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Ordinamento della Repubblica

3. La Costituzione afghana del

3.2 Ordinamento della Repubblica

Tornando al problema della configurazione dello Stato, è bene soffermarci brevemente sulle particolarità del concetto di popolo inserito in costituzione.

La sovranità nazionale appartiene alla nazione che la esercita direttamente o attraverso i propri rappresentanti. La nazione è composta dai soggetti che godono del diritto di cittadinanza e nessuno cittadino può essere spogliato della cittadinanza (art. 4). L'appartenenza alla nazione - e quindi anche la normativa sulla cittadinanza e quella relativa all'elettorato attivo e passivo - viene basata sul criterio dell'appartenenza etnica. A tali fini, singolarmente il testo si preoccupa di costituzionalizzare l'anagrafe delle etnie che possono fregiarsi della qualificazione di etnia-afghana (pasthun, tagiki, hazara, uzbeki, turkmeni, baluchi, pashai, nuristani, aymaq, arabi, kirghisi, qizilbash,

Inaction”, Edited by Whit Mason, University of New South Wales, Sydney, 2011, p. 97.

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gujari, brahui) inoltre consente il riconoscimento di ulteriori etnie estremamente minoritarie; in parallelo si dà evidenza giuridica pubblicistica anche alla "tribù" in quanto entità sociale di base (art.6) coerente con l’elemento etnico. In un paese caratterizzato da confini difficilmente difendibili; in presenza di accentuato nomadismo pastorale, è evidente la preoccupazione di dare consistenza, in quel contesto - tramite le etnie - al concetto di popolo. La disciplina dell'asilo e il trattamento dei residenti non cittadini è riservata alla legge (art.4). Da ciò segue anche la necessità di procedere al riconoscimento formale delle lingue ufficiali. Nel coacervo delle lingue riconosciute, vale a dire: Pashto, Dari, Uzbeko, Turkmeno, Baluchi, Pashai, Nuristani, Pamiri (alsana), arabo, e le altre lingue parlate nello Stato, l’idioma Pashto e il Dari sono le lingue ufficiali. Inoltre Uzbeko, Turkmeno, Baluchi, Pashai, Nuristani, Pamiri (alsana) sono riconosciute come terza lingua ufficiale nelle aree dove sono parlate dalla maggioranza della popolazione (art.16).

La costituzione si preoccupa di costruire prima di tutto l'immagine di uno stato che opera e supporta più che di uno stato che disciplina e sanziona. In rapporto ad esperienze costituzionali europee si potrebbe dire che la nuova Carta si configura sul modello dello "stato sociale" più

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che dello "stato di diritto"28

Sempre in tale ambito, lo Stato formula e mette in esecuzione programmi efficaci per lo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia, migliorando le condizioni di vita di contadini, pastori e nomadi; adotta le necessarie misure per garantire la distribuzione delle case e delle proprietà pubbliche ai cittadini meritevoli, secondo la legge; è obbligato ad adottare le misure necessarie per la salvaguardia delle foreste e dell’ambiente (artt. 14-15).

. Per cui, viene stabilito che la Repubblica, oltre all’obbligo di far rispettare la Costituzione e le proprie leggi, ha l’obbligo di creare una società prospera basata sulla giustizia sociale, di proteggere la dignità umana e i diritti umani, di garantire la democrazia e assicurare unità e parità di trattamento per tutti i gruppi etnici e tribù e per tutte aree del Paese (art. 6).

Sul piano economico, lo Stato incoraggia e protegge gli investimenti di capitali privati basati sull’economia di mercato, formula e mette in esecuzione programmi per lo sviluppo delle industrie, crescita della produzione e miglioramento delle condizioni di vita (artt. 5-10, 13). Esso garantisce l'indipendenza della Banca Centrale dell’Afghanistan,

28 Una panoramica attualizzata, sulle interazioni, differenziazioni, qualità e limiti dei due modelli di stato, da parte della dottrina italiana, v. Costa, Pietro - Zolo, Danilo - Santoro, Emilio (curatori), Lo stato di diritto: storia, teoria, critica, Feltrinelli, Milano, 2003, p. 844; Per un taglio più storico, vedi Allegretti, Umberto Profilo di storia costituzionale italiana, Individualismo e assolutismo nello stato liberale, Bologna, Il Mulino 1989, pp. 613; Perez Luño, A. E,. Derechos humanos, Estado de Derecho y Constitución, Madrid, Tecnos, 1984.

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per quanto riguarda le politiche finanziarie e monetarie secondo criteri garantiti da riserva di legge (art. 12).

Sul piano dei diritti culturali lo Stato adotta piani efficaci per sviluppare tutte le lingue dell’Afghanistan, e permette trasmissioni in tutte le lingue da parte dei vari media (art. 16). Inoltre adotta le misure necessarie per la promozione dell’educazione a tutti i livelli, nonché lo sviluppo dell’educazione religiosa (art. 17).

