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La combinazione di politica monetaria e politica fiscale

LE POLITICHE PER USCIRE DALLA DEFLAZIONE

2.3. La combinazione di politica monetaria e politica fiscale

Bernanke (2002) afferma che l’efficacia delle politiche antideflazionistiche può essere significativamente raggiunta dalla cooperazione tra autorità monetarie e autorità fiscali. Interagendo in modo complementare, la banca centrale e il ministero delle finanze possono portare un sostanziale miglioramento del benessere anche in quelle economie in cui il tasso nominale d’interesse a breve ha già raggiunto il suo limite minimo. Buiter (2004) sottolinea che uno dei fallimenti delle politiche contro la deflazione deriva dal fatto che le banche centrali che hanno guadagnato l’indipendenza non accettano di cooperare con il ministero delle finanze. Per questo l’autore sostiene che una deflazione durevole non voluta è sempre e comunque il risultato di una cattiva amministrazione macroeconomica non necessaria ed evitabile.

Il ministero delle finanze può aumentare la spesa pubblica o ridurre la tassazione prendendo a prestito dalla banca centrale le finanze necessarie attraverso la monetizzazione del debito.169 Se questa operazione non può essere fatta direttamente, allora il governo può finanziarsi emettendo titoli di debito sul mercato, e la banca centrale può acquistare il corrispondente ammontare sul mercato secondario. In particolare l’incremento della spesa pubblica finanziato dall’emissione di nuova base monetaria comporta un aumento della domanda aggregata della stessa entità. Vediamo in seguito l’altra soluzione: la riduzione delle tasse finanziato dall’emissione di moneta.

2.3.1. Il taglio delle tasse o i trasferimenti pubblici170 finanziati dall’emissione di nuova base monetaria

Questa combinazione tra politiche fiscali e monetarie, che spesso ha successo nello stimolare la domanda aggregata, può essere individuata come l’ “Helicopter money drop” di Friedman.171

Il deficit di bilancio finanziato dalla stampa di moneta, o più precisamente dall’acquisto da parte della banca centrale di titoli di stato emessi per finanziare il debito, può essere espansivo172 perché non ha necessariamente bisogno di essere seguito da eventuali incrementi delle tasse o tagli nelle spese. Questa politica non solo stimola i consumi, ma anche l’incremento dei prezzi173

e la produzione e riduce le

169

Buiter (2004) sottolinea che una caratteristica attrattiva del taglio delle tasse o dell’aumento della spesa pubblica finanziati dalla moneta è che aggirano il settore bancario completamente.

170

Per esempio l’emissione di un assegno bancario effettuata dal governo a favore di ogni cittadino.

171

Buiter (2003, 2004) sostiene che l’helicopter drop non può essere implementato dalla sola banca centrale in quanto questa autorità non può operare come agente fiscale in grado di effettuare trasferimenti al destinatario privato; per questo è necessaria una cooperazione tra l’autorità monetaria e il ministero delle finanze.

172

Anche nel caso in cui non ci fossero consumatori keynesiani, afferma Buiter (2003).

173

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passività del governo174. Nel caso in cui si consideri il bilancio consolidato del settore pubblico, vedendo quindi la banca centrale e il governo come due organi dello stato, questa operazione non crea nuovo debito quando il governo riceve nuova moneta dalla banca centrale.175 Inoltre, afferma Bernanke (2002) anche se le famiglie decidono di non incrementare i consumi ma di riequilibrare, invece, il loro portafoglio usando moneta extra per acquistare assets finanziari e reali, il risultante aumento del valore degli asset può ridurre il costo del capitale e migliorare la posizione di bilancio dei potenziali debitori.

Bossone, Fazi, Wood (2014) affermano che una delle condizioni sotto le quali l’Helicopter drop incrementa la domanda aggregata è l’irreversibilità della creazione di nuova base monetaria176, che costituisce un’aggiunta permanente alla ricchezza netta totale dell’economia, in quanto costituisce un asset per chi la detiene ma non una passività per chi la emette. Questa irreversibilità177 può essere ottenuta se l’emissione di nuova moneta è effettuata nei modi seguenti:

 Il governo emette debito fruttifero che la banca centrale può acquistare e tenere in perpetuo, acquistandone altro quando quello esistente nel proprio bilancio è giunto a scadenza. In questo modo il governo deve pagare l’interesse sul debito, ma la banca centrale può ricavare un profitto corrispondente alla differenza tra il rendimento ottenuto sul debito e il costo zero delle sue passività monetarie e restituirlo al governo.

