parte di un’impresa. Essa consente infatti di individuare ed

REGOLAMENTO CEE n. 761/2001 Articolo 2, lettera e)

“Analisi ambientale”: un’ esauriente analisi iniziale dei problemi e dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione.

approfondire le problematiche ambientali e di fotografare, per mezzo di riferimenti oggettivi, le prestazioni aziendali in modo da poter stabilire e controllare nel tempo gli obiettivi di miglioramento. [Luciani-Andriola-Di Franco, 2001]

L’AAI, come detto in precedenza, rappresenta la prima fase del percorso che conduce le aziende verso l’adozione del modello gestionale EMAS o UNI EN ISO 14001 ed è dunque finalizzata alla piena implementazione di un sistema di gestione ambientale di un sito produttivo. Per sito produttivo si intende “l’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività sotto il

controllo dell’impresa, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materiali di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di queste attività” (Regolamento CEE 1836/93, art. 2). Con

l’AAI l’azienda è in grado di giungere ad una valutazione complessiva delle problematiche ambientali connesse alle proprie attività.

È utile ora ricordare quelli che sono gli obiettivi più diretti e immediati, perseguibili tramite l’ AAI:

- l’identificazione e la valutazione dei fattori d’impatto ambientale;

- la rilevazione di eventuali carenze riguardo gli adempimenti normativo anche di tipo amministrativo e formale;

- l’identificazione delle aree critiche di vulnerabilità del territorio;

- la valutazione dell’efficienza ambientale dei processi produttivi in atto; - l’identificazione delle necessità e delle priorità di intervento per la

programmazione degli interventi di adeguamento e di miglioramento; - la valutazione della validità della struttura e del modello organizzativo

nella gestione delle problematiche ambientali;

- la valutazione del livello di formazione specifica del personale.

Oltre a questi obiettivi primari, un’ulteriore elaborazione dei dati raccolti potrà essere utilizzata per:

- l’identificazione dei rapporti e delle interrelazioni di diverso genere tra le azioni di tutela del’ ambiente e le attività produttive, con riguardo a tecnologie, prodotti, materie prime, clienti e fornitori;

- la collocazione dell’azienda nel quadro del settore produttivo di appartenenza e l’analisi comparata delle prestazioni ambientali di chi svolge attività simili (benchmarking).

L’AAI è dunque un indispensabile supporto al management ove occorra prendere decisioni che coinvolgono la problematiche dell’ambiente, del territorio, delle risorse e dell’ innovazione. [Casciani…et al., 1997]

Un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 e al Regolamento EMAS prevede che l’organizzazione identifichi i propri aspetti ambientali e li gestisca. In particolare, la norma ISO 14001 stabilisce che “l’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più

procedure per:

a) identificare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi che, all’interno del campo di applicazione definito per il sistema di gestione ambientale, l’organizzazione può tenere sotto controllo e quelli sui quali essa può esercitare un’influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi o modificati; b) determinare quegli aspetti che hanno o possono avere impatto/i

significativo/i sull’ambiente (ovvero gli aspetti ambientali significativi).”

Come si può notare, viene posta un’attenzione particolare e molto “curata” al termine e al significato tecnico vero e proprio di “aspetto ambientale” e “aspetto ambientale significativo”, quest’ultimo inteso (come descritto nel capitolo precedente) come quell’elemento delle attività, prodotti o servizi dell’organizzazione che ha, o può avere, un impatto significativo, per l’appunto, sull’ambiente. Per decidere se si tratta di un aspetto significativo l’organizzazione deve dotarsi di un sistema di valutazione degli aspetti ambientali credibile ed oggettivo. Tale sistema è mirato a definire una gerarchia tra gli aspetti ambientali dell’organizzazione e determinare quelli che sono più importanti, i più “significativi” appunto. Una volta individuata questa significatività, l’aspetto che si sta così considerando va “gestito” dall’

organizzazione, gestione che si può espletare tramite azioni del programma ambientale, adozioni di idonee prassi, procedure e monitoraggio nel tempo tramite appositi indicatori.

Si riportano ora i principali requisiti richiesti e da seguire nell’ implementazione di un AAI.

La strutturazione “fisica” del testo di AAI può essere strutturato in vari modi, purché i contenuti del documento coprano almeno i requisiti prescritti; ogni organizzazione può adottare l’impostazione che ritiene migliore per i suoi scopi ma deve sempre assicurare cinque elementi essenziali:

1) la completezza delle informazioni e dei dati ai fini di descrivere efficacemente il sistema di gestione ambientale;

2) il quadro per la valutazione dell’impatto delle proprie attività dirette e indirette sull’ambiente deve essere esaustivo;

3) la rintracciabilità dei dati e delle informazioni (quindi delle fonti);

4) i criteri di valutazione degli aspetti ambientali devono essere chiari e verificabili;

5) il rispetto dei requisiti dell’allegato VII del regolamento EMAS.10

10 Da: Progetto Tandem. Azione pilota per la promozione di Emas presso gli Enti locali che operano a vasta

scala (Province e Comuni capoluogo) in Tandem con Agenda 21 – Deliverable 3. Linee guida per l’analisi ambientale iniziale.

REGOLAMENTO CEE n. 761/2001

Allegato VII – analisi ambientale, punto 7.2 – requisiti

L’analisi dovrebbe coprire cinque settori chiave:

a) prescrizioni legislative, regolamentari e di altri tipo cui l’organizzazione si conforma;

b) identificazione di tutti gli aspetti ambientali che hanno un impatto ambientale significativo conformemente all’allegato VI, qualificati e quantificati se del caso, e compilazione di un registro per quelli individuati come “importanti”;

c) descrizione dei criteri secondo cui valutare l’importanza dell’impatto ambientale in conformità dell’allegato VI, punto 6.4;

d) esame di tutte le pratiche e procedure gestionali esistenti in materia di ambiente;

3.2 Gli obiettivi da raggiungere per realizzare un AAI e le fasi principali