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La mia ricerca si è svolta nella Contea di Sligo che si trova nel nord-ovest dell’Irlanda e costituisce insieme a altre cinque Contee la regione del Connacht (o Connaught). Sligo

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confina a nord con l’oceano Atlantico, a est con la Contea di Leitrim, a sud-est con la Contea di Roscommon e a sud e a ovest con la Contea di Mayo. Tadhg Kilgannon (1988:191) riporta nel suo testo Sligo and its surroundings l’antica suddivisione territoriale:

Originally—about the thirteen century—the Province was divided into two counties, the county of Connaught and the county of Roscommon, the former comprising the present counties of Clare, Galway, and Mayo, and the latter the present counties of Roscommon, Leitrim, Cavan, and Sligo, with the portion of Donegal between the Drowes and the Erne. In the sixteenth century the Province was divided into counties as they now exist.

La Contea è suddivisa in sei baronie: Carbury, Tireragh, Leyney, Tirerrill, Corran, Coolavin. Il censimento del 2011 riporta che nella Contea di Sligo, che presenta una superficie di 1.838 km2, vivono 65.393 persone.32 Nel testo sopra citato di Kilgannon si legge che nel 1911 la popolazione ammontava a 79.045 individui e l’autore sottolinea la forte differenza con i dati del 1841, anno in cui scrive che erano state censite 188.886 persone.

Tra i numerosi laghi che punteggiano il territorio uno dei più famosi è il lago Gill, meta molto amata dallo scrittore William Butler Yeats. Gli elementi orografici più caratteristici del paesaggio di questa zona sono il monte calcareo Benbulben (fig. 2), che fa parte delle Darty Mountains, e la collina di Knocknarea (fig. 3).

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Figura 3 La collina di Knocknarea vista dal sito di Carrowmore. Foto: G. Cavanni. Figura 2 Il profilo del monte Benbulben. Foto: G. Cavanni.

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Sulla cima di Knocknarea, secondo le leggende, riposa la regina mitologica Maeve33 protetta da un cairn, un tumulo di pietre di forma conica che funge da monumento sepolcrale. Questa collina è un importante punto di riferimento culturale e geografico, infatti costituisce l’elemento dominante del paesaggio per oltre 30 km da sud a est e svettando sulla città di Sligo e sulla baia sembra proteggerla da ogni possibile minaccia. Oltre alla tomba di Maeve la Contea presenta numerosi altri siti archeologici, circa 5000. Tra i siti più famosi della Contea vi sono i due complessi megalitici di Carrowmore e Carrowkeel. Nel testo The sacred mythological centres

of Ireland di Jack Roberts (2016:87) si legge che:

Carrowmore may be the most important megalithic centre in the country as the finds here have pushed back the Neolithic horizon so that it merges with the Mesolithic era suggesting that the megalithic tradition had started much earlier than previously suspected, more than 2,000 years before Newgrange was built.

Tra le famiglie più potenti del passato che risiedevano nella regione del Connacht vi era quella degli O’Connor (Ua Conchobair è il cognome originario). Ruaidri Ua Conchobair fu l’ultimo a ricoprire la carica di “high king”, il re supremo di tutta l’Irlanda, prima che giungessero i normanni nel XII sec. a risuddividere le terre e i poteri (Duffy 2004:773)34. Altre famiglie importanti della Contea sono i McDonaghs, gli O’Gara e gli O’Hara, il nome di

33 Maeve è la versione inglese del nome in gaelico di cui vi sono varie forme tra cui: Medb, Méabh, Medbh e

Maebh.

34 Il link dell’articolo di Duffy Unwritten Landscapes: Reflections on Minor Placenames and Sense of Place in

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quest’ultimi è comparso più volte durante la mia ricerca sul campo e ne parlerò in modo più approfondito in seguito.