 La banca centrale acquista passività del governo non fruttifere e irreversibili. Buiter (2003) afferma che l’effetto del taglio delle tasse finanziato dall’aumento della base monetaria nominale può essere intensificato annunciando una sequenza di tagli di tasse correnti e futuri, tutti finanziati nel modo precedente. Il momento in cui si verificano i tagli e quello della monetizzazione non sono importanti: fintanto che i tagli futuri sono credibili è solo il loro valore attuale che è importante per i consumi privati.

174

Auerbach-Obstfeld (2004) e Bossone-Fazi-Wood (2014).

175

Ma in realtà questa situazione non è possibile per vari motivi. Per la parte di banca centrale posseduta dalle banche commerciali c’è una giustificabile separazione, inoltre la banca centrale può essere un agenzia indipendente e separabile dall’influenza del governo. Infine la banca centrale può vendere titoli di stato al settore privato in ogni momento. (Bossone-Fazi-Wood, 2014)

176

L’irreversibilità della base monetaria è ciò che differenzia l’helicopter money drop dal taglio delle tasse finanziato dal debito (Buiter, 2004).

177

Questa irreversibilità non ha niente a che fare col fatto che in futuro la banca centrale possa decidere di prelevare parte o tutta la liquidità immessa nel sistema vendendo i titoli posseduti, in quanto in questo modo cambia il proprietario del titolo ma non la ricchezza totale netta dell’economia (Bossone-Fazi- Wood, 2014).

77

Non ci sono passività tributarie dovute al pagamento del trasferimento perché questo è finanziato attraverso l’emissione di base monetaria al tasso d’interesse nominale zero.

2.4. Conclusione

Le politiche adottate per uscire dalla situazione di calo permanente del livello generale dei prezzi sono finalizzate ad incrementare la domanda aggregata stimolando i consumi, gli investimenti e le esportazioni o aumentando la spesa pubblica. La principale politica monetaria, data dalla riduzione del tasso d’interesse a breve termine, esaurisce la sua efficacia quando l’economia entra nella trappola della liquidità. In questa situazione la nuova moneta immessa nel sistema viene assorbita senza esercitare nessun effetto stimolante e il tasso d’interesse nominale a breve raggiunge il suo limite minimo178. Come visto in questo capitolo, ci sono altre politiche di competenza della banca centrale che possono stimolare l’economia anche quando il tasso d’interesse nominale ha raggiunto lo ZLB, e sono: la riduzione del tasso nominale a lungo termine, la svalutazione o il deprezzamento del tasso di cambio, l’intervento della banca centrale come prestatore di ultima istanza, la riduzione dello ZLB e quindi la tassazione della moneta, e l’espansione della base monetaria.179

Oltre alla politica monetaria può essere adottata dal governo una politica fiscale espansiva aumentando la spesa pubblica o riducendo la tassazione. Queste soluzioni comportano un aumento del deficit fiscale che può essere finanziato dall’emissione di titoli di stato, provocando un aumento del debito pubblico. Questo problema può essere evitato adottando la soluzione proposta da Feldstein: utilizzare una politica fiscale espansiva per stimolare l’incentivo privato a spendere. Un’ulteriore soluzione alla deflazione può essere l’adozione di una politica combinata che richiede la cooperazione tra l’autorità monetaria e quella fiscale180

.

Secondo alcuni autori un ruolo fondamentale nel combattere la deflazione è giocato dalle aspettative inflazionistiche del settore privato e, quindi, dalla capacità delle autorità di mantenere la propria credibilità e di influenzare in positivo queste aspettative. A questo proposito, in particolare per la politica monetaria, è sottolineata l’importanza di un’ancora nominale credibile181

.

178

Questo è collegabile all’inefficacia della politica monetaria sostenuta da Keynes, il quale afferma che nella trappola della liquidità raggiunge invece la massima efficacia l’aumento della spesa pubblica.

179

Friedman sostiene che la politica ottimale sia l’adozione di un tasso di crescita costante dell’offerta di moneta (monetary targeting).

180

Per esempio l’helicopter monety drop di Friedman.

181

Quali il price-level targeting, l’inflation targeting, la stabilità dei prezzi e il monetary targeting annunciati dalla BCE.

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Capitolo 3

DUE EPISODI DI DEFLAZIONE DEL PASSATO E LA