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u n ’ indagine sui costi di Produzione

2.2 Metodologia di rilevazione, elaborazione e analisi delle informazion

2.2.3 L’analisi della tecnica e i costi di produzione

L’analisi economica prevede di studiare la tecnica produttiva agricola in due fasi: la prima conduce alla determinazione del Margine Lordo del processo produttivo, mentre attraverso la seconda si giunge alla determinazione del Costo di Produzione.

Il Margine Lordo della coltivazione − che deriva dalla differenza fra la Produzione Complessiva e i Costi Specifici (tab. 2.2) − permette di confrontare le tecniche di uno stesso processo produttivo prescindendo dalla dotazione strutturale dell’azienda e, quindi, risulta essere un buon indicatore della convenienza economica nel breve periodo, poiché rappresenta una base di conoscenza fondamentale per lo sviluppo di applicazioni legate alla pianificazione aziendale.

tabella 2.2 - Il calcolo del Margine lordo

Produzione Lorda (prodotti principali + prodotti secondari) PL

Premi Specifici PS

produzione complessiva pc = (pl + ps)

Costi Specifici (avventizi1 + Fertilizzanti + Mezzi di Difesa + Noleggio + altri Fattori) CS

Margine lordo Ml = (pc-cs)

1) Si precisa che il salariato avventizio è colui che è presente in azienda da un minimo di un giorno a un massimo di 180 giornate all’anno, limite al di sopra del quale va applicato il contratto dei dipendenti a tempo indeterminato (salariato fisso).

La Produzione Complessiva deriva dalla somma della Produzione Lorda e dei Premi Specifici. Da un singolo processo produttivo possono scaturire più prodotti, pertanto l’a- nalisi della produzione è in realtà costituita dall’analisi di più prodotti singoli, di cui un prodotto principale e uno o più prodotti secondari. Nel caso di vendita, il valore coincide con quello percepito dall’azienda al netto dell’IVA, sia che si tratti di una vendita con pa- gamento a pronta cassa, sia a credito. Per le altre utilizzazioni (autoconsumo familiare e regalie, salari in natura, trasformazione e reimpiego in azienda in altro processo produt- tivo) il valore del prodotto è ottenuto moltiplicando la quantità per il prezzo corrente di vendita franco azienda, sempre al netto dell’IVA. I Premi Specifici, cioè riferiti al processo produttivo analizzato, sono ripartiti pro quota sulla base della percentuale di competenza che viene determinata dal rilevatore.

I Costi Specifici sono quelli riferiti ai fattori produttivi totalmente impiegati nel pro- cesso indagato e sono direttamente imputabili ad esso. In generale sono indipendenti dalla struttura aziendale e risultano, dunque, di facile attribuzione. Si tratta delle spese soste- nute per l’acquisto dei fattori produttivi extra-aziendali a logorio totale, cioè della mano- dopera avventizia e dei mezzi tecnici (fertilizzanti, prodotti per la difesa, noleggi, vasi, terriccio, altri fattori). Il costo di tali fattori deriva dal prodotto tra le quantità impiegate

e i rispettivi prezzi unitari. L’attribuzione dei costi delle macchine a noleggio avviene per singola operazione e comprende il costo del lavoro prestato dal contoterzista e quello delle macchine impiegate.

Gli elementi di conoscenza per la definizione del Costo di Produzione sono le voci di Costi Specifici, ovvero le spese sostenute per l’acquisto dei mezzi tecnici, dei materiali impiegati e dei servizi; di Costi Comuni, cioè i fattori produttivi utilizzati in più processi produttivi e di Costi Imputati, vale a dire il costo del lavoro manuale prestato dal condutto- re, dalla manodopera familiare e dal lavoro direttivo del conduttore (tab. 2.3).

tabella 2.3 - Il calcolo del costo di produzione

costi specifici: Manodopera salariata avventizia; Fertilizzanti; Mezzi di Difesa; Noleg-

gio; altri Fattori CS

costi diretti comuni: Manodopera salariata fissa; Meccanizzazione (manutenzione

ordinaria, carburante, lubrificante, combustibile, elettricità, assicurazione, ammorta- menti); Fabbricati (manutenzione ordinaria, assicurazione, ammortamento o affitto)