La Contea non offre solo la possibilità di venire a contatto con antiche testimonianze del passato ma anche di svolgere varie attività all’aperto, tra cui passeggiate a cavallo e la pesca, circondati dalla tranquillità di un ambiente che ha mantenuto intatta gran parte della sua ricchezza naturale. È possibile inoltrarsi e esplorare luoghi solitari, dove la presenza umana è minima o assente. Inoltre nei rari momenti in cui il sole riesce a trovare una breccia nelle nubi è possibile godere a pieno le spiagge di Strandhill e Enniscrone. Nella Contea vengono organizzati vari mercati e ferie, ad esempio la fiera di Tubbercurry che quest’anno si è tenuta dal 6 al di 10 agosto, oltre ad altri eventi tra cui festival di musica che fungono da importanti poli attrattivi turistici.

Il poeta e scrittore W.B. Yeats (1865-1939), al quale fu assegnato il premio Nobel alla letteratura nel 1923, rimase colpito dal paesaggio e il sostrato mitologico della Contea di Sligo e ne fece quindi oggetto delle sue opere. Sligo ha mostrato riconoscenza verso il poeta che ne ha esaltato la bellezza e il mistero tramite la composizione di poesie; Yeats infatti è stato scelto come il simbolo della Contea, come suo portavoce culturale e per questo gli è stato assegnato il titolo di “Yeats country”. Yeats era così legato a questa zona e al suo paesaggio che ha espressamente chiesto di essere sepolto in questa Contea, le sue spoglie sono quindi conservate nel cimitero della chiesa di Drumcliff, dove il suo bisnonno ricoprì la carica di parroco. Come

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vedremo successivamente Yeats è stato anche una figura importante dal punto di vista della raccolta di materiale del folklore irlandese.

La città di Sligo costituisce il centro amministrativo della Contea ed è il luogo in cui risiede lo Sligo County Council. Varie persone con cui ho parlato hanno espresso un’opinione molto negativa verso il Council, arrivando a definirlo «corrotto» poiché si trova in una situazione di debito e ha investito malamente i soldi pubblici. Secondo una delle persone che ho intervistato non vi sono abbastanza consultazioni pubbliche e i cittadini non possono quindi esprimere la loro opinione.

Sebbene abbia dimensioni ridotte la città di Sligo è un importante centro culturale, commerciale e industriale dell’Irlanda dell’ovest. Sligo fornisce i servizi e le infrastrutture necessarie allo svolgersi della vita quotidiana dell’area e sono inoltre presenti una biblioteca, il teatro Hawk’s well, il Model, che è un museo di arte moderna e contemporanea, e un altro museo, di dimensioni decisamente contenute, dedicato principalmente alla rivolta del 1916 e al poeta Yeats. In memoria di quest’ultimo è stato nominato Yeats Memorial Building l’edificio in mattoni rossi che si affaccia sul fiume Garavogue e che ospita al suo interno un caffè e vari eventi tra cui mostre d’arte temporanee e laboratori. Subito dopo aver attraversato il fiume è possibile incontrare il poeta faccia a faccia; l’artista Rowan Gillespie è stato infatti incaricato di creare una scultura con le sue fattezze per commemorare i cinquant’anni dalla sua morte. Uno dei siti più importanti della città è la Sligo Abbey. Questa abbazia domenicana, di cui è

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possibile visitare le rovine, venne fatta edificare nel XIII sec. dall’anglo-normanno Maurice Fitzgerald, colui che può essere considerato il fondatore della città di Sligo35. L’ufficio turistico

della città organizza una visita guidata che si tiene dal lunedì al sabato a partire dalle 11:00, un’occasione da non lasciarsi sfuggire se si desidera approfondire la storia locale. La guida del tour accompagna i turisti lungo un percorso che include le principali attrazioni e luoghi noti di Sligo, alternando spiegazioni storiche ad aneddoti divertenti.

