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La funzione legislativa

3. La Costituzione afghana del

3.7. La funzione legislativa

L’Assemblea Nazionale è il più alto organo legislativo della Nazione ed opera in nome di tutto il Popolo afghano. L’Assemblea Nazionale si compone della Wolesi Jirga (Camera del Popolo) e della

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Meshrano Jirga (Camera degli Anziani) (artt. 81-82)36

I membri della Wolesi Jirga sono eletti attraverso elezioni dirette, libere e a suffragio generale. Vengono eletti 250 rappresentanti, suddivisi secondo criteri proporzionali tra le varie regioni dello Stato. Il loro mandato dura 5 anni (art. 83).

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I membri della Meshrano Jirga sono eletti: per 1/3 dai membri di ogni consiglio provinciale, con mandato di 4 anni; per 1/3 dai consigli distrettuali di ogni provincia, con mandato di 3 anni; per 1/3 dal Presidente che sceglie tra esperti, compresi 2 disabili e ipovedenti e 2 rappresentanti della kochis, per un mandato di 5 anni. Almeno il 50 per cento dei membri nominati dal Presidente deve essere costituito da donne (art. 84).

Riguardo allo scaglionamento della durata del mandato dei componenti vediamo che viene ripetuto quello che la precedente Carta prevedeva per il Senato. Anche qui la misura mira a conseguire un rinnovamento parziale e cadenzato della Camera evitando una crasi completa di funzionamento tra precedente e nuova elezione.

I membri dell’Assemblea Nazionale devono essere cittadini afgani da almeno 10 anni, non avere riportato condanne penali, godere dei diritti civili ed avere almeno 25 anni per la Wolesi Jirga e 35 anni per la

36 Sul riparto dei poteri parlamentari nella nuova Carta vedi Deledda, Antonella, Afghanistan – The End of the Bonn Process, in Transition Studies Review (2006) 13 (1), p.168.

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Meshrano Jirga (art. 85).

L’Assemblea Nazionale ha il compito di: ratificare, modificare o abrogare leggi e decreti legge, approvare i piani di sviluppo, approvare il bilancio, creare o modificare le unità amministrative, ratificare o abrogare gli accordi e i trattati internazionali (art. 90).

Alla Wolesi Jirga sono riservati alcuni poteri specifici ed esclusivi: rivolgere interrogazioni ai ministri; decidere in ultima istanza sui piani di sviluppo e bilancio, in caso di disaccordo tra le due Camere; approvare o rigettare le nomine secondo quanto previsto dalla Costituzione (art.91). Le interpellanze ai ministri possono essere attivate su proposta di almeno un quinto dei suoi componenti. Qualora le risposte non fossero soddisfacenti, essa può trasformare l’interpellanza in mozione di sfiducia. La mozione di sfiducia nei confronti di un ministro deve essere esplicita, diretta e basata su fondati motivi. La mozione deve essere approvata dalla maggioranza dei membri della Camera (art. 92).

La legge entra in vigore dopo essere stata approvata da entrambe le Camere dell’Assemblea Nazionale e promulgata dal Presidente (art. 94). Il Presidente può rinviare la legge alla Wolesi Jirga se non condivide motivatamente quanto approvato. Se entro 15 giorni la Wolesi Jirga non modifica la legge, o la conferma con la maggioranza di due terzi, la legge si considera approvata definitivamente (art. 94). Le proposte di legge possono provenire sia dal governo che dall’Assemblea

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Nazionale, nonché – per questioni inerenti il regolamento di affari giudiziari – anche dalla Corte Suprema attraverso il Governo (art. 95). L'iniziativa legislativa in materia di bilancio appartiene esclusivamente al Governo (art. 96).

La procedura di approvazione della legge stabilisce che la Wolesi Jirga esamina per prima la proposta e ne conclude l’esame entro un mese. La proposta poi passa alla Meshrano Jirga la quale si pronuncia entro 15 giorni (art. 97). In caso di disaccordo tra le due Camere sul testo approvato, viene istituito un Comitato paritetico per risolvere il disaccordo. Se il Comitato non raggiunge l'accordo, la proposta di legge è respinta, a meno che non si trattti di legge di bilancio (art. 100). La procedura per risolvere l’empasse legislativo risulta definita in modo ben articolato, comunque essa prevede, in sintesi, che la proposta - se riguarda materie di rilievo - possa essere comunque promulgata dopo riapprovazione a maggioranza qualificata da parte della Wolesi Jirga, anche senza ripassare al vaglio della Meshrano Jirga.

I membri delle Camere godono di immunità per le opinioni (e, ovviamente, gli scritti) espressi nell’esercizio del mandato. Tuttavia, in caso di accusa rivolta ad un membro, l’Autorità Giudiziaria ha il compito di informare la Camera di appartenenza prima di perseguirlo. In caso di flagranza di reato, l’autorità giudiziaria può procedere all’arresto

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dell’accusato pur senza il permesso della Camera d’appartenenza, fermo restando però l’obbligo per l’autorità giudiziaria di informarne immediatamente la Camera d’appartenenza (art. 102).