CCD

costi Indiretti comuni: Spese generali aziendali; acqua potabile, affitto dei terreni CCI

costi Imputati: Manodopera familiare e Lavoro direttivo); Interesse sul capitale agra-

rio; Interesse sul capitale fondiario CI

costi totali Ct = CS + CCD + CCI + CI

costo di produzione al mq Cq = Ct / SaU (mq)

costo di produzione per unità di prodotto Cu = Ct / Produzione (UM)

L’attribuzione dei Costi Comuni e di quelli impliciti (Costi Imputati) è uno dei pro- blemi che si trova ad affrontare l’analisi di processo del settore agricolo in quanto, nono- stante molte aziende agricole tendano ad essere sempre più specializzate, la maggior parte di esse danno produzioni congiunte (il latte e la carne bovina, i cereali e la paglia) ovvero differenti produzioni cosicché alcuni dei costi sono collegati a più prodotti e quindi non sono direttamente imputabili a uno singolo; essi, pertanto, necessitano di essere ripartiti tra i diversi processi produttivi.

La metodologia proposta prevede di attribuire detti costi alla singola tecnica produttiva sulla base del grado di attività nel cui computo sono compresi i costi della manodopera e delle macchine (coefficiente K)5, cioè sono direttamente proporzionali all’ammontare del costo del

fattore attribuibile alla tecnica in esame e inversamente proporzionali al suo valore complessivo. I Costi Comuni sono divisi tra Diretti e Indiretti a seconda che afferiscano o meno ad un centro di costo specifico. I Costi Indiretti comprendono le spese aziendali inerenti l’acqua potabile, le spese generali e l’affitto del capitale fondiario; invece, ai Costi Comuni Diretti afferiscono:

• i costi di manodopera salariata fissa: sono attribuiti ai singoli processi produttivi te- nendo conto del livello di specializzazione e in base alle ore di lavoro prestate da ogni categoria di manodopera al processo produttivo;

5 Il coefficiente di ripartizione K, che è specifico per ogni tecnica, è definito come segue: dove:

∑ Cli = costo totale della manodopera utilizzata nella tecnica produttiva i-esima

∑ Cmi = costo totale delle macchine e impianti utilizzati nella tecnica i-esima

∑ Cl= costo totale delle manodopera utilizzata in azienda

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• i costi relativi ai fabbricati (ammortamento o affitto, assicurazione e manutenzio- ne ordinaria): sono attribuiti ai singoli processi produttivi applicando un valore percentuale la cui quota è da stabilirsi sulla base del reale tempo di fruizione nel processo produttivo del bene, rapportato alla disponibilità teorica complessiva (so- litamente pari a 12 mesi) e/o in base alla dimensione del tipo di fabbricato o manu- fatto;

• i costi relativi alla meccanizzazione che comprendono i costi di manutenzione, ammortamenti, interessi, carburanti, lubrificanti, combustibili, elettricità e assicu- razione: sono attribuiti al processo produttivo in base alle ore effettive di impiego della macchina nel processo; nel caso di impianti può essere utilizzato un criterio fisico di proporzionalità più idoneo a misurare l’efficienza del lavoro svolto. In par- ticolare la manutenzione ordinaria, l’ammortamento e gli interessi sono attribuiti alla singola macchina sulla base del rapporto fra il valore a nuovo della macchina rispetto al valore totale di tutte le macchine presenti in azienda; i carburanti, i combustibili e l’elettricità sono attribuiti in base all’indice della potenza della mac- china rispetto a quella totale; i lubrificanti sono attribuiti sulla base del valore a nuovo nel caso di macchine prive di potenza e sulla base della potenza per le altre. Infine, l’assicurazione è attribuita alle sole macchine immatricolate: un 50% è sud- diviso equamente tra tutte le macchine immatricolate e l’altro 50% sulla base della potenza della macchina.

Infine i Costi Imputati comprendono:

• i costi del lavoro manuale prestato dal conduttore e dalla manodopera familiare ai fini della realizzazione del processo produttivo nonché i costi del lavoro direttivo del conduttore, attribuito pro quota al processo produttivo (25% del costo del lavoro del titolare dell’azienda e in base all’incidenza della SAU della coltura rispetto alla SAU aziendale);

• l’interesse sul capitale agrario e sul capitale di anticipazione calcolati applicando un tasso del 5% (si è tenuto conto di un periodo medio di anticipazione di sei mesi); • l’interesse sul capitale fondiario che è calcolato applicando un tasso di interesse pari

al 1,5% per i fabbricati, al 1% per i terreni e al 0,25% per gli impianti.

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