La crisi che si è verificata successivamente agli anni di boom economico della Tigre Celtica ha avuto un forte impatto sia sui i piccoli villaggi rurali della Contea che sulla città di Sligo. A Sligo ho potuto intervistare una coppia di signore inglesi, Andy e Helen36, e quest’ultima ha definito Sligo una «città fantasma» al momento del tracollo economico. Le persone cercando di risparmiare non si recavano più a mangiare ai ristoranti che dovevano quindi chiudere. Helen ha notato un forte calo di avventori anche nei pub sia a causa della crisi che delle nuove legislazioni molto severe riguardanti i limiti alcolici e il divieto di fumare nei locali pubblici. Inoltre varie persone hanno sottolineato che persiste da parte del governo un atteggiamento di negligenza verso il nord-ovest del paese. Questa situazione di disparità viene evidenziata anche da un volantino dello Sligo Chamber of Commerce and Industry, un’organizzazione che rappresenta 230 attività commerciali della Contea:

35 Informazioni raccolte durante la visita guidata alla città.

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The Chamber calls on all those who aspire to represent Sligo, Leitrim, West Cavan and South Donegal to commit to the needs of Sligo’s Business Community and to stop the unequal and unfair distribution of national economic resources. Only through the specific and targeted allocation of exchequer resources to balance the infrastructural and economic divide on the Island of Ireland, will all of County Sligo be enabled to reach its economic potential.

Sligo è collegata a Dublino dalla rete ferroviaria nazionale Irish Rail e dagli autobus della compagnia Bus Éireann; i tempi di percorrenza sono di tre ore tramite il treno e quattro ore con l’autobus. Presso la località di Strandhill è presente un aeroporto che non fornisce un servizio passeggeri dal 2011 ma che rimane operativo come base della Irish Coast Guard

Search & Rescue Helicopter37.

Proseguendo con il processo di contestualizzazione giungiamo infine alla parish di Killoran e al villaggio di Coolaney che hanno costituito l’area di studio principale della mia ricerca (fig. 4). Le parish sono unità territoriali che si suddividono in civili ed ecclesiastiche e sono tuttora in vigore sebbene abbiamo subito delle variazioni nell’arco degli anni. Il territorio irlandese era originariamente suddiviso in tauth (plurale tuatha), queste vennero adattate al sistema territoriale anglo-normanno delle parish e dei feudi a seguito della colonizzazione. Le

parish civili in passato venivano utilizzate come unità di tassazione e censimento. Ci sono circa

250038 parish civili in Irlanda di cui quarantuno sono presenti nella Contea di Sligo39. Le parish

37 Sligo Airport History. Data ultima consultazione il 15 dicembre 2016.

38 What is a Parish?, Irish Land Divisions and Geographical Boundaries Explained, Irelandxo. Data ultima

consultazione l’8 novembre 2016.

39 É possibile trovare l’elenco dei nomi delle parish della Contea di Sligo al seguente link:

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ecclesiastiche possono essere cattoliche o della Chiesa d’Irlanda e spesso i confini delle parish civili vengono a coincidere con quelli di quest’ultime.

Michel Farry (2005:10) fornisce una breve descrizione della parish di Killoran (fig. 5) nel primo capitolo del testo da lui scritto Killoran and Coolaney, a local history 40:

The parish of Killoran lies in the centre of County Sligo on the southern side of the Ox Mountains. Its area is nearly 14,000 statue acres but much of this is mountain and bog. It is part of the barony of Leyney41, which stretches from Ballisodare south west to the Mayo border.

Since the seventh century the parish, and indeed most of the barony, has belonged to the O’Hara42 family. This family over the years showed great skill in holding on to their lands in

40 Il link dell’edizione digitale di Killoran and Coolaney, a local history è disponibile in sitografia. 41 Il nome gaelico è “Luíne”, Logainm.ie. Data ultima consultazione il 3 gennaio 2016.

42 Secondo Kilganonn (1988:190), autore di Sligo and its surroundings: «The O’Hara family claim ownership of

Leyney since the third century».