Infine viene stabilito che il Calendario avrà come base la data della Emigrazione del Profeta. Il calendario solare sarà valido per i pubblici uffici e quindi anche per i servizi pubblici ai cittadini (art. 18).

3.3 I diritti della persona

E’ proibita ogni tipo di discriminazione tra cittadini. I cittadini, uomini o donne, hanno eguali diritti e doveri innanzi alla legge (art. 22).

Il divieto di discriminazione tra sessi, in particolare riguardo alle donne, viene in immediato risalto soprattutto perché statuito in un paese di ben altre tradizioni religiose e comunque di ben altre consuetudini sociali29

29 Sui diritti delle donne, in particolare in paesi di tradizione islamica, vedi Schoiswohl, Michael, The new Afghanistan Constitution and international law: A love–hate affair, in Int’l J Con Law, Vol 4, No 4 (Oct 2006) p.672. Sulla tematica da un'ottica internazionalistica vedi Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women (CEDAW), New York, Dec. 18, 1979, 1249 U.N.T.S. 13 (1979).

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La valutazione della reale consistenza giuridica delle prescrizioni riguardanti la parità tra sessi, pertanto non può scaturire se non a valle delle altre disposizioni di livello costituzionale riguardanti le forme giuridiche di tutela dell'esercizio del diritto di parità. In riferimento al soggetto donna vediamo infatti che il costituente si è preoccupato di inserire una particolare forma di diritto sociale all'istruzione. Infatti viene stabilito l'obbligo per lo Stato di definire e promuovere programmi per uniformare e incentivare l’istruzione delle donne30. Programmi di intervento promozionale vengono previsti inoltre per migliorare l’istruzione anche delle popolazioni nomadi31

30 Programmi di promozione della condizione della donna furono messi in atto già dall’ONU, vedi Verdirame, Guglielmo, Testing the Effectiveness of International Norms: UN Humanitarian Assistance and Sexual Apartheid in Afghanistan. in Human rights quarterly, 2001, fasc. 3, p. 733 ssgg.

al fine di eliminare l’analfabetismo nel territorio nazionale (art. 44). Parimenti, particolari forme di tutela per le donne indigenti e i ceti deboli devono essere adottate dallo Stato al fine di garantire "l’assistenza sanitaria necessaria anche agli anziani bisognosi, alle donne sole e agli orfani indigenti" (art. 53). Tutto ciò nei limiti della legge ma anche con le garanzie assicurate dalla "riserva di legge" sulla materia. Sempre in tema di diritti e di promozione della condizione femminile, assume particolare rilievo l'esercizio dei diritti politici, atteso che l'art. 83 prevede - trattando

31 Riguardo all’istruzione dei nomadi anche gli USA hanno partecipato con propri programmi, vedi Hill, Matthew Alan, Democracy promotion and post-conflict reconstruction: the United States and democratic consolidation in Bosnia and Afghanistan, Milton Park, Abingdon, Oxon - New York, 2011.

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dell'elettorato passivo e della composizione degli organismi parlamentari - che "la legge elettorale deve indicare un sistema che garantisca una generale ed equa rappresentanza di tutto il popolo, e che siano eletti in media almeno due candidati donna in ogni Provincia". Anche su questa materia viene fissata la riserva di legge, non potendo contare solo su provvedimenti di carattere amministrativo da parte dell'apparato pubblico periferico. Ad ogni buon conto, il successivo art. 84 stabilisce - nel trattare della composizione della seconda camera - la Meshrano Jirga - che il Presidente della Repubblica nomina un terzo dei membri di essa assicurando che il 50 per cento dei membri nominati dal Presidente siano donne.

Sul diritto alla vita (art.23) e sulla rilegittimazione implicita della pena di morte nei casi di legge abbiamo già detto. La libertà è un diritto naturale degli esseri umani. E’ un diritto illimitato salvo quando confligga con altri diritti o interessi pubblici, come regolati dalla legge. Libertà e dignità sono inviolabili (art.24).

L'accusato è considerato innocente fino all’emanazione di una decisione inappellabile emanata da una corte a ciò legittimata. I crimini sono azioni personali e le relative sanzioni non possono colpire altre persone. Nessuna azione può essere considerata crimine, se non in forza di una legge entrata in vigore prima che il fatto sia commesso. Nessuno può essere arrestato o detenuto se non in base alla legge (artt. 25-27).

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La cittadinanza è irrevocabile e nessuno può essere estradato se non in forza di un accordo internazionale stipulato dal Paese (art. 28).

La tortura è vietata e la pena non può essere contraria all’integrità umana. Ogni dichiarazione ottenuta sotto coercizione è nulla. Ogni arrestato ha diritto ad un avvocato per la difesa dei propri diritti; ha diritto alla segretezza delle comunicazioni con il proprio legale e ha diritto a conoscere le accuse mossegli ed essere processato entro un tempo prefissato indicato dalla legge (artt. 29-31).