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La Germania e il piano nazionale ciclabile

ATTORI, INIZIATIVE E BEST PRACTICES NEL PANORAMA INTERNAZIONALE

2.2. La Germania e il piano nazionale ciclabile

Tra le best practice di maggiore successo la Germania si piazza ai primi posti: non solo questo mercato è uno dei più importanti a livello europeo, ma è anche un trend in forte crescita. Tra la popolazione l’utilizzo della bicicletta non è solo un modo per godere di una vacanza slow, ma è anche una mezzo di trasporto molto diffuso. La scelta di muoversi in sella è frutto della forte sensibilità per l’ambiente della popolazione

! $"! tedesca, ma è favorita soprattutto da un’offerta ampia e ben strutturata grazie al coinvolgimento di numerosi stakeholders e all’appoggio dello Stato.

Il governo tedesco comincia a promuovere la mobilità ciclistica già a partire dai lontani anni ’70 attraverso alcune iniziative mirate a rendere le città tedesche “cycle – friendly”. Dal 2002 viene previsto un budget separato per la costruzione e il mantenimento strutturale dei percorsi nelle strade statali e vengono impiegati un totale di 877 milioni di euro investiti a livello nazionale. Lo stesso anno il governo promuove il piano nazionale della mobilità ciclabile49 (2002 – 2012), successivamente rinnovato (2013 – 2020), mirato a promuovere la mobilità ciclistica come parte della moderna politica dei trasporti. Anche grazie a questo piano la Germania si è caratterizzata per un considerevole aumento di piste ciclabili in ottime condizioni, arricchite da servizi a misura del ciclista e appetibili grazie ad un’efficace comunicazione. Inoltre, grazie a questa azione, le associazioni “amici della bicicletta” godono di un esplicito appoggio istituzionale. A sostegno di tale politica il ministero dei trasporti ha istituito un portale50 contenente documenti per la promozione della bicicletta, la costruzione di infrastrutture e consigli pratici. Riporta anche esempi delle migliori pratiche adottate dalle amministrazioni in Germania ed Europa: tra centinaia di casi solo uno è italiano: Bolzano.

L’aspetto interessante del piano federale è che, tra le aree di azione previste, un capitolo è dedicato alle politiche del cicloturismo. Negli ultimi anni la gamma di servizi offerti ai cicloturisti è aumentata considerevolmente in Germania. Più di 200 percorsi turistici (soprattutto regionali) attraversano in lungo e in largo il paese. Ma la particolarità dell’offerta è racchiusa nelle dodici rotte che fanno parte della rete cicloturistica tedesca denominata “D – Netz”51 che formano lo scheletro di base e sono state perfettamente incorporate alla rete dei percorsi del programma Eurovelo. Sommando tutti i percorsi ciclabili della nazione, la lunghezza totale è pari a 150.000 chilometri: tale somma include i 50.000 chilometri pianificati dal network nazionale tedesco. Di esso fanno parte alcuni celebri itinerari come la strada romantica e quella dei cento castelli.

La prima è caratterizzata da tracciato lungo quasi 400 km, che inizia dal fiume Meno fino ad arrivare alle Alpi tedesche, percorre alcune città riconosciute “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’Unesco. Il percorso, pensato già intorno agli anni ’50, !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

49 “Nationalen Radverkehrsplan” (NRVP) 50 http:// www.nationaler-radverkehrsplan.de/ 51 http://www.radnetz-deutschland.de/

! $#! nasce per riabilitare la Germania e offrirla alle persone come Paese turistico dopo il terrore della grande guerra. Si possono intuire le tracce del suo successo dai cartelli di direzione della Romantische Strasse che sono tradotti anche in Giapponese. Tra le novità risulta interessante la guida interattiva del percorso per gli smartphone: un’applicazione che permette di avere numerose informazioni utili come orari di apertura, prezzi dei biglietti d’ingresso, accessi per disabili, una cartina integrata, informazioni storiche sui paesi attraversati e molto altro; inoltre è possibile, tramite i social media, condividere in tempo reale foto, pensieri e racconti sulla Strada Romantica52.

