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LA FUMIGAZIONE NEL CONTROLLO DEGLI INSETTI DELLE

1 Introduzione

1.6. PROBLEMATICHE NELLA CONSERVAZIONE DELLE DERRATE

1.6.2 LA FUMIGAZIONE NEL CONTROLLO DEGLI INSETTI DELLE

Nei Paesi industrializzati, come Canada e Australia, c’è tolleranza zero verso gli insetti dei prodotti alimentari conservati ed in questo senso la fumigazione gioca un ruolo importante nel controllo delle infestazioni.

Le fosfine (da preparazioni di fosfide metallico, formulati in cilindretti) e il metil bromide (disponibile in cilindretti e in contenitori metallici) sono stati i fumiganti più comunemente usati in tutto il mondo.

La resistenza alle fosfine, rilevate in campo in diversi Paesi, e la proibizione del metal bromide per i suoi inconvenienti a livello ambientale, hanno determinato un interesse diffuso verso strategie alternative di difesa dei prodotti in magazzino, tra cui l’uso di atmosfere controllate e di metodi fisici. Recentemente, l’uso di sulfuril fluoride per il controllo delle termiti del legno è stato allargato alle industrie di prodotti alimentari e di trasformazione, come per esempio le farine, in Usa, in Canada e in Europa.

Nuovi fumiganti, come carbonil sulfide, etan dinitrile ed il vecchio etil formato (solo o in miscela con anidride carbonica) sono stati studiati come alternativa per le derrate alimentari e non. E’ stato anche mostrato interesse verso prodotti di origine vegerale, come gli oli essenziali ed i loro componenti, a bassa tossicità verso i mammiferi, non vera in tutti i casi, di rapida degradazione per la loro alta volatilità, come mette in evidenza Park K., (2006), e una buona disponibilità a livello locale.

Alcune piante, a riconosciuta proprietà medicinale, contengono composti che mostrano anche effetti ovicidi, repellenti, antifeedant, sterilizzanti e tossici verso gli insetti, agendo per inalazione. La fumigazione con questi estratti vegetali ha suscitato interesse a partire dal 1980.

I fumiganti agiscono sugli insetti target in fase gassosa o di vapore. Sono considerati tali i composti chimici a bassa temperatura di ebollizione, come il metil bromide e il sulfuril fluoride, i composti volatili utilizzabili allo stato solido, come naftalene e paradiclorobenzolo, e quelli liquidi, come cloropicrina e etilformato.

Non è stata ancora provata l’efficacia di azione degli oli essenziali di origine vegetale e dei loro costituenti, che hanno invariabilmente punti di ebollizione più alti, sul Coleottero del chicco di caffè, Araecerus fasciculatus (De Geer), il Bruchide dell’arachide, Caryedon serratus (Olivier) e la Farfalla del riso,

Corcyra cephalonica (Stainton). Poche sono le informazioni sulla suscettibilità

degli stadi immaturi di importanti insetti delle derrate, come R. Dominica,

Sitophilus spp, il Coleottero dei cereali “a dente di sega” Oryaephilus

surinamensis (L.), il punteruolo del grano Prostephanus truncatus (Horn), il

Coleottero delle sigarette Lasioderma serricorne (F.) ed il Coleottero degli empori Stegobium paniceum (L.).

Comunque, la suscettibilità degli insetti ai composti vegetali è variabile.

Acanthoscelides obtectus ha dimostrato una sensibilità maggiore agli oli

essenziali di L. hybrida, R. officinalis e Origanum majorana, C. chinensis agli oli essenziali di Acorus calamus; C. ambrosiodes, C. maculatus, così come S.

zeamais agli oli della scorza di Citrus spp, tiosulfinati e composti disulfidici; O.

surinamensis così come R. dominica agli isotiocianati da E. sativa e Diplotaxis

tenuifolia; P. truncatus così come Sitophilus granarius agli oli di C.

ambrosioides; S. oryzae a carvone, pulegone, cineolo, fencone e isiotiocianati

da E. sativa e D. tenuifolia; T. castaneum è sensibile agli oli essenziali di

E’ stato riportato che SEM76 e ZP51, oli essenziali di piante appartenenti alla Famiglia delle Lamiaceae, sono relativamente efficaci contro diversi insetti delle derrate, ma gli oli di A. sieberi e A. tridentata sono più potenti di ZP51 contro gli adulti di C. maculatus, S. oryzae e T. castaneum.

Sembra che i monoterpenoidi ossigenati, come per esempio carvacrolo, linaolo e terpineolo, siano più tossici dei composti non ossigenati (p-cimene, cinnamaldeide, anetolo) contro gli adulti di A. obtectus.