Figura 4 Mappa di parte della Contea di Sligo che mostra la posizione del villaggio di Coolaney e della città di Sligo. Reperita online.

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times of plantations and confiscations. They continued to own the land of over half the parish of Killoran until Land Purchase early in the twentieth century.

The parish gets its name from the church at Killoran in the south of the parish founded, it is said, by a virgin called Luathrenna, a member of the O’Hara family. After the Reformation this church was no longer used by the Catholics so no settlement grew up there. Instead a small village grew up around O’Hara’s Castle at Coolaney where there was a crossing point on the Owenboy river leading to an important pass across the Ox Mountains by the Hungry Rock. The castle disappeared but the town remained and developed, chiefly because it was the main town on the O’Hara estate. A bridge was built across the river and was later replaced by a new smaller bridge. The old bridge can still be seen and now has trees growing on top of it. The trees add to the picturesqueness of the scene but will probably hasten the collapse of the bridge. Nowadays the parish is often called Coolaney parish.

Le parish includono al loro interno le townland che hanno origine celtica e sono:

the smallest administrative division in the country and became the basic division of the country in the seventeenth century. The town-lands as we know them were fixed by the Ordnance Survey of the 1830’. The map for County Sligo is dated 1836. This survey standardised the names of the townlands and in some instances created new townlands and in other cases re-moved names which were up to then regarded as townlands (Farry 2005:14,15).

Figura 5 Mappa che mostra la suddivisione in baronie della Contea di Sligo e la posizione della parish di Killoran. Farry 2005:12.

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Nella parish di Killoran si trovano trentuno townland (fig. 6) tra cui l’omonima townland, che è stata divisa in Nord e Sud, e la townland di Coolaney.

Il villaggio di Coolaney (fig. 7) si trova a circa venti minuti di auto dalla città di Sligo ed è stato caratterizzato da una graduale espansione del tessuto abitativo a seguito dell’edificazione di nuovi complessi residenziali a partire dagli anni Duemila, fenomeno che ha portato a un

aumento demografico. Secondo il censimento del 2011 la popolazione del villaggio ammonta a 866 individui43.

43 “Coolaney”, City Population. Data ultima consultazione l’8 gennaio 2016.

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Facciamo un passo nel passato per poi proseguire con il presente; penso che sia interessante comparare il villaggio attuale a quello descritto nel testo ottocentesco A

topographical dictionary of Ireland di Samuel Lewis (1837:396):

COOLANEY, a small market-town, in the parish, of KILLORAN, barony of LINEY, county of SLIGO, and province of CONNAUGHT, 4 miles (W.) from Collooney; containing 326 inhabitants. This place is situated on the road from Sligo to Tubbercurry; it contains about 70 houses, and has a penny post to Collooney. Here are a dispensary and a Baptist meeting-house; and it is a station of the constabulary police. In the centre of the village is the court-house, where petty sessions are held on alternate Wednesdays. The market is on Friday, and fairs are held on the 29th of May and 5th of December: it is in contemplation to erect a market-house.

Il nucleo del villaggio originario si sviluppa su un'unica strada (fig. 8 e 9) lungo la quale si trovano i soli negozi dei dintorni: una macelleria, un negozio di generi vari di nome O’Grady’s, un take away cinese e un parrucchiere. L’ufficio postale, la stazione di polizia e il tribunale locale di cui si parla nel precedente testo non esistono più, come anche il mulino a

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macina e la forgia. A Coolaney sono presenti tre pub, uno dei quali, il River Inn, era chiuso durante il mio soggiorno, mentre un altro viene gestito dal 1917 dalla famiglia O’Grady che possiede anche gli omonimi bed and breakfast e negozio presenti a Coolaney (fig. 10).

Figura 8 Vecchia foto del villaggio di Coolaney appesa al muro della sala principale del pub O'Grady's.