Come nella Costituzione del 1990, la Loya Jirga viene definita come la sede più autorevole di espressione della volontà del Popolo Afgano. Essa è composta dai membri dell’Assemblea Nazionale e dai presidenti dei Consigli Provinciali e Distrettuali. Viene convocata per adottare decisioni su materie di estrema importanza quali la sovranità nazionale, l’integrità territoriale e i supremi interessi dello Stato; inoltre per emendare la Costituzione e per porre in stato d’accusa il Presidente della Repubblica. I ministri, il Presidente, i membri della Corte suprema e il Procuratore generale possono prendere parte alla assemblea della Loya Jirga, ma senza diritto di voto (artt. 110-115).

3.8. La Magistratura

La Magistratura è organo indipendente della Repubblica islamica. Si compone della Corte Suprema (Stera Mahkama), delle Alte Corti, e delle Corti d’Appello37

La Corte suprema, in quanto organo giudiziario più elevato, .

37 Their, Alexander, Reestablishing the Judicial System in Afghanistan 5, in Center on Democracy Development and the Rule of Law, Stanford Univ.,Working, Paper, 2004, in cddrl.stanford.edu/publications/reestablishing the judicial system in Afghanistan.

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sovrintende su tutta la magistratura della Repubblica Islamica dell’Afghanistan (art. 116). E’ composta da nove membri che durano in carica (dopo la fase transitoria della Costituzione) per un periodo di 10 anni: sono nominati dal Presidente e convalidati dall’approvazione della Wolesi Jirga. Il mandato non è rinnovabile. I membri debbono essere cittadini afgani, avere 40 anni, essere esperti in legge o giurisprudenza islamica, non essere membri di partiti politici (artt. 116-120).

La Corte suprema, su richiesta del governo o di un tribunale,

esamina la legittimità costituzionale di leggi, decreti legislativi, trattati e convenzioni internazionali; si pronuncia inoltre in via interpretativa ai sensi di legge (art. 121).

Il Presidente o il membro della Corte suprema può essere messo in stato d’accusa per un reato commesso nell’esercizio delle sue funzioni su richiesta di un terzo dei componenti della Wolesi Jirga. L’accusato è destituito dall’incarico e il caso viene deferito ad un tribunale speciale qualora la Wolesi Jirga confermi, a maggioranza di due terzi, lo stato di accusa. La composizione di questo tribunale speciale e le sue procedure sono regolate dalla legge (art. 127).

Tutte le sentenze delle Corti devono essere motivate e sono esecutive, ad eccezione di quelle di condanna a morte che devono essere ratificate dal Presidente.

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Le Corti giudicano solo in base alla legge e alla Costituzione. Nel caso di assenza di norma di legge applicabile al caso, la decisione sarà presa – nel rispetto della Costituzione – secondo i principi della giurisprudenza hanafita e con l’intento di amministrare al meglio la giustizia. Per le questioni (di carattere civilistico) riguardanti materie attinenti alla persona degli aderenti alla Shia, le Corti applicheranno le norme della scuola giuridica della setta ma – osserviamo noi - nel rispetto delle disposizioni di legge. Nei casi in cui non sia chiaro il rapporto tra quelle disposizioni e altre norme di legge, ed entrambe le parti costituite in giudizio appartengano alla Shia, le corti giudicheranno in base alla legge della Setta (artt. 129-131). I tribunali militari hanno un ordinamento a parte definito, peraltro, anch’esso per legge (art. 122)38 Chiaramente questo è un punto di delicato compromesso per il Costituente tra tradizione e modernità Nel merito, peraltro, non possiamo non osservare che la prolungata fase di conflittualità interna ed esterna ha modificato sostanzialmente, in svariate situazioni le stesse consuetudini giuridiche consolidate da usi socialmente condivisi: per cui si presenta problematico il ripristino del principio di legalità in un tessuto sociale martoriato dal commercio dell'oppio e dalle vessazioni

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38 Nonché ai tribunali speciali deputati a giudicare le alte cariche dello stato di cui agli articoli 69, 78, 127 Cost.

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della delinquenza comune39.

3.9 L’Amministrazione pubblica

L’Amministrazione della Repubblica è basata su unità amministrative centrali e periferiche, stabilite per legge. L’Amministrazione Centrale è divisa in unità amministrative, a capo di ognuna delle quali è posto il ministro. L’unità amministrativa locale è la provincia. Il Governo, preservando il principio di centralità, delegherà – secondo legge – alcuni poteri alle unità locali per migliorare la gestione degli affari sociali, economici e culturali. In ogni provincia vi è un Consiglio Provinciale, i cui membri sono eletti mediante elezioni dirette. Vengono create anche le municipalità per amministrare gli affari degli aggregati urbani (artt. 136-142).