La 100 Schlösser Route (la strada dei cento castelli) percorre, lungo 960 km, tutto il territorio dello Münsterland, regione che prende il nome dalla città di Münster che si proclama “capitale della bici”. Il tracciato corre lungo strade lontane dal traffico e tocca i numerosi castelli della regione. Una delle tante particolarità della strada (e di tutta questa regione) risiede nella cartellonistica: ad ogni cartello è appeso un adesivo con un numero telefonico che ricopre una duplice funzione. È infatti possibile sia segnalare eventuali difformità nella cartellonistica sia prenotare a costo zero l’alloggio (anche per il giorno stesso), comprare pacchetti tutto compreso, ricevere informazioni sulla città o mappe cicloturistiche53.

Per i cicloturisti tedeschi la ciclabile più amata è quella dell’Elba54, che segue il corso dell’omonimo fiume lungo sette regioni, dal nord della Germania fino al confine con la Repubblica Ceca, per poi continuare fino ad arrivare alla periferia della sua capitale. Data l’estensione della ciclabile, che conta 1.260 km, gli scenari sono profondamente diversi tra loro, ma comunque ricchi di storia, di cultura e di siti UNESCO.

Data la presenza di questa vasta offerta, in Germania è nata la necessità di classificare le rotte cicloturistiche. A svolgere questo ruolo si è imposta fin dal 2008 l’ADFC, il più grande promotore di viaggi su due ruote di tutta la Germania. Tale strumento garantisce un determinato livello qualitativo fondato su standard vincolanti che permettono di conferire omogeneità e valore al prodotto. In breve, i criteri di valutazione riguardano:

1. l’unicità del nome;

2. i percorsi lunghi almeno 100 km; !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

52 Strada Romantica – Dal Meno alle Alpi in http://www.romantischestrasse.de/index.php?id=161&L=9 53 Bicycle Tours in and around Münster - Route of 100 Castles” in

http://www.muenster.de/stadt/tourismus/en/bicycle-tours_100-castles.html

&%!JENNERT R. FROITZHEIM T, ADFC – Radreiseanalyse. 14. Bundesweite Erhebung zum

! $$! 3. la percorribilità (assenza di ostacoli)

4. le caratteristiche della superficie della strada; 5. la presenza e le caratteristiche della segnaletica; 6. la sicurezza stradale

7. gli aspetti paesaggistico - ambientali; 8. la presenza di infrastrutture turistiche;

9. la possibilità di salire nei mezzi pubblici prima dopo e durante il viaggio; 10. le politiche di marketing adottate55.

In base al punteggio totale ottenuto, l’ADFC classifica il percorso attribuendogli da una a cinque stelle. Dal 2008 ad oggi sono 45 le rotte che hanno ottenuto il logo da esporre e la certificazione valida per tre anni. Anche in questo caso è possibile scaricare un’applicazione per i cellulari di ultima generazione che offre informazioni dettagliate circa i servizi e le caratteristiche del territorio attraversato dai percorsi certificati, ma permette anche di ottenere in modo semplice qualsiasi contatto per prenotare l’alloggio o il ristorante.

Un’altra iniziativa di grande rilievo, nata e portata avanti dalla stessa ADFC, è quella dedicata ai B&B. In questo paese la sigla B&B non sta tanto per Bed and Breakfast, ma si rifà alla formula Bett und Bike: letto e bicicletta. Tale iniziativa è stata la madre di tutte le altre proposte portate avanti da molti paesi europei sulla scia del suo grande successo. Infatti i numeri parlano chiaro: i gestori che hanno aderito si sono moltiplicati velocemente nel tempo e sono passati da 216 nel 1995 a più di 5.400 nel 2012. Nel sito internet dedicato56 è presente una banca dati per la ricerca delle strutture in base alla località, alla regione o alla ciclabile, ma è possibile trovare tale informazioni anche su supporto cartaceo, pubblicati dalla nota casa editrice Esterbauer.