Gli adulti di S. oryzae sono più tolleranti delle larve e degli adulti di T.

castaneum alle fumigazioni con di-n-propildisulfide, presente nei semi di Neem.

La suscettibilità delle larve di quest’ultimo Coleottero decresce con il loro sviluppo.

E’stata notata la tossicità dei vapori dell’olio di Neem, distribuito sui sacchi di juta usati per la conservazione del cacao, nei confronti delle popolazioni della Farfalla della mandorla, E. cautella e di L. serricorne, ma non si conoscono gli effetti su altri insetti che infestano i prodotti in magazzino.

Generalmente, gli adulti di R.,dominica e Callosobruchus spp sono più sensibili agli oli essenziali o ai loro componenti di altre specie di insetti, con differenze tra maschi e femmine, mentre, nelle prove con oli della scorza di limone, le larve e le pupe di C. maculatus e D. maculatus sono più tolleranti. Le larve di 13-16 giorni della Farfalla mediterranea della farina, E. kuehniella, sono più resistenti delle uova a carvacrolo, a 1,8-cineolo, mentolo, g-terpinene e terpinen-4-olo in 24-36 ore di esposizione.

Le larve di T. castaneum sono resistenti al dialliltrisulfide dell’olio essenziale di A. sativum, al safrolo di Sassafras albidum e all’isosafrolo di Canangium

odoratum.

La resistenza delle uova degli insetti delle derrate varia in funzione della specie e dell’olio essenziale. Quelle di C. maculatus hanno il 100% di mortalità a 33.3 ml/l e 24 ore di esposizione all’olio essenziale di Cymbopogon

schoenanthus; quelle di D. maculatus muoiono per il 95% a 35-49 ml/l in 24 ore

a 28°C.

Al contrario, le uova di S. oryzae sono più tolleranti agli oli di Eucalyptus

blakelyi e di Malaleuca fulgens; quelle di T. castaneum non sono uccise dall’olio

di M. piperita alla dose di 200 ml/l dopo 48 ore di esposizione, mentre si ha l’82% di mortalità a 20 ml/l dopo 24 ore di esposizione all’olio di A. vulgaris.

La suscettività varia con l’età di un particolare stadio vitale: le uova di A.

obtectus di 0-3 giorni di età sono più resistenti di quelle di 43 giorni all’olio

essenziale di L. hybrida, R. officinalis, E. globulis.

C’è da aggiungere che la tossicità del fumigante di origine vegetale è influenzata dalla composizione chimica, che a sua volta dipende dalla provenienza, dal decorso stagionale, le condizioni ecologiche, il metodo, il tempo di estrazione e la parte della pianta utilizzata. Prove condotte con l’olio essenziale di A. calamus sugli adulti e le larve di Callosobruchus phaseolus (Gyllenhal) hanno mostrato che l’olio di origine indiana, contenente il 66% di b-

asarone, era più tossico di quello di origine balcanica, che ne conteneva solo il 6%, o di quello di origine russa (7% di b-asarone).

In prove fatte sugli adulti, gli oli essenziali si sono rivelati relativamente meno tossici della fosfina o del metil bromide, ma poche piante hanno dimostrato una tossicità comparabile. Diclorvos e cloropicrina hanno una pressione di vapore molto bassa (0.01 e 18.0 mm di Hg a 20°C rispettiivamente) e vengono usati in luoghi chiusi, ma non per la fumigazione di derrate. La tendenza alla resistenza alle fosfine di T. castaneum non mostra nessuna resistenza incrociata all’1,8-cineolo, uno dei maggiori terpenoidi trovati in Eucalyptus spp.

E’ risaputo che la sensibilità ai fumiganti è maggiore negli stadi attivi (adulti e larve non in diapausa) rispetto agli stadi sedentari (uova e pupe), per il diverso tasso respiratorio.

E’ stato dimostrato che l’azione tossica di un fumigante sugli insetti esposti può essere protratta anche dopo che il trattamento è terminato, ma in genere la mortalità si arresta immediatamente alla fine del periodo di esposizione o dopo 24-48 ore.

Le dosi di fumigante sono normalmente espresse come peso (mg o g) su volume o spazio (m o m3), in alcuni lavori sono state riportate diverse unità di misura (ml/l, ml/cm3, mg/l e %) e questo limita il confronto tra i risultati (Rajendran S. et al., 2008).

1.6.3 MODO DI AZIONE DEGLI OLI ESSENZIALI E DEI LORO COMPONENTI SUGLI

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