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L’evoluzione dei Sistemi a supporto delle decisioni

Nel documento Regione Campania (pagine 174-177)

La gran mole di dati raccolti dalle Aziende campane deve essere messa a frutto per consentire una lettura integrata degli eventi da essi rappresentati; le finalità sottese a tale sforzo risiedono nella possibilità di ottenere in maniera strutturata informazioni di sintesi sia sul versante della conoscenza della domanda e dell’offerta di Servizi Sanitari che su quella dello stato di salute della popolazione, per finire, poi, a quella sulle condizioni della gestione delle aziende.

Vi è la necessità che i due macro livelli del SISR, regionale ed aziendale, accentuino l’utilizzo di tecniche di trattamento delle grosse moli di dati (data warehouse) ed accedano a sistemi multidimensionali di analisi in maniera quanto più omogenea fra loro.

In particolare è opportuno definire in sede regionale linee guida per l’analisi multidimensionale, definendo Fatti, Dimensioni, Misure e relativi attributi in modo da avere risultati confrontabili e sintetizzabili su scala regionale.

Parimenti è opportuno giungere alla definizione di insiemi minimi di indicatori e cruscotti che configurino gli outputs delle analisi direzionali; ciò allo scopo di rendere leggibile in maniera uniforme la produzione delle analisi eseguite dal livello aziendale.

Azione programmata:

 Costituire una Commissione regionale, allocata nella struttura di governo del SISR, composto da Esperti di Dominio ed Informatici, con il compito di definire le linee guida per l’analisi multidimensionale dei dati sanitari sia a livello regionale che aziendale.

Cronoprogramma: entro 4 mesi dall’adozione del Piano.

Obiettivo 4: L’evoluzione dei S.I.A. della produzione

Come osservato in precedenza, i SIA si caratterizzano per una disomogeneità in quanto a copertura delle aree applicative e ciò determina la difficoltà del livello regionale di avere dati di sintesi completi per ognuna dei segmenti di Sistema esistenti. E’ necessario, pertanto, configurare interventi specifici per superare tale criticità, tenendo presente che la modellazione dei vari sottosistemi costituisce già l’obiettivo 1 del presente PSR.

Sistemi Informativi Ospedalieri (SIO)

I SIO hanno una storia più lunga degli altri Sistemi della produzione, essendo stati i primi a strutturarsi insieme coi sistemi gestionali. Vi è quindi un patrimonio di esperienza sul quale far leva per omogeneizzare, completare e migliorare l’attuale assetto.

Sul piano del contributo di ciascun sottosistema alla conoscenza di livello regionale deve essere migliorato il sotto-sistema dell’emergenza urgenza, 118 e Pronto Soccorso. Tale sottosistema, oggetto di uno dei Mattoni del NSIS, è stato definito dal D.M. 118 del 17/12/2008 e la sua attuazione completa è prevista, per la Regione Campania, entro il prossimo anno 2011.

L’articolazione del Sottosistema in Centrali Operative, Trasporto infermi e Pronto Soccorso individua solo quest’ultima componente all’interno dei SIO, lasciando i primi in posizione collaterale ed autonoma.

Proprio sul versante del P.S. è necessario intervenire anche a valle della recente ristrutturazione della rete dell’emergenza – urgenza, per garantire che tutti i P.S. della regione abbiano una gestione informatizzata.

Nella vigenza del Piano Regionale sarà anche necessario definire un insieme di funzionalità ( es.

accettazione, dimissione, trasferimenti, logistica etc.) poste a base di ogni Sistema Informativo Ospedaliero costituenti la piattaforma applicativa sulla quale poi spiccheranno le applicazioni verticali (gestione dei reparti, Servizi diagnostici, Altri Servizi etc.). A valle di questa definizione vi dovrà essere l’opportuna azione di selezione delle priorità di intervento e di affiancamento e monitoraggio affinché ogni SIO si completi rispettando le indicazioni di sviluppo regionali.

Sistemi Informativi Territoriali (SIT)

Diversamente dal SIO, per i Sistemi territoriali, a causa della loro peculiarità multidisciplinare, si è quasi sempre stentato a costituire un Sistema organico ed integrato. D’altra parte la crescente rilevanza dell’assistenza territoriale e la sempre più forte esigenza di integrazione con quella ospedaliera e sociale consigliano di intervenire in maniera decisa al livello di indirizzo e programmazione regionale. E’

necessario, pertanto realizzare un Sistema Informativo Territoriale capace da un lato di supportare tutti gli aspetti assistenziali tipici del territorio e dall’altro di consentire una misurazione quali-quantitativa della produzione di servizi assistenziali che oggi in larga parte non è presente.

Di non poco conto è il fatto, poi, che una cospicua quantità di flussi informativi, regionali o nazionali, nasce dalle attività distrettuali ed è pertanto necessario definire, a livello regionale, i contenuti informativi in modo che essi siano in grado di rispondere in maniera esaustiva ad ogni attuale necessità di ogni singolo debito informativo oggi attivo.