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Al negozio degli O’Grady è possibile comprare prodotti alimentari freschi e confezionati, giornali, prodotti da tabaccheria e peat briquettes (blocchetti di torba compatta da utilizzare nei camini e nelle stufe). La famiglia O’Grady si occupa anche di organizzare ogni anno, in un grande capannone situato dietro al loro bed and breakfast, un’asta dove vengono vendute le pecore. Fino agli anni Ottanta la vendita delle pecore avveniva lungo la strada principale, per poi spostarsi nel cortile sul retro delle proprietà O’Grady. Infine agli inizi degli anni Duemila è stata fatta costruire l’attuale rimessa, che accoglie circa 600 animali tutti i sabati a partire dal mese di agosto fino alla prima settimana di dicembre. L’evento attrae molte persone dalle zone limitrofe e anche da altre Contee, come ad esempio da quella di Wicklow che si trova sulla costa orientale dell’Irlanda. I partecipanti all’asta, che inizia alle 12:30 e si conclude verso le 15:00 o le 16:00, si recano al villaggio al mattino per portare le pecore che sono principalmente

mountain sheep. Quando ho riferito a Mike, il mio secondo ospite, che desideravo recarmi nella

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rimessa per osservare l’asta mi ha avvertito che potevano sorgere dei problemi. Era preoccupato che alcune persone avrebbero potuto irritarsi se mi avessero vista fotografare e fare domande considerandola una violazione della loro privacy. Inoltre mi ha suggerito, dato che ero ferma nella mia decisione di andare all’asta, di spiegare da subito agli allevatori che non facevo parte della protezione animali. Essendoci un forte rumore di sottofondo generato dalla folla e provando un po' di ansia per quello che mi aveva detto Mike, ho deciso di fare solo qualche foto e di non svolgere interviste. Secondo Mike l’asta per la vendita delle pecore costituisce un’ottima occasione per l’economia locale e immagino che rappresenti anche un importante momento d’incontro sociale. Jerry, assistente manager del negozio, del bed and breakfast e del pub O’Grady’s, mi ha detto che in passato a Coolaney venivano tenute anche aste di cavalli e una di tacchini in occasione del Natale mentre Mike ricorda che veniva tenuta una fiera durante la quale venivano venduti i cavalli. Le fiere e mercati un tempo erano numerosi e si svolgevano lungo le strade principali dei villaggi. Grazie al testo The fair day di Rena Gallogly presente nella raccolta Turf smoke è possibile fare un tuffo nel passato. Rena infatti racconta, attingendo ai suoi ricordi, come si svolgevano le fiere. Inizia con un aneddoto divertente, di quando aveva aperto la porta di casa che dava sulla strada, dimentica del giorno di fiera, e un gruppo di sei agnelli era entrato correndo. Prosegue poi scrivendo che:

this was the one day in the month when the town was taken over by the local farmers and cattle dealers, the wheelers and dealers (with the usual sprinkling of chancers!) and animals of all descriptions. It was, literally, the day the cow calved for the town and there was a bit of money to be made all around (Rena in Writers 2009:1).

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Erano dei veri e propri giorni di festa, soprattutto per i bambini che non dovevano andare a scuola e a cui venivano assegnati alcune mansioni minori senza preoccuparsi che potessero venire a contatto con estranei: «Life was free and easy and our parents knew we were safe. They never told us not to talk to strangers – sure weren’t we all friends who met once a month!» (ibidem). Nella mente di Rena (Rena in Writers 2009:2) non sono rimaste impresse solo le immagini ma anche gli odori di quelle giornate:

I still remember the smells of fair days, which varied according to the season. In winter everything was heavy with the scent damp and turf smoke while in summer there was a warm sweet odour like the smell of hay. In the forties ‘hygiene’ was a word in the dictionary, confined to the bookshelves of those who did not dare venture out on fair days.

All’inizio della strada principale del villaggio di Coolaney è stata aperta una farmacia e

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