Un SIT efficiente costituisce supporto necessario agli interventi socio-sanitari anche e soprattutto in vista del crescente bisogno di integrazione con attività proprie delle politiche sociali. Inoltre un SIT che integri in maniera completa tutte le attività assistenziali non deve prescindere dalla modalità organizzativa della Porta Unitaria di Accesso, della quale si parlerà specificamente nell’obiettivo 8.

Infine la necessaria rimodellazione del SIT dovrà tenere conto dei sistemi informativi di recente approvazione del Ministero della Salute che di seguito si riportano:

 SIAD : Sistema Informativo per l'Assistenza Domiciliare.

 FAR/RSA: Sistema di rilevazione delle prestazioni residenziali a favore dei soggetti anziani e non autosufficienti.

 HOSPICE: Flusso dedicato alle prestazioni erogate in regime residenziale a malati terminali.

 SIAR: Sistema Informativo per l'Assistenza Riabilitativa di tutti i livelli assistenziali.

Attualmente in fase di definizione.

Sistemi Informativi dei Dipartimenti Istituzionali

I due Dipartimenti di Salute Mentale e di Prevenzione pur avendo una relazione intima con il territorio hanno la necessità di avere Sistemi informativi dedicati a causa della peculiarità degli aspetti di competenza.

Per entrambi, e per una lettura delle problematiche sui sistemi informativi coordinata con quelle di contesto, si rimanda ai paragrafi dedicati ai due dipartimenti istituzionali. In questa sede, per favorire una lettura esaustiva degli aspetti S.I., ne vengono ripresi gli aspetti fondamentali e le azioni proposte.

Nell’ambito della prevenzione si osserva una molteplicità di iniziative, molte promosse dal livello nazionale, ma una scarsa propensione alla “messa a sistema” dei singoli Sistemi Informativi determinando un supporto complessivo delle tecnologie informatiche sicuramente al di sotto delle potenzialità del mezzo. Vi è la necessità di sviluppare l’informatizzazione della prevenzione nel suo articolato insieme sia per gestire in maniera completa i molteplici flussi informativi che per supportare la struttura a rete delle attività di controllo.

E’ necessario ricondurre ad unitarietà l’insieme dei sistemi informativi esistenti, articolando e distinguendo tra:

 informazioni necessarie al governo della prevenzione (la mappatura dei rischi e dei problemi di salute, la scelta delle priorità, le valutazioni di impatto)

 informazioni necessarie all’esercizio della prevenzione (la documentazione di attività).

E’ inoltre necessario che la Regione, a partire dalla documentazione specifica prodotta dal Progetto nazionale Mattoni, nell’ambito del Mattone 15 - Assistenza sanitaria collettiva (di cui la Campania è stata la Regione capogruppo) ed in particolare dal “Documento di definizione dell'approccio per la classificazione delle funzioni di Prevenzione e dei meccanismi di manutenzione del sistema di classificazione”, costruisca un proprio sistema informativo dedicato alle prestazioni erogate dal Dipartimento di Prevenzione.

Nell’ambito della Sanità Pubblica Veterinaria, infine, sono stati compiuti significativi passi in avanti con l’utilizzo di S.I. evoluti denominati GISA ed ORSA. Rimangono tuttavia ulteriori interventi da realizzare implementando gli attuali sistemi con interventi mirati in settori specifici quali, ad esempio, il suinicolo ed il contrasto alla brucellosi.

Per la Salute mentale, trattandosi di fasce deboli della popolazione vi è ancor più necessità di mettere a sistema le attività nel quadro della integrazione socio sanitaria e dei LEA per essa definiti. Peraltro le azioni da intraprendere dovranno essere tutte conformi all’attuazione del SISM, Sistema Informativo della Salute Mentale, recentemente decretato dal Ministero della Salute.

Sistema Informativo delle strutture accreditate

L’apporto della Sanità privata al SSR è in Campania rilevante, ma da un punto di vista di sistema informativo i soli dati circolanti sono quelli relativi alle prestazioni effettuate ed alla loro rendicontazione e remunerazione; manca, ad esempio, una visione complessiva dell’offerta privata da poter sommare a quella delle strutture pubbliche. Vi è, pertanto, da un lato l’esigenza di mettere in rete tale componente e dall’altro di garantire, peraltro come per le strutture pubbliche, qualità ed efficacia delle cure. Si ritiene possibile richiedere alla Sanità privata ogni sforzo possibile perché investa in quest’ambito per mettere in circolarità, utilizzando le tecnologie informatiche della cooperazione applicativa, la massima quantità possibile e concordata di dati ed informazioni.

L’accreditamento istituzionale necessita di un Sistema Informativo efficiente e puntuale per supportare le attività di Regione ed Aziende, ciascuna per parte sua, di verifica e controllo del mantenimento dei requisiti.

Azioni programmate:

1. Azioni di cui all’obiettivo 1.

2. Monitoraggio della realizzazione dell’evoluzione dei predetti Sistemi.

3. Realizzazione del Sistema Informativo a supporto dell’ accreditamento istituzionale.

Cronoprogramma:

Punto 1 graduale definizione con completamento entro 36 mesi.

Punto 2 fino ad esaurimento attività.

Punto 3 entro 18 mesi.

Nel documento Regione Campania (pagine 174-177)